Toscana: bando di finanziamento per start up

In Toscana si può richiedere, attraverso un bando valido dal 20 settembre fino all’esaurimento risorse, un finanziamento da parte della regione per aiutare le start up e chi vuole avviare piccole e micro imprese.

Nuovo bando, cofinanziato dal Por Fesr 2014-2020, per aiutare le start up e chi vuole avviare piccole e micro imprese in Toscana. Il bando, che rientra nel programma della Regione Toscana Giovanisì, è partito il 20 settembre e rimarrà aperto fino ad esaurimento delle risorse. A disposizione 20 milioni di euro.

Scopo degli aiuti è quello di agevolare l’avvio di nuove imprese artigiane, industriali manifatturiere, del settore turistico, commerciale, cultura e terziario, attraverso lo strumento finanziario del microcredito e dare supporto a giovani, donne e cassintegrati.

Può essere presentata una sola domanda di finanziamento – esclusivamente online sul sito www.toscanamuove.it – e il valore totale del programma di investimento ammesso non potrà essere inferiore a 8 mila e superiore a 35 mila euro. Le spese ammissibili sono quelle per beni materiali (impianti, macchinari, attrezzature e funzionali all’attività) e immateriali (diritti di brevetti, licenze, know how o altre forme di proprietà intellettuale) e quelle per capitale circolante nella misura del 30% del programma di investimento ammesso (spese di costituzione, spese generali, scorte).

Internazionalizzazione imprese, Ciuoffo: ”altri 4 mln di euro in arrivo”

Ottima risposta da parte delle imprese toscane al nuovo bando per sostenere gli investimenti per l’internazionalizzazione. Le domande finora pervenute, con l’apertura avvenuta lo scorso 3 settembre, dalle micro e Pmi che operano nei settori manifatturiero e turistico hanno quasi esaurito la dotazione iniziale di 8,5 mln di euro.

“L’edizione 2018 del bando riaperta a inizio settembre – ha spiegato l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – ha già finanziato 97 progetti (che hanno coinvolto 105 imprese) e concesso un contributo pari a 3,9 milioni di euro e ulteriori 5,5 mln sono richiesti dai progetti in istruttoria. Abbiamo perciò deciso di aumentare lo stanziamento con circa 4 mln di euro. Il risultato  dipende anche dalla nuova procedura automatica a sportello che ha permesso di ridurre in modo considerevole i tempi per ottenere l’agevolazione: il nuovo meccanismo attribuisce i punteggi in modo da non rendere più necessario l’intervento di una commissione tecnica”.

Le precedenti edizioni del bando (2014, 2016, 2017) hanno finanziato 469 progetti, coinvolto 724 imprese ed erogato circa 22,8 milioni di euro. Il nuovo bando rientra nell’attuazione del Por Fesr 2014-20 ed è inserito all’interno del progetto Giovanisì. La selezione delle domande avviene a sportello con procedura che abbrevia in modo considerevole i tempi per la concessione del contributo.

L’agevolazione viene concessa con contributo in conto capitale e l’investimento relativo deve essere realizzato da imprese che si trovano in Toscana e deve consistere nell’acquisizione dei servizi qualificati di cui alla sezione C del Catalogo dei Servizi avanzati e qualificati per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle PMI toscane. I progetti di investimento non devono prevedere interventi di delocalizzazione.

Tra le spese per l’acquisizione di servizi all’internazionalizzazione ammissibili rientrano quelle per: partecipazione a fiere e saloni di rilevanza internazionale, promozione mediante utilizzo di uffici o sale espositive all’estero, servizi promozionali, supporto specialistico all’internazionalizzazione, supporto all’innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati.

I beneficiari sono micro e Pmi in forma singola o associata, Reti di imprese e Consorzi costituiti o da costituire, liberi professionisti. La domanda potrà essere presentata fino ad esaurimento delle risorse e deve essere redatta esclusivamente online sulla piattforma web del sito di Sviluppo Toscana, che è il soggetto gestore del bando.

Tutte le informazioni ed i dettagli necessari per la presentazione corretta della domanda si trovano sul sito regionale e sul sito di Giovanisì.

Fondi Ue: incontro a Siena su progetti Por Fesr

Raccogliere idee e sviluppare nuovi prototipi per una comunicazione più efficace dei progetti finanziati dai fondi Ue, tramite metodi e modalità interattive. Questo lo scopo della tavola di lavoro ‘Comunicare i progetti del Por Fesr: come trasformare gli obblighi comunicativi in opportunità’, che si terrà il 14 settembre (ore 15-17) a Siena, al complesso del Santa Maria della Scala, in occasione della conferenza ‘Generiamo il futuro’.

Al workshop, a cura di Futour, parteciperanno imprese e soggetti pubblici beneficiari del Por Fesr, i centri Europe Direct della Toscana, imprese che operano nel settore Life Sciences, esperti di comunicazione pubblica e aziendale. Il Fondo europeo di Sviluppo regionale (Fesr) è uno dei principali fondi europei e nella programmazione 2014-2020, si spiega, “sta dando impulso e sviluppo a imprese, mondo della ricerca e territori grazie ai progetti cofinanziati”.

Raccontare storie di progetti dal punto di vista di chi riceve i finanziamenti, si spiega ancora in relazione all’appuntamento di Siena, può trasformare gli obblighi di informazione e comunicazione in occasioni di visibilità internazionale e di opportunità per la cittadinanza e lo sviluppo del territorio. Dal panorama delineato lo scorso maggio da Eurobarometro emerge infatti che se il 44% dei cittadini italiani intervistati pensa che l’Italia abbia in generale tratto vantaggio dall’aver aderito all’Ue, solo il 39% ritiene del tutto positiva l’appartenenza del proprio paese all’Unione Europea.

Di qui l’interrogativo su quale peso “hanno i fondi europei in Toscana per contrastare l’euroscetticismo e far comprendere gli impatti sul territorio e la vita quotidiana”. Una comunicazione più efficace su risultati e progetti più significativi “ha un ruolo essenziale sul senso di identità europea”.

Il Por Fesr Toscana 2014-2020, approvato nel febbraio 2015, ha una dotazione totale di 792,5 milioni di euro (di cui 275,1, il 35%, su ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico). A oggi ha complessivamente finanziato 2.830 progetti con 438,9 mln di euro di contributi e 889,4 mln di euro di investimenti attivati (dati al 30 giugno 2018). Si tratta di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, di supporto a start-up anche innovative e servizi qualificati, di rafforzamento del sistema del trasferimento tecnologico: dal sostegno alle infrastrutture alla collaborazione con Università e centri di ricerca.

Varie, si spiega, le opportunità del Programma che riaprono questo autunno per giovani, imprese e liberi professionisti: si parte il 3 settembre con il bando internazionalizzazione, mentre il 20 settembre riaprirà il bando per la creazione d’impresa (microcredito) e i bandi per il sostegno dell’innovazione e degli investimenti produttivi(progetti strategici/microcredito).

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