Covid: sindaco, oggi nuovi tamponi in Rsa Chianti

Tamponi nella Rsa ‘Rosa Libri’ di Greve in Chianti

“Stamani sono stati effettuati nuovamente i tamponi agli ospiti della Rsa e speriamo, a distanza di 50 giorni, di avere qualche positivo in meno”. Lo ha detto il sindaco di Greve in Chianti (Firenze) Paolo Sottani, parlando della Rsa ‘Rosa Libri’ dove si sono registrati 13 decessi per Covid.

“Nella struttura, il 26 settembre scorso – ha ripreso il primo cittadino – erano presenti 48 ospiti, di loro ad oggi 28 sono positivi, due sono deceduti per motivi che non riguardano il Covid, 13 deceduti, invece, per complicanze relative al Coronavirus, quattro sono negativi ed uno è tornato a casa. Il prezzo pagato dalla nostra comunità, che conta quasi 14mila abitanti, è stato molto alto. Dobbiamo considerare che gli ospiti presenti in Rsa sono non autosufficienti e con diverse patologia”. Sottani, infine, ha precisato che “da diverse settimane la situazione è stabile. Sono inoltre rientrati a lavori cinque degli operatori contagiati e gli altri lo faranno a breve”.

Focolaio Covid in Rsa Greve,incontro urgente Asl e Comune

Incontro urgente convocato questa mattina tra Comune di Greve in Chianti (Firenze), Asl Toscana Centro e direzione della Rsa Rosa Libri, struttura nella quale si è verificato un focolaio di coronavirus, con 39 ospiti su 52 risultati positivi, quattro dei quali deceduti.

“Per questa mattina – spiega il sindaco Paolo Sottani -, abbiamo previsto un incontro per fare il punto sulla situazione che si sta complicando di ora in ora. Con la direzione della Rsa e la Asl Toscana Centro cercheremo di capire come procedere soprattutto in merito all’integrazione del personale infermieristico e di assistenza di cui necessita urgentemente la struttura”. Al momento gli operatori della Rsa risultati positivi al coronavirus sono 25. Di questi, 19 sono residenti a Greve in Chianti.
“E’ fondamentale avere quanto prima gli esiti degli ultimi tamponi per avviare il sistema di tracciamento – aggiunge il sindaco – individuare i contatti e avvertire le persone che sono state vicine ai casi confermati”.
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