Arezzo, operai intossicati in azienda di metalli preziosi

Questa mattina alle ore 7:45, ad Arezzo, sei operai sono rimasti intossicati presso lo stabilimento Chimet di Badia al Pino.

Gli operai dell’azienda, specializzata nel recupero di metalli preziosi e nel trattamento di rifiuti speciali, si trovavano su una torre ad effettuare la manutenzione ai filtri dei forni della lavorazione, ad una altezza di circa 15 metri, quando è avvenuto l’incidente.

I Vigili del fuoco del Comando di Arezzo, hanno raggiunto i sei operai che si trovavano in prossimità del filtro, per uno di loro, in forte stato confusionale, si è reso necessario immobilizzarlo sulla spinale ed è stato evacuato tramite un cestello da cantiere e affidato al personale medico del 118. Gli altri operai sono scesi dalla torre in autonomia e sono stati presi in carico dal personale sanitario. Fra questi, un operaio, 50enne, aretino, è stato portato all’ospedale di Careggi (Firenze) con l’elisoccorso. I malcapitati sono stati tutti ricoverati, con codice giallo, nell’ ospedale di Arezzo e in quello fiorentino, ma le condizioni non risultano, comunque, preoccupanti.

Sul posto, oltre che le forze dell’ordine, è intervenuto anche il personale NBCR (NUCLEARE – BIOLOGICO – CHIMICO – RADIOLOGICO), che hanno rilevato la presenza di monossido di carbonio, e quello  del PISLL (Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro).

Empoli: malori in casa, esalazioni da prodotti per pulizia

Sarebbe stato un mix di prodotti chimici per la casa a causare l’intossicazione di una famiglia di 4 persone, tra le quali un bambino di 15 mesi, nella tarda serata di ieri a Empoli (Firenze).

Contrariamente a quanto appreso in un primo momento solo un uomo di 72 anni è stato
accompagnato all’ospedale dov’è stato trattenuto fino a stamani per precauzione. Il bambino e i genitori sono invece stati curati sul posto dai sanitari del 118.
Secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco la famiglia, intorno alle 22.30, è rientrata nell’abitazione e subito tutti hanno avvertito un odore forte e acre e accusando bruciore alla
gola e agli occhi. Le esalazioni delle sostanze chimiche, sembra quelle usate abitualmente per pulire, mischiate tra loro, con il passare delle ore mentre la famiglia era fuori avevano saturato l’aria nelle stanze.

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