Firenze, cedimento parziale pescaia Arno alle Cascine

ll tratto interessato è di circa venti metri. La polizia municipale  ha chiuso  i camminamenti dell’Arno lungo le sponde, la Regione ha attivato la protezione civile .

Cedimento parziale, in Arno, della Pescaia all’altezza della passerella delle Cascine a Firenze: è quanto accaduto questa mattina. Il tratto interessato è di circa venti metri. Sempre in mattinata la polizia municipale  ha chiuso  i camminamenti dell’Arno lungo le sponde, mentre  la Regione ha attivato la protezione civile che ha fatto  da supporto nelle operazioni di valutazione.

Secondo quanto poi spiegato nel pomeriggio dalla Regione in un  comunicato diffuso dalla sala operativa della protezione civile,  sul posto sono  “intervenuti i tecnici del Genio civile che, insieme alla polizia municipale del Comune di Firenze, hanno interdetto l’accesso all’area, al fine di
permettere un monitoraggio adeguato all’evolversi della situazione e garantire la sicurezza dei cittadini, e chiuso i camminamenti dell’Arno lungo le sponde. Nel pomeriggio verranno  installate due torri faro che consentiranno di tenere sotto
controllo l’area nel corso della notte”. Sul posto è intervenuta anche l’assessore reigonale all’ambiente Monia Monni che ha dichiarato: “Insieme ai tecnici del Genio civile sono voluta venire immediatamente sul posto per verificare la situazione che monitoreremo costantemente.Avevamo già programmato di intervenire su questa briglia e da oggi pomeriggio la ditta incaricata dell’intervento potrà iniziare i lavori necessari”.

Per la riqualificazione di tutte le briglie presenti lungo il corso dell’Arno, spiegano i tecnici regionali, “la Regione aveva promosso un project financing. La cantierizzazione dei lavori era prevista per i prossimi mesi, in quanto durante quelli invernali il livello del fiume è più alto e gli interventi risultano più difficoltosi. Questo permetterà, nelle more, di acquisire le ultime autorizzazioni necessarie e di poter intervenire rapidamente avendo già incaricato una ditta per la riqualificazione delle briglie”.

Diesel più vecchi: stop in centro e fascia di viale Gramsci, arrivano gli incentivi

Al via 3,5 milioni di euro di incentivi per sostituire i veicoli diesel più inquinanti, fino a Euro 4, che dal prossimo 31 marzo non potranno circolare in Ztl e nella fascia dei viali Gramsci e Matteotti, dove la centralina ha registrato gli sforamenti di biossido di azoto. I divieti non si applicano ai veicoli condotti dagli over 70 e altre categorie specifiche, mentre per i residenti nella zona off limits è prevista una deroga per  18 mesi. È quanto prevede il pacchetto di misure adottato da Palazzo Vecchio in attuazione delle disposizioni regionali per il miglioramento della qualità nell’aria: a febbraio 2020 la Regione Toscana ha infatti siglato un accordo con il Ministero dell’Ambiente che prevede l’adozione di misure nei settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti. Sulla base dell’accordo attuativo fra Regione Toscana e Comune di Firenze, sottoscritto a settembre 2020, sarà vietato l’accesso e il transito alle auto e ai veicoli merci delle classi diesel Euro 3 ed Euro 4 compreso nell’area della Ztl e nell’area dei viali di circonvallazione tra viale Amendola-Giovine Italia e piazza della Libertà. Si ricorda che erano già vietato l’accesso ai veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 e ai mezzi a benzina Euro 1.

Per sostituire i veicoli sarà possibile usufruire degli incentivi messi a disposizione dalla Regione Toscana che hanno avuto il via libera della giunta su proposta degli assessori Cecilia Del Re (Ambiente) e Stefano Giorgetti (Mobilità). Il divieto sarà in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Per 18 mesi, quindi fino al 30 settembre 2022, saranno esonerate dal divieto le auto dei residenti nella zona interessata dallo stop, in modo da garantire un tempo adeguato per l’accesso ai contributi e la sostituzione dei veicoli inquinanti.

Gli interventi di Del Re, Giorgetti e Monni

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Le emissioni dei diesel inquinanti, secondo le analisi della Regione Toscana, sono la causa principale dei superamenti dei limiti di biossido di azoto nell’agglomerato di Firenze, che influiscono complessivamente per il 78 per cento. Per Firenze, il superamento della media annua attualmente riguarda solo la stazione di rilevamento qualità dell’aria Firenze-Gramsci, che rappresenta alcune centinaia di metri lungo il percorso dei viali di circonvallazione a partire da piazza Beccaria. Sul fronte delle PM10, invece, si è osservato negli anni un abbassamento sia dei valori di concentrazione degli inquinanti (20 microgrammi/metro cubo contro il limite di legge di 40 microgrammi/metro cubo) che del numero dei superamenti annuali (da 25 a 5 giorni in un anno, contro il limite di legge di 35 giorni di superamento).

“Questa pandemia – ha detto l’assessora Del Re – ci ha dimostrato quanto sia importante prendersi cura della qualità dell’aria, anche del contesto urbano in cui viviamo: alcuni studi dimostrano infatti come il Covid si sia diffuso più velocemente nei territori maggiormente inquinati da un punto di vista atmosferico. Per agevolare i residenti nel Comune di Firenze in possesso di auto Euro 3 ed Euro 4 Diesel, interessati dal divieto di circolazione nella fascia interdetta a seguito dell’infrazione comunitaria, abbiamo lavorato ad un bando contributi che vanno a cumularsi a quelli messi già a disposizione dal governo per l’acquisto di nuove auto. Per i residenti nell’area interdetta, abbiamo previsto una duplice misura di attenzione: il contributo per loro sarà raddoppiato e potranno attendere comunque 18 ulteriori mesi per cambiare auto. Abbiamo inoltre previsto un contributo maggiore per le fasce di reddito più basse e anche in relazione alle auto meno inquinanti. Questa misura sarà definita all’interno del Piano della qualità dell’aria che approveremo nella prossima primavera”.

“Con questo provvedimento anticipiamo, per una porzione importante della città, le previsioni dello ‘Scudo Verde’ che sarà completato entro il prossimo anno  – sottolinea l’assessore Giorgetti – . Limitare l’accesso dei veicoli più inquinanti è fondamentale come è altrettanto importante aver dato l’opportunità di poter sostituire questi mezzi con un contributo rilevante per i residenti, con attenzione all’ISEE, che potrà essere sommato agli altri incentivi statali. Nei bandi si prevedono anche importanti contributi per il ricambio dei mezzi di imprese, artigiani e imprenditori autonomi residenti a Firenze”. smog

“Lo dico senza mezzi termini – ha detto l’assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni -: una delle principali sfide che dovremo affrontare in Toscana e a Firenze sarà quella relativa all’ambiente. L’inquinamento va combattuto con interventi sulla mobilità e sugli impianti di riscaldamento degli edifici perché sono queste le due maggiori fonti di inquinamento in città. Come Regione, ultimamente, abbiamo stanziato 5 milioni di Euro sull’efficientamento energetico, che hanno permesso anche di finanziare la riqualificazione del plesso scolastico dell’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci. In tema di mobilità Firenze ha già intrapreso la strada giusta investendo sul sistema tramviario che, in questi anni, ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 di 14.000 tonnellate l’anno. Oggi facciamo un passo ulteriore verso il miglioramento della qualità dell’aria della città metropolitana fiorentina e grazie all’accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente, stanziamo 3,5 milioni di euro per il Comune di Firenze, che serviranno per la sostituzione dei veicoli diesel (fino a Euro 4). Un’altra misura riguarderà la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento delle famiglie economicamente fragili, attraverso incentivi per 1 milione di euro l’anno per i prossimi 3 anni. Gli interventi che oggi presentiamo rappresentano la giusta via per coniugare la legittima esigenza di mobilità di cittadini e imprese con una visione moderna e sostenibile di Firenze”.

L’AREA VIETATA

Il divieto riguarderà l’area della Ztl e l’area compresa tra piazza della Libertà (direttrice di collegamento viale Lavagnini – viale Matteotti), via Pier Capponi (esclusa), piazzale Donatello (esclusa direttrice via La Farina – via Pier Capponi), via La Farina (esclusa), via dei Della Robbia (esclusa), via Bovio (esclusa), via Scialoja (esclusa), via Scipione Ammirato (esclusa), via Cimabue (esclusa), via Fra’ Giovanni Angelico (esclusa), viale Duca degli Abruzzi (escluso), viale Giovine Italia (tratto via dell’Agnolo – via Paolieri), via Paolieri, viale Giovine Italia (tratto via Paolieri – piazza Beccaria), piazza Beccaria, viale Gramsci, piazzale Donatello, viale Matteotti, piazza del Lungo, viale Matteotti.

Le deroghe

Il divieto non riguarderà i veicoli del trasporto pubblico di linea; del servizio di igiene urbana;  veicoli delle Forze di Polizia, Forze Armate, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, nonché veicoli in servizio di emergenza e soccorso delle Pubbliche Assistenze, delle Misericordie, della Croce Rossa Italiana; veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada; veicoli di proprietà delle Asl, veicoli delle associazioni di volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con il Comune di Firenze o con altri enti pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e veicoli in servizio di guardia medica;  veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie e analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; veicoli appartenenti ad aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzione sulle pubbliche infrastrutture dei servizi essenziali quali gas, acqua, energia elettrica, telefonia;  veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale; motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico; autovetture con conducente di età superiore a 70 anni.

I CONTRIBUTI

É prevista la pubblicazione di due bandi: il primo destinato a privati; il secondo ai soggetti giuridici. I veicoli ammessi a contributo saranno quelli con alimentazione elettrica, ibrida, a gas, bifuel (benzina/metano, benzina /gpl) o a benzina ed essere conformi alla categoria Euro 6. I contributi saranno erogati solo per acquisti con contestuale rottamazione di un veicolo appartenente alle categorie sottoposte a divieto. L’entità del contributo non potrà superare il 50% del costo totale (esclusa Iva e messa in strada).

Bando per i privati 

È rivolto ai soggetti privati (persone fisiche) maggiorenni, residenti a Firenze. Ciascuna persona può presentare una sola domanda specificando una sola delle opzioni proposte. Sono individuate due fasce di contributi a seconda della certificazione ISEE fino a 48.000 euro o superiore. Inoltre per i residenti nell’area vietata è prevista una maggiorazione del 50%. Saranno ammessi a contributo solo i veicoli con prezzo inferiore a 50mila euro e cilindrata non superiore a 2000 cc.

Bando per i soggetti giuridici 

È rivolto alle micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa a Firenze; imprese artigiane con sede legale/unità locale a Firenze o licenza per l’esercizio dell’attività di vendita su aree pubbliche rilasciata dal Comune di Firenze; lavoratori autonomi titolari di partita Iva residenti a Firenze; enti del terzo settore con sede legale e operativa a Firenze. Ciascuna persona giuridica potrà richiedere il contributo per non più di due veicoli, anche in questo caso sulla base delle opzioni disponibili.

Le informazioni e le scadenze

I bandi saranno consultabili sul sito del Comune di Firenze nella sezione “Servizi online, bandi a gare, consulta i bandi, contributi” e rimarranno validi fino  al 30 giugno 2021 (salvo esaurimento anticipato delle risorse). Sono ammesse a contributo le spese, al netto dell’Iva, sostenute per l’acquisto di veicoli dalla data di pubblicazione del bando. Sarà possibile presentare la domanda su piattaforma online a partire dal 1 marzo. La gestione del bando sarà a cura di SAS, ulteriori informazioni in merito alle procedure di accesso al contributo saranno quindi disponibili sulla pagina web dedicata al Bando sul sito della SAS (www.serviziallastrada.it).

Emergenza neve, ancora disagi in tante aree della Garfagnana e della montagna pistoiese

“Da giorni ormai – ha detto l’assessore all’ambiente e alla protezione civile Monia Monni – siamo in prima linea nell’emergenza neve che sta investendo questi territori . Stiamo monitorando la situazione, grazie anche ai continui aggiornamenti che ci arrivano dalle zone colpite”

Prosegue l’impegno della Regione, insieme al personale di altri enti e del volontariato, per far fronte alla situazione di disagio causata dalla neve caduta nei giorni scorsi in particolare in Garfagnana e sulla montagna pistoiese. “Da giorni ormai – ha detto l’assessore all’ambiente e alla protezione civile Monia Monni – siamo in prima linea nell’emergenza neve che sta investendo questi territori . Stiamo monitorando la situazione, grazie anche ai continui aggiornamenti che ci arrivano dalle zone colpite, e abbiamo inviato, in seguito alle richieste dei Comuni e delle Province, 2 funzionari regionali di protezione civile, 14 mezzi e 100 volontari della CMRT (la Colonna Mobile della Regione Toscana, ndr) dislocati tra la Garfagnana e l’Abetone”.

Lo sforzo, si legge in un comunicato della Regione, “è grande, poiché gravi sono i disagi causati dall’ondata di maltempo”. Primi su tutti quelli provocati dalla caduta degli alberi, che stanno intralciando la viabilità, fino ad isolare porzioni di territorio, e che hanno causato l’interruzione del servizio elettrico, disalimentando migliaia di utenze già da sabato scorso.

“La situazione viabilità si sta piano piano risolvendo – ha aggiunto Monia Monni -, grazie ai mezzi e al personale di Autostrade, dei VVFF, delle Associazioni della CMRT, Province e Comuni. Tuttavia restano alcune zone difficili da raggiungere, ma stiamo facendo del nostro meglio per risolvere. Per quanto riguarda la riattivazione della rete elettrica, nella giornata di oggi verranno ripristinate le ultime 800 utenze disalimentate, solo ieri erano 6600. Inoltre Enel ha fornito, in totale, circa 130 generatori elettrici piccoli e altri 30 grandi, dislocati in tutto il territorio. La situazione più difficile è quella della Garfagnana, dove nei giorni scorsi si è recato anche il presidente Giani, insieme al quale stiamo monitorando costantemente l’evolversi degli eventi”.

L’assessore Monni conclude ribadendo il proprio ringraziamento a tutte le persone impegnate nelle attività. “A partire dai volontari della Protezione civile regionale, che in questi giorni si sono messi a completa disposizione lavorando gomito a gomito con il personale dei VVFF, di Anas ed Enel ed i volontari delle associazioni locali. Senza dimenticare il prezioso ruolo di coordinamento delle attività, in sala operativa e sul posto, svolto dai funzionari della Protezione civile regionale. Come in ogni situazione emergenziale, la macchina regionale, composta da tante donne e uomini mossi dalla solidarietà e dal pragmatismo, si sta dimostrando ben oliata e funzionante”.

FONTE: Toscana Notizie

Unità di Crisi convocata per il maltempo in Toscana

Firenze, l’Unità di Crisi regionale è stata convocata questa mattina dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dall’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni relativamente all’emergenza neve in alta Garfagnana e sulla montagna pistoiese. Ultim’ora – Giani: “Chiederò al Governo lo stato di emergenza nazionale per i danni di queste ore dovuti al forte maltempo”

Il presidente Giani ricorda inoltre di aver già convocato l’Unità di Crisi e che la protezione civile regionale è pronta ad intervenire con la Colonna Mobile se necessario, dopo i primi interventi avvenuti già nei giorni scorsi.

“Oggi si è reso necessario riunire le Prefetture e le Province di Lucca e Pistoia – spiega il presidente Giani – insieme ai rappresentanti dei Comuni interessati, per far fronte ai gravi disagi che stanno investendo la popolazione di queste zone. Domani mattina riconvocherò l’Unità di Crisi per i nuovi aggiornamenti, intanto voglio ringraziare coloro che in queste ore si sono attivati e continuano a lavorare duramente per risolvere la situazione”.

“La risposta è stata tempestiva – continua Monni – e dimostra un grande impegno, non solo delle Istituzioni, ma anche dei Vigili del Fuoco e di Anas, che stanno facendo un ottimo lavoro per il ripristino della viabilità”. “In questi giorni di emergenza – prosegue l’assessore – molte sono le famiglie che sono rimaste senza corrente elettrica a causa della caduta di alcuni alberi, per questo sono già stati fatti molti interventi di ripristino della rete elettrica e Enel E-Distribuzione ci ha comunicato che entro la giornata di oggi dovrebbe risolvere i problemi di collegamento nell’area pistoiese e in Garfagnana” .

Questa mattina i vertici della Protezione Civile Regionale hanno anche incontrato virtualmente i meteorologi del LaMMA e le notizie non sono delle migliori: “Purtroppo per i giorni di lunedì e martedì sono previste ancora abbondanti nevicate – conclude Monni – Questo potrebbe far precipitare la situazione, infatti siamo già pronti ad intervenire con la Colonna Mobile Regionale, se le Province lo richiederanno”.

Sull’emergenza meteo è intervenuta anche l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli enti montani (Uncem), attraverso il presidente nazionale, Marco Bussone: “È in stretto contatto con i sindaci delle aree alpine e appenniniche colpiti da forti nevicate nelle ultime 48 ore – ha detto Bussone, aggiungendo – L’impegno dei sindaci è decisivo. Lavorano giorno e notte per coordinare la pulizia delle strade, il raggiungimento di tutte le frazioni, evitarne l’isolamento e monitorare eventuali criticità sulle reti, viarie e di telecomunicazioni”.

L’Uncem ringrazia vigili del fuoco e forze dell’ordine e sottolinea la “fortissima” rete territoriale che vede nei Comuni “un pezzo portante per evitare danni, isolamento, emergenze. Ciascuno fa la sua parte, certamente, ma è indubbio che il ruolo dei sindaci in queste ore di forti nevicate vada ben oltre l’impegno amministrativo”. Uno sforzo che “richiede adeguati riconoscimenti, rispetto e risorse ove servano per superare le criticità”.

“Ribadiremo come Uncem ai Prefetti che occorre un piano strutturale per interrare linee aree in modo da assicurare continuità di servizi in tutto il sistema alpino e appenninico”.

La neve continua a cadere in Toscana

Firenze, la neve caduta in questi giorni ha provocato forti disagi alla cittadinanza, soprattutto sulla Montagna Pistoiese ed in Garfagnana, dove in alcuni casi si è verificata l’interruzione delle forniture elettriche, un disagio che ha coinvolto inizialmente circa 5.000 persone, numero che si è notevolmente ridotto a ieri sera grazie al lavoro senza sosta della task force di E-Distribuzione.

I Vigili del Fuoco sono stati impegnati nella zona dell’Abetone per far fronte ai danni causati dalle abbondanti nevicate. Le squadre sono intervenute, e probabilmente dovranno ancora intervenire, con idonei mezzi e con la fresa per rimuovere la neve dalle strade di collegamento tra le zone di Abetone e Cutigliano, e per la messa in sicurezza numerose piante ed alberi danneggiati dal peso della neve.

L’assessore regionale all’ambiente Monia Monni ha seguito in tempo reale la situazione: “Sono in contatto con la Sala operativa unificata della Protezione Civile della Regione Toscana, che sta monitorando la situazione insieme alle Amministrazioni locali. In caso di necessità siamo pronti ad attivare la nostra struttura regionale. Siamo anche in contatto con Enel e-distribuzione per il ripristino della fornitura elettrica alle famiglie coinvolte. Inoltre, i Comuni insieme al volontariato locale stanno operando per il monitoraggio e l’assistenza alla popolazione. Nel pistoiese la situazione dovrebbe normalizzarsi nel pomeriggio di oggi, mentre nella lucchesia si prevede la normalizzazione entro la tarda serata”.

La neve caduta abbondantemente sulle strade e il crollo di  molte piante ha provocato inoltre svariati problemi alla viabilità locale: diverse le strade provinciali e comunali che nella giornata di ieri sono state temporaneamente chiuse per consentire la liberazione del manto stradale.

In Garfagnana, a ieri sera risultavano chiuse al traffico le SC San Rocco in Turrite-Gragliana a Pescaglia, Livignano Caprignana a San Romano, peraltro interventi in via di conclusione. Inoltre, le SP 71 di San Pellegrino a Castiglione di Garfagnana, SP 13 di Valdarni a Careggine, con interventi attualmente in corso.

La neve

Per quanto riguarda il pistoiese, vi sono rallentamenti con filtraggi operati dalle forze di polizia sulla SS 12 del Brennero a causa delle auto parcheggiate a bordo strada. In particolare, risulta impraticabile la strada fra Cutigliano e La Doganaccia, oggetto di intervento con bobcat e frese.

Ma non è tutto, perché in Toscana esteso fino alla mezzanotte di domenica 3 gennaio, il codice giallo per pioggia e neve; quello per pioggia riguarda tutta la regione, quello per neve soltanto le aree di nord-ovest (Lunigiana e Garfagnana).

Una vasta zona depressionaria sul mar Ligure e Tirreno porterà ancora maltempo sulle regioni tirreniche. Per domenica previste precipitazioni diffuse più frequenti sulla costa, zone adiacenti e Appennino. Localmente le precipitazioni potranno assumere il carattere di rovescio o temporale che tenderanno a interessare principalmente le zone costiere e di nord-ovest (province di Massa Carrara e Lucca). Occasionali rovesci o temporali potranno interessare l’Arcipelago.

Inoltre, deboli nevicate a quote di montagna (oltre 800 m di quota), possibili anche sull’Amiata oltre i 900 metri. Venti meridionali con raffiche fino a 40-60 km in particolare su costa, Arcipelago e zone sottovento all’Appennino. Mare molto mosso con tendenza ad attenuazione.

Giani inaugura 150 posti letto covid a Lucca

Sono stati inaugurati oggi nel padiglione A della Cittadella della Salute ‘Campo di Marte’ i nuovi 150 posti letto Covid

A Lucca si è tenuta l’inaugurazione dei posti letto covid che possono essere estesi fino a 155 e che si vanno ad aggiungere ai circa 50 (di cui 12 di terapia intensiva-subintensiva), in parte già attivati nei padiglioni C ed O.

Alla presentazione di questo intervento, che ha permesso in appena un mese di lavori di recuperare la struttura, ha partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, accompagnato dagli assessori regionali Simone Bezzini (sanità), Stefano Baccelli(infrastrutture), Monia Monni (protezione civile), insieme anche al direttore della protezione civile regionale Giovanni Massini.

“Questa è davvero una grande sfida per la nostra Regione – ha evidenziato il presidente Giani -. L’emergenza Covid rappresenta un evento straordinario e drammatico, che ha portato via con sé purtroppo 3.500 persone, che sono morte in Toscana quest’anno (più di 70.000 a livello nazionale). Ma il Covid è di fronte a noi non solo come fatto eccezionale. C’è infatti una trasformazione in atto nel comportamento di virus e batteri che sanno sempre più vincere lo schermo immunitario degli antibiotici. Quindi prepararci a pandemie non è la straordinarietà di un evento che avviene ogni cento anni, ma deve essere un atteggiamento costante per un sistema sanitario efficiente. In Toscana abbiamo voluto realizzare due nuove strutture di riferimento: una a Prato, inaugurata qualche settimana fa, ed una appunto a Lucca. Questi 150 posti di Campo di Marte oggi sono dunque per il Covid (erano stati concepiti quando avevamo il doppio dei ricoverati nei nostri ospedali) ma resteranno comunque sempre in funzione perché nel nuovo sistema sanitario abbiamo sempre più bisogno di posti letto”.

“E’ un momento importante per la nostra città – ha aggiunto il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – perché la riqualificazione del padiglione A era molto attesa. Adesso mi auguro che questa struttura possa lavorare nel tempo come luogo di eccellenza a livello regionale ma anche in maniera integrata con un’altra eccellenza, l’ospedale San Luca, che dimostra ogni giorno di avere professionisti all’altezza della situazione. Si tratta di un’opportunità fondamentale per Lucca, anche perché abbiamo bisogno di rafforzare sempre di più la sanità territoriale e gli ultimi interventi effettuati sul Campo di Marte vanno proprio in questo senso”.

“E’ un’altra giornata importante per la nostra sanità – ha detto la direttrice generale Maria Letizia Casani – e voglio ringraziare il presidente Giani, i suoi assessori e la protezione civile regionale per la collaborazione e per la forza con cui ci hanno supportato in questa operazione, così come era stato fatto anche per i nuovi posti letto recentemente inaugurati a Prato. Per l’intervento al Campo di Marte ringrazio anche i nostri professionisti, il nostro ufficio tecnico e le ditte che hanno lavorato senza sosta per arrivare a questo risultato. Negli ospedali della nostra Azienda e di tutta la Regione la situazione Covid è sicuramente migliore rispetto a qualche mese fa, visto che i ricoveri stanno diminuendo, ma non bisogna abbassare la guardia e rallentare sulla programmazione e sulla realizzazione di nuovi posti letto che possono servire in caso di bisogno. Da ribadire poi che, oltre a questi 150 letti, c’è un ulteriore serbatoio di posti letto, una cinquantina, che avevamo preparato già nel corso della prima ondata e che in parte (quelli di cure intermedie) sono stati riattivati nelle settimane precedenti”.

Il maxi cantiere è nato grazie ad un appalto regionale da 2 milioni di euro ed adesso il padiglione A è quindi pronto a diventare una sorta di “estensione” dei reparti di Malattie Infettive della Regione. I nuovi 150 letti attrezzati per l’emergenza Covid, infatti, sono destinati ad ospitare pazienti di tutta la Toscana.

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