Viareggio. Prete ‘beccato’ mentre compra coca a Migliarino

La droga era in una bustina e in quantità giudicata per uso personale pertanto è scattata solo la segnalazione amministrativa. Il prete, intercettato da una pattuglia della Polizia Stradale,  indossava abiti civili.

La vicenda risale ad alcuni giorni fa e ne riportano oggi le testate locali. Un prete  è incappato  nei controlli della Polizia stradale mentre acquistava cocaina nella pineta lungo l’Aurelia tra Torre del Lago (Lucca) e Migliarino (Pisa) così viene segnalato alla prefettura come assuntore di stupefacenti.

Il prete, secondo quanto si apprende, svolge la sua attività di religioso in Versilia. La droga era in una bustina e in quantità giudicata per uso personale pertanto è scattata solo la segnalazione amministrativa.

Una pattuglia aveva  notato il prete in piena notte scendere dalla sua auto, dirigersi nel bosco e ritornare a bordo, quindi gli agenti lo hanno fermato a un distributore di benzina poco più avanti.

Il sacerdote indossava abiti civili. Dai documenti è emerso che si tratta di un sacerdote 45enne della zona. La droga è stata sequestrata e la patente di guida ritirata.

“In merito alla notizia che vede coinvolto un prete  della Arcidiocesi di Lucca, l’arcivescovo monsignor Paolo Giulietti si è subito attivato per comprendere le circostanze di quanto avvenuto. Lo stesso arcivescovo, rintracciato il sacerdote, sta affrontando con lui la questione in attesa, ripete, di verificare quanto effettivamente successo”. Lo scrive l’Arcidiocesi di Lucca in una nota relativa alla vicenda del parroco della Versilia trovato da una pattuglia della Polstrada a comprare cocaina per uso personale nella pineta di Migliarino Pisano, lungo l’Aurelia.

Giornata della Memoria: a Lucca nasce il Giardino dei Giusti

Un giardino diffuso, così come pensato dall’amministrazione Tambellini, che troverà casa su tutto il territorio comunale, negli alberi che di volta in volta saranno intitolati ai Giusti, alle donne e agli uomini che in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona

È stato istituito proprio oggi, in occasione della Giornata della Memoria, il Giardino dei Giusti della città di Lucca. Un giardino diffuso, così come pensato dall’amministrazione Tambellini, che troverà casa su tutto il territorio comunale, negli alberi che di volta in volta saranno intitolati ai Giusti, alle donne e agli uomini che in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.

E con la nascita del Giardino dei Giusti di Lucca sono stati intitolati anche i primi due alberi. Il pioppo monumentale fuori Porta San Donato, sugli spalti delle Mura urbane, porta il nome di fratel Arturo Paoli, che si è impegnato senza sosta durante la seconda guerra mondiale a favore degli ebrei perseguitati. Mentre il maestoso cedro di Porta Elisa da oggi è dedicato a don Aldo Mei, il parroco di Fiano trucidato da un plotone di Ss sotto gli spalti delle Mura il 4 agosto 1944 e sepolto nella fossa che egli stesso era stato costretto a scavarsi con le sue mani.

Altre intitolazioni saranno organizzate nei prossimi mesi e a questo percorso di riappropriazione della memoria si accompagnerà anche la costituzione di un centro di documentazione sull’argomento, collegato anche alle altre istituzioni, agli altri comitati e alle altre organizzazioni che operano sugli stessi temi.

A presentare l’iniziativa sono stati il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e l’assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina. Presenti anche il vescovo, Paolo Giulietti, la consigliera provinciale, Teresa Leone, i rappresentanti dell’Isrec Lucca e i rappresentanti delle associazioni della memoria del territorio.

“Negli anni sono sorti sempre nuovi Giardini dei Giusti in parchi pubblici, scuole, città e Ambasciate in tutto il mondo – spiegano Tambellini e Vietina -. I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti, sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti, non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno. I Giusti non sono vittime, ma sono coloro che si impegnano a soccorrere i perseguitati durante i genocidi, a difendere la dignità umana calpestata nei regimi totalitari e a testimoniare la verità per non dimenticare. Nel corso degli anni sono stati onorati i Giusti della Shoah, del genocidio armeno, dei Gulag, di Rwanda, Cambogia, America Latina; il coraggio civile di giornalisti, intellettuali, diplomatici, religiosi, semplici cittadini; i “Giusti del nostro tempo” sono coloro che si assumono una responsabilità di fronte alle sfide del presente come il fondamentalismo, la crisi dei migranti, i nuovi populismi”.

Il Comune di Lucca porterà avanti l’iniziativa insieme all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca (IsrecLu) e coinvolgerà anche l’associazione Talea, soprattutto per quanto riguarda la piantumazione di nuove piante. Inoltre l’amministrazione comunale, con l’istituzione del Giardino dei Giusti, aderisce alla Giornata Europea dei Giusti, la ricorrenza fissata in data 6 marzo, e alla rete GariwoNetwork, ideata dall’associazione Gariwo per connettere tutti i soggetti impegnati nella diffusione del messaggio dei Giusti e i referenti dei Giardini dei Giusti in ogni parte del mondo.

 

Lucca: Lega attacca vescovo contrario a ‘sicurezza bis’

Monsignor Giuletti aveva postato una foto in cui mostra un cartello contro l’approvazione del DL. Montemagni (Lega): “come un Tambellini qualsiasi. E attacca: ” luoghi di culto spesso semivuoti, mentre le piazze con la presenza del ministro Salvini sono sempre pienissime”

“Il vescovo di Lucca non faccia il politico, si adoperi a predicare il Vangelo ed a attrarre più fedeli nelle chiese cittadine”: così il capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Toscana, Elisa Montemagni, sul prelato lucchese per una foto riportata oggi da Il Tirreno in cui lo si vede mostrare un cartello di critica al decreto sicurezza bis durante un’iniziativa pubblica in città domenica sera. Nel cartello c’è scritto ‘La disumanità non può diventare legge’. “E’ arrivato da poco, ma subito il nuovo vescovo di Lucca Paolo Giulietti si toglie l’abito talare ed indossa quello di un Tambellini qualsiasi (il sindaco di Lucca, ndr)”, afferma Elisa Montemagni esprimendo il suo “forte disappunto verso questa Chiesa, fortunatamente solo una parte di essa, che pensa quotidianamente a fare bassa politica e non alla cura delle anime dei fedeli che, tra l’altro, a Lucca paiono un po’ scarseggiare, visto che i luoghi di culto sono spesso semivuoti, mentre le piazze con la presenza del ministro Salvini, anche in piena estate, sono sempre pienissime”. “Tra l’altro – conclude la capogruppo leghista in Regione – invito il responsabile della diocesi lucchese a leggere attentamente i 18 articoli del decreto prima di emettere giudizi così trancianti su un documento che vuole garantire maggiore sicurezza e quindi più serenità ai cittadini”.

‘Io sto dalla parte dell’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti e dalla parte della liberta’ di
espressione. Rivendico orgogliosamente di avere votato contro il decreto sicurezza bis del ministro Salvini’ asfferma invece ll presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci

Papa nomina mons. Giulietti arcivescovo di Lucca

Il Papa ha nominato arcivescovo di Lucca mons. Paolo Giulietti, finora vescovo ausiliare e vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia-Città
della Pieve. Mons. Giulietti prende il posto di mons. Benvenuto Italo
Castellani.

Con monsignor Paolo Giulietti, nominato oggi dal Papa vescovo di Lucca, “abbiamo fatto un
percorso insieme nella Cei, lui guidando la Pastorale Giovanile, io quella Vocazionale. Lo conosco bene e ho avuto modo di apprezzare il suo operato e il suo pensiero. Questo passaggio lo vivo in maniera davvero serena e naturale anche come percorso di fede. Ero fra gli altri vescovi a imporre le mani durante la consacrazione episcopale di monsignor Paolo avvenuta a Perugia. Credo sia un segno di continuità”.

Queste le parole di monsignor Italo Castellani, vescovo di Lucca, in occasione dell’incontro
in arcivescovado per dare la comunicazione del nome del suo successore: tra i presenti anche il presidente della Provincia Luca Menesini e il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. Castellani ha annunciato commosso il nome del suo successore.

Monsignor Castellani era stato nominato vescovo coauditore il 31 maggio 2003 da papa Giovanni Paolo II. Prese poi il posto di Bruno Tommasi, vescovo di Lucca, il 22 gennaio 2005 dopo il raggiungimento dei limiti di età del suo predecessore. A norma di diritto canonico Castellani aveva presentato le sue dimissioni lo scorso 20 giugno in attesa delle decisioni di Papa Francesco.

 

 

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