Tav Firenze: “Ok commissione Via piano utilizzo terre e rocce”

La Commissione Tecnica VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole all’aggiornamento del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo proposto dalla società Nodavia S.c.p.a. per la realizzazione del passante ferroviario alta velocità del nodo di Firenze, della nuova stazione e delle opere infrastrutturali.

Il parere della Commissione, emesso oggi, indica tra le condizioni necessarie alcune prescrizioni riguardanti i siti di stoccaggio temporanei, il sito di destinazione finale e la gestione dei terreni scavati. In particolare, il provvedimento fissa i tempi per l’avvio delle attività di escavo, gestione e riutilizzo delle terre e rocce nei siti di deposito temporanei e
in quello definitivo di Santa Barbara, prevedendo anche una serie di indicazioni necessarie per le fasi in corso e post operam.

“A questo punto crediamo che non vi siano altri ostacoli alla continuazione e completamento di questa opera così come è stata aggiornata la scorsa estate nell’accordo tra FS, Ministero dei Trasporti, Regione e Comune, che prevede oltre alla realizzazione della nuova stazione dell’alta velocità ferroviaria, in affiancamento alla stazione centrale di Santa Maria Novella, anche la realizzazione dell’autostazione dei bus della città di Firenze dedicata sia a bus turistici sia al trasporto extraurbano”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella commenta il via libera della commissione Via del ministero dell”ambiente al piano di utilizzo di terre e rocce per la realizzazione dello snodo ferroviario Av di Firenze. “In questo modo avremo in un unico punto lo scambio intermodale fra tre modalità di trasporto: tramvia, trasporto pubblico locale su gomma e ferrovia”, aggiunge. “Ringrazio –
aggiunge ancora Nardella – il ministro Galletti per avermi tempestivamente informato di questa nuova importante notizia che riguarda un”altra opera pubblica strategica del nostro
territorio.

Giovedì con l’ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Renato Mazzoncini e l’ad di Rfi Maurizio Gentile abbiamo effettuato un sopralluogo sull’area di cantiere della
stazione Foster e abbiamo constatato quanto fosse decisivo il via libera del Ministero dell’Ambiente sul piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo per evitare il blocco totale
dell ‘attività lavorativa del passante ferroviario”.

Mazzoncini: tunnel TAV e stazione Foster pronti per 2022

La stazione Foster, ha affermato l’amministratore delegato delle Fs, “diventerà la più grande stazione ferroviaria italiana di interscambio ferro-gomma, con 34 stalli direttamente attaccati alla stazione per quanto riguarda gli autobus, e subito a fianco alla stazione per la sosta lunga di 130 autobus.

“Sia il tunnel che la stazione per il 2022 saranno pronti”. Lo ha detto Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, a proposito del nodo Tav di Firenze. Mazzoncini ha fatto il punto in occasione della presentazione dei nuovi treni Rock e Pop proprio nel capoluogo toscano. “Sul nodo Tav – ha ricordato – contavamo di riuscire a partire adesso. A ottobre c’è stata un’ulteriore richiesta da parte del Ministero dell’Ambiente stiamo chiudendo le pratiche, è il solito problema delle terre di scavo, e quindi contiamo a febbraio di riuscire a partire: dopodiché ci vogliono 3 anni per completare il tunnel”. Per quanto riguarda la stazione Foster, “il nuovo progetto non ha bisogno di grandissime modifiche – ha detto Mazzoncini – perché l’architettura principale è quella, si tratta di aprire il lato che consentirà il collegamento tra le persone che scenderanno dagli autobus e l’accesso diretto in stazione. Ci sta lavorando lo stesso studio di architettura che ha lavorato al progetto della stazione, quindi direi che quello non genera rallentamenti”.

La stazione Foster, ha affermato l’amministratore delegato delle Fs, “diventerà la più grande stazione ferroviaria italiana di interscambio ferro-gomma, con 34 stalli direttamente attaccati alla stazione per quanto riguarda gli autobus, e subito a fianco alla stazione per la sosta lunga di 130 autobus. Questo consentirà di spostare l’hub del servizio gomma regionale e turismo, visto quanto sono importanti gli autobus turistici a Firenze, e quindi consentire alla stazione di vivere”. In merito alla gara regionale toscana sul Tpl, ferma alla Corte di Giustizia Europea per il contenzioso fra Mobit (raggruppamento guidato da Busitalia-Fs) e Autolinee Toscane (Ratp), Mazzoncini ha ribadito che la nostra posizione continua a essere il fatto che Ratp non possa partecipare alle gare fuori da Parigi, avendo l’affidamento in house a Parigi, e a questo punto finalmente per la prima volta la Corte di Giustizia dovrà affrontare questo tema, quindi aspettiamo l’esito. I tempi non saranno brevissimi”.

Tav Firenze: Ad Ferrovie assicura, “a febbraio lavori tunnel al via”

Sia il tunnel che la stazione Foster “saranno pronti nel 2022”. Lo assicura l’ad di Ferrovie Renato Mazzoncini, a margine della presentazione in piazza della Repubblica dei nuovi treni regionali ‘Rock’ e ‘Pop’, a proposito del nodo Tav di Firenze.

Sui tunnel, spiega, “contavamo di riuscire a partire adesso, ad ottobre, ma c’e’ stato un’ulteriore richiesta da parte del ministero dell’Ambiente. Stiamo pero’ chiudendo le pratiche sul solito problema, quello delle terre di scavo, e contiamo di riuscire a partire a febbraio”. Una volta messa in moto la maxi fresa, “ci vorranno 3 anni per completare il tunnel”. L’altra ‘gamba’ del progetto e’ la stazione Foster che, “dopo il lungo dibattito che abbiamo avuto, ha trovato una progettazione che a me pare molto convincente: diventera’ la piu’ grande stazione ferroviaria italiana di interscambio ferro-gomma, con 34 stalli dedicati agli autobus direttamente attaccati alla stazione” e, subito a fianco, “una stazione per la sosta lunga per 130 bus. Questo consentira’ di spostare l’hub del servizio gomma, sia regionale che turistico, sulla Foster”.

Una scelta, sottolinea, “che consentira’ alla stazione di vivere. Avevo infatti manifestato una preoccupazione, la centralita’ di Santa Maria Novella, che difficilmente potra’ essere messa in discussione. Quindi, per riuscire a garantire alla Foster il numero adeguato di viaggiatori che una struttura del genere richiede, l’idea di integrarla con il trasposto gomma e’ quella vincente”.

Sui lavori alla Foster, infine, Mazzoncini non mostra particolari preoccupazioni: “Il nuovo progetto non ha bisogno di grandissime modifiche, visto che l’architettura principale resta quella. In pratica ora si tratta di aprire il lato che consentira’ il collegamento tra le persone che scenderanno dagli autobus alla stazione”. Un passaggio affidato “allo stesso studio di architettura che ha lavorato al progetto della stazione e questo non generera’ rallentamenti”.

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