Richard Rogers, architetto italo-britannico, morto a 88 anni

Morto l’architetto italo-britannico Richard Rogers, ieri sera all’età di 88 anni, secondo i media inglesi citati dall’agenzia Afp.

Vincitore del premio Pritzker 2007 e autore con Renzo Piano di opere come il centro ‘Georges Pompidou’ di Parigi, Rogers era nato a Firenze il 23 luglio del 1933 da genitori di origini britanniche poi tornati in Inghilterra con lo scoppio della Seconda guerra mondiale.

“Si è spenta una luce nell’architettura internazionale. Richard Rogers è stato uno dei maggiori ‘archistar’ mondiali e ha ‘ridisegnato’ molti skyline delle principali capitali”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella.

“A Scandicci – ricorda il sindaco – Rogers ha progettato il nuovo centro urbano. Il suo nome è legato ad avveniristici progetti architettonici come il Centre Pompidou a Parigi, le Torri dei Lloyd’s e il Millennium Dome a Londra, l’edificio della Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo, gli uffici a Berlino in Potsdamer Platz, un terminal all’aeroporto Barajas di Madrid e il Three World Trade Center a New York”. “Firenze sua terra natale – conclude il sindaco – troverà un modo per ricordare il suo genio”.

Teorico della ‘Città compatta’ e dell’importanza degli spazi pubblici, l’architetto britannico Richard Rogers, era tra i più importanti progettisti al mondo e proprio nella terra natìa viene ricordato dai Comuni di Scandicci e Firenze per il grande lavoro urbanistico fatto a Scandicci, che lui trasformò da dormitorio-satellite di Firenze con 50.000 abitanti, a città con una sua identità autonoma: un suo ‘caso scuola’ di progettazione, come lo definiva lui stesso, perché seguito integralmente, dalle fasi delle scelte urbanistiche al disegno finale di ogni singolo progetto, volume per volume, edificio per edificio, spazio per spazio.

Rogers, nella suo modo di fare architettura, metteva l’accento sull’importanza per i cittadini di avere servizi e relazioni sociali vicine al centro della propria vita. E’ per questo che nel 2003, a seguito dell’incarico conferito dal Comune di Scandicci, lo studio Rogers Stirk Harbour and Partners elaborò il masterplan urbanistico, in particolare del Nuovo Centro urbano. Richard Rogers firmò la nuova piazza Resistenza con l’auditorium, la fermata della tramvia, gli edifici, lo spazio pubblico, inaugurati poi nel 2013.

“Ci ha lasciati Richard Rogers – lo ricorda l’attuale sindaco Sandro Fallani – La sua mano e la sua straordinarietà hanno cambiato l’architettura contemporanea e hanno segnato indelebilmente la trasformazione della città. Fu chiamato a disegnare con un masterplan il nostro centro urbano, disegnando la ormai famosissima ‘libellula’ che è il modello su cui si basano le grandi trasformazioni di Scandicci a cominciare dalla spina dorsale del tram, del parcheggio scambiatore, della piazza civica, del parco urbano che sta nascendo, dell’area del Turri e tutto il rafforzamento pedonale che da piazza Resistenza si snoda verso piazza Matteotti e verso piazza Di Vittorio. Rogers ha dato a tutti noi la forza del cambiamento e la bellezza della trasformazione che stiamo vivendo”.

Per il ‘Parco lineare dell’Arno’, progetto di Rogers del 1983

?Presentato oggi il progetto di ‘Parco lineare dell’Arno’, in realà non si tratta di un nuovo progetto ma del riadattamento alle   attuali di un progetto preliminare, che l’archistar inglese Richard Rogers, realizzo insieme all’architetto fiorentino Claudio Cantella nel 1983, e che nel 1989 diventò esecutivo, prima di sparire in qualche cassetto e ed essere dimenticato.

Allora era sindaco Elio Gabbuggiani e l’assessore Ottaviano Colzi scelsero Rogers e Cantella per dare una nuova vita al fiume con il progetto ‘Parco lineare dell’Arno’; di recente però Rogers inglese ha voluto incontrare il sindaco Nardella per riproporre il progetto.

Tempo fa Rogers aveva brevemente descritto il progetto come un: “Sentiero-parco lungo l’Arno ad altezza dell’acqua che dalla pescaia di San Niccolò arriva all’Indiano in un’unica passeggiata che risalga all’altezza della strada solo all’altezza di Ponte Vecchio. Con due ponti a scomparsa, uno tra l’attuale spiaggetta e la zona verde dove d’estate sorge Il Fiorino sull’Arno, all’altezza di lungarno Pecori Giraldi e uno tra piazza Cestello e Ognissanti, lungo la pescaia di Santa Rosa”

Per quanto riguarda i tempi realizzazione Nardella ha detto di volerlo realizzare nel corso del suo mandato, per quanto riguarda invece il costo, il progetto è ancora in fase preliminare e sarebbe troppo presto per tentare di azzardare delle cifre.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190930_00_ARNO_NARDELLA.mp3?_=1
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