Open day per 1/a e 3/a dose a Firenze, e Borgo San Lorenzo

Tornano a Firenze gli open day per vaccinarsi. È l’iniziativa ‘Vaccino dì’, lanciata da Ordine dei medici di Firenze, Federazione regionale Misericordie della Toscana e Coordinamento Misericordie area fiorentina e sostenuta da Regione Toscana e Usl Toscana Centro.

L’iniziativa Open day permetterà di poter svolgere sia la prima dose ma anche la terza dose per chi ne ha già diritto. Il ‘Vaccino dì’ continuerà il 16 novembre in piazza dell’Isolotto a Firenze, per poi proseguire il 23 novembre in via Caduti di Montelungo, a Borgo San Lorenzo e concludersi il 30 novembre in piazza Dalmazia a Firenze. Per tutti gli appuntamenti l’orario è 10-15.

“Vaccinarsi è l’unica opzione possibile per poter tornare alla normalità – commenta il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Pietro Dattolo -. In questi giorni diamo anche la possibilità, per chi ne ha diritto, di fare la terza dose, che è essenziale in modo da ampliare la copertura e sconfiggere definitivamente il Covid”.

“Prosegue con piacere – sottolinea il presidente del Coordinamento Misericordie area fiorentina Andrea Ceccherini – la collaborazione tra il Coordinamento Misericordie Area Fiorentina e l’Ordine dei Medici di Firenze, al fine di dare un concreto contributo affinché il vaccino arrivi a tutti, anche a coloro che sono impossibilitati a prenotarlo tramite portale. Le Misericordie sono in prima linea nel promuovere la vaccinazione a tutti i cittadini”.

‘Open day’ per vaccinarsi in piazza a Firenze

Firenze, un ‘Open day’ per vaccinarsi, nella centralissima piazza della Repubblica, con la possibilità di fare la prima somministrazione ma anche la terza dose per coloro che rientrano nelle categorie previste.

L’Open Day è previsto per il 26 ottobre, dalle 10 alle 15, con l’iniziativa “Vaccino dì – Il vaccino non è mai stato così vicino”, lanciata da Ordine dei medici, Federazione regionale Misericordie della Toscana e Coordinamento Misericordie area fiorentina.

Chiunque si presenti con la tessera sanitaria, spiega una nota, potrà ricevere una dose di Pfizer senza alcuna prenotazione, ad accesso libero. Si potrà fare la prima dose o la terza per chi ha ricevuto la seconda da almeno sei mesi nel caso di over 80, personale sanitario, persone con elevata fragilità.

“Dobbiamo fare il possibile per evitare di tornare ai livelli terribili dell’emergenza pandemica con chiusure e limitazioni – dice il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Pietro Dattolo -, e l’unico modo per farlo è la vaccinazione. Un grande sforzo è stato compiuto e il personale della medicina generale e della sanità è stato ed è in prima linea. Adesso è però il momento di un altro sforzo: la terza dose è essenziale e non più rinviabile per la fascia di popolazione più debole e iniziative come questa sono fondamentali per la promozione e necessarie per accelerare la copertura”.

Per il presidente del Coordinamento Misericordie area fiorentina Andrea Ceccherini. “il volontariato in Toscana rappresenta un’eccellenza, non c’è settore della nostra vita sociale che non ne usufruisca e la sanità è la punta di diamante dello sforzo del nostro terzo settore, dai servizi di emergenza-urgenza alla campagna vaccinale. Le Misericordie sono in campo dal primo minuto di questa pandemia e non molleranno di un centimetro”.

Ordine medici: tagli e blocco assunzioni sono morte sistema sanitario

 “Sarebbe alquanto paradossale dopo quasi due anni di criticità e sacrifici. Servono al contrario nuove assunzioni e investimenti” dice il  presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo

“La sola idea di utilizzare la forbice in un momento simile, dopo quasi due anni di criticità e sacrifici assoluti è semplicemente scioccante. Sarebbe il de profundis, un paradosso” lo dichiara il presidente dell’ordine dei medici di Firenze, Pietro Dattolo a proposito delle voci “di tagli nel sistema sanitario della Toscana” che, dice “si rincorrono ormai con eccessiva assiduità”.

“Ci auguriamo davvero che in previsione del piano di bilancio, e di eventuali necessità di rientro dopo i costi importanti degli ultimi mesi dovuti al Covid, non si scelga di ridurre spese e investimenti in un settore che ancora una volta si è dimostrato vitale. Confidiamo in una smentita al più presto a quello che ormai è un timore emerso tra numerosi professionisti del settore ad ogni livello” dice il presidente dell’Ordine dei Medici. Che aggiunge ” l blocco delle assunzioni manderebbe in tilt il sistema. Per continuare a rispondere con efficienza alle numerose esigenze della popolazione abbiamo bisogno di nuove risorse umane che coprano i reparti più scoperti. Dobbiamo garantire solidità e fiducia in una fase ancora complessa”.

“Comprendiamo i problemi di gestione economica da parte della Regione Toscana, che sono poi gli stessi di tutte le regioni. Secondo le informazioni che ci arrivano a livello nazionale, la Toscana sembrerebbe tuttavia l’unica a bloccare le nuove assunzioni” dice Dattolo. “Ci venga in aiuto il ministro della Salute e il Governo nazionale. I conti devono risultare a posto, ma la salute della popolazione ha un valore maggiore. Trovino le risorse per assicurare al meglio un diritto che è costituzionalmente garantito. La politica, fino a livello nazionale, – conclude il presidente dell’ordine dei Medici – deve farsi carico di questa problematica, la questione raggiunga il ministero della Salute. Quello che di certo il Covid ha insegnato, e che oggi non possiamo ignorare, è il valore essenziale di un sistema sanitario preparato, completo nei suoi specialisti e addetti, in grado di rispondere a pieno anche ai momenti di maggiore crisi”.

Ordine dei Medici Firenze: scattano le prime sospensioni per i non vaccinati

Firenze, l’Ordine dei medici della provincia di Firenze fa sapere di aver ricevuto le lettere dall’Asl, e che quindi scatteranno a breve le prime sospensioni di operatori sanitari fiorentini che non si sono vaccinati, per il momento, ci sono stati segnalati cinque nominativi.

“Domani si riunirà il consiglio straordinario dell’ordine per deliberare le sospensioni – annuncia il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, Pietro Dattolo –  Una volta ricevute le lettere dell’Asl, l’Ordine prende atto dell’inadempienza e quindi ratificherà la sospensione attraverso un consiglio straordinario”.

“Tale provvedimento -continua Dattolo – riguarderà quattro dei cinque nominativi individuati dall’Asl, abbiamo infatti verificato che il quinto ha una prenotazione per la vaccinazione, il 30 agosto. Per il momento, i dati ci confortano: il numero di medici, infermieri e assistenti non vaccinati è basso, ci auguriamo che le proporzioni rimangano queste. E comunque ribadiamo il nostro appello: vaccinatevi. Chi non lo ha fatto può prenotarsi ed evitare la sospensione. Ma la vaccinazione non è una questione di ‘opportunismo’. È un atto di generosità, di altruismo, di serietà, di responsabilità, di coerenza con la nostra professione. Anche di eticità e coscienza. Un medico che ha posizioni no vax dovrebbe avere il buon senso di cambiare professione. Nel caso in cui il numero dei non vaccinati fosse particolarmente rilevante, viste le numerose sospensioni, si correrebbe il rischio di mettere in difficoltà il sistema sanitario fiorentino”.

“Per quel che riguarda la procedura di sospensione – ricorda Dattolo – l’accertamento sugli operatori non vaccinati spetta all’Asl. La sospensione scatta di conseguenza, attraverso una delibera dell’Ordine che, di fatto, applica la legge, prendendo atto della segnalazione della Asl. L’istruttoria dell’Asl si dovrà chiudere entro il 31 agosto. Quelli che scatteranno domani, quindi, sono solo i primi provvedimenti. Ci auguriamo una presa di coscienza da parte di chi ancora non si è vaccinato, per limitare al massimo i disagi per i pazienti: ognuno di noi ha come primo obiettivo la loro salute e il servizio che offriamo ai cittadini”.

Biotestamento: a Firenze il primo ambulatorio per presentarlo

Ordine medici: “Traguardo etico e deontologico”. L’ambulatorio a cui la cittadinanza per esperimere la propria volonta per il biotestamento è formato da un team multiprofessionale e multidisciplinare

Aperto all’ospedale di Ponte a Niccheri a Firenze un ambulatorio per depositare il proprio biotestamento ed effettuare la stesura di piani condivisi di cura. A darne notizia è l’ordine dei medici della Toscana il cui presidente Pietro Dattolo commenta: “E’ un traguardo importante dal punto di vista etico e deontologico”.

“Dopo la legge 219 del 2017 (la cosiddetta legge sul biotestamento) – prosegue Dattolo -, la nostra commissione etica si è attivata per sensibilizzare la popolazione a dare le loro disposizioni anticipate di trattamento e a fare i piani condivisi di cura, e questo ambulatorio è il primo frutto di quell’intenso lavoro”.

Il servizio, il primo della Asl Toscana Centro, è accolto con plauso dall’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze.

L’ambulatorio è formato da un team multiprofessionale e multidisciplinare, composto da uno psicologo clinico esperto in bioetica, un nefrologo esperto in bioetica e problematiche di fine vita, un palliativista e un infermiere, più eventuali altre figure professionali, mediche e non mediche. Attualmente è aperto una volta al mese, il venerdì mattina, dalle 9 alle 12 ma l’intenzione, spiega sempre l’Ordine dei medici, è di estendere progressivamente l’apertura.

 

Medici: “Zona rossa sacrificio necessario per la salute delle persone”

Firenze, il presidente dell’Ordine dei Medici, Pietro Dattolo, commenta sul fatto che alcune aree della Regione Toscana siano rimaste in zona rossa: “Bene la scelta della Regione, sarebbe stato un errore passare alla zona arancione nel fiorentino”

“Per quanto difficile, condivido la scelta della Regione Toscana, appoggiata anche dalla Città Metropolitana di Firenze, – dice il presidente Dattolo riguardo alla zona rossa – di non passare l’area del fiorentino in zona arancione. Rimanere in rosso è indubbiamente un sacrificio, ma è necessario per la salute delle persone. Una garanzia per i malati Covid e per la tenuta del sistema ospedaliero”.

“I problemi, reali e continui, che stanno affrontando i nostri ospedali è evidente che non possono scomparire da un giorno all’altro. La degenza e la terapia per superare la malattia Covid è un percorso che, quando va bene, richiede diversi giorni. È inevitabile quindi che per rivedere i nostri reparti di nuovo con numeri accettabili e sicuri occorreranno ancora le prossime settimane. In questa situazione d’incertezza, ritornare in zona arancio per la provincia di Firenze sarebbe stato un rischio davvero eccessivo. Già con le restrizioni attuali fatichiamo a contenere l’epidemia. Dobbiamo riuscire a frenare l’aumento di ricoveri”.

“Naturalmente ci auguriamo per il bene della nostra economia, delle relazioni sociali e della sanità stessa, dentro e fuori dagli ospedali, che l’ondata di contagi diminuisca il prima possibile. E confidiamo che – aggiunge Dattolo – in contemporanea riparta con efficienza la campagna di vaccinazione, grazie all’arrivo di nuove dosi. Fino a quel punto però è inevitabile seguire la strada della responsabilità”.

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