Arezzo: positivi 10 degenti Rsa vaccinati con seconda dose

In una Rsa dell’Aretino, ultima somministrazione di vaccino 35 giorni fa. Lo ha reso noto la Asl Toscana sud est

Sono risultati positivi 10 degenti della Rsa di Pratovecchio Stia (Arezzo) già vaccinati con entrambe le dosi, la seconda somministrata 35 giorni fa. Lo rende noto la Asl Toscana sud est, spiegando che in 3 sono stati trasferiti in una Rsa Covid mentre gli altri sono stati isolati e verranno tra poco anch’essi trasferiti. Tutti e 10 i degenti della Rsa, si precisa, sono asintomatici. Intanto i loro tamponi sono stati inviati al laboratorio per verificare se siano stati colpiti da una delle due varianti manifestatesi nell’Aretino: inglese o brasiliana.

Per Danilo Tacconi, direttore di malattie infettive all’ospedale di Arezzo San Donato, il fatto che siano asintomatici “conferma che in determinati casi chi ha concluso il ciclo vaccinale può prendere l’infezione ma è protetto dalla malattia. La possibilità dell’infezione è più forte in caso di variante”. “E’ evidente – aggiunge – che la vaccinazione non deve assolutamente indurre ad abbandonare le misure di precauzioni. Nel caso del vaccino Pfizer, quello somministrato agli ospiti Rsa, la protezione scatta 15 giorni dalla seconda dose ed è dalla malattia, soprattutto dagli effetti più gravi di essa. Altro elemento che deve indurre tutti a continuare ad applicare le norme di prevenzione è che il vaccinato che contrae l’infezione, può ovviamente trasmetterla ad altri”. “La rilevazione dei casi di positività all’interno della nostra Rsa – commenta Nicolò Caleri, sindaco di Pratovecchio Stia – ha naturalmente destato una certa apprensione nella popolazione”: proprio per questo è “particolarmente importante la precisazione effettuata oggi dalla Asl sugli effetti del vaccino e sulla distinzione tra infezione e malattia”.

Stanze degli abbracci in oltre un quarto delle Rsa toscane

In 86 Rsa della Toscana, oltre un quarto del totale, i contributi regionali saranno utilizzati per realizzare le ‘stanze degli abbracci’, luoghi dedicati e protetti per favorire l’incontro tra gli ospiti e i familiari.

E’ uno degli effetti della delibera regionale che ha messo a disposizione delle Residenze sanitarie assistenziali un budget complessivo di quasi 900mila euro per sostenere l’acquisto di strumentazioni capaci di favorire i contatti degli anziani con l’esterno, prevedendo quindi la dotazione necessaria alla realizzazione di spazi appositi o l’acquisto di cellulari, tablet, televisori, schermi giganti, lavagne multimediali.

Sono state 248 su 321 le Rsa che hanno presentato richiesta di contributo, attraverso le Società della salute o le Zone Distretto, ma in alcune aree della regione i bandi sono ancora aperti, perciò il numero complessivo potrebbe ulteriormente crescere.
A ognuna delle Rsa che hanno presentato domanda è stato destinato un sostegno di 2.750 euro con cui potenziare le proprie strumentazioni o acquisirne di nuove.

Molte Rsa hanno optato per più interventi tra quelli previsti: quasi tutte (202 su 248) hanno previsto l’acquisto di materiale multimediale, 53 hanno deciso di utilizzare i fondi anche per potenziare il collegamento Internet, e ben 86, come detto, pari a quasi un terzo del totale, per realizzare spazi che favoriscano un contatto diretto attraverso la realizzazione di tensostrutture ad hoc, oppure apportando modifiche ai propri locali in modo da favorire contatti ravvicinati ma in piena sicurezza tra gli ospiti e i visitatori.

“Anche a fronte dell’avanzamento della campagna vaccinale regionale – ha commentato l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli – si aprono finalmente spiragli di luce per gli anziani delle Rsa che, oltre alle pesanti conseguenze della pandemia, hanno dovuto sopportare una dura condizione di isolamento a seguito delle necessarie misure anti-Covid, così come per i loro familiari che soffrono per il distanziamento”.

La somministrazione dei vaccini, in fase avanzata nella somministrazione dei richiami per gli ospiti delle RSA, tra i quali è anche in costante diminuzione il numero dei positivi, non consente cali di attenzione ma permette di iniziare a guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia – prosegue l’assessora regionale.

“Il potenziamento, in forma protetta, degli spazi d’incontro con i familiari, e il miglioramento della dotazione tecnologica, sostenuto dalla nostra delibera, è importante per contribuire a evitare il più possibile che ai rischi del Covid si vadano a sommare quelli legati alla solitudine e alla distanza degli affetti. E la notevole adesione data dalle Rsa toscane al nostro invito è un fatto positivo – conclude l’assessora Spinelli – perché segno che su questo tema ci sono disponibilità e attenzioni diffuse”.

Coronavirus, vaccinazioni in Rsa senza sosta. Dal 1 gennaio il personale dei reparti Covid

Non si fermeranno neppure per le feste dell’ultimo e del primo dell’anno le vaccinazioni agli anziani ospiti delle Rsa toscane. Il 30 pomeriggio, oggi, è stata la volta delle prime dodici strutture; il 31 dicembre toccherà ad altre ventisei e quindi diciotto il 1 gennaio. Il calendario si aggiorna ora dopo ora.

Così nella Asl Nord Ovest saranno undici le strutture (per 264 ospiti complessivi) sottoposte a vaccino il 31 dicembre, dopo le sette (per 138 ospiti) di oggi, sei (per 180) il primo dell’anno e tredici (per 372) il 2 gennaio. Nell’Asl Sud Est domani, 31 dicembre, sarà la volta della Rsa Pionta in provincia di Arezzo (19 ospiti), della “Piccola Casa della provvidenza” (17 ospiti) a Follonica nel grossetano e della Rsa Gandini nel senese (56 vaccini), quindi la Rsa Vegni a Castel del Piano il 1 gennaio (58 ospiti), la Rsa San Gimignano Santa Fina (24 vaccini) lo stesso giorno e il 2 gennaio la Rsa Maestrini (36 ospiti) in provincia di Arezzo e la “Casa Albergo per anziani” (49 vaccini) di nuovo a Castel del Piano nel grossetano. Nell’Asl Centro, partita nel pomeriggio del 30 con quattro Rsa (e 112 persone coinvolte), saranno dodici le strutture interessate il 31 dicembre (324 dosi), dieci il primo gennaio (per altri 333 ospiti) ed ancora dodici (332 dosi) il 2 gennaio.

Dal 1 gennaio intanto il vaccino sarà somministrato anche al personale dei reparti Covid degli ospedali e quindi delle Usca, le unità speciali di continuità assistenziale che da primavera sono state chiamate a gestire a casa o negli alberghi sanitari i pazienti Covid-19.

In queste ore sono state aperte anche, tra coloro che avevano già espresso la propria pre-adesione, le prenotazioni online per l’appuntamento per la somministrazione del vaccino riservata agli operatori sanitari e socio-sanitari in prima linea e al personale dei presidi residenziali per anziani, come indicato nel piano strategico nazionale anti Covid. Per tutti loro le vaccinazioni partiranno dal 4 gennaio.

“Oggi – commenta l’assessore alla salute Simone Bezzini, che ringrazia tutti – siamo oltre il valore simbolico del Vaccine Day di domenica”. “Siamo partiti – spiega – con le prime vaccinazioni agli ospiti delle Rsa, la parte più fragile e vulnerabile della nostra comunità davanti alla minaccia del Covid-19. E domani si va avanti. Contiamo di chiudere il primo ciclo di somministrazioni nelle Rsa entro i primi dieci giorni di gennaio per portare a termine la seconda vaccinazione entro fine gennaio. In parallelo partiamo anche con il personale sanitario dei reparti Covid degli ospedali e il resto del personale del sistema sanitario”. “Stiamo mettendo in campo un grande sforzo – conclude -, sapendo di poter contare su una macchina di grande efficienza e su un sistema sanitario che in questi mesi abbiamo ulteriormente irrobustito, potenziando tutta la filiera di contrasto al virus, a partire dalla capacità di tracciamento, alberghi sanitari, cure intermedie e posti letto Covid. Stiamo lavorando pure per aumentare la capacità di testing anche con programmi di screening. Se presto saranno disponibili altri vaccini, oltre a quello di Pfizer, saremo in grado di imprimere ancora più forza a questo percorso, senza mai abbassare la guardia”.

FONTE: TOSCANA NOTIZIE

Vaccino: atterrate dosi a Pisa, oggi partono vaccinazioni in Rsa

Questa mattina all’aeroporto di Pisa sono arrivate le 32.760 nuove dosi di vaccino anti-covid attese dalla Toscana

Sono arrivati stamani alle 8 all’aeroporto di Pisa i vaccini anti-covid della Pfizer. Si tratta di 32.760 dosi che saranno somministrate a partire da oggi pomeriggio agli ospiti delle RSA toscane. Nei giorni successivi alle RSA si aggiungerà il personale dei reparti Covid degli ospedali. La vaccinazione proseguirà poi coinvolgendo tutti gli operatori sanitari.

“La Toscana era già pronta aspettavamo solo questa prima partita di vaccini – ha detto il presidente Eugenio Giani – Adesso che è arrivata possiamo partire. Ringrazio di cuore tutti coloro che in questi giorni si sono adoprati per far arrivare in Toscana le dosi che, grazie all’ottima organizzazione del nostro sistema sanitario, potranno essere somministrate da questo pomeriggio agli ospiti delle RSA come avevamo annunciato”.

“I vaccini – spiega Carlo Tomassini coordinatore sanitario unità di crisi regionale – sono arrivati, sono stati allocati nelle tre aziende ospedaliere universitarie che hanno i frigoriferi e con le borse termiche distribuite in tutte le province. Nel pomeriggio poi partiranno i team sanitari per andare nelle Rsa a fare le vaccinazioni”.

Ecco l’elenco delle RSA dove da questo pomeriggio partono le vaccinazioni. Si tratta di un elenco che nelle prossime ore potrà essere aggiornato:

RSA San Luigi Firenze – 42 vaccini

RSA Bonelle PT – 36 vaccini

RSA Meacci Empoli – 22 vaccini

RSA Pucci a Viareggio – 22 ospiti

RSA di Santa Maria del giudice Lucca – 24 ospiti

RSA Riviera blu – Massa – 16 ospiti

RSA Villa Isabella – Pisa – 26 ospiti

RSA Villa Sant’Angela – Livorno – 22 ospiti

RSA San Giovanni Battista Piloni Roccastrada (GR) – 11 ospiti

RSA Villa le Volte – Siena – 24 ospiti

RSA Boschi – Subbiano (AR) 29 ospiti

 

Rsa: test antigenici rapidi per i familiari che vogliono visitare i propri congiunti

Lo prevede la circolare del Ministero della Salute: “per ristabilire e favorire gli accessi dei visitatori in sicurezza, si raccomanda di promuovere strategie di screening immediato”.

Tali test possono essere effettuati direttamente in loco e, con esito negativo, i visitatori sono autorizzati ad accedere alla struttura secondo le indicazioni.

Le direzioni sanitarie debbono perciò predisporre un piano dettagliato per assicurare la possibilità di visite in presenza e contatti a distanza in favore degli ospiti delle strutture.

Devono comunque essere previsti, per le eventuali diverse tipologie di soluzioni individuate, adeguati protocolli – con un riferimento particolare alle misure igieniche da rispettare ed ai dispositivi di protezione da indossare – al fine di garantire il contenimento del rischio e la sicurezza degli ospiti, dei lavoratori e delle lavoratrici.

Nella circolare del Ministero della Salute si fa riferimento anche ad una possibile soluzione come quella della “Sala degli abbracci” dove un “contatto fisico sicuro può arrecare beneficio agli ospiti in generale e soprattutto a quelli cognitivamente deboli”.

Asl Toscana Centro, 23 Rsa rischiano denuncia

Firenze, sono 23 le Rsa la cui gestione è al momento al vaglio della commissione d’indagine creata dall’Asl Toscana Centro, che valuterà caso per caso l’opportunità di presentare un esposto in procura.

È quanto spiegato dal direttore generale dell’azienda sanitaria, Paolo Morello Marchese. La commissione d’indagine è stata attivata dalla Asl per verificare la corretta applicazione da parte delle strutture delle ordinanze regionali relative agli interventi da adottare per arginare la diffusione del Covid-19 nelle Rsa.

Al momento sono tre gli esposti sulle Rsa presentati all’autorità giudiziaria dalla Asl, a seguito dei quali la procura di Firenze ha aperto altrettanti fascicoli. L’ultimo in ordine di tempo riguarda la residenza sanitaria La Chiocciola di via dell’Osteria a Firenze, dove si sono registrati quattro decessi di persone positive al Covid-19.

Gli altri due fascicoli sono stati aperti dopo segnalazioni sulla Rsa di Villa San Biagio a Dicomano, dove sono morti per coronavirus 15 ospiti, e uno sulla ‘Gino Incontri’ di Gambassi Terme, dove sono morti per Coronavirus tre anziani e dove sono risultati positivi 34 ospiti su 35, 13 operatori su 26 e cinque suore su sei.

I fascicoli, secondo quanto appreso, sarebbero ancora senza ipotesi di reato. Le accuse che potrebbero essere mosse, si spiega da fonti inquirenti, sono quelle di omicidio colposo ed epidemia colposa.

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