Pisa, ansia: boom richieste supporto psicologico da adolescenti

Lo rivela l’Ordine degli psicologi toscani precisando che “le preoccupazioni principali per gli adolescenti, in generale, sono quelle dettate dalla paura del futuro, dal timore per le relazioni sociali e dalla paura dell’abbandono e della solitudine” .

Un vero e proprio boom di richieste di assistenza psicologica  in provincia di Pisa da parte della fascia composta da preadolescenti e adolescenti (12-19 anni) con un dato che pareggia quello registrato per i giovani adulti (20-30 anni), mentre gli adulti (31-65 anni) appaiono molto staccati.

Lo studio,  a cura  dell’Ordine degli psicologi della Toscana,  è stato condotto in collaborazione con il laboratorio di Psicometria del dipartimento neurofarba (Università degli studi di Firenze),  nell’intento du  indagare lo stato di salute psicologica dei toscani tra marzo 2022 e marzo 2023.

“Fattori come la lenta fuoriuscita dalla pandemia, lo spettro della crisi energetica e la guerra in Ucraina, oppure i cataclismi climatici – spiega una nota degli psicologi – hanno alimentato disturbi come l’ansia e la depressione, le fobie sociali e scolari o i disturbi del comportamento alimentare”, soprattutto tra gli adolescenti.

Nella provincia di Pisa ha partecipato all’indagine un campione composto da 107 psicologi con studio privato sul territorio e il 70% degli intervistati ha registrato un incremento di richieste di preparazione psicologica: i problemi più frequenti sono la sintomatologia ansiosa (56%), seguita da difficoltà relazionali (21%) e dalla sintomatologia depressiva (7%). La principale paura dichiarata dai giovanissimi pazienti è quella per il futuro (31%), seguita da quella per le relazioni sociali (26%) e da quella dell’abbandono e della solitudine (25%).

L’indagine però rivela anche un altro dato preoccupante registrato dagli psicologi e che riguarda “un consistente aumento dei conflitti relazionali (67%) e dei comportamenti a rischio (54%), mentre il dato sull’incremento di separazioni e divorzi resta più contenuto (40%), mentre i fenomeni di violenza tra i pazienti si attestano al 60% del campione.

Secondo, Maria Antonietta Gulino, presidente degli psicologi toscani, “l’indagine è particolarmente importante perché offre una chiave di lettura estremamente aderente alle realtà e consente di impostare risposte sempre più puntuali rispetto alle tematiche che impattano sulla salute psicologica dei toscani”.

Toscana, psicologi:“tra i giovani domina la paura del futuro”

Il dato che emerge dall’ultima indagine tra gli iscritti all’Ordine degli psicologi sullo stato di salute  dei toscani.  La presidente Gulino: “Nel post pandemia aggravio notevole di patologie esistenti”. Preoccupano anche i problemi relazionali e l’abuso digitale.

Il timore dell’abbandono e della solitudine (48%) e quello per le malattie o la morte (45%). Ma soprattutto,  la paura prevalente dei giovani toscani è quella del futuro. È ciò che emerge dall’ultimo studio che l’Ordine degli Psicologi della Toscana ha condotto tra i suoi iscritti in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria (Dipartimento Neurofarba – Università degli Studi di Firenze) per indagare lo stato di salute psicologica dei toscani nel corso dell’ultimo anno, relativo alla fascia di pazienti compresa tra i 20 e i 30 anni d’età dominano

La fascia d’età dove viene rilevata una maggiore paura della guerra è invece quella dei bambini. Nel frattempo esplodono l’abuso digitale e i disturbi del sonno, mentre crescono rispetto ad un anno fa i problemi relazionali.

“Un quadro – commenta la presidente dell’Ordine degli psicologi Maria Antonietta Gulino – che manifesta come una serie di fattori esterni, vecchi e nuovi, abbia impattato pesantemente sullo stato di salute psicologica dei toscani. L’uscita dalla pandemia ha lasciato strascichi importanti. L’affacciarsi della crisi energetica e l’impennata dei costi delle materie prime, la difficoltà a trovare alloggi fuori dalla famiglia, hanno minato la sicurezza economica acquisita o da acquisire. La guerra a due passi da casa e i disastri ambientali hanno plasmato paure inedite. Tutto questo ha trasversalmente amplificato una serie di problematiche che richiedono di essere gestite adeguatamente. Le evidenze raccolte in questi mesi di complesso lavoro – conclude Gulino – sono dunque importanti, perché ci consentono di provare a impostare una risposta sempre più aderente alle questioni psicologiche che affliggono maggiormente i toscani”. 

I risultati della ricerca – frutto di un questionario compilato da a 1112 iscritti all’Ordine degli psicologi in tutte le province toscane – sono stati presentati oggi nel corso dell’appuntamento intitolato “La salute psicologica nel post pandemia: risultati dell’indagine Opt negli studi professionali”. All’evento, che si è svolto nella sala Fanfani del Consiglio Regionale toscano, hanno preso parte la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino, il segretario dell’Ordine Rossella Capecchi, la professoressa dell’Università di Firenze Caterina Primi, il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, il presidente e il vicepresidente della Terza Commissione del Consiglio Enrico Sostegni e Andrea Vannucci.

Il periodo preso in esame dall’indagine dell’Ordine degli Psicologi toscani è quello che va dal marzo 2022 al marzo 2023, caratterizzato da una serie di fattori esterni che hanno pesato sulle sintomatologie già esistenti, oppure hanno contribuito a innescarne di nuove: la lenta fuoriuscita dalla pandemia, lo spettro della crisi energetica e la guerra in Ucraina, i cataclismi climatici hanno alimentato disturbi come l’ansia e la depressione, le fobie sociali e scolari, i disturbi del comportamento alimentare.

In generale, tra le psicologhe e gli psicologi che hanno compilato il questionario dell’Ordine, il 73% ha registrato un incremento delle richieste di prestazione psicologica. Tra le problematiche più frequenti emergono la sintomalogia ansiosa (50%), seguita da problemi relazionali (20%) e la sintomatologia depressiva (11%)

La fascia di età in cui è stato rilevato un maggiore incremento di richieste è quella dei giovani adulti, cioè i ragazzi e le ragazze che hanno tra i venti e i trent’anni (44%), seguita da preadolescenti e adolescenti (31%). Ed è tra i giovani, in particolare, che viene segnalata una maggiore richiesta di aiuto per la presenza di abuso digitale e dei social (75%), di dipendenze patologiche (53%), di disturbi del sonno (56%) e disturbi ossessivo – compulsivi (53%)

Il 44% dei partecipanti all’indagine sono professionisti che seguono bambini ed evidenziano (60%) un aumento delle richieste da parte di pazienti in questa fascia di età, in particolare per sintomatologia ansiosa (49%) e problemi relazionali( 23%).
Anche i professionisti che hanno come pazienti adolescenti (81% dei partecipanti alla rilevazione) segnalano un incremento delle richieste (76%). La sintomatologia prevalente che emerge risulta essere quella ansiosa (33%), seguita da problemi relazionali (17%) e isolamento sociale (13%).

Alla luce di questi dati, gli psicologi della Toscana che hanno partecipato all’indagine hanno riscontrato un aumento di richiesta di presa in carico da tutte le fasce della popolazione – ad eccezione degli anziani – ed evidenziano che le difficoltà relative alla salute psicologica sono uniformi nei diversi territori della regione.

I dati di oggi confermano un quadro già conosciuto, l’esigenza maggiore di garantire servizi all’altezza delle aspettative di salute delle persone. Il benessere psicologico è un diritto e come tale spetta alle istituzioni metterlo a disposizione della cittadinanza. Come Consiglio regionale abbiamo approvato una legge che punta a monitorare la capacità di risposta a questo bisogno” afferma il vicepresidente  della Terza Commissione del Consiglio Andrea Vannucci.

E’ importante avere più dati possibile che descrivino lo stato di benessere psicologico dei nostri cittadini e ringraziamo l’Ordine per questo. Anche l’indagine presentata oggi crediamo confermi la necessità di avere competenze psicologiche nella strutturazione delle nuove case di comunità. A livello nazionale è eventuale e non obbligatorio, ma crediamo che in Toscana debba essere necessario” commenta il presidente  della Terza Commissione del Consiglio Enrico Sostegni.

Nell’ottica di rispondere al disagio psicologico e di sensibilizzare la collettività alla promozione della salute, dal 1 novembre l’Ordine degli Psicologi della Toscana rilancerà la campagna sui media “Mettiti in buone mani: scegli una psicologa o uno psicologo iscritto all’albo”.

Coronavirus, servizi di supporto psicologico per cittadini e professionisti della sanità

Un supporto ai cittadini in difficoltà per l’emergenza epidemiologica in corso. Lo offre la Regione avvalendosi del contributo coordinato e continuativo di strutture interne, quali il Centro di Riferimento Regionale sulle Criticità Relazionali e il Centro di Ascolto Regionale (CARe), che stanno collaborando attivamente con l’Ordine degli Psicologi della Toscana.

Per ricevere orientamento e indicazioni sui percorsi e le iniziative individuate dalla Regione sul tema del Coronavirus i cittadini possono rivolgersi al CARe.

Per ottenere indicazioni su questioni di natura psicologica connesse all’emergenza epidemiologica in corso, è possibile invece rivolgersi alla linea telefonica attivata dall’Ordine degli Psicologi della Toscana.

Inoltre, poiché l’attuale emergenza sanitaria ha comportato e continua a comportare per i professionisti uno sforzo e un impegno continuativi a favore dei pazienti e dei loro familiari, in una prospettiva temporale indefinita, la Regione Toscana ha attivato il Centro di Riferimento Regionale per le Criticità Relazionali, cui è stato affidato il coordinamento della Rete Regionale per il Benessere, lo Sviluppo Organizzativo e la Qualità delle Relazioni Umane, affinchè favorisca il collegamento tra le iniziative rivolte ai professionisti già in essere presso le diverse Aziende e ne promuova di nuove laddove ciò risulti necessario.

In un contesto di emergenza sanitaria, infatti, diventa fondamentale per i professionisti poter contare sulle proprie risorse psicologiche al fine di fronteggiare stress e difficoltà che possono manifestarsi durante la gestione dell’emergenza. Inoltre, sebbene operatori sanitari, i professionisti sono al tempo stesso cittadini che possono sperimentare come gli altri timori, preoccupazioni e incertezze rispetto alla propria salute e a quella dei propri congiunti.

Per tale ragione, presso le diverse Aziende del SSR toscano risultano attivati iniziative e percorsi per il supporto psicologico dei professionisti i quali possono accedervi secondo le modalità condivise all’interno delle proprie Aziende di riferimento.

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