Pisa: funerali dei fidanzati Alberto e Marta

I funerali di Alberto e Marta, che hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi, si svolgono oggi a Pisa nella chiesa dove la coppia voleva sposarsi. “il no della famiglia Fanfani ai funerali di Stato non è in polemica con il governo ma una scelta di riservatezza”, sottolinea l’assessore Massimo Fratini.

Si stanno svolgendo nella chiesa dei santi Jacopo e Filippo, a Pisa, i funerali di Alberto Fanfani e Marta Danisi, due delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova.

Le salme sono arrivate poco fa direttamente dal capoluogo ligure. Le esequie si svolgono nella parrocchia dove la giovane infermiera cantava nel coro e dove a maggio dell’anno prossimo avrebbe sposato l’anestesista conosciuto durante i suoi anni di lavoro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (Aoup) prima di trasferirsi ad Alessandria.

La chiesa è gremita di amici e parenti della coppia ma anche dei vertici dell’Aoup, rappresentata dal direttore sanitario Silvia Briani e dai rappresentanti istituzionali: il sindaco di Pisa, Michele Conti e l’assessore fiorentino Massimo Fratini.

Quest’ultimo ha ricordato che “il no della famiglia Fanfani ai funerali di Stato non è in polemica con il governo ma una scelta di riservatezza”.

Pistoia: manifesti per disertare la giostra dell’orso

“#Disertalagiostradell’orso”: a Pistoia sono stati affissi manifesti che invitano a disertare la Giostra dell’orso a causa della quantità di cavalli deceduti durante la manifestazione.

Manifesti che invitano a disertare la Giostra dell’orso di Pistoia, che si disputerà il 25 luglio prossimo, giorno in cui si celebra San Jacopo, patrono della città toscana, sono stati affissi nelle vie del centro di Pistoia.

“#Disertalagiostradell’orso” la scritta che campeggia sui manifesti giganti (sei metri per tre), sui quali sono riportati i nomi dei cavalli deceduti durante le manifestazioni dal 1980 al 2014, anno quest’ultimo, in cui a causa di due distinti incidenti sul finale della gara morirono due purosangue, Oracle Force e Golden Storming: il processo per quest’ultimi fatti è in corso.

Le associazioni animaliste contestano in particolare l’articolo 9 del nuovo regolamento della corsa che impone di effettuare la tornata in un tempo non inferiore a 26 secondi, indistintamente dal punteggio conseguito. Per le due associazioni il punteggio legato alla velocità è inaccettabile.

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