San Giuliano Terme (Pisa): cittadinanza onoraria a Lucano

Potrebbe essere assegnata già entro l’anno la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, da parte del Comune di San Giuliano Terme (Pisa), piccolo centro alle porte del capoluogo governato dal centrosinistra.

Ieri sera infatti, su sollecitazione di Rifondazione comunista, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che avvia l’iter per arrivare al conferimento della cittadinanza onoraria a San Giuliano Terme.
“A quanto ci risulta – esulta la Rete delle città in comune – si tratta del primo comune in Italia ed è un segnale importantissimo, del quale ringraziamo l’amministrazione comunale comune pisana, ma anche un’iniziativa, quella della concessione della cittadinanza onoraria al sindaco della cittadina calabrese, che stiamo promuovendo in queste ore nei consigli comunali ove siamo presenti (quindi in moltissimi comuni d’Italia), aderendo e facendo nostra quindi la campagna in questa direzione lanciata da ReCoSol.”

“Riteniamo infatti che vada compiuto il massimo della pressione istituzionale e politica perché la partita in corso è la non cancellazione di un’esperienza che non solo parla di giustizia umana e sociale ma, dimostrando anche di funzionare, mette in crisi la narrazione che ci viene drammaticamente propinata dal governo”.
Infine, la Rete delle città in comune annuncia la sua completa adesione alla “prossima manifestazione nazionale antirazzista e appunto a difesa di Lucano e del modello di accoglienza della cittadina calabrese”.

Aeroporto: Ceccardi, “pressioni politiche per masterplan”, Nardella “accuse gravi”

Ci sono state “forti pressioni politiche” per approvare il masterplan per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze con la nuova pista: è l’accusa di Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina e commissario della Lega in Toscana, che ha partecipato ieri pomeriggio a un dibattito col sindaco di Firenze Dario Nardella in occasione della festa per i 30 anni dell’edizione fiorentina di Repubblica.

“Sono accuse gravi, si assuma la responsabilità di quello che dice”, le ha replicato proprio Nardella, a cui Ceccardi ha detto che le pressioni sarebbero state esercitate “dal capo fino a poco tempo fa del tuo partito”, e ha indicato l’ex sindaco di Pisa Marco Filippeschi e il sindaco di Prato Matteo Biffoni come vittime di tali pressioni. Parlando coi cronisti prima dell’evento, Ceccardi aveva detto che “sulle grandi opere la posizione della Lega è una posizione in assoluto di sviluppo, e quindi noi vogliamo che le infrastrutture che servono al Paese e ai territori si sviluppino. Però uno sviluppo sostenibile. Noi crediamo che il masterplan presentato 2014-2019 si possa correggere nell’interesse dei fiorentini e degli abitanti della Piana”.
Nel faccia a faccia tra i due sindaci Nardella in merito al caso di Riace ha dichiarato: “La veemenza che si usa contro questo sindaco serve per nascondere l’incapacità della Lega di gestire il problema dell’immigrazione”. Nardella ha ricordato che Lucano è accusato di “due reati piuttosto gravi” per cui la magistratura indagherà: “Ma vorrei che la magistratura fosse unica – ha aggiunto – vedo invece quella che dà alla Lega 80 anni per restituire 49 milioni di euro, e quella che mette sotto accusa Mimmo Lucano”. Un attacco a cui Ceccardi ha replicato citando il caso di Luigi Lusi, il tesoriere della Margherita condannato per essersi appropriato di 25 milioni di euro delle casse del partito.
Nel botta e risposta infuocato Ceccardi ha poi affermato che Nardella “sta provando a copiare il modello Lega, però l’originale vince sempre sulla copia, sul falso, e i cittadini fiorentini sono sicura che sapranno cogliere le differenze”. “L’azione del governo – ha aggiunto – sta incidendo moltissimo nel riportare la sicurezza a livello urbano in tante città italiane: è chiaro che senza la collaborazione fattiva dei sindaci questo non è possibile. Vedo il sindaco Nardella impegnato in tanti spot, alla ricerca di una sicurezza che purtroppo a Firenze non c’è. Andare in giro per le strade di Firenze ultimamente è diventato difficile per i giovani studenti che affollano la città, soprattutto per le studentesse, e soprattutto per i cittadini”. Ceccardi ha definito una zona delle Cascine “una favela del terzo mondo: abbiamo visto bande di immigrati scontrarsi davanti a famiglie e bambini in pieno pomeriggio domenicale. Non è assolutamente accettabile in una città d’arte e di cultura come Firenze”.

Firenze: un migliaio a manifestazione solidarietà Riace

Circa 1000 persone hanno partecipato questo pomeriggio al presidio di solidarietà sul Ponte Santa Trinità a Firenze per Mimmo Lucano, il sindaco sospeso di Riace.


Tanti i turisti, specialmente stranieri, che hanno scattato foto al presidio nel quale alcuni migranti hanno suonato i bonghi. Durante la manifestazione, organizzata dalla Rete antirazzista di Firenze , è stato esposto sul lato del ponte uno striscione con la scritta ‘Io sto con Riace’.

“Stare con Riace vuol dire stare con un’esperienza che indica una strada alternativa nei confronti dei migranti. Alternativa rispetto alle politiche attuali del Governo e a un clima generale di respingimento e intolleranza – ha detto Moreno Biagioni della Rete antirazzista – Siamo qui anche contro certi atteggiamenti istituzionali, tipo l’ ordinanza del prefetto che vieta ai residenti asilo ospitati nei Cas di rientrare dopo le 20 e uscire dai centri prima delle otto del mattino. Credo sia una limitazione delle libertà personali, è anticostituzionale”.

 

Un ponte per Riace oggi a Firenze

Manifestazione, oggi pomeriggio, 18 ottobre, alle 17.30 sul ponte Santa Trinita a Firenze, per dire ‘no alla chiusura di un’esperienza esemplare di accoglienza e d’inclusione, no all’arresto di Mimmo Lucano. La solidarietà non si arresta e non si deporta”.

Promossa dalla Rete antirazzista alla manifestazione hanno aderito dall’Anpi alla Cgil, dalla Diaconia Valdese fiorentina a Mdp, dalla Rete degli studenti medi a Sì Toscana.
“I provvedimenti con cui il ministro dell’Interno intende chiudere l’esperienza di Riace – spiega una nota – sono gravissimi e costituiscono un vero e proprio attentato alla vita democratica.”

“È necessario – continua – ed urgente opporsi alla deriva razzista e fascista che sta pervadendo il Paese sotto l’impulso di scelte governative dissennate, come il recente decreto sull’immigrazione, la chiusura dei porti alle navi che salvano i naufraghi, i ripetuti attacchi alle Ong. Come afferma un documento proveniente da Riace, ‘nessuna circolare ministeriale con incorporato tentativo di deportazione dei/delle migranti potrà fermare l’esperienza di Riace.”

“La sua criminalizzazione – conclude la nota – e l’arresto di Mimmo Lucano sono stati il detonatore che ha fatto esplodere l’ansia di libertà, di giustizia sociale, la voglia di ritrovarsi in tante/i in nome dell’umanità, della solidarietà, dell’accoglienza, dell’inclusione, di un’altra idea di società e di mondo”.
Intanto per oggi pomeriggio a Pisa la coalizione della sinistra Diritti in comune ha promosso una manifestazione in Logge di Banchi, a sostegno del modello Riace e del sindaco Mimmo Lucano.

Salvini e la criminalizzazione dell’accoglienza

A quanto risulta dall’inchiesta Mimmo Lucano non ha rubato soldi e non ha corrotto nessuno;  piuttosto ha forzato le leggi per assicurare un’accoglienza più pronta e più sicura ai richiedenti asilo secondo quello che nel mondo si è affermato come il ‘modello Riace’.

L’arresto in sé appare  spropositato rispetto ai reati contestati, anche se in effetti il pericolo di reiterazione  ci sta ed a rigor di legge giustifica il provvedimento: Lucano, come testimoniano le intercettazioni allegate ai fascicoli, avrebbe potuto tranquillamente commettere di nuovo i reati contestati. Allo stesso modo pare singolare la coincidenza del provvedimento con un clima politico-governativo sicuramente sfavorevole, anche perché i reati contestati non avrebbero in alcun modo creato né allarme sociale né danni alla collettività. Ma tant’è.

Crediamo nell’indipendenza della magistratura e siamo certi che la giustizia farà tranquillamente  il suo corso. Per quanto in una regione come la Calabria, che è bene ricordarlo detiene il record nazionale di  comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, ben 21, ci saremmo aspettati che i PM fossero impegnati su fascicoli ben più urgenti e pesanti. Non è stato così, ne prendiamo atto.

Fin qui tutto bene, dunque. Quello che stride, ed anzi preoccupa,  in tutto questo è però l’atteggiamento di un ministro dell’interno che confonde sempre più spesso il proprio ruolo con quello di un capo popolo cinico e rissoso. A Salvini va ricordato che nel suo ruolo, egli rappresenta lo Stato e non solo la sua parte. E lo Stato non può gioire per l’arresto di un proprio rappresentante sul territorio. Soprattutto in quei territori, soprattutto se accusato di reati del genere.

Da un ministro che osserva la complessità dei fenomeni e sente la responsabilità di governarli, ci  saremmo aspettati piuttosto comprensione umana, se non addirittura interventi legislativi che facessero dell’azione di Lucano un modello esportabile in tutta Italia ed in tutta Europa. La parole di Salvini sono invece la ‘rivendicazione politica’ di un modello di governo che tende verso la criminalizzazione dell’accoglienza e di chi la pratica, secondo quanto già sperimentato da Orban in Ungheria.

L’immigrazione è un fenomeno complesso e chiede soluzioni serie, rigorose. Che tuttavia non deroghino ai doveri di solidarietà e di rispetto della dignità umana  iscritti nella nostra Costituzione. Il modello Riace è esattamente questo: un tentativo di soluzione che tiene insieme il dovere di accoglienza con  le necessità di preservare l’armonia sociale  e la pacifica convivenza. Un tentativo vincente, studiato in tutto il mondo, che dovrebbe essere  portato ad esempio. Cosa devono pensare ora tutti coloro, e sono decine di migliaia, laici e religiosi, che ogni giorno rischiano in prima persona per tenere i piedi il sistema complesso dell’accoglienza e dell’integrazione?

Additare Lucano  come un  criminale, denigrarlo, non solo è stupido, dal punto di vista politico, ma anche pericoloso, perché testimonia la volontà di scavare ulteriormente trincee tra ‘noi’ (?) e chi arriva. Tra chi si prodiga per un futuro di tutti e chi vuole costruirlo per pochi, mettendo gli uni contro gli altri: i migranti contro gli italiani, i ‘buonisti’ contro i ‘bravi cittadini’, chi difende i diritti umani contro chi afferma il diritto all’egoismo individuale e sociale. La legge non è mai un prius. Il diritto si scrive ed emana da un modo di intendere la societas cui è diretto. Che modello di società intende consegnarci e consegnare ai nostri figli Salvini?

Domenico Guarino

Firenze: Presidio di solidarietà per sindaco Lucano

 Concentramento in piazza dei Ciompi alle 18.30 per esprimere solidarietà a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace arrestato oggi con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

“Nella Calabria asfissiata dalla ‘ndrangheta e dalle sue logiche criminali, le istituzioni attaccano i simboli della resistenza e della solidarietà: ancora una volta indicano come ‘fuorilegge’ gli ultimi e chi li difende” si legge in una nota di Pap (potere al popolo) che organizza il presidio.

Si schierano in difesa di Lucano anche i consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti: “Se c’è un reato contestabile a Domenico Lucano – affermano in una nota congiunta – è probabilmente quello di solidarietà. Altri non ne vediamo. Lo abbiamo invitato a un convegno che si dovrà tenere a Firenze, lo aspettiamo a braccia aperte”.

Le accuse odierne a Lucano, afermano inoltre, “arrivano in un clima di ‘persecuzione’ di chiunque si occupi in positivo di migranti, com’è successo per le Ong, il sistema Sprar e perfino parrocchie come quella di don Biancalani”.

“L’arresto di Mimmo Lucano ha tutto il sapore di essere la sferzata finale di un attacco politico contro chi rende l’integrazione possibile. Ho fiducia nella magistratura, sono convinta che farà chiarezza sulla vicenda”, il commento poi di Serena Spinelli, capogruppo di Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale e coordinatrice Mdp Toscana, che esprime vicinanza e solidarietà al sindaco di Riace.

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