“Porrettana, la via per il fronte”: domani presentazione libro e monumento in Deposito rotabili Fs

In particolare, il volume si sofferma sui molteplici aspetti in cui si articolò l’azione delle Ferrovie dello Stato nell’organizzazione logistica dei trasporti militari, nell’alimentazione dei fronti di combattimento e nella continuità dei trasporti nazionali.

“Porrettana, la via per il fronte”, è il titolo del convegno che si svolgerà domani (ore 10.30) al Deposito rotabili storici di Pistoia nell’ambito delle iniziative con le quali la Fondazione Fs ricorda la vittoria nella Prima guerra mondiale. I relatori sono Ernesto Petrucci della Fondazione Fs, Stefano Maggi docente di storia contemporanea all’Università di Siena, Andrea Giuntini docente di storia economica all’Università di Modena, ed Andrea Ottanelli della Società Pistoiese di Storia Patria. Inoltre sarà anche presentato il libro di Andrea Giuntini e Stefano Maggi ‘La Grande Guerra e le ferrovie in Italia’ che affronta il tema del ruolo delle ferrovie in sostegno allo sforzo bellico dell’Italia in quel cruciale frangente della storia. In particolare, il volume si sofferma sui molteplici aspetti in cui si articolò l’azione delle Ferrovie dello Stato nell’organizzazione logistica dei trasporti militari, nell’alimentazione dei fronti di combattimento e nella continuità dei trasporti nazionali. Nel pomeriggio, alle 14.30, sarà inaugurato il monumento ai caduti nel piazzale esterno del Deposito rotabili storici alla presenza del direttore generale della Fondazione Fs Luigi Cantamessa e del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.

Bonus pendolari per luglio, interessata la linea Porrettana

Gli abbonati della linea Pistoia-Porretta hanno diritto al bonus previsto dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia per i disservizi (ritardi e soppressioni) registrati sulla rete regionale durante il mese di luglio. Solo su questa linea l’indice di riferimento previsto non ha  infatti raggiunto la soglia del 96,4% ed è quindi scattato il bonus.

L’indice di riferimento è calcolato considerando l’andamento del servizio linea per linea, in particolare i ritardi in minuti accumulati in arrivo e i minuti di servizio non resi (treni soppressi), in entrambi i casi per cause imputabili al gestore del servizio o al gestore della rete.
Per 13 delle 14 linee monitorate l’indice è rimasto al di sopra del limite previsto, mentre nella Porrettana è sceso a 95,2%.

Erano molti mesi che questo risultato negativo non si verificava su questa linea: una circostanza cui, si evidenzia all’assessorato regionale  ai trasporti, hanno concorso alcune problematiche relative al funzionamento dei passaggi al livello e la soppressione in un solo giorno di 4 treni (sulla Porrettana circolano solo 6 coppie di treni al giorno); in ogni caso la Regione ha richiamato Trenitalia e Rfi alla massima attenzione sul funzionamento del servizio e sul’efficienza degli impianti di circolazione affinché la linea possa ritornare rapidamente alle performance degli ultimi mesi.

Fs: riapre la Siena-Grosseto, Ceccarelli “Vogliamo valorizzare queste linee”

Dopo un anno di silenzio sui binari, ha riaperto oggi la Siena-Grosseto. Ed è stata festa grande a Monte Antico, nel comune di Civitella Paganico, dove si svolta la cerimonia inaugurale. C’erano il mercato di prodotti tipici in piazza, una mostra fotografica e animazioni per bambini. E non poteva mancare, per l’occasione, un treno storico d’altri tempi. Il convoglio è partito poco prima delle nove da Siena: una motrice d’epoca a vapore del 1915 modello GR741 e carrozze modello “100 porte”. Il treno si è fermato in paese per riempire di nuova acqua la caldaia e poi è ripartito nel suo giro delle stazioni storiche.

A bordo c’era anche l’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ricorda l’importanza e la potenzialità delle cosiddette linee ferroviarie minori e l’impegno per la loro valorizzazione. E non c’è solo la Siena-Grosseto, costretta ad un anno di stop per una frana ed ora riaperta al traffico. In Toscana si contano la Cecina-Saline di Volterra, la famosa Porrettana che scala l’Appennino verso Bologna, la Siena-Chiusi, l’Arezzo-Stia e Arezzo-Sinalunga: tutte già valorizzate o in via di valorizzazione, importanti per chi abita in quei territori e importanti e strategiche per il turismo. Linee, come nel caso dell’Arezzo-Sinalunga-Stia, dove da poche settimane sono entrati in funzione i nuovi treni jazz, moderni e attrezzati anche per portare bici.

“E’ sempre un’emozione pensare alla riapertura d una linea storica così panoramica e dal grande valore anche paesaggistico – commenta l’assessore Ceccarelli -: un viaggio straordinario che ci fa gustare scorci importanti, il cui fascino stamani è stato accresciuto dalla presenza di questa locomotiva storica”. L’assessore pensa ai turisti, ma anche al valore di per sé del collegamento tra due città. “Ci auguriamo ora – aggiunge – che inconvenienti come quelli che hanno portato in tre anni all’interruzione per due volte della linea, con seri danni all’infrastruttura, non si ripetano”.

Legambiente colloca la Toscana in cima alle graduatorie sul trasporto su ferro e la Toscana è tra le poche regioni a non aver chiuso le cosiddette linee ferroviarie secondarie. Anzi, le ha riaperte. “La Regione si sta impegnando nella loro valorizzazione – ricorda sempre Ceccarelli – e la grande partecipazione di stamani ci incoraggia ad andare avanti”. “Crediamo nel treno come mezzo di trasporto sostenibile – prosegue – . Abbiamo lanciato la ‘cura del ferro’ prima che venisse sposata da tutti i livelli istituzionali. Abbiamo firmato un contratto con Trenitalia per il rinnovo al 70 per cento della flotta entro il 2019. Abbiamo già raggiunto un’ulteriore intesa e presto ci auguriamo di firmare u contratto per quindici anni e il rinnovo totale della flotta. Si è investito sulle infrastrutture, come il raddoppio della Pistoia Lucca o della Granaiolo-Empoli, così come stiamo continuando ad investire nella politica dell’integrazione modale tra ferro, gomma, tranvia a Firenze e bicicletta”. Per un modo diverso di viaggiare, capace di far scoprire una Toscana autentica rimasta fino ad oggi più nascosta e in grado di consegnare emozioni nuove e diverse”.

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