Imprese: da Cciaa Maremma fondi per digitale nel turismo

Si amplia l’offerta di contributi a fondo perduto che la Camera di commercio Maremma e Tirreno mette a disposizione delle imprese.

Da lunedì 23 novembre, fino al 30 aprile 2021, tutte le imprese della filiera del turismo potranno fare domanda per ottenere un voucher pari al 70% delle spese sostenute per lo sviluppo di servizi digitali, a fronte di un investimento minimo di mille euro e fino a un contributo massimo di 5mila euro.

Il percorso lungo il quale la Camera di commercio si sta muovendo, precisa una nota, è quello della crescita digitale e dell’innovazione, ed è stato scelto per indicare un futuro alle micro, piccole e medie imprese di Grosseto e Livorno, mettendo a disposizione seminari formativi, esperti ed ora anche i voucher.

“Ogni impresa, oggi, deve fronteggiare l’accelerazione dell’evoluzione digitale, e questo è tanto più vero per il settore turistico che, duramente colpito dalla situazione pandemica, può sfruttare questo momento per riorganizzarsi”, commenta il presidente della Camera di commercio Riccardo Breda.

“Con il Bando ci proponiamo di sostenere parte delle spese per compiere questo passo in avanti. E’ un’altra tappa di un cammino che proseguirà per tutto il 2021”, conclude.
Bando e modulistica saranno pubblicati da lunedì sul sito camerale.

Imprese: laboratorio digitale per nuovi modelli di turismo

Un ‘Lab’, laboratorio online per aiutare le imprese del settore turistico a iniziare un percorso di innovazione digitale, promosso dalla Camera di commercio della Maremma e Tirreno, in collaborazione con l’Università di Pisa.

Il Lab interattivo, diretto a ripensare il turismo come processo complesso e adattivo, che privilegia l’utilizzo delle tecnologie 4.0 in funzione anti crisi, si è svolto in due venerdì. Si è trattato della prima iniziativa in Toscana realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa ed il partenariato del progetto regionale Prodest – Processi di digitalizzazione delle imprese nel settore turistico.

Settanta le adesioni provenienti dal territorio livornese e grossetano e una ventina le imprenditrici e gli imprenditori che hanno interloquito con gli esperti: persone interessate a sviluppare la loro azienda, a darle un futuro cercando di aggiornarsi e di trovare nuove strategie, di impadronirsi di mezzi e tecniche nuovi. Le imprese sono partite dalla compilazione di un questionario di maturità digitale, che è servito loro a ‘fotografare’ l’azienda per rendersi conto del punto in cui è collocata nel percorso ideale di innovazione.

“Si registra un grande bisogno di capire, di fare chiarezza sull’impresa 4.0 nel settore turistico – sottolineano i ricercatori del team di Prodest -. La gran parte delle imprese appare ancora ai primi passi del percorso di trasformazione digitale e nell’uso delle tecnologie 4.0. La vera sfida è di rendere interoperabili tra loro i diversi software a supporto delle loro attività: questo permetterebbe alle aziende di analizzare una serie utilissima di dati in grado di aiutarle in tutti i processi decisionali”.

“La Camera di commercio, in collaborazione con l’Università di Pisa, si sta indirizzando ad approfondire ulteriormente le tematiche affrontate con questo Lab – commenta il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda -. Le imprese hanno capito che per aumentare il loro livello di competitività devono affrontare la sfida della digitalizzazione”.

Industria 4.0 e Turismo, accordi tra Regione e Unioncamere

?Firenze, due accordi sono stati sottoscritti tra la Regione Toscana e l’Unioncamere regionale per conto delle Camere di commercio della Toscana.

Si tratta di distinti protocolli finalizzati allo sviluppo economico e alla ripresa dell’occupazione in Toscana, entrambi in continuità con il protocollo d’intesa sottoscritto il mese scorso, sempre da Regione ed Unioncamere, sul coordinamento e il rafforzamento del sistema della formazione e dell’accesso al mondo del lavoro.

Una delle due intese intende favorire interventi in materia di Impresa digitale ed Industria 4.0. L’altra, invece, è relativa al sistema del Turismo.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/07/180726_REGIONE-UNIONCAMERE_CIUOFFO.mp3?_=1

“Sono accordi importanti perché permettono di creare le condizioni per lo sviluppo di un sistema regionale integrato al supporto delle piccole e medie imprese toscane e per lo sviluppo di strumenti sinergici e complementari in comparti importanti come l’Impresa digitale e l’Industria 4.0 da una parte, il Turismo e la Promozione turistica dall’altra. L’obiettivo finale è favorire il rilancio delle condizioni necessarie alla ripresa e allo sviluppo dell’economia della Toscana”, ha affermato l’assessore alle Attività produttive, Stefano Ciuoffo, che ha anche evidenziato: “Questi accordi rappresentano un altro momento importante di collaborazione tra la Regione ed altri Enti del territorio, in questo caso il Sistema camerale, per garantire efficacia e coerenza alle strategie e alle azioni finalizzate all’incentivazione dello sviluppo e garantire alle imprese toscane un articolato sistema di strumenti di sostegno. Con le risorse messe a disposizione dalle Camere di commercio e la loro presenza sul territorio che da sempre ne fanno punto di riferimento di imprese e cittadini vogliamo dare una risposta integrata e sinergica alle nuove esigenze dei nostri imprenditori. L’impegno assunto sui temi della Promozione turistica, peraltro, costituisce un importante tassello nel percorso intrapreso con i territori per l’implementazione della governance introdotta dal nuovo testo unico regionale sul turismo”.

Il presidente di Unioncamere Toscana, Riccardo Breda, ha da parte sua evidenziato: “Con l’accordo di oggi, Regione e Camere di commercio toscane formalizzano gli accordi per la realizzazione di interventi coordinati in materia di Impresa 4.0 e di Promozione turistica. E’ un un ulteriore passo in avanti nel processo di collaborazione ed integrazione delle strategie messe a fattor comune dai nostri Enti, al fine di promuovere lo sviluppo dell’economia del territorio”. E ancora: “Per quanto riguarda Impresa digitale ed Industria 4.0 i fondi disponibili saranno di oltre un milione e mezzo di euro di cui una parte a fondo perduto dedicata alle micro piccole e medie imprese per specifici servizi di consulenza e di formazione. Per il Turismo, invece, il Sistema camerale toscano contribuirà con interventi per oltre mezzo milione di euro”.

L’accordo in materia di Impresa digitale ed Industria 4.0 prevede la realizzazione di interventi coordinati in relazione al tema dell’Impresa digitale e della nuova frontiera dell’Industria 4.0. Quello sul Turismo, invece, prevede la concretizzazione di interventi coordinati sulla Promozione turistica e lo sviluppo delle potenzialità ricettive del territorio toscano.

Impresa digitale ed Industria 4.0
L’accordo è finalizzato a realizzare una serie di interventi messi in atto in modo coordinato da Regione Toscana e Sistema camerale toscano in tema di Industria 4.0 ed Impresa digitale. Questi interventi saranno rivolti, in particolare, alla diffusione della conoscenza presso le piccole e medie imprese toscane delle tecnologie dell’Industria 4.0 attraverso attività congiunte di promozione ed animazione sul territorio tramite l’organizzazione di workshop tematici ed altre iniziative realizzate con la collaborazione delle Università toscane e l’integrazione dei servizi informativi sul digitale messi a punto dalle Camere di commercio con gli strumenti messi a disposizione dalla Regione con la piattaforma regionale Impresa 4.0 e il portale Cantieri40.it, in particolare con riferimento alle azioni di mappatura della maturità digitale delle imprese e l’erogazione di finanziamenti alle imprese per servizi di digitalizzazione in maniera sinergica e complementare.
Le parti, Regione ed Unioncamere, concordano inoltre sull’opportunità di impegnarsi alla collaborazione reciproca per la promozione dei progetti e delle iniziative della Regione e del Sistema camerale nazionale e regionale e nel definire operativamente i rispettivi compiti e funzioni nella realizzazione di interventi coordinati per i servizi correlati ad Impresa digitale e Industria 4.0 all’interno di un Nucleo tecnico di coordinamento appositamente costituito.

Turismo e Promozione turistica
L’accordo è finalizzato ad assicurare il massimo coordinamento degli interventi attivati dai soggetti firmatari in materia di Promozione turistica e di garantire unitarietà dell’azione sul territorio nell’ambito delle politiche regionali.
Gli ambiti individuati riguardano in particolare: eventi mirati che favoriscano l’incontro di domanda e offerta da parte degli operatori toscani; eventi per la valorizzazione e la diffusione del turismo digitale con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza delle eccellenze innovative; azioni di sviluppo e promozione dell’offerta sia sul mercato nazionale che su quello internazionale; attuazione di strategie regionali di sviluppo e di promozione dei singoli territori.
Anche in questo caso è costituito un Nucleo tecnico di coordinamento finalizzato a definire e presidiare in modo condiviso gli aspetti operativi.

Livorno: solo 31% crocieristi visita la città durante sbarco

Da uno studio Irpet emerge una domanda potenziale non sfruttata a causa “della carenza dell’offerta di destinazione” a Livorno e dintorni. La prima azione da intraprendere: creare una cabina di regia tra i principali portatori di interessi in grado di mettere in piedi politiche di rilancio coordinate.

Secondo l’analisi di Irpet, presentata oggi in Fortezza Vecchia a Livorno, al convegno ‘Welcome to Livorno, Port for Tuscany’, dei 36,8 milioni di euro spesi dal complesso dei crocieristi, circa il 28% è speso nel territorio livornese. Circa il 31% dei croceristi che sbarcano nel porto di Livorno visita la città labronica come meta esclusiva. Il 46% la visita almeno per qualche ora, mentre un crocierista su tre decide di visitare anche Firenze e il 40% Pisa.

Di 10,3 milioni, circa 6,2 mln sono stati spesi a Livorno da quei crocieristi che l’hanno visitata per almeno qualche ora e in modo pressoché esclusivo. La ricerca ha evidenziato che la domanda non è sufficientemente soddisfatta sia nel segmento delle crociere low cost, sia nel segmento lusso.

Occorre un cambio di passo però anche nel decoro urbano e nella manutenzione del patrimonio artistico presente in città, il ‘waterfront’, i fossi, la Fortezza vecchia, attraverso l’azione coordinata tra Comune ed Autorità portuale e Porto di Livorno 2000, società che gestisce il traffico passeggeri e crociere nello scalo labronico.

Il miglioramento della quantità e qualità dei servizi del Porto-città, spiega Irpet, e la loro maggior integrazione con una rinnovata e coerente offerta turistica di territorio appaiono gli elementi capaci di aumentare gli impatti positivi del crocierismo sul sistema economico della destinazione.

Insistere di più sulla riqualificazione della città in chiave turistica è anche per il presidente della Camera di Commercio di Livorno, Riccardo Breda, un punto su cui insistere. “Livorno è cresciuta in questi anni nell’offerta e nell’accoglienza turistica – ha detto Breda a margine del convegno – ma ancora c’è molto da fare”.

Dall’indagine di Irpet, che la Regione ha commissionato e svolto in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e con Porto di Livorno 2000 , l’attività crocieristica nel porto di Livorno ha prodotto nel 2016 una spesa complessiva tra consumi e investimenti pari a circa 52,2 milioni di euro, che hanno attivato 26,7 milioni di valore aggiunto e 31.6 milioni di Pil in Toscana oltre ad aver attivato 470 unità di lavoro equivalenti full time.

La ricerca, illustrata da Enrico Conti di Irpet al convegno, ha messo in evidenza l’importanza attuale e potenziale rappresentata dal fenomeno del crocierismo per la crescita economica e occupazionale non solo del territorio livornese e per la Toscana.

All’interno dell’economia livornese ricade infatti circa il 49% della spesa, pari a 25,7 milioni di euro, che determinano circa 8,8 milioni di valore aggiunto e a 142 unità di lavoro equivalenti full time.

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