🎧 Michele Riondino presenta a Firenze “Palazzina LAF”

L’attore Michele Riondino sarà ospite del cinema La Compagnia in occasione dell’anteprima toscana del suo film d’esordio alla regia. In sala anche il collettivo lavoratori della GKN. Conflitti di classe, mobbing, sfruttamento e mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, sono i temi affrontati dalla pellicola che vede nel cast anche Elio Germano. Lunedì 29 gennaio alle 20.30

AUDIO: Intervista di Chiara Brilli ha Michele Riondino

Al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r), lunedì 29 gennaio (alle ore 20.30), l’anteprima toscana del film Palazzina LAF, opera prima di Michele Riondino, che sarà presente in sala insieme ad una rappresentanza di lavoratori del collettivo della fabbrica GKN.

Al centro del film, che vede tra i protagonisti lo stesso regista e Elio Germano, uno dei più rilevanti episodi di mobbing in Italia, verificatosi alla fine degli anni ’90, in un contesto di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori – primo tra tutti il diritto alla salute – precarie condizioni di sicurezza e generalizzato sfruttamento.
Siamo all’Ilva di Taranto, nel 1997. Il protagonista, Caterino, persona umile e poco abbiente, si presta a diventare una spia per i padroni dell’acciaieria, quando i vertici aziendali gli proporranno un lavoro apparentemente di tutto riposo. Chiede infatti di essere collocato, anche lui, alla Palazzina LAF, dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a permanere, privi di qualsiasi mansione. Lavoratori che non hanno altra attività se non quella di passare il tempo ingannandolo, giocando a carte, pregando o allenarsi come fossero in palestra. Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra essere un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento. Un inferno da cui non c’è via di uscita.

Il film è stato girato alle acciaierie di Piombino, con la collaborazione di Toscana Film Commission.
Biglietti: 5€ intero / 4€ ridotto / 3€ con tessera Firenze al Cinema INFO

Al MET arriva “Il Maestro e Margherita”

Una tra le più strazianti e tormentate storie d’amore, “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov in scena al Teatro Metastasio da giovedì 6 a domenica 9 dicembre

Diretta da Andrea Baracco in una trasposizione scenica curata da Letizia Russo, da giovedì 6 a domenica 9 dicembre al Teatro Metastasio va in scena una tra le più strazianti e tormentate storie d’amore della letteratura, IL MAESTRO E MARGHERITA di Michail Bulgakov (feriali ore 20.45, sabato ore 19.30, domenica ore 16.30).

 

Le pagine del famoso romanzo “anti-utopistico” di Bulgakov ambientano nella Russia sovietica post rivoluzione la tormentata storia d’amore tra il Maestro e Margherita e la intrecciano con il racconto dell’irruzione di Woland il Diavolo e dei suoi aiutanti a Mosca, venuti a celebrare uno storico sabba, e del processo del Messia portato avanti del governatore di Palestina, Ponzio Pilato.

 

L’adattamento della Russo, rispettoso del romanzo (che ha più di 130 personaggi), procede ovviamente a una sintesi che condensa le oltre trecento corpose pagine di Bulgakov e i relativi tre piani narrativi spazio temporali in un’unica struttura che concilia in una miscela perfetta classico e contemporaneo, facendo dell’evocazione e dell’immaginazione le chiavi per immergersi in un gioco funambolico tra grottesco e sublime, dove basso e alto convivono.

 

Di pari passo, la regia di Baracco ricostruisce in scena le tre storie parallele attraverso un meccanismo di moltiplicazione di ruoli e registri – dal comico al tragico, dal varietà all’introspezione esistenzialista – e rende possibili continui cambi di scenario, quadri, status e climax nella semplicità di passaggi e porte e botole, di comparse e scomparse, di andate e ritorni. Su tutto, interviene infine con un nuovo efficace finale che, anziché condannare a un logorante ozio umano la coppia di amanti, fa preferire a Margherita un inferno liberatorio, tra colli recisi e musiche che odorano di zolfo.

 

Un diabolico Michele Riondino veste i panni di Woland, un Lucifero mefistofelico e zolfino, portatore di luce e conoscenza, quasi un clown satanico e malvagio dalla risata isterica a sottolineare le verità che gli uomini hanno timore ad ammettere a se stessi. Lo affiancano un’efficace Federica Rosellini che interpreta Margherita e un sempre rigoroso Francesco Bonomo nel doppio ruolo di Maestro/Ponzio Pilato, insieme a un nutrito cast di ben amalgamati e coesi attoridi forte identità – Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski.

 

Per la replica di domenica 9 dicembre sarà attivo il SERVIZIO BABYSITTING gratuito, prenotabile entro martedì 4 dicembre a cometa@metastasio.it o 0574/27683 (dal lunedì al venerdì in orario 9.30/13.00).

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