Taglio Parlamentari, Fusaro; se ne parla da decenni, giusto farlo

Intervista con il professore di diritto elettorale e parlamentare all’Università di Firenze, Carlo Fusaro. “A mio parere non era la priorità, ma tutte le obiezioni mi paiono infondate”

La Camera ha dato il via libera definitivo al taglio dei parlamentari con 553 sì. Luigi Di Maio e Giuseppe Conte hanno parlato di “giornata storica”. “Mi sembra un’affermazione molto sovradimensionata rispetto alla realtà”, smorza a Circo Massimo, su Radio Capital, il giudice emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese, “La domanda fondamentale è: sarà una democrazia migliore quella con un minor numero di parlamentari? Io francamente ho dei dubbi, penso che non ci siano grandi festeggiamenti da fare”. Il premier ha parlato di “snellimento”, utilizzando quella che Cassese definisce una “terminologia da beauty farm che fa un po’ ridere. Parlano di risparmi, ma ho calcolato che il risparmio che si può ottenere è pari a un settimo del costo di un F35. In realtà è un attacco alla democrazia parlamentare da parte di coloro che pensano alla democrazia diretta”. Cassese, poi, fa notare che “forse ci sarebbe stato un buon motivo per ridurre il numero dei parlamentari, ma nessuno lo ha detto. Dal 1970”, spiega, “abbiamo 20 consigli regionali che svolgono la medesima funzione che svolge il parlamento nazionale”.

Non la pensa così il professor Carlo Fusaro, Domenico Guarino lo ha intervistato

Pisa: domenica Sabino Cassese ricorda Carlo Azeglio Ciampi

Sarà Sabino Cassese, professore emerito della Scuola Normale e giudice emerito della Corte Costituzionale, a tenere la lectio in occasione della seconda edizione della ‘Giornata in ricordo di Carlo Azeglio Ciampi’, che si svolgerà domenica prossima al Palazzo della Carovana, a Pisa, a due anni dalla morte dell’ex presidente della Repubblica.

La lezione in onore di Ciampi, intitolata ‘Stato e prospettive dell’Unione europea’ inizierà alle 16.30 e sarà seguita da una tavola rotonda con Mario Pianta (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo), Alessandro Roncaglia (Accademia Nazionale dei Lincei) e lo stesso Cassese, coordinata dall’allievo Lorenzo Mesini. Introdurrà la giornata il direttore della Normale, Vincenzo Barone.

“Ciampi – scrive l’ateneo in una nota – è stato uno degli allievi di cui la Normale va più fiera. Il suo attaccamento alle istituzioni repubblicane, la dedizione e la competenza che tutti gli riconoscono nello svolgimento degli incarichi ricoperti prima in Banca d’Italia e successivamente come presidente del Consiglio e presidente della Repubblica, sono stati sempre accompagnati da una profonda umanità, dal confronto aperto e leale con gli altri come metodo di lavoro, dal profondo rispetto per le istituzioni repubblicane e dall’amore per la patria (valore, quest’ultimo, che seppe riportare magistralmente in auge).”

”In suo onore, studente a Pisa dal 1937 al 1941, la Normale ha fondato presso Palazzo Strozzi a Firenze l’Istituto di Studi Avanzati Carlo Azeglio Ciampi, che sta per bandire un posto di ordinario in Cinema, fotografia, televisione, dopo la cattedra già assegnata in Storia dell’Economia, a testimonianza della natura multidisciplinare dell’Istituto”.

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