Pd: Zingaretti in Toscana, “con 45% vittoria chiara”

“L’area Zingaretti in Toscana si attesta sul 45%. I dati sono ancora ufficiosi, ma non si scosteranno troppo da quelli ufficiali. Siamo molto soddisfatti di questa che e’ una vittoria chiara. Ora pero’ c’e’ il secondo tempo, le primarie del 3 marzo, e non ci possiamo sedere sugli allori”. Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, apre cosi’ la conferenza stampa degli zingarettiani toscani convocata nella sede del Pd regionale, a Firenze.

Il giudizio piu’ netto, tuttavia, arriva pochi istanti dopo dall’ex deputato dem Federico Gelli: “I risultati nei circoli, anche se non definitivi, rappresentano una debacle per Martina che si ferma al 37%, con Giachetti al 15%. C’e’ di piu’: segnalo che Zingaretti ottiene percentuali ben oltre il 50% a Pisa, Arezzo, Siena, Livorno e in Val di Cornia – Elba. Mentre Martina lo supera solo nell’empolese, a Lucca e Massa”.
In vista delle primarie aperte del 3 marzo, riprende la parola Fossi, “la partita e’ apertissima. Ma oggi, per la prima volta dopo tanti anni, c’e’ la possibilita’ di cambiare il Pd, di renderlo piu’ vicino alle persone e ai valori che lo hanno animato fin dall’inizio”. Per questo lancia un appello alla partecipazione “a tutte quelle persone che guardano con
attenzione al Pd: venite a votare e aiutateci a cambiare il partito, a riconnetterlo ai tanti mondi persi per strada, come quello del lavoro”.

Sullo sfondo di questa partita a tre, pero’, resta lo spettro di un’alleanza tra Martina e Giachetti nel ballottaggio che si potrebbe consumare durante l’assemblea nazionale,  come previsto dal regolamento se nessuno dei tre candidati superera’ il 50% delle preferenze. Un’ipotesi che sta circolando con insistenza, ma che non spaventa gli zingarettiani toscani: lo scenario, sottolinea Fossi, “ci preoccupa relativamente, perche’ noi confidiamo molto in una partecipazione larga e di popolo alle primarie”.

Il ragionamento e’ affrontato anche da Gelli, che aggiunge: “Questa prima fase sta riguardando i circoli, non l’assemblea nazionale. Chi simula un’ipotesi di accordo al ballottaggio dell’assemblea, sbaglia, perche’ l’argomento sara’ affrontato dopo il 3 marzo, non certo oggi”. Scatta quindi la domanda su Matteo Renzi e il suo ‘feudo’ toscano: stando ai risultati dei circoli, si puo’ dire che la Toscana non sia piu’ renziana? “Diciamo- risponde Fossi- che questo dato e’ caratterizzato da un elemento di forte discontinuita’. Penso quindi che da oggi, se questa tendenza sara’ confermata, si aprira’ una pagina nuova”.

C’e’ infine un ultimo nodo, ovvero la convivenza dopo il congresso tra la segretaria regionale di Simona Bonafe’ e i zingarettiani: “Noispiega sempre Fossi- riconosciamo il risultato del congresso regionale che ha sancito la segreteria Bonafe’. Questo pero’ non esclude il fatto che abbiamo bisogno di cambiare passo rispetto al passato, perche’ non ci possiamo piu’ permettere la lunga serie di sconfitte”, come quelle patite “nelle elezione amministrative anche in Toscana”.

Siccità: Coldiretti, riconosciuta calamità a Toscana per 2017 

Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha firmato il decreto con il quale è riconosciuto il carattere di calamità della siccità che ha interessato le campagne toscane nel 2017, e attiva alcuni interventi di sostegno alle imprese agricole che hanno subito una consistente riduzione delle produzioni. Danno stimato di circa 430 milioni.

Dà notizia del riconoscimento del carattere di calamità, la Coldiretti Toscana, sottolineando che “purtroppo il decreto ministeriale arriva con un consistente ritardo”. La Regione Toscana, spiega l’associazione in una nota, nella proposta inviata al ministero a dicembre, aveva stimato un danno di circa 430 milioni di euro. “L’annata 2017 è stata davvero difficile per le imprese agricole toscane – sottolinea il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli – la riduzione delle produzioni e dei conseguenti ricavi, rischia di mettere in crisi molte aziende”.
Per l’associazione, il riconoscimento della calamità poteva aprire la strada per un sostegno straordinario alle imprese in grave difficoltà. Coldiretti Toscana aveva sollecitato la Regione per ottenere, nel provvedimento ministeriale, il rinvio delle rate di mutui e prestiti contratti dalle imprese agricole. “Questo avrebbe rappresentato una boccata di ossigeno per un settore messo a dura prova a causa della riduzione della produzione vendibile – spiega il direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio – Purtroppo oggi dobbiamo prendere atto che la nostra richiesta non è stata accolta”.

Martina: Pd il 15 a Stazzema firma anagrafe antifascista

“Il Partito Democratico è stato, è e sarà a Macerata. Sinceramente sono sorprendenti le polemiche contro di noi dopo quello che è successo”. Lo afferma il vicesegretario Pd e ministro, Maurizio Martina.

E annuncia: “Nella mattina di giovedì 15 con il segretario Matteo Renzi, i nostri ministri e tutta la squadra Pd saremo a Sant’Anna di Stazzema insieme a tanti ragazzi. Firmeremo l’anagrafe antifascista derisa in queste ore da Salvini e ci prenderemo ancora l’impegno solenne di combattere ogni giorno contro neofascismo, xenofobia e violenza”.

l’altro giorno il sindaco , Maurizo Verona, aveva scritto una lettera al segretario dlela Lega che, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’anagrafe antifascista istituita dal comune di Stazzema, l’aveva associata a quella canina.   “Con le sue parole offende le vittime delle guerre. Spesso si offende quello che non si conosce ed è questo che combattiamo: magari troverà il tempo per farci una visita”, scriveva il sindaco. “l’anagrafe  è stata istituita come uno strumento per portare di nuovo al centro del dibattito alcuni temi che forse abbiamo troppo frettolosamente messo da parte nei decenni scorsi” forse perchè “li davamo per acquisti una volta per sempre. Lo abbiamo fatto senza fini propagandistici, elettoralistici o partitici, facendo un appello ad un impegno di tutti affinché ciascuno nel suo piccolo si facesse portatore dei valori costituzionali di libertà e diritto di tutti ad esprimere le proprie idee”. Insomma un “contributo per rilanciare valori che non dovrebbero essere proprietà dei neri, rossi, verdi o gialli come dice lei: l’anagrafe è antifascista perché il Fascismo è sinonimo di totalitarismo”. Ma “con le sue parole lei” offende “i superstiti dei campi di concentramento, delle stragi contro i civili, le vittime della ideologia nazifascista che portò alla strage del 12 agosto 1944” di Sant’Anna di Stazzema. Sulle parole di Salvini è intervenuto anche Andrea Romano, candidato del centrosinistra a Livorno: “Insultando i martiri di Sant’Anna di Stazzema” il leader della Lega “non ha alcuna vergogna nel seppellire la dignità nazionale riconquistata con la Resistenza antifascista”.

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