Aggredirono famiglia al Poderaccio, due arresti

Avrebbero aggredito un’intera famiglia armati anche di oggetti contundenti e coltelli nel corso di una lite nel campo nomadi del Poderaccio a Firenze, provocando gravi ferite al capofamiglia: 70 giorni la prognosi.

Questa l’accusa che ha portato all’arresto di due fratelli di 26 e 28 anni, anche loro residenti nel campo: i carabinieri hanno eseguito nei loro confronti una misura di custodia cautelare in carcere per minacce e lesioni personali aggravate.
Secondo quanto ricostruito dai militari, l’aggressione sarebbe scattata per futili motivi. Il 26enne, in stato di alterazione, si sarebbe lamentato di uno sguardo del capo famiglia, considerato di sfida.
In un primo tempo avrebbe minacciato di ucciderlo e di bruciare la sua casa. Poi, insieme al fratello, sarebbe passato alle vie di fatto, aggredendo la famiglia mentre stava festeggiando un compleanno fuori dall’abitazione: erano riuniti padre, madre e i 15 figli, età tra i 10 mesi e i 22 anni. Una prima aggressione sarebbe stata interrotta dalla polizia.
Poco dopo però ne sarebbe scattata un’altra, nel corso della quale i due fratelli avrebbero colpito il capo famiglia anche con un bastone e con una sedia, picchiandolo con pugni in testa fino a fargli perdere i sensi e poi continuando a saltargli sopra mentre era a terra svenuto.
Feriti in modo meno grave anche altri componenti della famiglia, colpiti anche con un coltello. I fratelli non avrebbero risparmiato neppure la figlia 11enne intervenuta in difesa del padre, colpendola con pugni. Complessivamente furono cinque i feriti.

Il pasticcio del Poderaccio e il disagio abitativo che rimane

Sopralluogo del deputato fiorentino di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli nell’area del Poderaccio: “il campo non è stato smantellato. Le baracche abusive si sono solo spostate”. Replica il Pd: “Nata un’altra occupazione su un’altra area. Il Comune interverrà”

“Il sindaco Nardella e il Pd volevano farci credere di aver sgomberato il campo abusivo accanto al Poderaccio, in realtà una decina di baracche sono sorte già da qualche settimana poco distanti dall’insediamento: i suoi occupanti si sono soltanto spostati”. Lo afferma il deputato Fdi Giovanni Donzelli, che insieme ad alcuni dirigenti del partito ha effettuato oggi a Firenze un sopralluogo nell’area intorno al campo  del Poderaccio dove a luglio era stato smantellato un insediamento abusivo. “La polizia municipale, che ci ha seguiti nel sopralluogo, ha identificato stamani alcuni occupanti – aggiunge Donzelli in una nota – Firenze ha un’amministrazione comunale incapace di controllare il proprio territorio e far rispettare le regole finché non è obbligata”. “Non sappiamo chi altro viva in quell’area oltre alle poche persone incontrate – osserva ancora -, durante il nostro sopralluogo abbiamo trovato anche passeggini e giochi per bambini, pericolose bombole di gas, materiali di ogni genere e condizioni di insicurezza e pessima igiene”. Per l’esponente Fdi, “il sindaco del Pd ancora una volta tollera la presenza di persone ignote e potenzialmente pericolose all’interno del territorio comunale, un fatto gravissimo dopo la tragedia che nel giugno scorso è costata la vita ad un giovane fiorentino”, il 29enne Duccio Dini, morto dopo essere stato travolto durante un inseguimento tra auto a Firenze in un regolamento di conti fra nomadi del campo Poderaccio.

“Donzelli sbaglia”, “quando dice che è lo stesso luogo in cui avvenne lo sgombero a inizio luglio. Non è così. L’operazione, a cui presenziò anche il sindaco Dario Nardella ha avuto successo. Quel terreno non è stato nuovamente occupato. È nata, come talvolta succede, un’altra occupazione su un’altra area e anche su questa, sebbene sia un terreno privato, l’Amministrazione, come sempre, farà il possibile”. Lo afferma il vicecapogruppo del Pd in Palazzo Vecchio Francesca Paolieri, replicando al deputato Fdi Giovanni Donzelli. “A dimostrarlo sono le centinaia di interventi di questo tipo già effettuati in questi anni” – aggiunge Paolieri in una nota -. Peraltro quando Fdi ha avuto l’occasione di governare, vedi a Pisa e Pistoia, questi problemi sono tutt’altro che risolti. Una buona ragione per continuare a non votarli”.

Il capogruppo Fdi Francesco Torselli definisce la replica del Pd “quanto di più grottesco si possa immaginare. Anziché spiegare ai fiorentini, ancor prima che a Donzelli, i motivi per i quali nei dintorni del campo rom del Poderaccio vi siano insediamenti abusivi, il partito di Nardella si preoccupa di spiegare al deputato di Fdi che l’area occupata abusivamente non è quella già sgomberata una volta dal sindaco ma una nuova, che neppure loro conoscevano. Della serie, le sacche di illegalità in città sono talmente tante che a Palazzo Vecchio hanno perfino perso il conto”. Per Torselli, “poi il Pd accusa i sindaci di Pistoia e Pisa di non aver ancora risolto, nelle rispettive città, il problema degli insediamenti abusivi. La differenza tra Nardella e, ad esempio, il sindaco di Pisa, è che il primo governa da 15 anni (5 da presidente di commissione, 5 da vicesindaco e 5 da sindaco), il secondo da 15 giorni”.

Controllo vigili urbani al campo del Poderaccio, sequestrate 21 auto e 133 kg carne

Blitz a sorpresa della polizia municipale al campo nomadi del Poderaccio, alla periferia di Firenze. Impegnati nei controlli 50 agenti.

Tutti coloro che erano presenti al controllo sono risultati in regola con le norme sull’immigrazione e autorizzati a risiedere nel campo. Invece sono state varie le irregolarità emerse durante la verifica del Poderaccio.

Tra queste, 21 auto si sono rivelate non in regola con l’assicurazione, violazione per cui è prevista una multa da 849 euro e il sequestro del veicolo. Trovato anche uno spaccio abusivo di alimentari dove sono stati sequestrati 133 chili di carne. Riscontrata la presenza di relitti e rifiuti di vario genere in strada.

La rimozione è prevista da parte della società ambientale Alia per i prossimi giorni. Il campo è quello dove abitano i due Rom, adesso in carcere, più un terzo indagato, accusati della morte di Duccio Dini, 29 anni, travolto il 10 giugno scorso mentre i nomadi si inseguivano in auto nelle strade del quartiere per un regolamento di conti.

Nel blitz della polizia municipale sono state controllate anche tutte le baracche del campo nomadi e seguiranno prossimamente ulteriori verifiche. Le operazioni, cui ha preso parte l’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi, si sono concluse alle 13.

“Quello di oggi non è il primo intervento e non sarà nemmeno l’ultimo – spiega Gianassi -. Si tratta di un’azione programmata già avviata e che proseguirà fino alla già annunciata chiusura dell’insediamento che realizzeremo entro 18 mesi”.

Nei giorni successivi alla morte di Duccio Dini, il sindaco di Firenze Dario Nardella aveva annunciato un’accelerazione nel già previsto iter di smantellamento della struttura.

“Oggi la Polizia municipale ha effettuato un intervento su larga scala di bonifica del campo del Poderaccio, con controlli sulle auto e rimozione dei rottami. Queste azioni dimostrano che non abbiamo agito sull’onda dell’emergenza o dell’emotività, ma sulla base di un piano puntuale”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella commenta il blitz di stamani dei vigili urbani nel campo nomadi.
“In questi giorni sono stato violentemente attaccato su questo argomento. Ebbene, rispondo a chi critica con i fatti, nel 2012-2013 abbiamo sgomberato tutto il campo dell’Olmatello, dimostrando di essere concreti e attenti alla legalità. Da quando sono sindaco abbiamo effettuato 40 sgomberi di immobili occupati abusivamente e abbiamo demolito 30 case del Poderaccio, dimezzando il numero degli occupanti, senza trasferimenti automatici nelle case popolari”.
Nardella ribadisce anche l’impegno di completare “lo smantellamento del Poderaccio in 18 mesi, assistendo solo chi ne ha diritto, senza alcun privilegio o assistenza per chi non la merita. Rispondiamo con umiltà e concretezza a chi dispensa bugie e odio”.

 

V.le Canova, Nardella: “piano per accelerare demolizione campo”

“Come abbiamo già smantellato il campo nomadi dell’Olmatello faremo anche con quello del Poderaccio”, ha continuato il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Abbiamo già demolito 30 case, e oggi ho riunito d’urgenza la giunta. Metterò a punto un piano per accelerare la demolizione del Poderaccio”. Lo ha annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella, parlando con i giornalisti in Palazzo Vecchio della vicenda di Duccio Dini, il giovane morto dopo essere stato travolto durante un inseguimento tra due auto guidate da residenti del campo nomadi del Poderaccio alla periferia di Firenze.
Rispondendo a chi gli chiedeva cosa pensasse dell’eventuale presenza di rappresentanti del governo ai funerali di Duccio, Nardella ha detto che “se i ministri vogliono collaborare per il bene di Firenze, noi saremo disponibilissimi. Firenze ha bisogno di sentire lo stato vicino.
Ma – ha ricordato il sindaco – la campagna elettorale è finita: se qualcuno pensasse di usare il dolore per Duccio per farne ancora, compirebbe qualcosa di grave e brutto per tutta la città. Non lo merita Firenze, non lo meritiamo noi, non lo merita Duccio, la sua famiglia, i suoi amici”.

L’uomo era stato portato al pronto soccorso di Careggi in condizioni disperate per le gravi ferite riportate, e ricoverato in terapia intensiva. Intorno alle 12 erano iniziate le procedure per l’accertamento di morte.

La famiglia ha dato il consenso alla donazione degli organi. Secondo quanto appreso, all’espianto parteciperà anche un medico legale incaricato dalla procura di Firenze.

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