Decreto sicurezza bis, Di Giorgi: “Altro passo verso abisso democratico”

“Il decreto sicurezza bis rappresenta un ulteriore passo verso l’abisso democratico in cui il governo giallo-verde sta trascinando il nostro Paese. La criminalizzazione della solidarietà contraddice infatti sia le leggi internazionale che regolano il soccorso in mare, sia gli stessi principi della nostra Carta costituzionale, mirabilmente sanciti nell’articolo 2”.

Interviene così il parlamentare e membro dell’ufficio di presidenza gruppo Pd alla Camera, Rosa Maria Di Giorgi, in riferimento al decreto, passato ieri al Senato, conosciuto come “Sicurezza Bis”.

“L’inasprimento delle pene per le manifestazioni – continua Di Giorgi – mette in dubbio il diritto di esprimere pacificamente il proprio dissenso politico e sociale. Mentre non una parola è dedicata alle vere emergenze di questo Paese che sono le mafie, la corruzione, il malaffare. Un impianto ideologico che usa la sicurezza, ovvero un’esigenza primaria di tutta la cittadinanza, come mero strumento di consenso, sulla pelle dei più deboli, facendo carne da macello di diritti e libertà basilari nella nostra cultura giuridica. In tutto questo colpisce ancora una volta il ruolo ancillare cui il Movimento Cinque Stelle si è condannato, pur detenendo la maggioranza dei parlamentari. E’ Salvini ancora una volta a dettare la linea, con Di Maio ed i suoi che si accodano”.

Le parole dell’onorevole si uniscono, quindi, a quelle di altri esponenti del suo stesso partito, come il capo della segreteria del Pd, Nicola Zingaretti, o il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

A conclusione, Di Giorgi dichiara: “Siamo convinti che la società civile italiana, nonostante tutto, saprà trovare ancora una volta la forza per resistere a questa deriva della disumanità cui stiamo assistendo da mesi. Il Partito Democratico da parte sua deve porsi alla testa di un forte movimento di opposizione civile e di sdegno democratico che faccia sentire la propria voce, spiegando ai cittadini che un Paese civile non si costruisce nella lotta dei penultimi contro gli ultimi, ma nell’affermazione di diritti condivisi, sulla base dei principi costituzionali che hanno sorretto nei decenni la rinascita democratica del nostro Paese dopo il buco nero del Fascismo”.

Sicurezza bis, Rossi: “M5s si genuflette ancora”

“Ieri il governo è uscito alla grande con il voto al Senato sul decreto sicurezza voluto da Salvini. Esso tradisce i valori costituzionali di umanità e di solidarietà, inventandosi il reato di salvataggio di vite umane e violando i trattati internazionali. A Salvini hanno dato mano Forza Italia, che è uscita dall’aula, e Fratelli d’Italia che si sono astenuti. Il M5stelle si genuflette ancora una volta e vota”.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sceglie di esprimere il proprio dissenso, riguardo l’attuazione del decreto denominato “Sicurezza Bis”, attraverso Facebook, con un post pubblicato stamani sulla sua pagina ufficiale.

“È chiaro – prosegue Rossi – che esiste a tutti gli effetti un’ampia maggioranza di destra che include anche Forza Italia e Fratelli d’Italia, di cui i pentastellati sono parte organica: ‘schiavi’ come li definisce giustamente Zingaretti. Il decreto non impedirà ai migranti di venire in Italia, come anche ieri è accaduto. Esso finirà solo per alimentare l’odio verso essi e per rendere illegale il salvataggio dei naufraghi”.

Per il presidente di Regione Toscana “l’opposizione di sinistra, i democratici, il mondo cattolico sensibile al messaggio del Papa, i liberali che hanno a cuore i diritti umani possono costruire nel Paese un grande movimento antirazzista e per la solidarietà e contro questa destra estrema, nazionalpopulista, ispirata da Trump e amica di Putin. La novità di ieri è anche il fatto che si ristabilisce un confine certo tra destra e sinistra, che non esiste, come vorrebbe la propaganda grillina, una zona oltre queste fondamentali categorie della politica”.

“Infine – conclude -, se ce ne fosse stato ancora bisogno, il voto al Senato conferma che questo governo durerà e che è sciocco pensare a soluzioni politiche diverse o addirittura nuove alleanze. L’opposizione deve essere ferma e determinata e rivolta contro questo blocco di destra estrema che è al governo, ha una larga maggioranza in Parlamento, e che è egemone nel Paese”.

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