Firenze, Domenica Metropolitana: previste visite gratuite e tante attività

Per la Domenica Metropolitana di ottobre sono previste visite gratuite al Forte, alla mostra “La Botanica di Leonardo” e al Memoriale di Auschwitz. Tante attività per famiglie, la conferenza sul “guardaroba” di Cosimo I e le attività per “L’Eredità delle Donne”. Ingressi gratuiti anche per Natalia Goncharova, Museo Zeffirelli e Museo della Misericordia.

La Domenica Metropolitana di ottobre presenta un ampio ventaglio di visite e attività grazie al sostegno di Giotto, love brand di F.i.l.a. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, e di Mukki: fra queste si segnalano le visite al Memoriale di Auschwitz, al  Forte Belvedere con le esposizioni temporanee “A perfect day” di Massimo Listri e “My Land” di Davide Rivalta e alla mostra “La botanica di Leonardo. Per una nuova scienza fra arte e natura” in Santa Maria Novella. Nell’ambito delle iniziative promosse per il cinquecentenario della nascita di Cosimo e Caterina de’ Medici (1519-2019), si inscrive inoltre la conferenza “Cosimo I e la Guardaroba Medicea” a cura di Valentina Zucchi. Per le famiglie con bambini sono in programma le attività “Favola della tartaruga con la vela” e “In bottega, dipingere in fresco”.

Il programma è arricchito degli appuntamenti elaborati specificatamente per il festival “L’eredità delle donne”, che si distribuiscono nei diversi musei cittadini per uno sguardo sull’arte tutto al femminile: prenotazioni esclusivamente su https://ereditadelledonne.eu/festival/.

Anche la Fondazione Palazzo Strozzi aderisce alla Domenica Metropolitana con la visita conversazione alla mostra “Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso”, durante la quale i partecipanti saranno accompagnati in un percorso che approfondisce la storia di questa artista anticonformista e le sue opere, caratterizzate da una pluralità di stili diversi. Si segnalano inoltre la visita al Museo della Misericordia alle h15.30 (Piazza Duomo 19, prenotazione obbligatoria, tel. 055-2393917) e l’accesso gratuito al Museo Zeffirelli – Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli dalle h10 alle h18 (Piazza San Firenze 5, non è necessaria la prenotazione, tel. 055-2658435).

Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività nei Musei Civici Fiorentini e in Palazzo Medici Riccardi sono gratuite per i cittadini residenti nella Città Metropolitana di Firenze e che la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.

Senza prenotazione sono gli accessi a: Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/19.00), Torre di Arnolfo (orario 10.00/17.00, 30 persone ogni mezz’ora, ultimo accesso ore 16.30), Santa Maria Novella (orario 13.00/17.30 – la basilica sarà chiusa al pubblico; saranno visitabili i chiostri e la mostra La botanica di Leonardo – ingresso da piazza Stazione, 4), Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00), Fondazione Salvatore Romano (orario 13.00/17.00), Museo Novecento (orario 11.00/19.00), Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (orario 13.00/17.00, 30 persone ogni mezz’ora, ultimo accesso ore 16.15), Museo del Ciclismo Gino Bartali (orario 10.00/16.00), Palazzo Medici Riccardi (orario 9.00/19.00), Forte Belvedere (orario 11.00/20.00).

Natalia Goncharova: la nuova mostra a Palazzo Strozzi

?Firenze, “Natalia Goncharova – Tra Gauguin, Matisse e Picasso” è la nuova mostra a Palazzo Strozzi. Aperta dal 28 settembre al 12 gennaio 2020.

Natalia Goncharova è stata un’artista fenomenale. Russa, nacque nel 1881 nelle campagne del centro del paese; studiò arte – anzi meglio, studiò scultura, una scelta non convenzionale per una donna dell’epoca – dopo essersi trasferita a Mosca. E diventò celebre molto velocemente come figura di punta della vivacissima avanguardia artistica di quel periodo.

Infatti negli anni d’inizio del Novecento a Mosca c’era un ambiente culturale frizzante, aperto e attento a quanto succedeva nel campo dell’arte europea. Questo anche grazie ai tanti grandi collezionisti russi, gran nababbi dalle ricchezze favolose, che viaggiavano e compravano, e poi portavano in patria tutto quello che avevano scoperto nei loro viaggi a Parigi, Londra, Berlino e Roma.

Per tutti comunque Parigi era il vero magnete, il centro della cultura. E a Parigi Natalia Goncharova espone giovanissima, già nel 1906, prima che l’arrivo da San Pietroburgo dello straordinario impresario teatrale Diaghilev faccia scoppiare tra i francesi la mania per la cultura russa con i suoi Ballet Russes. Con Diaghilev lei collaborò a lungo. E in mostra si vedono bozzetti, disegni, e due costumi originali davvero bellissimi.

 

Sempre avanti di vari passi, Natalia Goncharova è la prima artista di tutta l’avanguardia russa, maschi inclusi, ad avere una grande personale a Mosca, nel 1913. E la prima a scatenare le reazioni inferocite dei classici benpensanti. Tutti scandalizzati davanti ai suoi dipinti di modelle nude (è la prima donna a dipingerli) mentre nessuno batte un occhio davanti agli stessi soggetti dipinti da artisti uomini…

Così Natalia Goncharova viene accusata di tutto: di immoralità, di blasfemia, di offesa alla pubblica morale, di pornografia. Viene sempre assolta. E lei continua imperterrita a sfidare la pubblica morale: convivendo senza sposarsi, partecipando a performances pubbliche (nel 1913!) con il volto e il corpo dipinti (è stata la prima donna a fare una cosa del genere) ed esponendosi fondando un movimento artistico dopo l’altro.

La mostra a Palazzo Strozzi racconta bene il grande talento di questa artista così importante, e così ingiustamente cancellata dal canone della storia dell’arte fino a pochi anni fa. Bravo dunque il direttore Arturo Galansino, che già l’anno scorso aveva dedicato a Marina Abramovic la prima personale di una donna mai allestita nel Palazzo (!).

Le sale occupate dalla mostra sono 8. Tutte rutilanti di colori, dove i quadri sono esposti contro fondali fioriti. Con una scelta azzardata che però funziona bene. Soprattutto, sono le opere a funzionare bene. Piene come sono di richiami e rimandi all’arte coeva più interessante e d’avanguardia, dai futuristi italiani ai modernisti francesi.

Uscita dalla Russia per lavoro nel 1915 con il compagno artista Mickhail Larionov, Natalia Goncharova non vi tornerà mai più. Visse da esule a Parigi, come tanti altri grandi russi scappati dalla Rivoluzione. E a Parigi continua a lavorare piena di idee e di energie fino alla sua scomparsa, nel 1962.

 

Margherita Abbozzo. Tutte le fotografie sono mie.

La mostra è a cura di Ludovica Sebregondi, Fondazione Palazzo Strozzi, di Matthew Gale, Head of Displays, e Natalia Sidina, Curator, International Art della Tate Modern, Londra.

Info per la visita qui.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la curatrice della mostra Ludovica Sebregondi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190926_00_GONCHAROVA-L_SEBREGONDI.mp3?_=1

ed il Direttore Generale di Palazzo Strozzi, Arturo Galansino:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190926_00_GONCHAROVA-L_GALANSINO.mp3?_=2

Instagram sblocca video con ‘Modella’ di Goncharova

Instagram ha sbloccato il video promozionale sulla mostra di Palazzo Strozzi dedicata a Natalia Goncharova, in programma dal 28 settembre al 12 gennaio 2020. L’opera ‘incriminata’ è “Modella (su sfondo blu)”. La stessa Fondazione Palazzo Strozzi, tramite il proprio social media manager, aveva contattato il social network facendo notare la situazione.

L’artista Natalia Goncharova (1881-1962) è un’esponente delle Avanguardie del primo ‘900, censurate e processata in Russia a causa della sua arte. E’ stata la prima artista russa ad esporre dipinti di nudo femminile. L’accusa è quella di aver offeso la pubblica morale e di pornografia, anche se fu sempre assolta. La vicenda ha fatto scalpore poichè ad essere censurata è un’opera d’arte. Il motivo della misura adottata dal social network Instagram è la presenza di “immagini raffiguranti nudità e porzioni di pelle eccessive” relativo all’opera ‘Modella’. Quest’ultima è infatti presente nel video di presentazione della mostra e sarà esposta anche nella mostra a Firenze.

Il direttore generale della Fondazione, Arturo Galansino, aveva commentato: “Come successo l’anno scorso con Marina Abramovic anche Natalia Goncharova, artista delle avanguardie di primo ‘900, viene censurata dai social media. Si può dire che, dopo oltre un secolo, l’opera di Natalia riesce ancora a scandalizzare come aveva fatto ai suoi tempi”. “Si innesca così  inevitabilmente – ha continuato -una domanda: può un algoritmo determinare un principio di censura all’interno di uno dei principali mezzi di comunicazione e informazione del mondo?”.

Palazzo Strozzi, Instagram censura video mostra Goncharova

Il social network Instagram avrebbe censurato il video promozionale della mostra che dal prossimo 28 settembre al 12 gennaio 2020 celebra Natalia Goncharova (1881-1962) in Palazzo Strozzi impedendo la pubblicazione a causa di “immagini raffiguranti nudità e porzioni di pelle eccessive”.

Lo denuncia la Fondazione Palazzo Strozzi precisando che il riferimento è all’opera “Modella (su sfondo blu)” che sarà esposta nella rassegna. Natalia Goncharova, evidenzia Palazzo Strozzi, “viene censurata oggi come nel 1910 quando in Russia fu la prima donna a esporre dipinti di nudi femminili mostrando il suo spirito anticonformista. Fu accusata e processata per offesa alla pubblica morale e pornografia ma venne sempre assolta”.

“Come successo l’anno scorso con Marina Abramovic anche Natalia Goncharova, artista delle avanguardie di primo ‘900 viene censurata dai social media. Si può dire che, dopo oltre un secolo, l’opera di Natalia riesce ancora a scandalizzare come aveva fatto ai suoi tempi…”, afferma Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

“Sui social media – continua il direttore – vediamo costantemente immagini o video di nudo ma in questo caso viene bloccata l’immagine di un dipinto che appartiene alla storia dell’arte moderna. Si innesca così inevitabilmente una domanda: può un algoritmo determinare un principio di censura all’interno di uno dei principali mezzi di comunicazione e informazione del mondo?”

Palazzo Strozzi: Morbidelli nuovo presidente, Galansino resta direttore generale

Giuseppe Morbidelli è il nuovo presidente della Fondazione Palazzo Strozzi: sostituisce Matteo Del Fante. L’assemblea dei sostenitori della Fondazione fiorentina, riunitasi oggi, ha inoltre

Il neo presidente Morbidelli (con un passato alla guida di Banca Cr Firenze), dopo aver ringraziato il predecessore Del Fante, ha detto in un incontro con i giornalisti che “l’ottimo lavoro già svolto e la prestigiosa programmazione già in atto, unita alla esperienza acquisita in questi anni, da un lato rendono più agevole il mio compito ma nello stesso tempo ne incrementano le responsabilità”.

“La scelta di Morbidelli – ha dichiarato Galansino – si pone in un’ottica di continuità. Sono certo che grazie alla sua esperienza e al suo alto profilo permetterà alla Fondazione di continuare ad operare in autonomia sulla scia dei successi e della reputazione ottenuta in questi anni”. Sul programma del prossimo triennio “è tutto già programmato. Il prossimo anno sarà molto contemporaneo ma anche la prossima mostra” con Palazzo Strozzi che celebra Natalia Goncharova “sarà importantissima. Per il prossimo triennio siamo fiduciosi”.

“Questo percorso, caratterizzato dalla joint venture pubblico-privato, è unico in Italia”, ha detto Ferragamo. Sono stati inoltre designati i nuovi membri del Consiglio di amministrazione: oltre a Ferragamo (per il comitato dei partners di Palazzo Strozzi), figurano Aldo Cursano (per il Comune di Firenze), Massimo Pieri (Regione Toscana), Giacomo Bei (Camera di commercio di Firenznatella Carmi Bartolozzi (Fondazione Cr Firenze) e Jacopo Mazzei (Intesa Sanpaolo). Nominati anche i nuovi membri del collegio dei revisori: Francesco Mancini (presidente), Leonardo Focardi e Roberto Franceschi.

“Oggi l’assemblea con il nuovo presidente Giuseppe Morbidelli ci lascia prospettare un futuro positivo, all’insegna della continuità, di una delle più grandi fondazioni e spazi dell’arte contemporanea che esistano in Europa”. a DIRLO è l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

“Durante l’assemblea – ha sottolineato Sacchi – ho proposto su delega del sindaco la presidenza del professore Giuseppe Morbidelli, al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro, e come membro del cda, in quota Comune, Aldo Cursano, presidente della Confcommercio. Fin d’ora tengo a sottolineare l’eccellente operato del presidente uscente Matteo Del Fante che si è distinto quale protagonista competente, appassionato e positivo della Fondazione”.

“Se abbiamo avuto i grandi protagonisti dell’arte mondiale e la stampa e la critica migliori di sempre – ha concluso Sacchi – è stato grazie al lavoro sinergico e straordinario del presidente Del Fante e del direttore Arturo Galansino col quale abbiamo già condiviso il programma di assoluta qualità delle mostre dei prossimi anni. Da parte del Comune voglio anche esprimere la piena fiducia al direttore Galansino, come ho avuto modo di condividere con la Regione e la CCIAA, e voglio smentire eventuali notizie infondate di cambi di direzione repentini e conseguenti alla nuova governance della Fondazione. Le nomine spettano all’organo di Consiglio e il Comune, per il mio tramite, ha già espresso apprezzamento e favore per Galansino”.

Giuseppe Morbidelli e Arturo Galansino al microfono di Lorenzo Braccini.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190719_03_FONDAZIONE-STROZZI_MORBIDELLI_GALANSINO.mp3?_=3

 

In programma, la prossima mostra a Palazzo Strozzi, sarà dal 28 settembre al 12 gennaio 2020. Protagonista Natalia Goncharova, figura femminile delle avanguardie del Novecento, che verrà celebrata attraverso una grande retrospettiva che ripercorre la sua vita controcorrente e la sua produzione artistica a confonto con opere di celebri artisti come Paul Gaugain, Pablo Picasso, Umberto Boccioni. La mostra permetterà di scoprire la biografia anticonformista di una donna che ha saputo vivere per l’arte, creando un’originale fusione tra tradizione ed innovazione.

Palazzo Strozzi: 2020 dedicato al contemporaneo

Natalia Goncharova, Tomas Saraceno e Jeff Koons saranno i protagonisti delle prossime esposizioni di Palazzo Strozzi di Firenze: la programmazione del museo fiorentino è stata presentata questa mattina dal direttore Arturo Galansino.

Per il 2019, dopo la mostra su ‘Verrocchio, il maestro di Leonardo da Vinci’ che sta raggiungendo 130 mila spettatori, Palazzo Strozzi propone una rassegna dal titolo ‘Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso’ dal 28 settembre al 12 gennaio.

“Una mostra – ha spiegato Galansino – con una grande collaborazione internazionale, con la Tate modern di Londra, e un’altra mostra al femminile, dopo quella di Marina Abramovich che è stata la mostra contemporanea più vista di sempre in Italia. Presentiamo una grande rivoluzionaria di inizio ‘900, in anticipo su molte tendenze figurative delle cosiddette avanguardie, una mostra coraggiosa”. Galansino
Il 2020 poi sarà un anno interamente dedicato all’arte contemporanea. Nella prima parte dell’anno (dal 21 febbraio al 19 luglio 2020) protagonista a Palazzo Strozzi sarà Tomas Saraceno con, ha spiegato ancora Galansino, “un grande progetto site specific del giovane artista di 45 anni protagonista oggi alla Biennale di Venezia con due grandi istallazioni. E’ un artista che parla di temi importanti e attuali come quello dell’inquinamento e non solo”. In autunno poi sarà il turno di Jeff Koons “con la prima grande monografica in Italia – ha detto il direttore – una mostra molto importante di cui siamo molto fieri”.
Galansino ha sottolineato che Palazzo Strozzi “si pone sempre più come un punto di riferimento tra le istituzioni culturali a livello internazionale, promuovendo la città di Firenze come destinazione per la grande arte contemporanea”. Dal 2006 a oggi, ha spiegato in conferenza stampa, la Fondazione Palazzo Strozzi ha organizzato 40 mostre con oltre 3 milioni di visitatori.

“Il mondo culturale – ha aggiunto l’assessore comunale alla cultura, Tommaso Sacchi – trova in Palazzo Strozzi un luogo di riferimento per l’arte storica e per il contemporaneo, diventando in pochi anni una delle cattedrali del contemporaneo a livello europeo”.

Gimmy Tranquillo ha intervistati il Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/06/190619_04_MUSEO-STROZZI_GALANSINO-1.mp3?_=4
Exit mobile version