La Visitazione del Pontormo trasloca a Prato

Traslocherà dalla sua naturale collocazione nella chiesa di San Michele a Carmignano, al Palazzo Pretorio di Prato, la Visitazione del Pontormo, capolavoro rinascimentale della prima meta’ del ‘500. Il trasferimento, che e’ temporaneo, serve alla diocesi di Pistoia, autorita’ ecclesiastica proprietaria dell’opera, ad attivare lavori di ‘somma urgenza’ per mettere il tetto dell’edificio.

A causa dell’urgenza della riparazione della copertura della chiesa di Carmignano la diocesi e’ stata obbligata a reperire
velocemente, d’intesa con la Soprintendenza, una collocazione
alternativa e sicura per il tempo necessario. Oltre al capolavoro di Jacopo Carrucci detto Pontormo (Pontorme di Empoli 1494- Firenze 1557) vengono spostate nel Palazzo Pretorio di Prato anche gli altri dipinti della chiesa di Carmignano, cosi’ da mettere tutte le opere in sicurezza e averle insieme nello stesso luogo. La diocesi di Pistoia spiega anche che il trasloco a Prato “e’ maturato dopo aver valutato co la Soprintendenza le opzioni nel Comune di Carmignano e cioè la chiesa di San Luca, il Museo di Artimino e la stessa Pieve di Artimino, che però non sono risultati siti idonei ad assicurare condizioni conservative adeguate”. La direttrice di Palazzo Pretorio, Rosanna Tocco, e l’assessore alla Cultura di Prato, Simone Mangani, “hanno dato piena disponibilita’ a farsi carico delle spese di imballaggio, trasporto e assicurazione per la Visitazione del Pontormo e per le altre opere e favoriranno trasferte della Visitazione che permettano di ottenere risorse da destinare ai restauri di Carmignano”. Simone Mangani, Assessore alla Cultura del Comune di Prato in una nota spiega che “il Comune di Prato, attraverso il Museo di Palazzo Pretorio, si è messo a disposizione della Soprintendenza e della Diocesi di Pistoia dopo aver presagito una possibile destinazione lontana dal territorio della provincia di Prato. Il Museo di Palazzo Pretorio ha tutti gli standard per garantire tutela e valorizzazione di una delle opere cardine del patrimonio culturale dell’umanità. Siamo a servizio della Visitazione del Pontormo che accogliamo con grande attesa e senso di responsabilità”.

Incontri Miracolosi: Pontormo

Incontri Miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura è una piccola ma deliziosa mostra che apre a Palazzo Pitti.

E’ sempre una gioia poter passare un pò di tempo in compagnia dei lavori del Pontormo. E’ bello perdersi nei suoi quadri…naufragar è dolce in quel mare. E ci si fanno incontri davvero miracolosi.

Come quelli che si possono adesso fare, fino al 29 luglio, nella Sala delle Nicchie, al primo piano di Palazzo Pitti.  Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura offre l’occasione di vedere 3 lavori bellissimi insieme a dei disegni preparatori.

E lì stanno i miracoli, perché si tratta di quadri e disegni che normalmente vivono ormai separati, lontani gli uni dagli altri.

Posto d’onore va a La Visitazione, proveniente dalla Pieve dei Santi Michele Arcangelo e Francesco di Carmignano, opera di bellezza abbacinante che a Carmignano di solito vive ed è ora esposta qui prima di un suo lungo tour americano (per il quale starà via un anno!!). Come si sa, apparentemente il tema dell’opera è l’incontro tra la Vergine e sua cugina Elisabetta, la madre di San Giovanni Battista. Ma c’è molto di più, e questo di più rimane indecifrabile, per fortuna. E’ un lavoro di bellezza struggente, di grande poesia. Ineffabile. Magnifico. Come il suo disegno preparatorio.

Poi c’è il cosidetto Alabardiere, gran quadro che vive a Los Angeles al J. Paul Getty Museum, dove poi la mostra si sposterà. Ancora non si è scoperto chi sia il personaggio ritratto, ma questo non ostacola minimamente la gioia che dà il quadro. Accanto, un disegno preparatorio bellissimo, di casa agli Uffizi.

Terza gemma, il Ritratto di giovane uomo con berretto rosso, oggi in collezione privata inglese. Anche l’identità di questo giovinotto è andata persa, ma non importa. Si è catturati dalla resa psicologica del modello e da quella pittorica, sublime, come del resto il disegno preparatorio, anche questo nella collezione degli Uffizi.

La mostra è completata da un bell’autoritratto, molto noto, una stampa di Albrecht Durer (artista importante nello sviluppo del Pontormo) e un paio di opere di Bronzino (che del Pontormo fu allievo). Tanti incontri miracolosi, tra i quali i più miracolosi saranno quelli che ognuno di noi avrà andando di persona davanti a queste opere somme.

 

E non dimenticatevi che una volta usciti dal Palazzo basta girare a destra e fare pochi passi per trovare un’ altra opera del Pontormo meravigliosa e memorabile, la cosiddetta Deposizione in Santa Felicita.

 

Margherita Abbozzo.

Tutte le fotografie sono mie, a parte:

quella del disegno preparatorio della Visitazione, per il quale la didascalia completa è

Jacopo da Pontormo (Pontorme, Empoli 1494 – Firenze 1557), Modello per la Visitazione, 1528-1529 circa, Pietra nera, tracce di gessetto bianco, quadrettatura a pietra rossa, carta, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto dei disegni e delle stampe.

La foto dell’Alabardiere, Jacopo da Pontormo (Pontorme, Empoli 1494 – Firenze 1557), Ritratto di Alabardiere (Francesco Guardi?), 1529-1530 circa, Olio su tela (trasportato da tavola), Los Angeles, The J. Paul Getty Museum

e quella del disegno preparatorio: Jacopo da Pontormo (Pontorme, Empoli 1494 – Firenze 1557), Studio per l’Alabardiere, 1529-1530, Pietra rossa, parzialmente riquadrato lungo il lato inferiore a pietra rossa, carta, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto dei disegni e delle stampe.

 

 

 

 

Uffizi: presentate mostre 2018

Pontormo a Palazzo Pitti; Leonardo con la meraviglia scientifica del ‘Codex Leicester’ prestato da Bill Gates agli Uffizi; una rassegna di arte islamica organizzata insieme al Museo del Bargello; e spazio all’arte contemporanea.

Queste alcune delle 16 esposizioni ‘in cartellone’ per il 2018 alle Gallerie degli Uffizi a Firenze. Le ha annunciate, oggi, il direttore delle Gallerie Eike Schmidt. Quanto al Pontormo, si aspetta il Alabardiere in arrivo dal J. Paul Getty Museum a Firenze: verrà esposto insieme ad altri capolavori del manierista fiorentino a Palazzo Pitti a partire da maggio. Agli Uffizi, in autunno, ci sarà l’esposizione del Codice Leicester di Leonardo con altre opere del genio di Vinci.

E a giugno partirà una rassegna di arte islamica organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello e ad altri istituti fiorentini, per illustrare il ruolo di Firenze negli scambi interreligiosi e interculturali tra cristianesimo e islam. Al giardino di Boboli una esposizione di scultura racconterà la funzione del cavallo e della cavalleria nell’antichità e l’arte contemporanea sarà rappresentata da una retrospettiva dello scultore Fritz Koenig (1924-2017), famoso per la ‘Sfera delle Torri Gemelle’ di New York. L’apertura alla contemporanea si manifesterà inoltre con la partecipazione degli Uffizi alla grande retrospettiva di Sean Scully che verrà organizzata dal Comune di Firenze, e con una installazione site-specific del fotografo e videoartista Giacomo Zaganelli.

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