Video su fermo ambulante, Rsu Fp Cgil: “Municipale ha seguito procedure previste”

Firenze – Rsu Fp Cgil scrive una lettera al sindaco Dario Nardella dove chiede di rivedere le priorità della polizia municipale.

Durante il fermo della polizia municipale il 5 aprile a Firenze sul lungarno Acciaiuoli, “il personale ha applicato correttamente le disposizioni operative previste. L’episodio racconta scelte dell’Amministrazione su un modello organizzativo del corpo che non condividiamo: c’è un rapporto di uno a cinque agenti tra il reparto antievasione e il reparto antidegrado”, ed è “una chiara scelta politica dell’Amministrazione senza che ne consegua corrispondente investimento. Si evidenzia stress generalizzato nel personale, serve una riflessione sulle priorità da affrontare”. Così la Rsu Fp Cgil del Comune di Firenze in una lettera al sindaco Dario Nardella, e che annuncia di voler incontrare la comunità senegalese.

“I colleghi della polizia municipale stavano seguendo le procedure previste – sottolinea la Rsu – per la gestione di questi casi” e “il personale ha applicato correttamente le disposizioni operative previste, fino in fondo, accettando di riportare lesioni personali, tutelando al contempo l’incolumità del fermato, che si opponeva all’identificazione”. Per la Rsu “l’episodio di martedì scorso, però, racconta scelte che vengono da lontano. Scelte del Comune di Firenze, a partire da un modello organizzativo del corpo di polizia municipale che non condividiamo (mancano i vicecomandanti, mancano le figure intermedie di addetti al coordinamento e controllo). Scelte in fatto di formazione, carente e spesso non attinente al proprio lavoro. Scelte riguardo al ruolo della polizia municipale nella nostra città”, “a cui vengono chieste funzioni di ordine pubblico”, “che poi l’Amministrazione comunale non vuole riconoscere come indennità ai dipendenti”.

La Rsu sottolinea che “a seguito di questo episodio non va alimentata una contrapposizione, che non esiste, con la comunità senegalese, anzi dobbiamo promuovere il dialogo, e per questo ci faremo promotori di un incontro. Riteniamo, infine, che vada aperta una più ampia e approfondita riflessione insieme al Comune per riconsiderare le priorità da affidare al corpo”.

Ospedale di Careggi, allarme Fp Cgil: “Mancano 170 lavoratori, reparti sotto organico”

Ospedale di Careggi (Firenze), l’allarme del Responsabile Rsu Fp Cgil Michele Tortorelli: “Reparti sotto organico e turni massacranti, mancano 170 lavoratori nel comparto sanitario”. Senza risposte dalla Direzione, iniziative di mobilitazione a fianco dei lavoratori

“All’ospedale fiorentino di Careggi nel comparto sanitario (medici e dirigenti esclusi), che attualmente conta circa 4.200 unità, mancano 170 lavoratori (infermieri, fisioterapisti, Oss, radiologi, ostetriche, tecnici di laboratorio, dietisti, amministrativi) per coprire almeno in parte il personale uscito tra pensionamenti e trasferimenti e per gestire le assenze a vario titolo quali gravidanze, malattie lunghe e assenze improvvise. 170 lavoratori in più rispetto alla dotazione attuale che servirebbero solo per garantire il mantenimento dei servizi aperti e i livelli minimi degli standard assistenziali. Attualmente i reparti lavorano sotto organico, dato confermato dalle ore di straordinario utilizzato in alcuni importanti reparti che costringe i lavoratori a turni massacranti per mantenere un livello adeguato di prestazioni da offrire ai cittadini.

Da dove nascono questi problemi di organico? La questione si inquadra nelle norme previste dalle Leggi finanziarie susseguitesi che sulla sanità prevedono un abbattimento del costo del personale dell’1,4% sul costo del personale del 2004, parametro tra l’altro rispettato dall’AOU Careggi. Una norma che non risponde a nessun dato scientifico dal punto di vista sanitario ma ha solo il fine di effettuare risparmi sottraendo risorse alla sanità pubblica. Norma che la FP CGIL chiede da sempre e con forza che sia abolita perché rischia di soffocare il SSN. Per troppi anni le Direzioni Aziendali non hanno dato risposte reali alle esigenze di personale che necessita per continuare ad erogare dei servizi sanitari di qualità ai cittadini. Siamo felici che la Toscana si sia classificata prima nella graduatoria stilate, risultato che consegna alla nostra regione il ruolo di guida per la sanità nazionale, ruolo conquistato grazie all’impegno e alla dedizioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori della sanità toscana che in questi anni per colmare le carenze dovute ai continui tagli economici e blocchi del personale hanno retto sulle proprie spalle con il sistema sanitario regionale.

Pensiamo sia scaduto il tempo delle attese e che sia necessario dare una risposta immediata alle carenze di organico da parte della Direzione Aziendale. Se non si vuole compromettere la qualità della sanità pubblica offerta ai cittadini non sono più accettabili rinvii per le assunzioni. Così non si può più andare avanti e senza risposte da parte della regione intraprenderemo iniziative di mobilitazione a fianco dei lavoratori”.

Firmato Michele Tortorelli, Responsabile Rsu Fp Cgil

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