Strage Viareggio: sentenza corte d’appello prevista per 20 giugno

La corte di appello di Firenze ha comunicato alle parti del processo sulla strage ferroviaria di Viareggio che la prossima udienza, con camera di consiglio e sentenza, è prevista per il prossimo 20 giugno.

Lo ha indicato il presidente Paola Masi al termine dell’udienza odierna nel pomeriggio, sullla strage di Viareggio dopo che si sono concluse le repliche dei difensori.
La sentenza di appello, quindi, sarà pronunciata a pochi giorni dal decennale del disastro ferroviario in cui il 29 giugno 2009 morirono 32 persone per il deragliamento di un treno merci e la conseguente esplosione di un vagone cisterna con gpl nel centro abitato di Viareggio, a poca distanza dalle case.

“E’ sbagliato paragonare le responsabilità del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino nel naufragio dell’isola del Giglio (Grosseto) del 13 gennaio 2012, e le imputazioni a carico dei dirigenti delle imprese ferroviarie tedesche, che affittavano i loro carri merci in Italia, al processo di appello sulla strage di Viareggio in corso a Firenze.” E’ quanto hanno sostenuto le difese dei manager tedeschi e delle aziende ferroviarie tedesche e austriache. Gli avvocati nelle repliche hanno voluto ribattere anche su questo punto al pg Luciana Piras. “I dirigenti tedeschi – hanno detto in buona sostanza gli avvocati difensori – non sono Schettino, semmai sono come i dirigenti di Costa Crociere, di cui però in tutto il procedimento è stata esclusa la loro responsabilità nel naufragio” da addebitare esclusivamente al comandante della nave.

 

Strage Viareggio: appello rigetta istanza annullamento del processo

La corte di appello di Firenze nell’udienza odierna ha respinto la richiesta di annullamento della sentenza del processo di primo grado per la strage di Viareggio, emessa dal tribunale di Lucca, rigettando l’istanza di alcune difese.

Dopo camera di consiglio, il presidente del collegio Paola Masi ha dichiarato infondata l’eccezione presentata dalle difese degli imputati, le quali avevano avanzato dubbi circa i criteri di composizione del collegio del tribunale di Lucca. La questione, che era già emersa in primo grado, riguardava la presenza, tra i giudici chiamati a formare il collegio, di magistrati legati per vari motivi a Viareggio, anche per averci svolto la professione quando il tribunale di Lucca aveva una sede distaccata nella città sul litorale.

La decisione circa la composizione del collegio giudicante, ha affermato la corte di appello fiorentina riprendendo le motivazioni già esposte dai giudici di primo grado, è stata “corretta e doverosa”.

Se gli avvocati degli imputati avessero avuto “dubbi sull’imparzialità dei giudici di primo grado”, afferma nell’ordinanza di rigetto la corte di Appello, respingendo l’eccezione, “avrebbero potuto e dovuto presentare istanza di ricusazione nei loro confronti”.

Soddisfazione per la decisione della corte è stata espressa dall’Associazione delle vittime ‘Il mondo che vorrei’. “C’era il rischio che venisse annullato tutto – ha dichiarato Marco Piagentini, esponente dell’Associazione – Questa corte per fortuna è professionalmente qualificata e ci piace come ha impostato il processo. Alla fine è venuta fuori ancora una volta la verità, gli imputati si difendono dal processo e non nel processo”.

“Probabilmente – ha concluso Piagentini – entro giugno avremo una sentenza di appello.”

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