🎧Scuola: bidelli e segreterie, a settembre quale apertura in Toscana? Intervista alla Flc Cgil

Scuola: l’Ufficio scolastico regionale dice ‘niente problemi di copertura per settembre’ ma il sindacato lancia l’allarme per il personale Ata e annuncia un’assemblea provinciale per i lavoratori di Firenze, a fine agosto.

Intervista al segretario generale Flc Cgil Firenze, Emanuele Rossi

“Non credo che ci saranno problemi di copertura, con personale a tempo determinato o indeterminato, per l’avvio dell’anno scolastico” a settembre 2022 in termini di docenti, mentre “per il personale Ata in questo momento penso che siamo sostanzialmente in linea con i fabbisogni”. Lo ha affermato Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, a margine della presentazione di un accordo in Regione.
“Per quanto riguarda il personale di sostegno, tutte le certificazioni arrivate sono state prese in considerazione, e’ stato calcolato il fabbisogno necessario, e su questo fabbisogno ci siamo impegnati a dare copertura alle necessita’”, ha detto Curtolo, secondo cui tuttavia “probabilmente qualche situazione sporadica dovra’ essere affrontata successivamente con altre deroghe: pero’ la deroga per il personale che e’ stata gia’ richiesta ora e’ a copertura di tutto quanto noto a venerdi’ scorso. Il nostro deficit e’ sul personale specializzato: all’inizio dell’anno ciascun ufficio provinciale organizzera’ dei percorsi di formazione”.

Per Emanuele Rossi, Flc Cgil “I numeri sulla carta non garantiscono l’apertura delle scuole e testimoniano una sofferenza cronicizzata di sotto organico per amministrativi, tecnici e ausiliari”. Il sindacato ha lanciato la campagna La scuola non chiude d’estate’ con una raccolta di adesioni che porterà a fine agosto ad un’assemblea provinciale dei lavoratori per decidere il da farsi ed eventuali mobilitazioni.

🎧Salute: accordo Regione Toscana Ufficio Scolastico per promozione in istituti

Siglato l’accordo di collaborazione tra Ufficio scolastico regionale, che fa capo del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, e la Regione Toscana per la promozione della salute a scuola, come previsto dal Piano regionale della prevenzione 2020-2025.

Favorire  proposte educative continuative e integrate lungo tutto il percorso scolastico, affinché il rapporto tra i due sistemi, quello della scuola e quello sanitario, possa prevedere e operare attraverso una programmazione congiunta e partecipata, rispondere ai bisogni manifestati dalle scuole, prevenire comportamenti non salutari; adottare azioni volte all’equità nella salute.

Sono questi gli obiettivi del protocollo firmato oggi tra Regione toscana e Ufficio Scolastico Regionale.

Partendo, inoltre, dall’analisi condivisa dei bisogni, saranno garantiti gli elementi essenziali per una programmazione partecipata che consenta il superamento delle singole progettualità a favore di azioni concordate e attivabili in 6 macro aree di intervento: relazioni, accoglienza ed emozioni per star bene a scuola; affettività e sessualità consapevole; prevenzione delle dipendenze e comportamento a rischio; cultura della sicurezza; cultura della donazione e della cittadinanza consapevole; alimentazione e movimento.

Per condividere attività ed esperienze sarà realizzata una pagina web dedicata alla “Rete delle Scuole che promuovono Salute” e sarà adottato un apposito logo per le scuole che entreranno a far parte di questo percorso.

Soddisfatto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani,  che ha sottolineato come per i prossimi cinque anni l’accordo consentirà di rafforzare ulteriormente la stretta alleanza tra la Regione e l’Ufficio scolastico della Toscana, per fare prevenzione e per promuovere salute a scuola, ma anche nei luoghi di aggregazione giovanile, contesti dove si acquisiscono adeguate competenze di vita, attraverso il confronto fra pari e l’interazione con gli adulti di riferimento. Le evidenze scientifiche mostrano, peraltro, come salute e rendimento scolastico siano fortemente connessi, ha aggiunto il presidente. Lavorare insieme, in rete, non solo è indispensabile, ma anche la nuova modalità per raggiungere obiettivi duraturi e di qualità.

Per l’assessore regionale al diritto alla salute la scuola rappresenta il luogo di confronto imprescindibile per il mondo sanitario in quanto, più di qualsiasi altra Istituzione, può istruire e formare per vivere in modo più sano, rendere possibile un’efficace attività di promozione della salute a beneficio delle studentesse, degli studenti e di tutto il personale che in essa opera. La collaborazione tra sanità e scuola attraverso l’Ufficio scolastico regionale è fondamentale per fare sempre più rete.

La scuola, ha commentato l’assessora regionale all’istruzione nel ringraziare l’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato alla sanità per la preziosa collaborazione, ha la capacità di costruire reti e connessioni e la sua missione educativa deve mirare a obiettivi comuni per il raggiungimento di un migliore stato di salute e di qualità della vita, e per la promozione della salute e dell’equità nella salute, che necessitano di interventi lungo tutto il corso della vita, secondo un approccio life course, per assicurare a ogni bambina e bambino un buon inizio, ma anche per prevenire comportamenti non salutari, che si instaurano spesso nell’infanzia e nell’adolescenza e, quindi, per consolidare uno stile di vita sano.

Per Roberto Curtolo dell’Ufficio scolastico regionale la firma dell’accordo di collaborazione tra Usr Toscana e Regione è il primo passo di un susseguirsi di alleanze e sinergie intersettoriali che intendono condividere una progettualità mirata alla promozione della salute. Questo accordo sigla l’impegno delle istituzioni e della Scuola in riferimento a un diritto fondamentale il cui valore sociale racchiude l’essenza del benessere di un territorio. La salute è responsabilità di tutti, ha ricordato ricorda Curtolo, e non può essere declinata in maniera settoriale e riduttiva agli interventi da mettere in atto una volta che si evidenza il malessere o la malattia. Nelle azioni concrete che la rete di Scuole che promuovono salute intraprenderà a partire dalla firma di questo protocollo si evidenzierà la duplice accezione del concetto di salute. Da una parte le istituzioni scolastiche si adopereranno per educare i giovani alla difesa della salute nella sua dimensione individuale. Dall’altra, la scuola diventerà l’attore principale nella costruzione di una comunità consapevole dell’importanza della prevenzione, che si riflette sui comportamenti e sulle scelte salutari e che favorisce il miglioramento della qualità della vita.

Il richiamo a partecipare alla rete Scuola che promuove salute rivolto dall’Usr alle istituzioni scolastiche toscane si articolerà in diversi step programmatici che si svilupperanno in sequenza, con l’auspicio di Curtolo che la durata quinquennale dell’attuale Accordo diventi un volano che stimoli verso un autentico cambio di mentalità e che veda coinvolte sempre un numero maggiore di studenti e di istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

NELL’AUDIO- il presidente Giani e l’assessora Nardini

 

🎧 “Da settembre mai più scuole chiuse”

L’appello alla Regione del comitato  Ri(n)corriamo la scuola. “Nell’anno scolastico 2021/2022 le scuole rimangano sempre aperte indipendentemente dal colore assegnato a ciascuna regione, se questo sarà il criterio adottato per le chiusure, in quanto la scuola non è un’attività produttiva”

“chiediamo un’apertura INCONDIZIONATA delle scuole superiori in presenza al 100% per tutti gli istituti scolastici e per tutte le classi da settembre con la riavvio del nuovo anno scolastico;  che nell’anno scolastico 2021/2022 le scuole rimangano sempre aperte indipendentemente dal colore assegnato a ciascuna regione, se questo sarà il criterio adottato per le chiusure, in quanto la scuola non è un’attività produttiva – commerciale o ricettiva da chiudere o riaprire a seconda delle situazioni contingente, ma la scuola si occupa delle persone in crescita e se ne deve occupare sempre non ad intermittenza e non in via residuale. La scuola non può essere a distanza o on demand ma la scuola è scuola soltanto in presenza”

lo scrive il comitato Ri(n)corriamo la scuola in una lettera inviata, tra gli altri, a Alessandra Guidi Prefetto di Firenze, l presidente Giani, al sindaco Nardella, agli assessori all’instruzione Nardini (Regione) e Funaro (comune), al Dott. Roberto Curtolo Direttore ufficio provinciale scolastico, ma anche agli assessori ai trasporti del comune (giorgetti) e della Regione (Bacelli).

Nella lettera si chiede un incontro alle “istituzioni in indirizzo per partecipare insieme all’individuazione di soluzioni concrete e idonee a garantire la ripresa della scuola in presenza al 100% per ogni istituto scolastico e per ogni classe alla ripresa delle attività didattiche in presenza a settembre”

Per il Comitato  bisogna scongiurare assolutamente quanto accaduto lo scorso anno scolastico, quando, a seguito dell’ultimo DL, che avrebbe dovuto ripristinare almeno sulla carta la scuola in presenza per tutti al 100%,le autorità regionali toscane assieme al prefetto, hanno invece imposto una ulteriore misura restrittiva del 70% di rientro in presenza come massimale. In pratica per 3 gradi su 5 di scuola, la percentuale in presenza era rimasta invariata al 50% come era precedentemente.

Il comitato e moltissimi genitori in maniera indipendente, hanno fatto richiesta alla prefettura di accesso agli atti dei verbali con cui si decretava questa ulteriore restrizione, ed sono emerse ragioni altre rispetto alle reali capacità organizzative scolastiche, imputabili a decisioni politiche ed amministrative.
“Si chiede perché a fronte di uno sforzo concreto ed effettivo di riorganizzazione dei trasporti urbani ed extraurbani, le scuole a far data dal 26 aprile u.s. non siano state aperte al 100% in presenza per tutte le classi di studio, ma si sia preferito rivolgere un’attenzione prioritaria soltanto ad alcune classi iniziali o finali dei cicli lasciando sostanzialmente invariata, fatta eccezione per alcuni istituti, la percentuale di presenza della maggior parte delle classi (50% di presenza) disattendendo la ratio della norma nazionale (DL n. 52 22.04.2021) e condannando i ragazzi ad una reclusione forzata ormai da quasi due anni scolastici interi” si chiede infatti nella lettera.

Aggiungendo “a tal proposito non si comprende tra l’altro, il motivo della decisione palesata dal dott. Curtolo, in rappresentanza di tutti i dirigenti scolastici, di attestarsi su una media del 70% di didattica in presenza prima ancora di conoscere la decisione definitiva sulla riorganizzazione dei trasporti del tavolo di coordinamento e soprattutto a fronte di dichiarazioni rilasciate da più dirigenti scolastici i quali hanno sostenuto e sostengono di poter garantire la didattica in presenza al 100% a tutti gli studenti ma di non poterlo realizzare concretamente a causa di esplicite disposizioni da parte delle istituzioni locali (Regione, Città Metropolitana e Prefettura) che hanno intimato di non superare in eccesso il 70% al fine di non gravare sul trasporto pubblico. Di tale condotta contraddittoria si chiede conto, considerato che la scuola è un diritto costituzionalmente garantito (art. 34), non contrattabile e che le prestazioni scolastiche sono un servizio essenziale che deve essere erogato senza interruzioni se non sussistono (così come emerge dai tavoli) particolari ostacoli in tal senso”.

Formazione, torna Creative Day all’interno del Salone dello Studente

Sarà tutto digitale il prossimo Creative Day, giornata dedicata all’orientamento formativo giovedì 10 dicembre, nell’ambito della settimana del Salone dello Studente della Toscana e dell’Emilia Romagna.

Organizzatori di questa edizione sono l’Istituto Modartech, scuola di alta formazione di Pontedera, in collaborazione con Campus Orienta-Salone dello Studente, gruppo Class Editori.

Al centro della giornata, rivolta agli studenti e alle studentesse delle ultime classi delle scuole superiori, le discipline della moda, del design e della comunicazione. La partecipazione è gratuita su prenotazione: per partecipare è sufficiente iscriversi sul sito di Istituto Modartech alla pagina o sul sito del Salone dello Studente.

Foto comunicato stampa

A fare da apripista all’evento, lunedì 7 dicembre alle ore 10.15 l’Inaugurazione del Salone dello Studente della Toscana e dell’Emilia Romagna, con la Tavola Rotonda a cui prenderanno parte Anna Ascani, viceministra dell’Istruzione; Alessandra Nardini, assessora all’Istruzione, formazione professionale, università e ricerca della Regione Toscana; Roberto Curtolo, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana; Alessandro Bertini, Direttore Istituto Modartech; Marco Mannucci, docente di Pedagogia dell’Università di Pisa.

Seguirà mercoledì 9 dicembre dalle 10.30 alle 11.30, la presentazione del bando di concorso “Fashion & Communication Design” per le scuole secondarie superiori studenti e le classi quinte.

Giovedì 10 dalle 9 alle 18 i docenti delle aree fashion, design e communication di Istituto Modartech si alterneranno in un programma di esperienze interattive sul web.

Chiude, venerdì 11 dicembre alle ore 11.30, l’incontro Creative Coaching, dedicato all’orientamento.

Scuola in Toscana: anche Dad in un terzo istituti superiori

“Circa un terzo delle scuole superiori in Toscana utilizzerà il sistema integrato, con lezioni prevalentemente in presenza, ma anche con la didattica a distanza”. A dirlo è Roberto Curtolo, dirigente dell’ufficio scolastico regionale della Toscana in vista della riapertura delle scuole il 14 settembre.

“Dipende in gran parte dall’organizzazione che si sono date le scuole tra giugno e luglio – ha aggiunto – e dalla disponibilità di spazi e docenti: le scuole che avevano già gli spazi disponibili per il distanziamento hanno fatto la programmazione in presenza chiedendo anche il personale necessario – precisa Curtolo – mentre le scuole che hanno avuto gli spazi disponibili soltanto in questi giorni hanno fatto un altro tipo di organizzazione”.
Per quanto riguarda poi il tema dei seggi elettorali all’interno dei plessi scolastici Curtolo ha spiegato che l’ufficio scolastico regionale sta aspettando “di sapere dalle prefetture e dai Comuni come intendono operare. Sicuramente le scuole superiori saranno interessate, come sempre avviene, soltanto in modo residuale, i seggi saranno nelle scuole di primo grado, ma non in tutti i plessi”.

Scuola: Ufficio Toscana, qui a settembre tutti in classe 

“Il dato che noi come Ufficio scolastico regionale abbiamo per la Toscana è che, con interventi determinati sia sul piano dell’edilizia leggera, sia sul piano dell’integrazione del personale che il Miur prevede, vi è la possibilità di portare in aula tutti gli studenti a partire da settembre”. Lo ha detto Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale a margine della firma di un accordo con la Città metropolitana di Firenze.

“Le criticità – ha aggiunto – riguardano circa il 30% delle aule ed è un elemento positivo perché sono tutte aule che possono essere riadattate e riutilizzate o con interventi strutturali o di natura organizzativa della didattica da parte delle scuole. Quindi siamo abbastanza positivi, è ovvio che partiamo dal dato attuale non sappiamo quale sarà l’evoluzione del sistema. Abbiamo invitato le scuole, e lo stanno facendo, ad attrezzarsi per una possibile situazione di mutata emergenza”.
“Se ci fossero altri spazi da dedicare sarebbe meglio, però questo non è una cosa su cui possiamo intervenire” anche se “da un punto di vista operativo come abbiamo sanificato gli edifici per l’ingresso per gli esami di stato penso si possa intervenire. E’ sicuramente un costo che la collettività dovrà sostenere”. Lo ha detto  Curtolo,   rispondendo ai cronisti che gli chiedevano dell’uso delle aule per il voto delle Regionali a settembre.
“È un problema che non riguarda l’ufficio scolastico regionale – ha aggiunto – E’ un problema che devono risolvere gli enti locali e i soggetti determinati. La scuola è un contenitore in questo momento”, si può votare nelle aule “se si procede poi ad opportune operazioni di sanificazione e rimessa in agibilità delle scuole”.
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