Tramvia T2 : presentato progetto per prolungamento fino a Sesto Fiorentino

E’ stato presentato all’interno del Polo scientifico universitario il progetto di prolungamento della linea T2 della tramvia fino a Sesto Fiorentino. La linea partirà dall’aeroporto di Peretola, avrà un investimento complessivo (tra lavori, convogli e spese generali) di 160 milioni e dovrebbe essere pronta nel 2025.

Due le possibilità per la parte finale del percorso della tramvia T2. I due tracciati, al momento ipotizzati, sono differenziati dalle modalità in cui transitano presso il Polo Scientifico: quello più corto, denominato ‘alternativa Pasolini’ lambisce il complesso universitario con uno sviluppo di 5,656 km e 10 fermate compreso il capolinea; quello più lungo, identificata come ‘alternativa Polo’ entra invece nell’insediamento con un allungamento che porta il tragitto a 6,760 km e 12 fermate compreso il capolinea. Il primo tratto (dall’aeroporto a via Pasolini) e l’ultimo tratto del percorso (da via Neruda a viale dei Mille-capolinea) sono comuni. Per quanto riguarda i passeggeri le stime riferite dal Comune di Firenze si attestano a circa 3.200.000 all’anno per l’alternativa ‘Pasolini’ e a circa 4.200.000 all’anno per la soluzione ‘Polo’

“Abbiamo la disponibilità economica quasi al completo – ha spiegato il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Si tratta di risolvere l’ultimo nodo, che è quello della parte finale del tracciato, con due opzioni. Una è quella che arriva direttamente al centro storico di Sesto, la cosiddetta opzione ‘Pasolini’, mentre la seconda attraversa più internamente il Polo scientifico, leggermente più lunga”. L’opzione ‘Pasolini’ prevede 10 fermate, quella ‘Polo’ 12 fermate.

I cantieri, ha precisato Nardella, “saranno poco impattanti, non abbiamo impatti rilevanti di tipo paesaggistico-culturale. Diciamo che dal punto di vista dell’impatto assomiglia molto al primo tratto della linea di Scandicci”. Sui due tracciati “prenderemo una decisione d’accordo col Comune di Sesto Fiorentino”. “Sui tempi – ha osservato il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi – stiamo per approvare lo studio di fattibilità, andremo poi avanti con la progettazione definitiva ed esecutiva. Il crono-programma prevede l’entrata in funzione nel 2025”. L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha sottolineato l’alta partecipazione dei cittadini: “Una partecipazione – ha sottolineato – che ci accompagna ogni volta che parliamo di tramvia, anche in virtù del successo che stanno ricevendo quelle che sono in servizio”.

Sesto Fiorentino: accordo comune-sindacati per tutelare lavoro in appalto

È stato sottoscritto questa mattina dal Comune di Sesto Fiorentino e dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL il “Patto per il Buon Lavoro” con il quale l’Amministrazione comunale si impegna ad inserire garanzie a tutela della qualità del lavoro negli appalti dell’Ente.

Obiettivo del protocollo è tutelare il lavoro in appalto, migliorandone la qualità e la continuità nel tempo, inserendo tra gli elementi premiali ai fini dell’aggiudicazione l’assunzione di lavoratori da parte dell’azienda vincitrice con un regime contrattuale “pre-Jobs Act”, compresa la reintroduzione della disciplina del licenziamento prevista dall’articolo 18. Alle aziende aggiudicatarie potrà essere chiesto di applicare i contratti collettivi nazionali di riferimento e di garantire la riassunzione del personale impiegato dall’appaltatore precedente nel caso di subentro.

“Questo Patto nasce da un lavoro avviato a livello di Città Metropolitana – spiega l’assessore Kalmeta – Con questo protocollo abbiamo però fatto un ulteriore passo in avanti, andando ad assumere impegni precisi insieme ai sindacati. L’introduzione dell’articolo 18 quale elemento premiale è senz’altro il fatto di maggior significato simbolico, ma è soltanto uno dei tanti aspetti che fanno di questo documento uno dei più avanzati a livello nazionale”.

“Con questo atto – dichiara il sindaco Falchi – ribadiamo il nostro impegno per la tutela del lavoro e dei lavoratori. Non sono tante le leve che un Comune può muovere, ma la nostra ferma volontà è quella di mettere in campo ogni azione possibile. Il Jobs Act è soltanto l’ultimo stadio di un deterioramento del lavoro che, riforma dopo riforma, si è sempre più impoverito, segnando con la precarietà la vita di milioni di persone. La crisi, poi, ha fatto il resto: dobbiamo invertire questa tendenza con scelte in discontinuità, di sinistra, che marchino un cambio di passo e rimettano al centro diritti e persone”.

“Con accordi come questo, non sarà più possibile che gli appalti diventino una occasione per abbassare i salari, ridurre le ore di lavoro e i diritti dei lavoratori – dice Bernardo Marasco della CGIL – E con la tutela della qualità del lavoro si tutela la qualità del servizio ai cittadini. Accordi come questo ne abbiamo già fatti in Città Metropolitana e ne faremo nei Comuni del territorio, per avere un comportamento omogeneo nella difesa del lavoro. Lavoro che negli appalti rischia di essere lavoro povero, e per evitare questo rischio la condivisione di protocolli tipo sui bandi e il criterio dell’Articolo 18 rappresentano elementi innovativi”.

“Oggi diamo gamba e sostanza ad un accordo raggiunto in Città Metropolitana, con una firma tra Comune e sindacati confederali che nell’epoca della disintermediazione assume un valore particolare – dichiara Fabio Franchi della CISL – Diciamo no al dumping sul lavoro, andando a premiare le buone pratiche, dicendo sì alla legalità, alla sicurezza, alla stabilità”.

“Con il protocollo firmato stamani si fa un passo in avanti verso la salvaguardia delle clausole sociali anche per i lavoratori degli appalti pubblici nel Comune di Sesto Fiorentino garantendo trasparenza e legalità – commenta per la UIL Paola Vecchiarino – Come sindacati non possiamo che salutare con soddisfazione l’impegno dell’amministrazione di Sesto verso tutele più stringenti sia nei confronti dei contratti dei lavoratori sia per quanto riguarda la sicurezza”.

 

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