Tanti auguri Napoleone!

 Napoleone Bonaparte compie 250 anni il 15 agosto 2019

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Oltre alla mostra all’isola d’Elba, come lo ricorda Firenze? Con due iniziative.

Alla Galleria d’Arte Moderna, a Palazzo Pitti, è stato sistemato nell’ingresso un colossale busto di Napoleone scolpito in marmo nientepopodimenoche dal Canova, il sommo scultore dell’epoca.

E gli Uffizi invece hanno acquistato un interessantissimo ed enorme disegno lungo quasi 2 metri e 10 centimentri, nonchè alto quasi un metro. Si tratta di un’opera dell’architetto francese Hyacinthe Boucher de Morlaincourt (solo provare a pronunciare quel nome trasporta subito nell’era napoleonica!). E’ un progetto per due ponti da realizzare sull’Arno. All’altezza delle Cascine. Passerella ante litteram, insomma.

Cosa era successo? Dopo vicende storiche complicatissime – chi vuole approfondire trova qui un ottimo sunto – nel 1808 Napoleone manda a casa i Lorena e la Toscana diventa provincia dell’impero francese.

Pochi mesi dopo, Napoleone affida il governo della Toscana … a sua sorella Elisa (ahia…ma niente di nuovo sotto il sole!). Elisa diventa Granduchessa. E dà il via a un grande processo di svecchiamento di Firenze, città ancora medievale nel suo impianto.

Per esempio, in nome di nuove norme igieniche “razionaliste” e illuminate arrivano i cimiteri fuori dalla città. E arriva anche una nuova organizzazione degli spazi urbani.

I due ponti del disegno, ovviamenti dedicati uno a Napoleone e uno a Elisa, sarebbero dovuti sorgere nell’area delle Cascine, per rivitalizzare tutta la zona dei lungarni. In base all’idea guida di rendere le Cascine granducali un parco pubblico, aperto a tutti.

Un bene comune, insomma.  Collegare al centro storico monumentale lo spazio verde di una zona fino ad allora percepita come periferica, anche con passeggi alberati. Liberté, égalité, fraternité. Un bel progetto. Che non si concretizzò.

I francesi infatti non videro le grandi trasformazioni urbanistiche che sognavano perchè non rimasero in Toscana abbastanza a lungo per realizzarle. Ci pensò la Restaurazione del 1814 a rimandarli tutti a casa. E a far ritornare i Lorena.

Il grande sventramento della città avvenne come si sa soltanto molti anni dopo, alla fine dell’Ottocento. Con l’abbattimento della cinta delle mura, l’apertura di nuovi quartieri e del Viale dei Colli, e con la trasformazione del centro della città. “A nuova vita restituito” come si legge in piazza della Repubblica. 

Ai posteri l’ardua sentenza: cosa fu Napoleone, un visionario, un ladro patentato, un eroe, un sanguinario assassino?

Forse tutto e tutto insieme Ei fu. Volenti o nolenti però con lui cambiò il mondo. E oggi al 15 agosto sono 250 candeline:

Tanti auguri Napoleone.

Margherita Abbozzo

Nel compleanno di Napoleone, Uffizi, Pitti e Boboli sono aperti il giorno di Ferragosto.

 

 

 

 

 

 

Napoleone, 250 anni

Napoleone 1769-2019: un ‘Grande’ di Francia in Toscana nel 250° anniversario della nascita è la mostra a cura di Giuseppe Adduci aperta a Portoferraio, nella Palazzina dei Mulini, sede del Museo delle Residenze Napoleoniche dell’Elba.

Napoleone: basta la parola! E si aprono mondi.

E quelli che si aprono quest’anno a Portoferraio sono speciali. Perchè per ricordare Napoleone è stata organizzata una mostra con gli stupendi soldatini di piombo della collezione “Alberto Predieri”.

Accanto a loro poi ci sono anche stampe d’epoca napoleonica, copie anastatiche di lettere autografe scritte da Napoleone dall’Elba, e video, con in più allestimenti “son et lumiere” ad hoc.

I soldatini di piombo napoleonici della collezione “Alberto Predieri” sono dei gioielli in miniatura. Non è necessario essere appassionati del genere per apprezzarne la bellezza e la forza evocativa, nonchè la maestria con la quale sono stati realizzati. Fino nei minimi dettagli.

Queste figurine di piombo sono lillipuziani perfetti, alti 54 millimetri (in scala 1/32). Solo i soldatini più belli entravano a far parte della collezione Predieri. Che di conseguenza è unica al mondo per qualità, completezza, varietà e rarità dei suoi circa 1500 esemplari, scelti per coprire un arco di tempo che va dal XVIII secolo al Risorgimento Italiano.

In più, questi soldatini sono montati in teche che riproducono con fantastica attenzione al dettaglio molti momenti diversi della vita militare: dai bivacchi alle marce, alle parate, ai combattimenti.

Insomma, si tratta di meravigliosi teatri in miniatura. Che fanno sognare anche chi non ama le guerre e non capisce niente di manovre militari, come la sottoscritta.

Collezionista di soldatini

Il Professor Alberto Predieri, principe del foro, celeberrimo avvocato, docente di diritto pubblico di fama internazionale nonchè uomo di sterminata cultura, era anche un appassionato esperto del periodo napoleonico. E un gran collezionista.

Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2001, sua moglie Francesca Rousseau ha fatto dono della collezione alla Fondazione CR Firenze perché fosse esposta al pubblico. E così è stato. Oggi infatti questa meravigliosa collezione è collocata in maniera permanente nella sede della Fondazione in via Bufalini a Firenze, dove si può liberamente visitare.

A Portoferraio in mostra oltre ai soldatini della collezione Predieri sono poi anche stampe della collezione della Fondazione Livorno – Arte e Cultura.  21 stampe raccontano i 10 mesi di permanenza all’Isola d’Elba dell’ex imperatore.

Pensate di non essere interessati ai soldatini di piombo? Napoleone vi fa un baffo? Andate a dare un’occhiata. E cambierete idea.

Margherita Abbozzo

 

La mostra Napoleone 1769-2019: un ‘Grande’ di Francia in Toscana nel 250° anniversario della nascita è aperta fino al 31 ottobre nella Palazzina dei Mulini, sede del Museo delle Residenze Napoleoniche dell’Elba. Aperta dalle 8.30 alle 19 tutti i giorni (tranne martedì e i festivi chiusura ore 13). Per informazioni: 0565 915846. Altre info qui.

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