Morì fuggendo a stupro, appello su tentata violenza sessuale

Al via a Firenze il processo di appello per la morte di Martina Rossi, la studentessa di Genova deceduta precipitando da una camera di albergo a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011, mentre secondo l’accusa stava fuggendo a un tentativo di stupro.

Il procedimento, che vede imputati Luca Vanneschi e Alessandro Albertini, entrambi di Arezzo, va avanti per il solo reato di tentata violenza sessuale di gruppo dopo che a novembre 2019 la corte dichiarò estinta per prescrizione l’accusa di morte come conseguenza di altro delitto.

L’udienza odierna, inizialmente prevista per settembre 2020, è stata anticipata su indicazione della presidenza della corte di appello. Respinta dai giudici l’eccezione di nullità presentata dall’avvocato Stefano Buricchi, difensore di uno degli imputati, che contesta proprio la nuova calendarizzazione e anche la violazione del principio del giudice naturale, in virtù della sostituzione di due componenti del collegio giudicante.

La decisione di anticipare l’udienza da parte della corte di appello di Firenze fu presa lo scorso novembre dopo le polemiche, anche sui media, successive alla fissazione dell’udienza a quasi un anno di distanza, ossia al 25 settembre 2020. Il reato per il quale si procede adesso, la tentata violenza sessuale, cadrà in prescrizione nell’agosto del 2021. Il 14 dicembre 2018 i due imputati sono stati condannati in primo grado ciascuno a 6 anni.

In caso di condanna in appello, la pena si dovrebbe quantomeno dimezzare, a causa dell’avvenuta prescrizione dell’accusa di morte come conseguenza di altro reato. Per l’accusa, Martina Rossi sarebbe caduta dal terrazzo al sesto piano dell’hotel nel tentativo di sfuggire a una violenza sessuale. I legali della difesa hanno sempre sostenuto la tesi del suicidio.

Coronavirus: informativa dalla Città Metropolitana di Firenze

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Il nuovo coronavirus nCoV-2019 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.

– Il contagio avviene per via aerea, in particolare attraverso goccioline emesse dalle vie respiratorie tramite starnuti, colpi di tosse ecc. o per cattiva igiene delle mani portate alla bocca dopo contatti con superfici contaminate. Si ritiene che il periodo di incubazione della malattia sia di circa 2 settimane.
– I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.
Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche preesistenti, come ipertensione e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie;
anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.

Gli accorgimenti utili per diminuire il rischio di contagio consistono nel comune buon senso e in semplici norme igieniche, e precisamente:
– lavarsi le mani spesso e accuratamente, soprattutto dopo aver toccato superfici potenzialmente contaminate (corrimano, maniglie ecc.) e prima di portare le mani alla
bocca (ad esempio per mangiare, bere o fumare), con abbondante acqua e sapone per almeno 20 secondi, oppure con soluzioni detergenti a base di alcol (es. fazzolettini con soluzione alcolica al 60-90%) senza aggiunta di acqua e strofinando le mani fra loro fino a che non tornano asciutte;
– aerare spesso gli ambienti in cui si soggiorna;
– portare un fazzoletto alla bocca ogni volta che si tossisce o starnutisce;
– utilizzare i fazzoletti una sola volta gettandoli nei rifiuti subito dopo l’uso;
Trattamento
Essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere efficace.

La situazione in Italia: 3 casi confermati al 7 febbraio
Il terzo caso di coronavirus confermato nel nostro Paese, primo in un italiano, è stato confermato il 6 febbraio dall’Istituto superiore di sanità. Riguarda uno dei 56 connazionali fatti rientrare da Wuhan e sottoposti a quarantena nella città militare della Cecchignola. E’ stato trasferito allo Spallanzani in isolamento.
I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Spallanzani, dove sono stati ricoverati in isolamento dal 29 gennaio. La situazione è sotto controllo. Attivata tempestivamente la sorveglianza sanitaria per le persone venute in contatto con la coppia. Scattate tutte le misure previste sia per alcune persone dell’albergo di Roma dove alloggiavano sia per altri turisti tutti asintomatici che ad oggi non destano preoccupazione.
L’Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sulle condizioni di salute dei pazienti ricoverati e sui test dei contatti monitorati.
Nel nostro Paese è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus (2019-nCoV) e sono stati attivati controlli e screening sotto il coordinamento della task force ministeriale.

L’Italia ha bloccato il 30 gennaio con un’Ordinanza del ministro della Salute tutti i voli da e per la Cina per 90 giorni, oltre a quelli provenienti da Wuhan, già sospesi dalle autorità cinesi. Il Governo Italiano ha dichiarato il 31 gennaio lo Stato di emergenza e stanziato i primi fondi e nominato Commissario straordinario per l’emergenza il Capo della protezione civile Angelo Borrelli.
In buona sostanza, come sostenuto dagli esperti del settore, non esiste nessuna epidemia in atto sul territorio Italiano ed appare del tutto ingiustificato ogni allarmismo anche se il rispetto delle norme igieniche è essenziale per contrastare la possibile trasmissione di questo e di ogni altro virus.
L’Istituto Superiore di Sanità ha aperto sull’home page del suo portale istituzionale una nuova sezione di faq per chiarire i dubbi più frequenti dei cittadini sul coronavirus e sulle modalità di trasmissione e di prevenzione.

Di seguito le prime sette faq:
1) Se prendo gli antivirali prevengo l’infezione? Non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da Coronavirus o da altri tipi di infezioni virali.
2) Se sono stato in metropolitana con una persona che tossiva e nei giorni seguenti mi compare la tosse devo andare in ospedale? No, ad oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che il nuovo Coronavirus stia circolando in Italia. E’ invece certo che si è in una fase di massima trasmissione del virus influenzale stagionale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi o difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
3) Come faccio a sapere se la mia tosse è dovuta al nuovo coronavirus? Al momento, secondo le evidenze scientifiche disponibili, il virus non circola in Italia. Le uniche condizioni di rischio legate all’infezione sono aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone della Cina in cui il virus si sta diffondendo e avere avuto contatti con persone con infezione accertata.
4) Se mi sottopongo privatamente ad analisi del sangue posso sapere se ho contratto il nuovo coronavirus? Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi. La diagnosi deve essere eseguita nei Laboratori di riferimento. Per le persone senza sintomi di una certa gravità e senza fattori di rischio al momento non è previsto iniziare un iter diagnostico.
5) Posso essere contagiato toccando le maniglie degli autobus? Allo stato attuale, non essendoci evidenze scientifiche della circolazione del virus in Italia, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da nuovo Coronavirus attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. E’ comunque buona norma, per prevenire tutte le infezioni respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani.
6) L’infezione da coronavirus causa sempre una polmonite grave? No, può causare sintomi che vanno da disturbi lievi a infezioni più gravi. I dati in nostro possesso provengono principalmente da studi su casi ospedalizzati, e pertanto più gravi, è possibile che sia sovrastimata la gravità dell’infezione.
7) Se penso di poter essere stato contagiato, devo chiamare il 118 o andare dal mio medico? Se si è stati esposti a fattori di rischio, come aver viaggiato nelle zone della Cina in cui il nuovo Coronavirus sta circolando o si è stati a contatto con persone risultate infette, per prima cosa è opportuno chiamare il numero 1500, messo a disposizione dal Ministero della Salute, per avere indicazioni sui comportamenti da seguire.

Inoltre di seguito altre risposte a domande frequenti:
– Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
– I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona? Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
– Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi.
– Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.
– Cosa posso fare per proteggermi? Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
– Come si contrae questo coronavirus? Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus; tuttavia è stata ormai dimostrata la possibilità di trasmissione da persona a persona sia in Cina sia in altri paesi. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite.
– I pacchi e le merci importati dalla Cina possono trasmettere l’infezione? Le modalità di trasmissione e le caratteristiche di sopravvivenza del nuovo coronavirus sono ancora in corso di studio e non esistono ancora informazioni specifiche inerenti la trasmissione tramite merci o pacchi importati.
Però, sulla base della bassa sopravvivenza di altri coronavirus (SARS, MERS) sulle superfici si stima che il rischio di trasmissione da prodotti o pacchi importati dalla Cina (mantenuti per alcuni giorni o settimane a temperatura ambiente) sia molto basso.

Per aggiornamenti ed ulteriori informazioni consultare il sito:
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
A partire dal 5 febbraio i controlli della temperatura corporea sono stati estesi a tutti i passeggeri di voli europei e internazionali in arrivo negli aeroporti italiani.

Blocco dei voli dalla Cina:
Con Ordinanza del Ministro della Salute del 30 gennaio, è stata disposta la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan.
Fino al blocco, come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI) presso gli Aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa è stato predisposto un monitoraggio attivo da parte del personale degli USMAF-SASN di tutti i passeggeri a bordo dei voli diretti da Cina e Hong Kong. E il traffico aereo dalla Cina è stato spostato sui due scali di Roma e Milano. Tale monitoraggio ha previsto la raccolta delle informazioni rilevanti dei passeggeri e dell’equipaggio, al fine di garantire la tracciabilità sul territorio nazionale nelle due settimane successive all’arrivo, la misurazione della temperatura corporea con termometri a infrarossi direttamente sull’aeromobile, la distribuzione delle raccomandazioni e consigli comportamentali. Le autorità cinesi hanno bloccato autonomamente il traffico aereo da Wuhan.

Procedure di emergenza:
Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.
Sono stati implementati gli staff di medici e operatori sanitari per il controlli negli aeroporti e implementato il numero di pubblica utilità 1500.
Sono state diramate a istituzioni, enti e organizzazioni professionali interessati, circolari contenenti indicazioni operative. Negli aeroporti è stato diffuso materiale informativo per i viaggiatori internazionali, in italiano, inglese e cinese.

Auto si ribalta su viale a Firenze, un ferito e disagi al traffico

Disagi al traffico oggi a Firenze a causa di un incidente avvenuto intorno alle 7:30 in viale Strozzi, una delle principali arterie di Firenze, dove un’auto si è ribaltata, registrando un ferito in maniera non grave.

Secondo quanto appreso nell’affrontare una curva il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo che è finito contro un’auto in sosta ribaltandosi, all’altezza di via Dolfi in direzione di viale Spartaco Lavagnini. Sul posto è intervenuta la polizia municipale.

L’incidente ha creato ripercussioni sul traffico cittadino con rallentamenti dal ponte alla Vittoria verso viale Lavagnini. A segnalare l’incidente anche l’assessore comunale alla mobilità Stefano Giorgetti con un tweet.

BTO2020, il 12 e 13 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze

Innovazione, ospitalità, destinazioni, sostenibilità, i macro temi della 12esima edizione. “E’ una scommessa vinta ancora una volta per la qualità, lo spessore dei contenuti e le novità proposte. La dodicesima edizione del BTO conferma quanto questo appuntamento annuale sia punto di riferimento per qualsiasi impresa, pubblica e privata, che operi nel settore turistico.”

“E’ un esempio virtuoso di collaborazione e sinergia tra più soggetti, che mettono insieme tutti i loro strumenti, conoscenze ed esperienze, per creare opportunità, promuovere al meglio il turismo del nostro territorio ricco di eccellenze e fare il punto sullo stato dell’arte, su quello che ci aspetta e sulle scelte che andremo a fare”. A dirlo è l’assessore regionale al Turismo, Stefano Ciuoffo, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 12esima edizione di BTO (Buy Tourism Online), svoltasi il 6 febbraio, in Palazzo Strozzi Sacrati.

Il BTO, evento leader in Italia sul binomio travel online e innovazione, si terrà il 12 e 13 febbraio, alla Stazione Leopolda di Firenze, e prevede due giornate di incontri e workshop con 180 speaker provenienti da 11 Paesi e 90 eventi a cui si affiancano 17 Cassette degli attrezzi. Quattro i percorsi tematici previsti: Hospitality, dedicato all’hotellerie, indipendente e di catena; Destination, percorso pensato per le destinazioni, dalla governance al marketing territoriale; Digital strategy & innovation, contenuti trasversali di supporto a manager del turismo, consulenti e web agency; Food & wine, dedicato agli operatori del settore della ristorazione, dell’agroalimentare e dl ricettivo con ristorazione.

“Il turismo è uno dei tratti distintivi della nostra Regione e la possibilità di confrontarsi con altri Paesi, mettendo a disposizione nuove competenze e nuovi strumenti di lavoro, non può che migliorare il sistema e la nostra capacità di comunicare e relazionarci ad altre realtà – ha aggiunto Ciuoffo, esprimendo vicinanza alla Cina per il momento difficile che sta vivendo a causa del Coronavirus -. Le difficoltà del momento si superano, le criticità si risolvono con soluzioni ben strutturate ed equilibrate, guardando sempre al medio e al lungo periodo. Continueremo ad andare avanti e a fare investimenti”.

L’inaugurazione di BTO2020 è, dunque, in programma mercoledì 12 febbraio, alle ore 10.30, alla presenza di istituzioni e organizzatori. A seguire il panel #myTuscany (ore 11) con protagonisti i big players del web tra cui Booking.com, che racconteranno come il turismo internazionale immagina, prenota, visita e racconta la Toscana, mentre gli attori coinvolti sul territorio descriveranno le strategie di ingaggio online. Tra gli appuntamenti più attesi del 12 febbraio il panel Smart China con i tre giganti high tech cinesi: Huawei, Ctrip (la più grande piattaforma di prenotazioni asiatica), e WeChat (il social network cinese che permette anche di pagare registrando sull’account il proprio cc bancario).

“BTO rappresenta il sistema turistico digitale, il punto di osservazione privilegiato delle nuove identità che si creano in una società sempre più iperconnessa – ha dichiarato il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo -. Nel settore travel online le componenti innovative sono sottoposte a un veloce e complesso dinamismo e disegnano un panorama tecnologico che è necessario integrare con l’esperienza di viaggio. Un approccio sempre più smart, dove contemporaneità e sostenibilità si affiancano, come nel progetto condiviso con Intesa Sanpaolo che offre supporti e piattaforme digitali in tema di ‘turismo sostenibile’ e progetti di accompagnamento alle imprese e alle destinazioni. E’ proprio lo studio dei nuovi scenari che ci permette di migliorare la nostra strategia e la capacità di ascolto dei bisogni del turista, attento ed esigente, alla ricerca di una completa integrazione tra mondo virtuale e reale. Aspetto quest’ultimo che rappresenta l’argomento al centro della programmazione della BTO2020, che vuole essere un confronto di esperienze, ma anche un bacino di idee che permettono un aggiornamento del sistema regionale in grado di sostenere la competitività internazionale”.

Alla conferenza stampa odierna hanno preso parte anche il direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini, il direttore BTO2020 Francesco Tapinassi, e Laura Innocenti, membro di Giunta, Camera di Commercio di Firenze.

Per i dettagli del programma dell’intera manifestazione è possibile consultare il sito www.buytourismonline.com

Coronavirus: coppia Taiwan in Toscana dal 26 al 29 Gennaio

E’ stata in Toscana per 4 giorni, dal 26 al 29 gennaio, insieme ai due figli, la coppia di Taiwan risultata positiva al coronavirus al suo rientro in patria dopo una vacanza in Italia e ricoverata il 4 febbraio. Lo rende noto la Regione Toscana confermando che la famiglia di Taiwan è stata a Firenze, a Siena e a Pisa.

La Regione “appena allertata dal ministero – si legge in una nota – ha attivato la Asl che, a sua volta, ha inviato gli operatori” nella struttura ricettiva dove ha soggiornato nel centro di Firenze dal 26 al 29 gennaio, “per i controlli del caso al personale della reception entrato in
contatto con i turisti. A circa 10 giorni di distanza dalla partenza i controlli hanno dato esito negativo”.
“La Regione assicura il continuo raccordo con le autorità sanitarie nazionali” e le Asl. “In caso di febbre alta, considerato il periodo dell’anno caratterizzato da un normale
picco di casi influenzali” il consiglio è “di restare in contatto con i medici di base” e “non intasare i Pronto soccorso”.

Uno dei due figli della coppia che ha viaggiato in Italia dal 22 gennaio al primo febbraio è il 18mo caso di coronavirus registrato a Taiwan: lo ha detto oggi l’agenzia sanitaria taiwanese che segue l’epidemia, citata dalla Xinhua, precisando che si tratta anche del primo caso “che non presenta sintomi”.

Il 10 febbraio si celebra la Giornata Mondiale per l’epilessia

A febbraio si celebra la Giornata Mondiale per l’epilessia, una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo. Quasi 1 italiano su 100 ne è affetto, per un totale di circa 500.000 persone in Italia, di cui circa 35.000 in Toscana.

La Giornata è un momento in cui si promuove una corretta informazione e si sensibilizza l’opinione pubblica riguardo alla malattia; la necessità di una maggiore consapevolezza e conoscenza da parte della popolazione è evidenziata dalle numerose testimonianze di persone affette, che spesso sono vittime di discriminazioni sociali legate a pregiudizi e ignoranza.

La Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), società scientifica che riunisce circa 1000 epilettologi, ha come obiettivo statutario quello di “contribuire al miglioramento della diagnosi, terapia, assistenza, ricerca, nell’ambito dell’epilessia, nonché al superamento dello stigma sociale a tale patologia correlato, promuovendo e attuando ogni utile iniziativa per il conseguimento di tali finalità”.

La Neurologia dell’Ospedale Santo Stefano di Prato ed i suoi medici LICE parteciperanno come ogni anno all’iniziativa. Nella giornata di domani, infatti, presso gli ambulatori della Neurologia, diretta dal Dott.Pasquale Palumbo il personale infermieristico e la Dott.ssa Eleonora Rosati consigliere regionale LICE per la Toscana insieme agli altri medici dedicati alla cura dell’epilessia (dott. E.Bartolini, dott. L.Kiferle e dott.ssa S.Pradella) saranno a disposizione di pazienti e cittadini per colloqui informativi e distribuzione di materiale informativo. La sede dell’iniziativa è il poliambulatorio al piano terra nella sezione della Neurologica presso l’Ospedale Santo Stefano dalle ore 13,30 alle ore 16,00.

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