Petizione: “Salviamo Radio Città del Capo”

“Vogliamo impedire che Radio Città del Capo si trasformi in una delle tante frequenze radiofoniche fantasma che nessuno ascolta e nessuno ricorda” si legge in una petizione su change.org, che fa seguito ad un articolo pubblicato sul sito dell’emittente di cui ci siamo occupati qualche giorno fa nel nostro articolo “Vogliono zittire Radio Città del Capo del Popolare Network”:

“Vogliono zittire” ‘Radio Città del Capo’ del ‘Popolare Network’

“Da 32 anni Radio Città del Capo racconta Bologna e il mondo. Lo fa in maniera libera, all’interno del Network di Radio Popolare, senza bandiere o schieramenti ma sempre dalla parte dei diritti e dei più deboli. Politica, cultura, musica. Radio Città del Capo è diventata nel tempo un punto di riferimento per la città di Bologna, e non solo – si legge sempre sul testo della Petizione – Faremo tutto quel che serve per fare in modo che Radio Città del Capo continui a vivere, e resti punto di riferimento per la città di Bologna”.

La petizione ai conclude lanciando un appello: “Chiediamo a voi, ascoltatrici e ascoltatori, un segno di vicinanza e di sostegno. L’adesione a questa petizione è un primo passo. Tutti gli altri contiamo di farli assieme”.

“Vogliono zittire” ‘Radio Città del Capo’ del ‘Popolare Network’

Radio Città del Capo è una radio libera di Bologna che come Controradio fa parte del Popolare Network, e come Controradio cerca di raccontare le storie della propria città e regione in maniera libera, senza bandiere o schieramenti, ma sempre dalla parte dei diritti e dei più deboli, o almeno… così era.

Come Controradio Radio Città del Capo parla di politica, cultura, musica ed è diventata nel tempo un punto di riferimento per la città di Bologna, e non solo, ma dal gennaio 2018 è gestita da NetLit, il nuovo soggetto, con quote quasi paritarie fra Open Group e Mandragola, cooperativa di giornalisti, NetLit nell’agosto del 2019 cedeva la frequenza dei 94.7 fm al network commerciale nazionale Radio Dimensione Suono.

Questa operazione di “smantellamento di maldestri liquidatori” era stata aspramente criticata dal gruppo storico che gestì la radio dal 1987, che denunciava “lo snaturamento dell’emittente, priva di quello spirito indipendente e critico del passato”, alle critiche replicava Roberto Truce, presidente di NetLit: “La mission di NetLit è fare educazione ai media nelle scuole attraverso un network Media Literacy ora forte di 5 emittenti. Volevamo essere presenti a Firenze, così abbiamo scambiato alla pari la nostra frequenza 94.7 voluta fortemente da Rds, con i loro 88.3 fiorentini dove ora c’è Radio Zai.net. Il network s’è rafforzato, i 9 giornalisti di Bologna sono stati mantenuti”.

Un paio di giorni fa sul sito web dell’emittente è apparso un inquietante comunicato dal titolo “Vogliono zittire Radio Città del Capo” e firmato ‘I redattori e le redattrici di Radio Città del Capo’, nel quale si legge: “Entro il 10 gennaio 2020 l’editore di Radio Città del Capo, la NetLit srl, ha deciso di eliminare dalla programmazione i programmi locali di cronaca, politica e cultura e di smantellare la redazione di Bologna. I giornalisti potrebbero anche perdere il lavoro, così ci è stato comunicato. Tutto sarà spazzato via, a partire dalle tante trasmissioni dei conduttori e delle conduttrici che da sempre rendono Città del Capo quel patrimonio che è, e che vogliamo che resti, per la città di Bologna”.

“Sarà azzerato lo spazio che la radio sta dando alla politica regionale, – continua il comunicato – e questo succederà in un momento decisivo per l’Emilia-Romagna. A meno di un mese dalle elezioni del 26 gennaio l’editore di Radio Città del Capo, con una circolare firmata dal presidente del Cda Renato Truce, ha dato l’ordine di sospendere quella che per lui è stata una ‘sperimentazione’, la cronaca locale, e che per noi è invece da sempre il lavoro di tutti i giorni e la storia di 32 anni di radio. Per descrivere il nostro lavoro l’editore sta utilizzando espressioni come ‘utilizzo indebito’ della frequenza. Come se raccontare la scena culturale, musicale e politica di Bologna fosse qualcosa di indebito, e non invece, come è e vogliamo rimanga, il cuore e il senso stesso del progetto di Radio Città del Capo. Il tutto senza parlare delle pressioni al limite della vessazione verso i lavoratori della radio”.

“Vogliamo impedire che Radio Città del Capo si trasformi in una delle tante frequenze radiofoniche fantasma che nessuno ascolta e nessuno ricorda – conclude il comunicato -Faremo tutto quel che serve per fare in modo che Radio Città del Capo continui a vivere, e resti punto di riferimento per la città di Bologna”.

Sempre sul sito di ‘Radio Città del Capo’ è apparso poi un lungo articolo del presidente del Cda di NetLit, Renato Truce, dal titolo “Nessuno vuole zittire Radio Città del Capo!”, nel quale si controbatte punto per punto al comunicato precedente dicendo, in buona sostanza, che non sarà azzerato lo spazio che la radio sta dando alla politica regionale, in un momento decisivo per l’Emilia-Romagna, perché “almeno fino al 31 gennaio andrà regolarmente in onda la trasmissione quotidiana ‘Oltre le mura’ condotta da Giovanni Stinco” e che quindi “l’ordine di sospendere quella che è stata una sperimentazione, la cronaca locale è una colossale FakeNews! Si è chiesto semplicemente di sospendere la sperimentazione dell’agenda quotidiana dedicata agli appuntamenti bolognesi (Real time e Plancton) in onda e di riproporla in altre forme multimediali”.

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Cinema Spazio Alfieri: sesta edizione del Premio giornalistico Sabrina Sganga

Sabato 10 novembre dalle 17 alle 19:00 al Cinema Spazio Alfieri si terrà la sesta edizione del Premio giornalistico Sabrina Sganga, in onore della giornalista di Controradio scomparsa nel 2012

La sesta edizione del Premio Sabrina Sganga è stata dedicata al tema “Share Tale: raccontare le pratiche di condivisone”. Il Premio, che ricorda la giornalista di Controradio scomparsa nel 2012, è stato diviso in due sezioni: la prima (€ 5000 euro) era aperta a progetti giornalistici da realizzare nei prossimi dodici mesi; la seconda (€ 1000) ha scelto un prodotto giornalistico prodotto e pubblicato nel 2017. La premiazione sarà in diretta Facebook dalle 17 su “Controradio Firenze” e dalle 18 anche in diretta radio “FM 93.6 – 98.9, in streaming su www.controradio.it e tramite la app Controradio Firenze.

Programma della premiazione
Ore 17 inizio diretta su Facebook “Controradio Firenze”
Conduce la diretta/premiazione Camilla Lattanzi
Interventi
Don Alessandro Santoro
Fondatore negli anni 90 della comunità cristiana di base Le Piagge di Firenze. Sacerdote da sempre impegnato a costruire relazioni di solidarietà, scambio e accoglienza. Percorsi partecipati dedicati al territorio e al superamento delle disuguaglianze. La cultura, le attività sociali e di crescita di una comunità come esperienza virtuosa di un territorio.
Vittorio Iervese
Presidente del Festival dei Popoli, Docente di Sociologia dei Processi Culturali, Sociologia Visuale e Teoria e Metodi della Progettazione Culturale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha svolto ricerche sulla cultura visuale, la sociologia visuale, la gestione dei conflitti, la comunicazione interculturale, le forme di partecipazione sociale, la sociologia dell’infanzia e la progettazione culturale. Presenterà il progetto “Sharmed – Shared Memories and Dialogues”, storie di vita condivisa a scuola. Come processi didattici inclusivi, specialmente nei confronti dei bambini con un background migratorio, possono diventare il fulcro dell’esperienza di apprendimento.
Claudio Pozzi
65 enne livornese, Claudio è stato fra i fondatori di Wwoof Italia di cui è attualmente
vicepresidente. Ha collaborato in diversi settori del no profit legati all’agricoltura al risparmio
energetico e alla finanza critica. Da qualche anno è coordinatore nazionale di Rete Semi Rurali
di cui Wwoof Italia è uno dei soci. Nel suo intervento tratterà il tema della condivisione di stili di vita alla ricerca di un migliore equilibrio fra l’uomo e la natura.
Livia Giunti
Regista, produttrice e docente in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo – indirizzo Cinema
(Università di Pisa). Si è formata come documentarista agli Ateliers Varan (Parigi) e dal 2004 si occupa di produzione video. Nel 2011 ha fondato la società di produzioni audiovisive
indipendenti SANTIFANTI srl insieme a Francesco Andreotti. Dal 2014 è cofondatrice e
coordinatrice della prima rivista italiana dedicata al cinema documentario: il Quaderno del
CINEMAREALE. Presenterà “Naturale -Il Teatro delle Ariette”, un film sulla condivisione di sapzi, beni ed esperienze nel teatro.
Marzia Coronati
Vincitrice edizione 2017 del Premio Sganga, ascolto della prima puntata del progetto radiofonico realizzato.

ore 18 inizio diretta radiofonica diretta radio “FM 93.6 – 98.9, in streaming su www.controradio.it e tramite la app Controradio Firenze”. Breve giro con i relatori
ore 18:30
premiazione
ore 19:00
conclusione diretta radiofonica
A seguire:
Film su un’esperienza teatrale “Teatro delle Ariette” di Livia Giunti che si basa sulla condivisione di
beni, spazi ed esperienze.
Giuria: Simone Siliani (presidente), Anna Meli, Camilla Lattanzi, Vittorio Iervese, Vera Sganga, Giulia Chiarini, Oliver Haag
Media partner: Popolare Network, RTV38, AAM Terra Nuova, Altreconomia, Redattore
Sociale.

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