CdM su scuola: le Superiori non riaprono fino all’11 gennaio

Firenze era pronta col potenziamento di mezzi di trasporto, controlli alle fermate e scaglionamenti in ingresso ed uscita.  La Toscana era pronta. Minoritaria nel panorama nazionale aveva annunciato ieri  la riapertura il 7 gennaio. E invece, l’11 gennaio diventa   il punto di caduta di un Consiglio dei Ministri finito dopo mezzanotte che sulla scuola ha fatto nuovamente marcia in dietro.

“È passato quasi un anno e la scuola italiana è ancora al palo. Il Governo non è ancora in grado di garantire la riapertura delle superiori  perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità nemmeno per quello che riguarda il diritto all’istruzione, come previsto dalla Costituzione”. Per questo motivo Priorità alla scuola annuncia che tornerà a protestare davanti alle scuole superiori giovedì 7 gennaio.

La cronaca delle ultime ore nel lancio di agenzia Ansa:

Dopo una giornata di tensione tra governo e Regioni sulla data del 7 gennaio il capodelegazione del Pd, Dario Franceschini, propone di rinviare l’apertura almeno a partire dal 15 gennaio. Le ministre di Italia Viva non ci stanno così come la titolare dell’Istruzione Lucia Azzolina. E nel mirino del M5S, ad un certo punto, finisce anche il ministro dei Trasporti Paola De Micheli. La riunione dura quasi tre ore: ha inizio poco prima delle 22, sebbene diversi ministri giungano a Palazzo Chigi alle 21. Il decreto sulle restrizioni in vigore dal 7 al 15 gennaio – con il weekend del 9-10 “arancione” e una fascia “gialla rafforzata” negli altri giorni – era ormai pronto.

Ma il Pd, al tavolo del Cdm, esprime una linea già emersa nel pomeriggio dal segretario Nicola Zingaretti: sulla scuola è necessario un rinvio. Franceschini pone il tema come una “questione politica”. E la data più adeguata per riaprire le superiori in presenza (al 50%), secondo i Dem, sarebbe quella del 18. “Il rinvio è segno di un caos inaccettabile. Non si doveva arrivare a questo punto quando lo abbiamo detto da mesi che le scuole avrebbero riaperto a gennaio”, sbottano le ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti proprio mentre in tv Matteo Renzi torna ad attaccare frontalmente il premier Giuseppe Conte. Il clima si fa tesissimo. E il M5S se la prende anche con De Micheli. “L’organizzazione dei trasporti è stata totalmente assente”, sottolinea una fonte di governo pentastellata.

Alla fine la mediazione cade sull’11 gennaio.

Il Cdm dà il via libera al decreto che dal 7 gennaio entrerà in vigore introducendo, tra l’altro, un Rt più rigido per la classificazione di rischio regionali. E anche sui vaccini il decreto introduce una norma secondo cui, qualora un paziente non in condizione di esprimere il consenso libero alla somministrazione sia privo di un tutore legale, sarà il giudice tutelare a rinviare al direttore sanitario o responsabile medico la decisione della somministrazione. Ma lo scontro sulla scuola rischia di essere un’ulteriore coda velenosa dell’aria di pre-crisi che si respira nel governo.

Coronavirus: Palazzo Chigi, nuove misure scattano da lunedì 23

Le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte scatteranno da lunedì 23. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi. Pertanto, le attività produttive che rientrano nelle restrizioni annunciate, nella giornata di oggi 22 marzo,  saranno regolarmente aperte, spiegano le
medesime fonti.

Scatterà domani l’ulteriore stretta alle attività “non essenziali” decisa ieri sera dal Governo per contrastare l’emergenza coronavirus. Già da oggi in vigore invece in autonomia in Lombardia e Piemonte. Ieri nuovo record di decessi in un giorno: 793, per un totale di 4.825. Conte parla della “crisi più difficile per l’Italia dal dopoguerra”. All’appello del Governo per una task force di altri 300 medici hanno risposto in 7.220.

Il provvedimento non prevede la chiusura di supermercati, farmacie, parafarmacie, poste. Saranno garantiti inoltre i servizi pubblici essenziali. Un decreto del presidente del Consiglio dei ministri preso dopo aver consultato tutte le parti sociali, verrà pubblicato nella giornata di oggi e sarà in vigore fino al 3 aprile.

Ecco la lista dei servizi considerati essenziali secondo i codici Ateco, che l’Istat utilizza per catalogare le attività economiche.

A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA
E SERVIZI CONNESSI
02 SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI
03 PESCA E ACQUACOLTURA
B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
05 ESTRAZIONE DI CARBONE (ESCLUSA TORBA)
06 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE
07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
08 ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
09 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL’ESTRAZIONE
C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
10 INDUSTRIE ALIMENTARI
11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE
12 INDUSTRIA DEL TABACCO
13 INDUSTRIE TESSILI
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI
IN PELLE E PELLICCIA
15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I
MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA
INTRECCIO
17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA
18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI
19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE
DEL PETROLIO
20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
21 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI
FARMACEUTICI
22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE
23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI
NON METALLIFERI
24 METALLURGIA
25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E
ATTREZZATURE)
26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA;
APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI
OROLOGI
27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED
APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE 52
28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE N.C.A.
29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI
30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
31 FABBRICAZIONE DI MOBILI
32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE
33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED
APPARECCHIATURE
D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA
CONDIZIONATA
35 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI
RIFIUTI E RISANAMENTO
36 RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA
37 GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE
38 ATTIVITÀ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI;
RECUPERO DEI MATERIALI
39 ATTIVITÀ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
F COSTRUZIONI
41 COSTRUZIONE DI EDIFICI
42 INGEGNERIA CIVILE
43 LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
G COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI
AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
45 COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI
AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
46 COMMERCIO ALL’INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI
MOTOCICLI)
47 COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI
MOTOCICLI)
H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
49 TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE
50 TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA
51 TRASPORTO AEREO
52 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI
53 SERVIZI POSTALI E ATTIVITÀ DI CORRIERE
I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE
CLASSIFICAZIONE PER SEZIONI E DIVISIONI 53
55 ALLOGGIO
56 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
58 ATTIVITÀ EDITORIALI
59 ATTIVITÀ DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI
PROGRAMMI TELEVISIVI, DI REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE
60 ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE
61 TELECOMUNICAZIONI
62 PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITÀ
CONNESSE
63 ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI
K ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE
64 ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI
PENSIONE)
65 ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE
ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)
66 ATTIVITÀ AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITÀ
ASSICURATIVE
L ATTIVITÀ IMMOBILIARI
68 ATTIVITÀ IMMOBILIARI
M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
69 ATTIVITÀ LEGALI E CONTABILITÀ
70 ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE
71 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED
ANALISI TECNICHE
72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
73 PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO
74 ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
75 SERVIZI VETERINARI
N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE
IMPRESE
77 ATTIVITÀ DI NOLEGGIO E LEASING OPERATIVO
78 ATTIVITÀ DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE
79 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DELLE AGENZIE DI VIAGGIO, DEI TOUR OPERATOR E
SERVIZI DI PRENOTAZIONE E ATTIVITÀ CONNESSE
80 SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE
81 ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE 54
82 ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI
SUPPORTO ALLE IMPRESE
O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE
OBBLIGATORIA
84 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE
OBBLIGATORIA
P ISTRUZIONE
85 ISTRUZIONE
Q SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
86 ASSISTENZA SANITARIA
87 SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE
88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE
R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E
DIVERTIMENTO
90 ATTIVITÀ CREATIVE, ARTISTICHE E DI INTRATTENIMENTO
91 ATTIVITÀ DI BIBLIOTECHE, ARCHIVI, MUSEI ED ALTRE ATTIVITÀ
CULTURALI
92 ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE,LE SCOMMESSE,LE CASE DA GIOCO
93 ATTIVITÀ SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DI DIVERTIMENTO
S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI
94 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE
95 RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LACASA
96 ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI PER LA PERSONA
T ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER
PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI
INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E
CONVIVENZE
97 ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER
PERSONALE DOMESTICO
98 PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA
PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE
U ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI
99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI

Novità, infine, sul versante dei giochi. L’Agenzia per le Dogane e i Monopoli ha sospeso il Lotto e il Superenalotto. La decisione, riportata in una circolare, riguarda tutte le lotterie e le slot machines.

Maltempo, Cdm dichiara stato di emergenza per Arezzo e Siena

Il Consiglio dei Ministri ieri ha dichiarato “lo stato di emergenza nei territori delle province di Arezzo e Siena interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 27 e 28 luglio 2019”. A renderlo noto è Palazzo Chigi attraverso un comunicato.

Già il 2 agosto il presidente Rossi aveva scritto al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale evidenziando i caratteri di eccezionalità dell’evento e la rilevanza dei danni. Il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale permette di estendere e rafforzare gli impegni già messi in atto dalla Regione fin dai primi giorni dopo il disastroso evento che ha colpito, oltre ad Arezzo, anche il senese.

“Mi fa piacere – ha detto il presidente Enrico Rossi – e si ringrazia il governo per questo provvedimento. Ci metteremo subito al lavoro per arrivare quanto prima all’ordinanza del Capo del Dipartimento con la nostra intesa”.

“Apprendo con piacere la notizia – ha detto l’assessore Federica Fratoni – Coniugata a quanto abbiamo già fatto con la delibera di di giunta dello scorso 5 agosto con cui avevamo individuato le aree colpite – 46 comuni nelle cinque province coinvolte – , attivato un finanziamento di oltre un milione di euro per coprire parte dei costi degli interventi di emergenza degli enti locali, e un altro di oltre 800.000 euro per finanziare gli interventi di riparazione delle arginature dei corsi d’acqua interessati, ci permette di affrontare con più serenità la ricostruzione dei territori così duramente colpiti”.

L’assessore Vittorio Bugli aggiunge: “La Presidenza del Consiglio dei ministri non ha potuto purtroppo riconoscere lo stato d’emergenza sugli altri territori da noi segnalati cioè Firenze, Grosseto e Lucca, ma come Regione, oltre a quanto provveduto con la dichiarazione dello stato d’emergenza regionale, ci impegneremo a trovare una soluzione per far fronte alle necessità particolarmente dei privati e delle attività produttive che non possono aver risposta con le risorse di questa emergenza nazionale”.

“Esprimo apprezzamento per quanto deciso a vantaggio del territorio aretino – ha detto quindi l’assessore Vincenzo Ceccarelli – E voglio sottolineare come la sinergia che, dopo l’evento, si è subito manifestata fra enti locali, portatori di interesse, cittadini, associazioni di categoria e Regione, abbia avuto come effetto questa risposta che ci permetterà di affrontare meglio la ricostruzione dei prossimi mesi”.

Periferie, Nardella: “Taglio Milleproroghe confermato. Nessun’altra certezza da governo”

E’ avvenuto ieri l’incontro tra il governo e Anci sul cosiddetto ‘Piano periferie’, durante il quale era presente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e una delegazione di sindaci, tra i quali Dario Nardella che non si fida del governo: “ha respinto la proposta di eliminare il taglio. Se c’è volontà perché aspettare il decreto?”.

E’ avvenuto ieri il vertice a Palazzo Chigi tra Governo e Anci sul ‘Piano periferie’. All’incontro con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il sottosegretario al ministero dell’Economia, Massimo Garavaglia, hanno partecipato con Decaro, i sindaci di Roma, Virginia Raggi; Torino, Chiara Appendino; Padova, Sergio Giordani; Treviso, Mario Conte; Livorno, Filippo Nogarin, Bologna, Virginio Merola; Firenze, Dario Nardella; Pesaro, Matteo Ricci; Parma, Federico Pizzarotti; Cosenza, Mario Occhiuto; il vicepresidente dell’Anci, Roberto Pella; il presidente del Consiglio nazionale dell’associazione, Enzo Bianco; e il coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi.

Sul tavolo il governo ha portato un decreto, da presentare entro una settimana, dieci giorni, che andrà a stanziare nell’arco di tre anni i fondi del piano per le periferie congelati dal Milleproroghe. E mentre proprio ieri sera Decaro ha annunciato “principi e fondi tutti salvi”, il sindaco di Firenze Dario Nardella non nasconde la sua contrarietà ai microfoni di Controradio: “Non abbiamo visto nessun testo del decreto, non sappiamo quando verrà presentato e non abbiamo certezze nè sui contenuti nè sulle modalità. Ad oggi l’unico fatto è la conferma del taglio del Milleproroghe”.

Oggi alla Camera si vota il maxi emendamento per tagliare i fondi destinati alla riqualifica delle periferie, già passato al Senato. Dopo l’incontro di ieri Nardella non si fida del governo e delle sue proposte: “Se il governo viole rimettere questi soldi, perché non lo fa già oggi co il voto su l Milleproroghe alla Camera. Come possiamo credere al fatto che lo farà in un decreto la prossima settimana se non l’ha voluto fare oggi?”.

E continua il sindaco di Firenze: “Il Milleproroghe prevede un taglio da 1,6 miliardi sul bando periferie. Se rimanesse questo taglio dobbiamo difenderci in tutti i modi, anche per vie legali. Per Firenze si tratta di 18 milioni di euro, di cui più la metà già contrattualizzati. E’ una cosa mai vista quella di togliere soldi stanziati e confermati con convenzioni e non permetterò che siano i cittadini, i fiorentini, a pagare per questo”.

Dall’altra parte, il Presidente di Anci, Antonio Decaro, commenta: “Abbiamo deciso di non sospendere le relazioni istituzionali con il governo perché il presidente del Consiglio si è impegnato entro una settimana, dieci giorni, a risolvere il problema creato dal blocco dei fondi per il bando periferie disposto in Senato ad agosto con un emendamento al Milleproroghe”. E continua: “Non abbiamo capito le motivazioni per le quali non è possibile porre rimedio in queste ore. Ma registriamo un impegno importante. Che metteremo alla prova dei fatti. Come ho annunciato direttamente al presidente Conte, se non si arriverà alla soluzione, noi sindaci non parteciperemo più ai lavori della conferenza unificata, dal cui esame passano tutti i provvedimenti”.

“Nel Milleproroghe – conclude Decaro – erano stati cancellati finanziamenti per un miliardo e seicento milioni. Soldi destinati ai cittadini più fragili, alle zone delle città in cui si concentra il disagio, alle periferie. La trattativa partiva di là. Abbiamo ottenuto l’impegno del capo del governo perché tutti quei soldi siano recuperati, sebbene rimodulati nel tempo, tenendo conto delle esigenze di ogni Comune”.

 

 

 

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