Banda di rapinatori di banche sgominata in Alta Toscana e Liguria

E’ stata sgominata una banda di rapinatori di banche dell’Alta Toscana e della Liguria, pendolari da Catania. L’operazione è stata realizzata dai carabinieri del comando provinciale di Lucca con il supporto dei colleghi di Catania. Al momento tre individui sono stati arrestati, mentre gli altri due sono ancora in fuga. Gli uomini erano già noti alle forze dell’ordine.

La banda è composta da cinque individui. Tre di loro, rispettivamente di 57, 47 e 26 anni, sono già stati arrestati, tuttavia altri due sono ancora ricercati. Nei loro confronti i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Lucca, Alessandro Trinci, su richiesta procuratore Pietro Suchan e del sostituto Lucia. Dopo l’arresto, tre indagati sono stati condotti nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania a disposizione dall’autorità giudiziaria competente.
L’accusa è di rapina aggravata, per due rapine messe a segno il 30 aprile scorso a Lunata di Capannori (Lucca), presso la Cassa di Risparmio di Volterra ed il 5 luglio scorso presso il Monte dei Paschi di Siena di Marina di Massa (Massa Carrara). Il modus operandi utilizzato dai rapinatori per farsi consegnare il denaro consisteva in minacce e colpi con calci e pugni agli impiegati. Uno di questi aveva riportato lesioni guaribili in otto giorni.
Dalle indagini i carabinieri fanno sapere che la banda aveva escogitato un articolato disegno criminoso che prevedeva numerose rapine nelle province dell’alta Toscana ed in particolare in quelle di Lucca, Pisa e Massa, ma anche in Liguria, in provincia di La Spezia. Al momento ne risultano effettuate due.
Gli uomini provenivano dalla Sicilia a bordo di automezzi non direttamente riconducibili a loro. Inoltre, come base d’appoggio, utilizzavano un appartamento nel centro di Massa (Massa Carrara), grazie al quale potevano muoversi nella zona per effettuare i ‘sopralluoghi’ agli obiettivi individuati. “Un modus operandi particolarmente efferato e con violenze spesso gratuite, come nel caso della rapina di Lunata, contro cui la risposta dello Stato è stata immediata”, ha spiegato il procuratore di Lucca Pietro Suchan.

Ermini (PD): “Illusorio fermare migranti con chiusure autarchiche”

“La sfida dell’immigrazione richiede da parte della comunità internazionale politiche condivise e solidali. E’ illusorio pensare di arrestare le ondate migratorie presidiando le frontiere in una prospettiva di chiusura autarchica.” Lo afferma il vicepresidente del Csm, David Ermini.

Ermini è intervenuto oggi a Lucca a un incontro sul quadro giuridico europeo e internazionale in materia di immigrazione. A moderare l’incontro il procuratore capo di Lucca, Pietro Suchan.“Quello dell’immigrazione – aggiunge Ermini – è dunque un fenomeno da affrontare con senso della realtà e responsabilità e in questa prospettiva il giudice gioca un ruolo decisivo che va esercitato evitando derive burocratiche”.

“Qualche criticità – evidenzia poi Ermini -, sotto il profilo dell’attività giurisdizionale, è derivata dall’abolizione del ricorso in appello per i richiedenti asilo, che sta pesando negativamente sul funzionamento della Corte di cassazione e rischia di trasformarsi in un carico difficilmente sostenibile dal giudice di legittimità”.

“Nel periodo gennaio-settembre 2018, ultimo dato disponibile – ha sottolineato il vicepresidente -, le nuove iscrizioni sono state 3.943. Comparando il dato con quello di periodi omogenei (gennaio-settembre) dei due anni precedenti, emerge in Cassazione un crescente andamento dei flussi: se oggi abbiamo quasi quattromila nuovi iscritti, nel periodo gennaio-settembre 2016 le nuove iscrizioni erano soltanto 266, e 624 tra gennaio-settembre 2017.”

“Un aumento che si riverbera nelle pendenze: 490 al 30 settembre 2016; 839 al 30 settembre 2017; 4.426 al 30 settembre 2018” ha concluso il vicepresidente del Csm David Erimini.

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