🎧8 marzo: ‘NonUnaDiMeno’ in corteo per le strade di Firenze

Anche quest’anno il Comitato ‘Nonunadimeno’ ha lanciato lo sciopero nazionale nella giornata Internazionale della Donna, 8 marzo. In Piazza Santissima Annunziata a Firenze si sono ritrvate per un corteo che ha attraversato le vie del centro città.

In podcast l’intervista a Sara del comitato NonUnaDiMeno, a cura di Lorenzo Braccini. 

Circa 200 persone hanno partecipato alla manifestazione a Firenze promossa da ‘Non una di meno’ in piazza Santissima Annunziata. Dalle 15 in Piazza Santissima Annunziata sono iniziate ad affluire persone per essere tutti insieme nella giornata dell’8 marzo. “Non una fetsa”, come ci tengono a sottolineare, ma una giornata per dare voce a tutte e tutti.

NonUnaDiMeno

“L’8 marzo – ha affermato Giada Bonu, una delle promotrici – non è un giorno di festa in cui celebrare le donne ma è un giorno in cui si mettono in luce le diseguaglianze strutturali che riguardano il lavoro sia fuori che dentro casa. Noi ci fermiamo, interrompiamo le attività che svolgono le donne per dimostrare che senza le donne il mondo si ferma”. Durante l’iniziativa è stato simulato, per strada, il gioco dell’oca simulando, come spiegato, “il tortuoso percorso che una donna deve fare se decide di abortire”. Alla manifestazione è seguito un corteo che ha toccato piazza San Marco, via 27 Aprile, piazza Indipendenza, la Fortezza da Basso, piazza Stazione, piazza San Lorenzo e via Cavour. Coloro che hanno protestato si sono fermati in prossimità di alcune farmacie, in zona Duomo, che, hanno spiegato, “fanno obiezione di coscienza”.

Come ogni anno ci sono state manifestazioni anche in altre zone della Toscana, a Pisa, questa mattina in piazza Guerrazzi il Comitato NonUnaDiMeno si è riunito per la giornata dell’8 marzo. “Sciopero per visibilizzare e denunciare la violenza sulle donne, i femminicidi, la violenza sul lavoro, nella sanità”, scrive il collettivo di Pisa.

 

 

 

Presidio “Smutandate” sotto il Consiglio regionale

Presidio sotto al Consiglio Regionale della Toscana (via Cavour 2, Firenze) domani, 14 maggio (ore 16,00) “per chiedere il ritiro immediato dell’accordo tra Regione e movimenti pro-vita”.

“Pensano di poter mettere le mani nelle nostre mutande, negandoci la libertà di scegliere sul nostro corpo e sulle nostre vite. Rispondiamo che siamo smutandate, ma solo se, con chi e come vogliamo noi!”, si legge nel  testo di appello di NonUnadiMenoFirenze alla mobilitazione in cui si sottolinea che la protesta va avanti da settimane contro il “grave accordo firmato tra Regione Toscana e gruppi  del così detto movimento per la vita, con cui si stanzia il finanziamento di 195mila euro ogni tre anni e il loro ingresso più o meno indiretto nei consultori pubblici”.
Nel comunicato si sottolinea che invece “zero euro sono stati messi a disposizione per la contraccezione gratuita. In più, i consultori pubblici vivono un progressivo smantellamento a beneficio di privati, che nel peggiore dei casi sono appunto gruppi di fondamentalisti cattolici pubblicamente schierati contro l’aborto, le unioni civili, e la possibilità delle donne di scegliere sulla propria salute e sulla propria vita”.
“Per questo ci incontriamo sotto il consiglio regionale, “armate” delle nostre mutande, per ribadire che per quanto vogliate metterci le mani dentro, la prima e l’ultima parola sul corpo e sulla vita è sempre la nostra! – conclude la nota –  Porta in presidio  le mutande su cui scrivere tutti i nostri contenuti: usiamole contro questo vergognoso accordo e il consiglio regionale che l’ha sottoscritto! Ci vogliono silenziose, ci avranno smutandate!”
#decidoio #sanitàpubblica #smutandate

Treni per Firenze, da Pisa ritrovo ore 13,00/  Da Lucca ritrovo ore 13,15

Livorno: NonUnaDiMeno ricorda Antonella Bruschi

NonUnadiMeno Livorno esprime profonda tristezza per la scomparsa di Antonella Bruschi.

Di seguito la nota diffusa:

Antonella è stata una compagna preziosa, che tanto ha dato alla lotta politica anticapitalista e all’impegno femminista in particolare. Sua l’iniziativa di dare vita, anche a Livorno, al collettivo NonUnadiMeno, facendo partire l’appello alla vigilia dell’otto marzo dello scorso anno, sua la volontà di proseguire l’impegno, fin quando le forze glielo hanno consentito, superando la presenza rituale, ed attivndo un intervento continuo sul territorio, cosa che ci sforziamo di fare anche grazie al suo stimolo, che mai ci è mancato.

Antonella ha saputo costruire negli anni la sensibilità, l’attenzione e l’impegno sulle questioni di genere, partecipando a tanti progetti e campagne. La ricordiamo nella collaborazione ai quaderni viola, nelle iniziative a sostegno delle donne spagnole in lotta per la libertà di aborto, nelle proteste contro gli omofobi di manif pour touts e delle sentinelle, nelle campagne di solidarietà per l’ospedale autogestito greco Hellenico, nella denuncia instancabile contro la vergogna dell’obiezione di coscienza, oltre che contro la nocività e l’attacco alla salute.

Oltre al suo impegno e alla sua grande carica umana ed affettiva, Antonella ha sempre messo a disposizione anche le proprie competenze professionali; la professione medica per lei non era solo il suo lavoro, ma qualcosa da mettere a disposizione dell’opposizione sociale, della controinformazione, della volontà di liberazione e di autodeterminazione; uno strumento per sostenere la lotta di classe e uno strumento irrinunciabile soprattutto per la lotta femminista, nella piena consapevolezza che le questioni di genere si giocano fortemente sul terreno della sanità , perché l’assoggettamento dei corpi è uno strumento formidabile per chi vuole esercitare il dominio e il ricatto sulle nostre vite.

Antonella ci mancherà sicuramente e ferocemente, ma sarà accanto a noi, nel nostro agire, al nostro fianco, perché Non Una di Meno.

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