Georgofili, Nardella: “vogliamo tutta la verità sulla strage”

“Oggi come allora sono ancora troppe le contraddizioni, i nodi insoluti che solcano la nostra società: il potere delle organizzazioni criminali non è affatto finito, tutt’altro purtroppo, e si presenta stabilmente anche nei nostri territori” afferma invece il presidente della Giunta Regionale Enrico  Rossi

“In questi 27 anni, a forza di essere qui e tenerci per mano per ricordare, c’è stato non solo il tempo di commemorare e onorare chi purtroppo non c’è più, ma anche il tempo di guardare avanti e chiedere tutta la verità, ma proprio tutta, perché solo con la verità si può avere giustizia”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, nel suo videointervento per la commemorazione online della strage di Via de’ Georgofili del 27 maggio 1993. “Gli attentatori furono individuati grazie ad un lavoro d’equipe mai fatto nel nostro paese – ha ricordato Nardella – ma ciò non significa però che tutto sia chiaro: ancora oggi sentiamo di non avere risposte a tutti i nostri perché”. Per il sindaco, “ogni passaggio di tempo scandito sul calendario allunga e amplifica le distanze: ma ciò non impedisce ogni anno di ricordare con commozione gli innocenti che hanno perso la vita, e ringraziare chi, nell’Italia delle stragi impunite, in neanche nove anni individuò e fece condannare con sentenza irrevocabile mandanti ed esecutori di una stagione di terrore che non ha eguali nella storia della nostra Repubblica”.

“Oggi come allora sono ancora troppe le contraddizioni, i nodi insoluti che solcano la nostra società: il potere delle organizzazioni criminali non è affatto finito, tutt’altro purtroppo, e si presenta stabilmente anche nei nostri territori”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, nel video che apre la commemorazione online della strage di Via de’ Georgofili del 27 maggio 1993. L’emergenza sanitaria, ha osservato, “pone anche sfide inedite rispetto alle quali occorre vigilare, non solo sulla situazione delle carceri, che ha portato alla scarcerazione persino di alcuni capimafia, rispetto a cui giustamente l’associazione delle vittime ha richiamato l’attenzione: l’epidemia rischia di avere infatti gravissime ripercussioni economiche, e creare purtroppo il rischio molto grave e concreto che la mafia e le organizzazioni criminali possano trovare dentro questa crisi nuove occasioni per espandersi, approfittando delle difficoltà economiche di tanti imprenditori. Per questo questa ricorrenza deve essere per tutti un monito a rinnovare l’impegno contro le organizzazioni mafiose”.

Per la prima volta la commemorazione della strage di Via de’ Georgofili si tiene senza la storica presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, Giovanna Maggiani Chelli, scomparsa nell’agosto del 2019. La donna, madre di una ragazza rimasta ferita nell’attentato del 27 maggio 1993, è stata ricordata in apertura della commemorazione online della strage dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. “Con lei – ha detto Rossi – abbiamo perso una donna che con coraggio e tenacia aveva contribuito a tenere viva la memoria e la lotta contro le mafie: nel suo forte impegno civile e morale aveva collaborato intensamente con la Regione per l’affermazione dei valori della legalità”. Giovanna Maggiani Chelli, ha ricordato Grasso, “è stata uno stimolo continuo, perché ha seguito tutte le udienze del processo, conosceva tutti gli atti; era una fonte inesauribile anche per i cronisti, e non ha mai smesso di farci domande. Io che ho avuto il privilegio di condurre una parte di quelle indagini, dal ’97 al ’99, proprio a Firenze, insieme a un’altra persona che ricordo con tanta commozione, il mio collega e amico Gabriele Chelazzi, abbiamo cercato di rispondere più possibile a quelle domande”.

Commemorazione online della strage di Via de’ Georgofili

Firenze, “Oggi come allora sono ancora troppe le contraddizioni, i nodi insoluti che solcano la nostra società: il potere delle organizzazioni criminali non è affatto finito, tutt’altro purtroppo, e si presenta stabilmente anche nei nostri territori”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, nel video che apre la commemorazione online della strage di Via de’ Georgofili del 27 maggio 1993.

L’emergenza sanitaria, ha osservato Rossi durante la video commemorazione, “pone anche sfide inedite rispetto alle quali occorre vigilare, non solo sulla situazione delle carceri, che ha portato alla scarcerazione persino di alcuni capimafia, rispetto a cui giustamente l’associazione delle vittime ha richiamato l’attenzione: l’epidemia rischia di avere infatti gravissime ripercussioni economiche, e creare purtroppo il rischio molto grave e concreto che la mafia e le organizzazioni criminali possano trovare dentro questa crisi nuove occasioni per espandersi, approfittando delle difficoltà economiche di tanti imprenditori. Per questo questa ricorrenza deve essere per tutti un monito a rinnovare l’impegno contro le organizzazioni mafiose”.

Per la prima volta la commemorazione della strage di Via de’ Georgofili si tiene senza la storica presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, Giovanna Maggiani Chelli, scomparsa nell’agosto del 2019. La donna, madre di una ragazza rimasta ferita nell’attentato del 27 maggio 1993, è stata ricordata in apertura della commemorazione online della strage dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.

“Con lei – ha detto Rossi – abbiamo perso una donna che con coraggio e tenacia aveva contribuito a tenere viva la memoria e la lotta contro le mafie: nel suo forte impegno civile e morale aveva collaborato intensamente con la Regione per l’affermazione dei valori della legalità”.

Giovanna Maggiani Chelli, ha ricordato Grasso, “è stata uno stimolo continuo, perché ha seguito tutte le udienze del processo, conosceva tutti gli atti; era una fonte inesauribile anche per i cronisti, e non ha mai smesso di farci domande. Io che ho avuto il privilegio di condurre una parte di quelle indagini, dal ’97 al ’99, proprio a Firenze, insieme a un’altra persona che ricordo con tanta commozione, il mio collega e amico Gabriele Chelazzi, abbiamo cercato di rispondere più possibile a quelle domande”.

Elezioni: Grasso a Firenze, ricostruiamo sinistra che Pd ha disperso

“Noi abbiamo dei valori e dei principi che sono alla base del nostro movimento, e stiamo ricostruendo la sinistra che possa portare avanti quello che si è disperso da parte del Pd”. Lo ha detto il presidente del Senato e leader LeU Pietro Grasso rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo le elezioni sarà possibile una collaborazione con il Pd. Grasso è intervenuto a margine di una iniziativa elettorale al teatro Puccini di Firenze.

Intervista di Gimmy Tranquillo.

“Siamo pronti a raccogliere tutti quegli elettori che si riconoscono nei nostri valori”, ha aggiunto. Grasso ha sottolineato che “il nostro punto prioritario è certamente il lavoro e questa è una differenza con il Pd”, in riferimento all”articolo 18 e al Jobs act, “ma poi abbiamo altri temi prioritari come l”ambiente, la riconversione ecologica, la cultura, il turismo, che possono sviluppare il lavoro”.

Elezioni: Renzi e Grasso in contemporanea oggi a Firenze, le dirette di Controradio

Oggi ‘match’ ravvicinatissimo e in contemporanea tra Matteo Renzi e Pietro Grasso. Dal teatro Aurora di Scandicci il segretario del Pd ha inaugurato la campagna elettorale nel collegio fiorentino, l’uninominale per il Senato. Il leader di Leu, sempre alle 11, è salito sul palco del teatro Puccini per dare il via alla corsa elettorale di Liberi e Uguali in Toscana.

“Noi abbiamo dei valori e dei principi che sono alla base del nostro movimento, e stiamo ricostruendo la sinistra che possa portare avanti quello che si è disperso da parte del Pd”. Lo ha detto il presidente del Senato e leader LeU Pietro Grasso rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo le elezioni sarà possibile una collaborazione con il Pd. Grasso è intervenuto a margine di una iniziativa elettorale al teatro Puccini di Firenze.

“Se pensate che essere di sinistra è gridarlo ma poi votate nei collegi per far vincere Salvini, io dico che voi non siete di sinistra, voi aiutate il centrodestra”. Lo ha detto Matteo Renzi a Scandicci (Firenze) rivolgendosi a Leu, senza citare il partito composto anche da ex dem.

I contributi audio verranno riproposti in uno speciale radiofonico che andrà in onda lunedì 5 febbraio 2018, nella trasmissione Todo Cambia, dalle 8.40.

 

Biotestamento: #fatepresto, “vittoria dei diritti, grazie a Gesualdi”

“La legge sul biotestamento è finalmente stata approvata ed è ora un patrimonio di tutti, da attuare e difendere. Oggi ha vinto la politica alta, la difesa dei diritti della persona”: così in una nota il comitato #fatepresto, nato dopo l’appello di Michele Gesualdi, ex presidente della Provincia di Firenze e che è stato uno degli allievi di don Milani.

“Una vittoria frutto del lavoro di tanti, associazioni, politici e semplici cittadini, e di quell’intesa popolare tra cristiani e laici cui Michele Gesualdi, pur privato della
capacità di parlare dalla terribile malattia che lo tormenta, ha saputo dar voce e forza”, si aggiunge nella nota.
“Un contributo riconosciuto dallo stesso presidente del Senato Pietro Grasso che stamani ha ricevuto Sandra Gesualdi e Serena Pillozzi, latrici di oltre 108.000 adesioni all’appello
#fatepresto lanciato dal comitato trasversale raccoltosi intorno a Gesualdi. Nel salutare i giornalisti al termine della votazione, il presidente Grasso ha voluto ricordare con commozione e riconoscenza la lettera inviata da Gesualdi il primo novembre a lui e ai capigruppo del Senato. Una lettera, letta integralmente dalla senatrice Alessia Petraglia nel suo intervento in aula – conclude la nota – che resterà nella storia della difesa dei diritti della persona in questo Paese”.

Omicidio Ciatti: Di Giorgi, autorità spagnole dicano verità

Senato: Grasso riceve i genitori di Niccolò Ciatti, giovane ucciso in una discoteca in Spagna.

Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto oggi a Palazzo Madama i genitori e la
sorella di Niccolò Ciatti – il ragazzo barbaramente ucciso ad agosto in una discoteca a Lloret de Mar, in Spagna – assieme ad una delegazione della Scuola superiore ‘Russell-Newton’ da lui frequentata a Scandicci.

I familiari di Niccolò e la delegazione della Scuola erano accompagnati dalla Vice Presidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi e dal Sindaco di Scandicci, Sandro Fallani.
Gli studenti hanno consegnato al Presidente del Senato una petizione firmata da studenti e docenti che esprime pieno supporto ‘a tutti coloro che lavorano alle indagini’ e chiede
‘una giustizia completa e senza zone d’ombra’ per il compagno scomparso.

Il Presidente Grasso segue con la massima attenzione la vicenda e ha assicurato ai familiari di Niccolò il proprio convinto sostegno alle iniziative finalizzate a fare chiarezza
sulle responsabilità e a dare ‘risposte ferme e chiare’ sull’accaduto. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Madama.

“Le autorità giudiziarie spagnole devono fare di più per rispondere alla domanda di verità e di giustizia che arriva dalla famiglia del povero Niccolò Ciatti, e dai suoi ex compagni di scuola, compatti nel sostenere la famiglia di Niccolò. Noi rappresentanti delle istituzioni italiane faremo tutto quanto è nelle nostre facoltà per rispondere a questa legittima e sacrosanta aspettativa”. Così la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi.

“Da questa inaccettabile disgrazia, l’impegno portato avanti anche dagli ex compagni di scuola di Niccolò colpisce e fa riflettere. Da questa triste e cattiva vicenda – aggiunge –
forse l’impegno e la solidarietà dei giovani, la loro richiesta di giustizia, possono essere un piccolo germoglio di speranza, che certo non restituirà Niccolò alla vita e ai suoi affetti
familiari, ma che dà speranza e aiuta la battaglia di tutti per ottenere la giusta pena per i responsabili di questo feroce omicidio”.

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