“Peretola è autorizzato a funzionare?”, presidio collettivi no aeroporto

Tornano in piazza anche i collettivi no aeroporto: “Il progetto della nuova pista dell’aeroporto è incompatibile con il territorio e con la vita delle persone della zona”

“Regione Toscana, Enac e Gestore affermano che le suddette prescrizioni, finalizzate a ridurre l’inquinamento e l’impatto sociale dello scalo fiorentino, nonché a prevenire possibili rischi di incidenti, non sono state realizzate perché troppo onerose e dunque sono“decadute” di fronte al nuovo Masterplan 2014-2019, quello della nuova pista parallela all’autostrada. Per questo motivo, il Gestore, divenuto “Toscana Aeroporti”,
non ha chiesto la conformità urbanistica. Ma la suddetta affermazione non ha alcun fondamento giuridico supportato da conseguenti atti amministrativi”, così si legge nel comunicato stampa dei collettivi No Aeroporto che hanno manifestato oggi davanti al tribunale di Firenze.

Erano presenti:Associazione VAS – Alterpiana FI-PO-PT – Collettivo di Scienze – Comitato Sorvolati Brozzi Quaracchi Peretola – Lista Civica Si Parco No aeroporto Campi B. – Presidio No inc-No aeroporto per chiedere alle Istituzioni, ed in particolare alla Magistratura, di fare chiarezza su questo tema centrale delle autorizzazioni e della conformità urbanistica dello scalo di Peretola.

“Non solo il progetto di nuova pista è stato sonoramente bocciato, prima dal TAR della Toscana e poi dal Consiglio di Stato, per evidenti incompatibilità socio-ambientali e per gli effetti di alterazione irreversibile dell’ecosistema della Piana, ma lo stesso Ministero della Transizione Ecologica in data 9 aprile 2021 ha di fatto smentito la Regione Toscana ed Enac, affermando che nessuna legge dispensa “Toscana Aeroporti” dal rispettare e realizzare le prescrizioni del 2003, che hanno mantenuto inalterata la loro efficacia per la
salvaguardia di salute, ambiente e sicurezza del volo, considerato che il traffico aereo è cresciuto costantemente fino all’inizio della pandemia Covid”, si legge nel comunicato stampa.

“Nelle ultime settimane, il Difensore Civico Regionale ha sollecitato più volte Regione
Toscana e Comune di Firenze a rendere disponibili gli atti autorizzativi, ma per il momento senza risposta”.

Sentiamo Franco Targetti, del presidio no inceneritore- no aeroporto

Comitati No aeroporto: presidio giovedì dalle 16 alle 19 su ponte di Signa

“Rivolgiamo un appello a chi si è sempre detto contrario ad aeroporto e inceneritore” nella piana di Firenze, “come il ministro Toninelli ed il M5s, a mantenere coerenza, rispetto agli impegni presi, nell’ambito della Conferenza dei servizi del 29 gennaio”. Lo chiedono i comitati, realtà No Tav, No aeroporto e No inceneritore, della Piana fiorentina.

Un presidio, giovedì 24 gennaio dalle 16 alle 19, sul ponte di Signa (Firenze) per protestare contro lo spostamento sul territorio signese del lago di Peretola, opera necessaria per la realizzazione del nuovo aeroporto di Peretola, che secondo gli oppositori renderà impossibile la realizzazione della Bretellina Signa-Lastra a Signa. Lo ha detto stamani Giuseppe Giordano, del Comitato Nuovo ponte per la Piana di Signa, intervenendo alla conferenza stampa dei comitati ‘no aeroporto’.

“Il laghetto è previsto proprio dove doveva passare la bretellina – ha spiegato Giordano -, un’infrastruttura attesa da anni per ridurre il traffico della zona. Non possiamo accettarlo e non possiamo più aspettare. Siamo prigionieri del traffico”.

Per Sandro Targetti del presidio No inceneritore – No aeroporto, è risultata “sbagliata” l’idea del sindaco di Signa Alberto Cristianini, di “accogliere sul territorio il laghetto di Peretola e far passare la bretella tra il lago e l’abitato di San Mauro a Signa. Ipotesi che non è praticabile perché manca lo spazio”.

“Il sindaco di Signa – ha concluso Targetti – dovrebbe andare alla conferenza dei servizi dell’aeroporto ed esprimere voto contrario, mantenendo la posizione critica che aveva già espresso verso il progetto del nuovo aeroporto”.

Per i comitati, sottolinea una nota, occorre che “i soggetti istituzionali e sociali della Piana siano coinvolti con piena capacità decisionale nella Conferenza dei servizi e più in generale nel dibattito pubblico. Occorre respingere altresì con decisione il tentativo di Qthermo di usare il masterPlan dell’aeroporto per aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e ottenere una nuova autorizzazione a costruire l’inceneritore”.

“La ripresa dell’iniziativa diretta dei comitati e degli abitanti – osservano ancora – rappresenta la principale garanzia di fronte al tentativo di Rossi, Nardella, Confindustria, Confcommercio, albergatori… di far crescere un ‘movimento corporativo’ trainato da potenti interessi economici, a sostegno dell’aeroporto e delle grandi opere inutili e dannose, come avvenuto a Torino”. “Invitiamo i sindaci contrari o comunque critici verso questi progetti – concludono i comitati – a far sentire la propria voce e mobilitare le popolazioni, senza cadere nella trappola delle ‘compensazioni.'”

 

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