Sant’Apollonia, approvate conclusioni del processo partecipato

La giunta regionale dice sì alle conclusioni del processo partecipato sul progetto di rifunzionalizzazione degli spazi del Complesso di Sant’Apollonia, a Firenze. Con una decisione approvata nell’ultima seduta, la giunta toscana adesso invierà le conclusioni del processo all’Azienda DSU.

Saranno utilizzate come indirizzo per finalizzare le decisioni operative per la riqualificazione degli spazi del Complesso dando priorità agli interventi e le proposte scaturite dal processo partecipato stesso.

“Dopo aver acquisto una porzione del complesso di Sant’Apollonia nel proprio patrimonio tramite una procedura di federalismo demaniale culturale – ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni -, la Regione Toscana ne ha avviato un percorso di rifunzionalizzazione e valorizzazione. E lo ha fatto attraverso un percorso partecipato che ha visto il contributo di tanti. Come messo in luce dal report finale del percorso, siamo in grado di consegnare al progettista le linee guida chiedendo di accentuare le vocazioni di questo meraviglioso spazio, uno dei pochissimi al centro di Firenze, già dedicato ai giovani (ospita la mensa universitaria dell’azienda DSU) e alla cultura, accentuandone la valenza di luogo di aggregazione sociale e di produzione e promozione di cultura”.

“La Regione ha deciso di valorizzare questo luogo prezioso nel centro storico di Firenze come polo di cultura, di studio e di aggregazione giovanile, e lo ha fatto ascoltando i diretti interessati: residenti, studenti, gestori di spazi e soggetti no profit – ha spiegato l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli –  Ciascuno di loro ha potuto portare a beneficio della comunità le proprie idee, le proposte e i bisogni. La partecipazione è una modalità che in Toscana è stata sperimentata in tante altre occasioni, grazie anche al fatto che siamo la prima Regione ad aver approvato una legge per il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni delle istituzioni. E poi fa parte della tradizione storica di questa terra, è nel nostro dna. E’ un dato di fatto che i migliori risultati si sono ottenuti attraverso la partecipazione dei cittadini alle scelte delle istituzioni – dice ancora l’assessore – Per Sant’Apollonia poi la partecipazione è avvenuta, oltre che fisicamente presso uno sportello, anche on line, in una stanza virtuale creata appositamente sul portale open.toscana.it. Prima ancora che l’emergenza Covid ce lo imponesse, abbiamo creduto nel web come a una risorsa estremamente importante anche per garantire la partecipazione aperta e di tutti alle scelte di una comunità”.

Sant’Apollonia, Firenze: al via oggi il processo partecipativo

Cittadini e istituzioni hanno partecipato numerosi all’appuntamento organizzato da Regione Toscana sul futuro dell’ex complesso monastico di Sant’Apollonia a Firenze, tra via San Gallo, via Santa Reparata e via XXVII Aprile.

La Regione, che da alcuni mesi ha acquisito la piena titolarità del complesso, ha deciso di avviare un percorso partecipativo prima di affidare l’appalto per la progettazione e la fattibilità dei lavori di restauro di Sant’Apollonia.

“Noi crediamo molto in questa condivisione e soprattutto discussione di obiettivi – spiega il vicepresidente di Regione Toscana, Monica Barni – Essere arrivati a questo punto è un passo importante perchè abbiamo dato l’avvio a un percorso che porterà a ripensare questo luogo; naturalmente sempre come luogo di aggergazione giovanile, di studio e di attività culturali”.

Il percorso è iniziato con una visita guidata attraverso il complesso che, oltre essere luogo di aggregazione, ospita, tra gli altri, la mensa universitaria e anche alcuni uffici di Fondazione Sistema Toscana e di Toscana Spettacolo. Successivamente si è svolta una tavola rotonda a cui hanno partecipato la vicepresidente della regione Monica Barni e l’assessore alla partecipazione Vittorio Bugli.

“Ci sembra un buon modo per ripensare e confrontarci su un immobile storico – afferma Vittorio Bugli – ma che può essere anche un immobile del ‘futuro’. All’interno si svolgono già tante funzioni ed è giusto sviluppare una sua collocazione nel centro di Firenze che sia ottimale per tutti”.

La Toscana è stata la prima regione nel 2007 ad approvare una legge per il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni delle istituzioni, poi rinnovata nel 2013.

Sant’Apollonia: processo partecipativo per il futuro del complesso

Valorizzare, attraverso un processo partecipativo, la vocazione dell’ex complesso monastico di Sant’Apollonia nel centro di Firenze come polo di iniziative ed attività culturali, di studio e di aggregazione giovanile. E’ l’argomento del’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Strozzi Sacrati. La decisione arriva dalla Regione Toscana che a marzo scorso ha acquisito la piena titolarità di Sant’Apollonia.

Il processo partecipativo, che durerà quattro mesi, è stato affidato ad uno spin off universitario, Mhc-Progetto territorio. E’ prevista prima una fase di ascolto, da luglio a settembre, quindi un momento di partecipazione attiva, fino ad ottobre, e in ultimo, a novembre, il momento della verifica con la restituzione dei risultati.

Sant’Apollonia, negli anni, è diventato anche un luogo di aggregazione sociale ed espressione dei giovani, come la realtà autogestita della ‘Polveriera’. Il complesso è stato oggetto nel tempo di numerosi interventi di ristrutturazione parziale, in fase di ultimazione, e prima di affidare l’appalto per la progettazione e fattibilità definitiva e esecutiva dei lavori di restauro conservativo, per cui è stato costituito pure uno specifico tavolo dove siedono anche i rappresentanti delle fondazioni e realtà che oggi hanno sede a Sant’Apollonia, la Regione ha deciso di avviare appunto un processo partecipativo.

“E’ uno spazio – ha commentato il vicepresidente della Regione e assessore alla cultura Monica Barni – molto importante, nel cuore della città. Un’area che da tanti anni ha una vocazione che è quella di aggregazione per i giovani: all’interno di Sant’Apollonia ad esempio c’è la grande mensa universitaria della città. L’obiettivo – conclude l’assessore – del percorso è quello di creare sinergie tra istituzioni, politiche, iniziative dal basso e territorio”.

Gimmy tranquillo ha intervistato per Controradio l’assessora Monica Barni e Annalisa Pecoriello di Cooperativa Mhc.

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