Al Museo del Novecento, dialogo con Giandomenico Amendola sul cambiamento delle città moderne

La modernizzazione influenza il modo in cui cambiano le città. Urbanisti, sociologi ma anche scrittori, pittori, musicisti e fotografi raccontano il loro sguardo sulle metropoli in trasformazione nel libro di Giandomenico Amendola “Sguardi sulla città moderna. Narrazioni e rappresentazioni di urbanisti, sociologi, scrittori e artisti” (Edizioni Dedalo; collana Nuova biblioteca Dedalo). Il volume sarà presentato e raccontato venerdì 22 novembre al Museo del Novecento da Sergio Givone, Francesco Gurrieri, e dal direttore artistico Sergio Risaliti, in dialogo con l’autore.

Il saggio di Amendola “Sguardi sulla città moderna. Narrazioni e rappresentazioni di urbanisti, sociologi, scrittori e artisti”, affronta in maniera interdisciplinare il tema delle città profondamente trasformate dal processo di modernizzazione. I grandi cambiamenti dovuti alla rivoluzione industriale e all’ascesa della borghesia non investono la forma fisica e l’organizzazione sociale delle città, ma anche la coscienza e l’esperienza dei singoli individui.

I cambiamenti influiscono sulla cultura e i modi con cui la città è vista e raffigurata, sono cambiati gli sguardi. La grande trasformazione viene narrata e rappresentata da coloro che, diversamente dagli urbanisti e dai sociologi, vedono la città dal basso, con l’occhio della quotidianità, cogliendone varietà e ricchezza talvolta meglio degli esperti.

Tommaso Sacchi è il nuovo presidente della Fondazione Teatro della Toscana

Tommaso Sacchi, assessore comunale alla cultura, è il nuovo presidente della Fondazione Teatro della Toscana. La delega è infatti prevista dallo Statuto della Fondazione, così come è avvenuto nel 2012 con l’assessore alla cultura Sergio Givone. La carica è stata finora ricorperta dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Con la mia presidenza continueremo il lavoro importante e di chiaro successo impostato dal sindaco Nardella con la direzione di Marco Giorgetti negli anni passati. Ai soci mi presento con la volontà sin dal primo cda di stabilire una collaborazione proficua con l’ambizione di creare una squadra di governo della fondazione sempre più unita e all’insegna delle grandi produzioni di teatro. Voglio per la fondazione un rilancio internazionale e mi pongo come obiettivo fin da subito, insieme a direzione generale e a dirigenze interne, di portare il nome del teatro della Toscana e della Pergola in tutta Europa per creare sinergie con migliori realtà teatrali del nostro continente”, ha detto l’assessore Sacchi.

“Sono certo che la competenza, la passione e la disponibilità del nostro assessore, ora anche nostro presidente, con il quale la sintonia di vedute e di obiettivi è totale, sapranno indirizzare e condurre al meglio il delicato e bellissimo processo di cambiamento in atto, fortemente voluto e perseguito dal Sindaco”, ha commentato il direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti.

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