A fuoco magazzino colorificio a Lucca, alta nube di fumo

Il magazzino di un colorificio a San Filippo (Lucca) è andato distrutto in un incendio scoppiato la scorsa notte. Intorno alle tre le fiamme, forse causate da un corto circuito, hanno mandato in fumo i circa mille metri quadrati del capannone adiacente al reparto vendite. L’allarme è stato dato dai residenti svegliati dai forti scoppi provenienti dal rogo.

Sul posto sono arrivate quattro squadre, provenienti da Lucca, Pistoia e Massa (Massa Carrara) che sono riuscite a contenere l’incendio e ad impedire alle fiamme di raggiungere il magazzino delle vernici e dei solventi. I danni sono ingenti e l’attività, al momento, è sospesa.

Il colorificio da’ lavoro ad oltre venti persone. A seguito dell’alta nube di fumo che si è levata dall’incendio, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha firmato un’ordinanza in cui si raccomanda ai cittadini residenti in una fascia di 500 metri dal magazzino di tenere chiuse le finestre, in special modo se dovessero avvertire forte odore di fumo.

Nell’ordinanza – definita cautelativa a tutela della salute pubblica – figurano inoltre il divieto di esposizione biancheria all’esterno; la lavatura delle superfici esterne delle abitazioni (balconi, terrazzi e davanzali) e l’accurata lavatura e pulizia dei prodotti orto-frutticoli coltivati nell’area. L’ordinanza, fanno sapere dal Comune, verrà revocata con successivo provvedimento a fine emergenza. L’ordinanza è stata emessa dopo una nota del Dipartimento di prevenzione della Usl Toscana Nord Ovest. A incendio domato è stato possibile verificare che il rogo ha interessato in prevalenza la parte del negozio risparmiando, grazie alla presenza di porte tagliafuoco (Rei resistance hermetic insulation), il magazzino dei solventi e vernici. Sono andati a fuoco pertanto materiali di natura plastica, carta e cartone.

Pisa: funerali dei fidanzati Alberto e Marta

I funerali di Alberto e Marta, che hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi, si svolgono oggi a Pisa nella chiesa dove la coppia voleva sposarsi. “il no della famiglia Fanfani ai funerali di Stato non è in polemica con il governo ma una scelta di riservatezza”, sottolinea l’assessore Massimo Fratini.

Si stanno svolgendo nella chiesa dei santi Jacopo e Filippo, a Pisa, i funerali di Alberto Fanfani e Marta Danisi, due delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova.

Le salme sono arrivate poco fa direttamente dal capoluogo ligure. Le esequie si svolgono nella parrocchia dove la giovane infermiera cantava nel coro e dove a maggio dell’anno prossimo avrebbe sposato l’anestesista conosciuto durante i suoi anni di lavoro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (Aoup) prima di trasferirsi ad Alessandria.

La chiesa è gremita di amici e parenti della coppia ma anche dei vertici dell’Aoup, rappresentata dal direttore sanitario Silvia Briani e dai rappresentanti istituzionali: il sindaco di Pisa, Michele Conti e l’assessore fiorentino Massimo Fratini.

Quest’ultimo ha ricordato che “il no della famiglia Fanfani ai funerali di Stato non è in polemica con il governo ma una scelta di riservatezza”.

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