Viadotto E45 riaperto a mezzi pesanti

“La Procura di Arezzo ha ha concesso all’Anas l’autorizzazione alla riapertura al traffico ai mezzi pesanti fino a 30 tonnellate sul viadotto Puleto in E45″. Ad annunciarlo è il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, che ha seguito quotidianamente la situazione, in contatto costante con i colleghi della Val Tiberina.

“Dopo lo sblocco dei lavori dei giorni scorsi arriva la riapertura ufficiale del viadotto E45 al traffico ai mezzi pesanti fino a 30 tonnellate, su due corsie con il limite di velocità a 50 km orari”, dice il primo cittadino. Il procuratore ha comunicato la decisione ai sindaci dei comuni interessati dal Tracciato della E45, cioé Claudio Marcelli di Pieve Santo Stefano, Mauro Cornioli di Sansepolcro, Marco Baccini di Bagno di Romagna, Paolo Fratini di San Giustino Umbro e Luciano Bacchetta di Città di Castello.

“Salutiamo con soddisfazione la riapertura condizionata anche del traffico pesante sul viadotto del Puleto. Auspichiamo che a breve, al termine dei lavori appena iniziati lungo la E45, si possa tornare ad una situazione di normalità dopo che la chiusura di questi mesi ha provocato enormi disagi ai cittadini e danni economici alle aziende del territorio”. Questo il commento dell’assessore toscano ai trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli alla notizia della riapertura al traffico pesante fino a 30 tonnellate, del viadotto Puleto, nel tratto di E45 a cavallo fra Emilia Romagna e Toscana.

“La Regione – ha detto ancora Ceccarelli – ha fatto tutto il possibile per alleviare queste difficoltà, lavorando a fianco dei sindaci del territorio, stanziando misure ad hoc e chiedendo al Governo, purtroppo inascoltati, la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”. “Questa buona notizia – ha proseguito – non deve far passare in secondo piano la necessità di intervenire al più presto sulla vecchia Tiberina 3Bis che resta l’unica viabilità alternativa in situazioni di bisogno e di emergenza come quella degli ultimi mesi”.

 

Viadotto Puleto, Uil: ‘Da Governo strabismo e smemoratezza’

La chiusura del Viadotto E45, ancora bloccato al traffico di mezzi pesanti da mesi, interessa comuni toscani, umbri e romagnoli.

Il rinvio nella riapertura al traffico pesante della E45 dopo la riapertura del viadotto Puleto solo ai mezzi leggeri non piace ai vertici della Uil regionale e cesenate che bocciano la misura, senza remore, definendo l’azione dell’Esecutivo affetta da “strabismo” e “smemoratezza”.

“Ci risiamo – osservano in una nota il segretario generale Uil Emilia-Romagna e Bologna, Giuliano Zignani e il segretario provinciale Uil Cesena, Marcello Borghetti – lo strabismo e la smemoratezza di questo Governo è assurdo se non inquietante. Il Mit – aggiungono – sblocca le infrastrutture in Emilia Romagna. Tutte, con un’eccezione: la E45. Perché? Dimenticanza, incapacità o trascuratezza? Non è dato saperlo”.

A giudizio dei due sindacalisti, “l’unica certezza e che i roboanti tour ministeriali non hanno portato alla riapertura completa dell’arteria stradale. La E45 viaggia ancora a scartamento ridotto. O meglio a corrente alterna. Altro ministero, casualmente sempre Cinque Stelle, altra smemoratezza – sottolineano Ziliani e Borghetti – Il Mise promette, anche qui, roboanti aiuti alle imprese e ai lavoratori che operano nel tratto della E45 rimasto chiuso. E invece nell’ultimo decretone, non c’è neppure uno degli 8 milioni di euro necessari per aiutare le aziende e per erogare la Cig per i lavoratori. Anche qui dal Mise escono profluvi di promesse: nel prossimo provvedimento ci sarà. Ma di prossimo in prossimo – viene evidenziato ancora – quella parte del sistema economico-produttivo sta soffrendo e anche molto. Il Mise sta provocando danni strutturali alle imprese che, invece, per sua missione, dovrebbe sostenere e incentivare. Il prossimo 28 marzo – concludono gli esponenti della Uil – si riunirà il tavolo dei sindaci della E45: da lì deve uscire una proposta forte. Senza paura, usando tutti i mezzi leciti a disposizione. Mobilitazione, incluse. La Uil Emilia Romagna non si tira indietro”.

“Forte preoccupazione” da parte di Legacoop Romagna “per il mancato impegno del Governo sulla E45” secondo cui “mancano gli otto milioni di euro, che dovevano essere inseriti nel decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100, da destinare ai lavoratori in cassa integrazione e alle imprese che hanno sospeso l’attività” alla luce della chiusura temporanea del viadotto Puleto, attualmente riaperto al solo traffico dei mezzi leggeri.

“Gli impegni che erano stati assunti dal Governo – osserva Legacoop Romagna in una nota – non si sono concretizzati. Mancano gli otto milioni di euro, che dovevano essere inseriti nel decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100, da destinare ai lavoratori in cassa integrazione e alle imprese che hanno sospeso l’attività. Il tavolo che era stato annunciato per affrontare il problema dei danni a tutte le altre imprese non è stato ancora convocato. Non è avvenuta l’apertura al traffico pesante della E45 e i lavori sono interrotti a seguito della richiesta di incidente probatorio avanzata dai legali degli indagati”.

Il prossimo 28 marzo, viene sottolineato da Legacoop Romagna “parteciperemo al tavolo di crisi convocato dai Comuni romagnoli, toscani e umbri e in assenza di fatti nuovi richiederemo la ripresa della mobilitazione nei confronti del governo per una rapida riapertura dell’arteria e il riconoscimento degli equi indennizzi a chi è stato colpito dal blocco della circolazione. Rappresenteremo in particolare le nostre imprese associate di autotrasporto”.

 

Viadotto E45, sospesi lavori per nuovi accertamenti

Sospesi i lavori sui baggioli su decisione della procura, proseguono invece quelli sulle pile del viadotto.

Stop a qualsiasi attività riguardante i baggioli sul viadotto Puleto sulla E45 tra le province di Arezzo e Forli Cesena. La Procura di Arezzo ha notificato ad Anas il provvedimento con il quale dispone di non procedere ad alcuna attività onde evitare l’alterazione dello stato dei luoghi per consentire lo svolgimento di nuovi accertamenti tecnici richiesti dalla procura nell’ambito dell’indagine penale. Anas spiega quindi di aver dovuto sospendere temporaneamente i lavori sugli appoggi, mentre proseguono gli interventi sulle pile del viadotto.

Il 6 marzo scorso la procura aveva notificato a cinque tecnici Anas gli avvisi per accertamenti tecnici non ripetibili ai fini dell’indagine in ambito penale. Proprio per questo Anas aveva trasmesso lo stesso giorno alla procura l’aggiornamento dei lavori in corso sulla struttura, precisando che, come da cronoprogramma, erano previsti per i giorni successivi gli interventi di cerchiatura e applicazione di malte espansive su 15 appoggi del viadotto, nell’ambito degli interventi di consolidamento dei baggioli avviati per consentire la possibile riapertura della E45 ai mezzi pesanti.

Il sopralluogo per gli accertamenti dovrà essere convocato dal gip del tribunale di Arezzo in quanto le persone sottoposte a indagine penale hanno richiesto l’incidente probatorio al fine di poter assistere tramite propri consulenti.

Viadotto Puleto, Toscana chiede 9mln di danni

Ammonta a 9,1 milioni di euro la stima complessiva dei danni subiti dal territorio della Valtiberina (Arezzo) a seguito dell’interruzione parziale della circolazione sulla strada di grande comunicazione E45 per la chiusura del viadotto del Puleto.

La comunicazione, come annunciato si spiega in una nota, è stata inviata ieri dalla Regione Toscana al Governo, con una lettera firmata dal governatore Enrico Rossi al premier Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e al capo della Protezione civile Angelo Borrelli. A questa comunicazione si affianca inoltre la richiesta – partita oggi con una nuova lettera a firma Rossi – di mettere con urgenza a disposizione risorse per 6 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga o per indennità una tantum a favore di tutte le tipologie di lavoratori (dipendenti, autonomi, titolari d’impresa) che abbiano dovuto sospendere o ridurre l’attività a causa della chiusura dell’asse viario E45.

“Nonostante la procedura inusuale seguita dal ministero – spiega l’assessore toscano ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – i dati della Toscana sono arrivati puntualmente a destinazione. Voglio sottolineare ancora una volta la stretta ed efficace collaborazione con le istituzioni locali e le associazioni di categoria, che ha consentito la rapida e attenta ricognizione del danni. Adesso ci attendiamo che il Governo si attivi rapidamente e che garantisca tutte le risorse che sono necessarie alla ripresa delle attività sul territorio colpito”.

Toscana, 300mila euro per danneggiati da viadotto E45

Via libera del Consiglio regionale della Toscana a delibera di giunta.

La Regione Toscana destinerà 300mila euro a un intervento straordinario e urgente per fronteggiare le conseguenze economiche relative alla chiusura della viabilità E45 in corrispondenza del viadotto Puleto per i mezzi pesanti. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il provvedimento. Approvato anche l’ordine del giorno presentato da Jacopo Alberti (Lega) che chiede a Anas di restituire i 300mila euro alla Regione.

“Diamo contributi alle imprese che stanno sulla E45 e sono state costrette a chiudere”, ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi illustrando la proposta, e segnalando che “dal confronto con le categorie è emersa la necessità di considerare danneggiati anche gli autotrasportatori” costretti ora a sfruttare la viabilità alternativa, per cui a loro saranno destinati altri 20mila euro.

“Questo credo vada considerato – ha aggiunto Rossi – dentro un intervento di carattere più generale che ci siamo impegnati a fare con Anas, che interverrà per ripristinare quanto prima al traffico pesante il viadotto Puleto, ma che ripristinerà anche la 3Bis. Nello stesso pacchetto abbiamo disposto anche aiuti finanziari, dal microcredito ai fondi di rotazione per le imprese”.

Viadotto E45, sindacati: sostegno al reddito ad imprese e lavoratori

“Parziale riapertura al traffico leggero non risolve i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. Lo dicono i sindacati Cgil, Cisl e Uil a proposito del viadotto Puleto sulla E45, nella zona di Valsavignone, nell’Aretino.

“Dopo quasi un mese di blocco totale della E45, la parziale riapertura al traffico leggero” del viadotto “affievolisce, ma non rimuove i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Tania Scacchetti, Luigi Sbarra e Ivana Veronese, in una nota, sottolineando la “forte diminuzione delle attività” a discapito delle imprese e delle comunità locali e che gran parte dei lavoratori “non ha accesso agli ordinari strumenti di sostegno al reddito e rischiano seriamente di perdere il proprio posto”.

Per questo, proseguono Scacchetti, Sbarra e Veronese, “chiediamo al ministro Di Maio l’apertura di un tavolo di confronto che coinvolga i rappresentanti delle regioni con l’obiettivo di mettere in campo specifiche misure di sostegno al reddito che permettano alle imprese e ai lavoratori di poter affrontare i tempi necessari al completo ripristino della circolazione salvaguardando l’occupazione e i salari”.

Nello specifico, concludono, “chiediamo una misura ad hoc, simile a quella che è stata trovata per i lavoratori colpiti dalla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, che ha istituito un’indennità in grado di garantire a tutti i lavoratori dei territori interessati un sostegno al reddito”.

Oggi il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, era in visita al viadotto Puleto ed ha affermato: “Il viadotto Puleto è stato riaperto l’altro ieri, ed è una buona notizia anche se è stato riaperto parzialmente, e l’obiettivo è riaprilo anche ai mezzi pesanti. Le notizie sembrano essere buone, il cantiere di Anas sta andando avanti e, mi dicono, entro trenta giorni si potrà presentare alla procura un’altra perizia sulla tenuta del viadotto e probabilmente, dipende dalla procura, in poche settimane si potrà riaprire anche ai mezzi pesanti per tornare finalmente alla normalità”.

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