Sea Watch: Landini a Firenze, “arresto Carola messaggio sbagliato”

“Arrestare una persona che ha fatto cio’ che dicono i trattati internazionali, e cioe’ ha salvato delle persone in mare che altrimenti morivano e li ha portati nel porto piu’ sicuro, credo che sia davvero un messaggio sbagliato e credo che il punto sia cambiare le leggi sbagliate che nel nostro Paese sono state fatte e smetterla di usare un problema come quello dei migranti e dei salvataggi delle persone in modo totalmente da campagna elettorale”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, parlando dell’evoluzione della vicenda Sea Watch attraccata nel porto di Lampedusa.

“Del resto – ha aggiunto – basta ascoltare quello che ha detto il sindaco di Lampedusa: in queste settimane centinaia di persone stanno sbarcando e stanno arrivando sul nostro territorio”. “La cosa vera che si dovrebbe fare – ha sottolineato – e’ cambiare i trattati di Dublino, e quindi aprire una discussione vera perche’ il problema della migrazione non sia solo un problema che riguarda il nostro Paese ma sia assunto dall’Europa. Ma mi pare che non si stia neanche affrontando questo tema”.

“Salvini è riuscito a farci credere che siamo invasi, mentre siamo un paese di ‘evasori’,
non è che siamo invasi da qualcuno”. Ha sottolineato intervistato da Michele Santoro alla Festa della Fiom di Firenze. “Se vedi i numeri, ci stanno raccontando balle”, ha aggiunto.
“Noi siamo aumentati di 90mila migranti – ha spiegato Landini- in molti casi ricongiungimenti familiari. Ma il dato concreto è che, se vai a vedere quanti giovani italiani laureati e diplomati se ne stanno andando via, sono 120mila, sono più i giovani laureati e diplomati che vanno via che gli stranieri che vengono da noi. Le altre nazioni mica mandano indietro gli ingegneri italiani, siamo noi che non li stiamo usando, li
mandiamo via, e usiamo la paura riguardo i processi che sono qui”.

Prato, Landini: “Salvini giurato su costituzione, ma permette apologia fascismo”

Maurizio Landini, segretario nazionale Cgil: ‘Salvini chiede di arrestare chi salva persone in mare e permette iniziative di questo genere’ riferendosi alla manifestazione organizzata da Forza Nuova a Prato nel giorno del centenario dei Fasci di Combattimento.

Con la manifestazione di Forza nuova indetta domani a Prato “siamo in presenza di un’apologia del fascismo, che è una cosa vietata”, “è un reato, e le organizzazioni che lo fanno vanno sciolte. Trovo singolare che abbiamo un ministro dell’Interno che chiede di arrestare quelli che salvano le persone in mare ma che non dice una parola su questo, e anzi permette che ci siano iniziative di questo genere”. Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini parlando con i giornalisti a margine di un ‘Dialogo sui temi del lavoro’ presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali della Scuola Normale a Firenze.

“Salvini ha giurato sulla Costituzione – ha aggiunto Landini -. E la nostra Costituzione c’è perché abbiamo cacciato i fascisti, i nazisti, e il nostro Paese è antifascista e democratico”. Per Landini, “quando si fa un’apologia del fascismo si fa una cosa che è contro la nostra storia e la nostra democrazia. Da quel punto di vista è un dovere di qualsiasi cittadino italiano, di qualsiasi istituzione e difendere pienamente la nostra Costituzione. È molto importante – ha concluso – la reazione democratica che c’è domani, perché la democrazia si difende anche praticando queste libertà”.

Landini ha parlato anche di altro durante l’incontro, come della Via della Seta. “Siamo in presenza di un riequilibrio dei rapporti mondiali – dice il sindacalista -, perché la Via della seta nasce da una scelta che la Cina ha fatto nel 2013 per avviare un piano straordinario di investimenti e di azioni a cui gli Stati uniti hanno risposto con i dazi, e in cui sono in gioco i nuovi equilibri internazionali nel rapporto anche tra i paesi. Occorre avere quindi questa dimensione generale. Non credo che il problema sia solo cosa fa l’Italia ma di cosa fa l’Europa in questa dimensione”.

“Bisognerebbe che si discutesse non se si esce dall’euro o se si chiudono le frontiere – ha aggiunto Landini – ma di che Europa ci servirebbe per fare i conti con quello che sta succedendo in giro per il mondo, in cui al centro ci deve essere un’idea di giustizia sociale, di lavoro, di diritti. Per me il problema non è se i cinesi fanno gli investimenti, che da una parte hanno già iniziato a fare, ma su cosa si fanno, perché si fanno, e come si tutelano i diritti nel lavoro, anche in Cina. E quindi affermare un’altra idea. Penso che questa debba essere la dimensione”.

Landini ha voluto discutere anche della situazione dei lavoratori di Opera che da tempo protestano perché i bandi di gara Consip non garantirebbero il mantenimento delle attuali condizioni economiche e normative. “Stiamo sostenendo la richiesta dei lavoratori di Opera e abbiamo chiesto al ministro dei Beni culturali che ci sia una convocazione. A parole, dal ministero ci è stato fatto sapere che a breve dovrebbe arrivare la convocazione: se questa arriverà bene, altrimenti decideremo con i lavoratori delle iniziative”.

“Questa non è una questione che riguarda solo i lavoratori – ha aggiunto Landini -. Non ha senso che ci siano condizioni di lavoro e rischi per i posti, specialmente se parliamo di un lavoro che è anche la valorizzazione di un patrimonio culturale e una qualità del servizio che diamo alla città e alla cultura stessa. Verificheremo cosa farà il ministero nei prossimi giorni”.

Pisa, Landini su reddito: per ora casino e nuova precarietà

“Il contrasto alla povera è un tema molto caro anche al sindacato, assai prima di quando se ne sono occupati loro. La verità è che il reddito di cittadinanza così com’è mischia lotta alla povertà e politiche per il lavoro e fare un miscuglio, significa fare un casino, tra l’altro come si è visto con i navigator, creando nuova precarietà”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un’assemblea alla Vodafone di Pisa.

“Non possono essere solo i centri per l’impiego gli strumenti per creare nuovo lavoro – ha aggiunto – e infatti il messaggio che si manda con i navigator è tutt’altro che positivo perché si crea nuova precarietà anziché lavoro vero e stabile”. Il sindacato, ha concluso Landini, “ha unitariamente molte idee sul contrasto alla povertà e anche sulla riforma delle pensioni oltre che sulle politiche per lo sviluppo e auspichiamo che dopo il 9 febbraio (la manifestazione unitaria dei sindacati a Roma, ndr) il governo apra un tavolo di discussione su tutto questo”.

“Il governo ha un’ampia maggioranza in Parlamento ma non è un problema nostro se regge o meno fino alle elezioni europee. Non spetta al sindacato far cadere il governo oppure no”. Lo ha detto Landini rispondendo alle domande dei giornalisti. “Il problema è che le due forze di governo – ha spiegato – si sono presentate alle elezioni con programmi politici alternativi l’uno all’altro e poi hanno deciso di mettersi d’accordo con un contratto tra privati che ora impedisce qualsiasi discussione in Parlamento e con le organizzazioni sociali. Loro possono girarla come vogliono ma Cgil, Cisl e Uil hanno 12 milioni di iscritti, 12 milioni di persone che liberamente hanno scelto di farsi rappresentare dal sindacato e quindi il problema è se l’esecutivo ha interesse ad aprire un dialogo con noi per cambiare la politica economica e sociale”.

“Avere fatto il job’s act e avere provato a mettere in discussione il rapporto con il sindacato non mi pare abbia portato benissimo al governo di centrosinistra. Noi seguiamo con rispetto ma senza interferire la discussione interna al Pd ma credo che un partito che vuole essere di centrosinistra debba riflettere anche su questo”. Lo ha detto il leader della Cgil,  commentando la fase congressuale dem.
“Penso – ha concluso – che tra me ragioni elettorali della sua sconfitta ci sia stata proprio la rottura con il mondo del lavoro e quindi credo che ora debba cercare di recuperare quel
rapporto di fiducia con tanti lavoratori che hanno scelto di non andare a votare o hanno votato altre forze politiche”.

“Il problema non è solo la discussione
sulle grandi opere, su quelle si metta d’accordo il Governo al
suo interno, ma ciò che serve davvero è un piano straordinario
di investimenti per far ripartire il Paese”. Lo ha detto il
segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo avere
partecipato a un’assemblea sindacale alla Vodafone di Pisa, la
prima da quando è stato eletto alla guida del sindacato.
“Le grandi opere – ha aggiunto – sono anche gli asili nido
dove ce ne è bisogno, la sanità dove non c’è e così via. E’
necessario capire che Paese si immagina tra 10-15 anni ed è su
questo che vogliano confrontarci”.

Firenze, ‘Si può fare’: festa Si per Leu con Fratoianni, Landini, Cofferati

‘Si può fare’ è il titolo della manifestazione che si svolgerà nell’area Festa d’estate del Varlungo dal 23 al 29 luglio, e che ospiterà dibattiti dedicati a temi di attualità, dall’Europa ai migranti, dalla sanità alla cultura. Si tratta della prima festa nazionale di Sinistra italiana per Leu dell’estate 2018.

Nei prossimi mesi seguiranno altre città per poi concludersi a Torino a settembre. Tra gli ospiti attesi il 24 luglio anche Vendola e Fassina, oltre a Maurizio Landini (FIOM-CGIL) e Nicola Fratoianni (LeU), che dialogheranno sul caso dello stabilimento Bekaert di Figline Valdarno: previsto anche l’intervento dei lavoratori della fabbrica per i quali il 28 è organizzata anche una cena di solidarietà.

Il 25 incontro su ‘Apparterrebbe al Popolo… Democrazia e Costituzione sotto attacco’, con Gaetano Azzariti, costituzionalista, Sandra Bonsanti, Libertà e Giustizia, Loredana De Petris e Federico Fornaro, capigruppo parlamentari di Leu.

Il 26 incontro su ‘La cultura che fa bene’, con Nichi Vendola e Francesca Chiavacci, presidente Arci e a seguire ‘Fortezza Europa, la guerra ai poveri’: tra i partecipanti Erasmo Palazzotto, deputato Leu di ritorno dalla missione rescue nel Mediterraneo. Il 27 ‘Meno Euro, più Europa’ con Sergio Cofferati, eurodeputato Si e Stefano Fassina, deputato Leu ed Elly Schlein, eurodeputata Possibile.

Il 28 previsto l’intervento di Fratoianni mentre il 29 incontro su ‘C’è l’uomo nero in Tv! I media al tempo dell’odio del diverso’, con i giornalisti Corradino Mineo, Luciano Scalettari, Fouad Roueiha (in collegamento Skype), Izzedin Elzir del consiglio nazionale Ucoii, Alice Pistolesi, Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, e Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino.

Landini: “Parlamento cambi radicalmente legge di bilancio”

Il segretario confederale della Cgil, a Siena per una lezione universitaria, commenta manovra e riforma delle pensioni: “Sistema che non dà un futuro ai giovani”

“Ci auguriamo che il Parlamento la cambi radicalmente; il nostro è un giudizio abbastanza negativo”. Così Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, a Siena per una lezione agli studenti del corso di Economia, Ambiente e Sviluppo dell’Università, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla legge di bilancio. “Per noi non risolve i problemi né sulle pensioni, né sulla ripresa delle politiche industriali e degli investimenti” ha aggiunto Landini.

“E’ un sistema che non dà un futuro ai giovani; un sistema puramente contributivo non esiste in nessuna parte d’Europa, esiste in Cile ma mi sembra che sia un bel disastro”. A dirlo sempre Maurizio Landini, rispondendo ad un commento sulla riforma delle pensioni. “Siccome tra un po’ si andrà a votare deve essere chiaro che qualsiasi Governo che ci sarà, per noi il problema è rimettere mano a una riforma delle pensioni sbagliata e che non dà futuro né ai giovani, né riconosce i problemi che esistono”.

“Se c’è finalmente la politica che si occupa del lavoro è una buona cosa”. Ha ancora commentato il segretario della Cgil sulla nuova forza politica di sinistra “Liberi e uguali” che ha in Pietro Grasso il suo leader.

Aferpi: Rossi querela a Renzi, uffici al lavoro

Avvocatura Regione Toscana potrebbe presentarla prossimi giorni.

L’ avvocatura regionale della Toscana sta predisponendo la querela del presidente della
Regione Enrico Rossi (Mdp) nei confronti del segretario del Pd Matteo Renzi dopo le dichiarazioni a quest’ultimo attribuite circa la responsabilità dello stesso Rossi e dell’ex leader della Fiom Maurizio Landini sulla scelta dell’imprenditore algerino Rebrab per l’intervento nel polo siderurgico ex Lucchini a Piombino. E’ quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza della Regione, secondo le quali la querela dovrebbe essere presentata già nei primi giorni della prossima settimana.

Ieri lo staff di Renzi aveva fatto sapere che ‘nessuno ha mai messo in dubbio il principio della gara’ e che quanto attribuito a Renzi era frutto di ‘ricostruzioni giornalistiche su frasi de relato’.

“Le querele non si minacciano, le querele si fanno e ho già dato mandato, ai legali di agire contro chi non dice come stanno le cose o le propone in maniera diversa. Io non ho scelto
Rebrab che è stato scelto con una procedura di gara. Mi riserverò poi nei prossimi giorni di avanzare qualche proposta perchè episodi come quelli verificati con Rebrab non si ripetano” aveva detto stamani il presidente della Regione Toscana, rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno sull’urbanistica, che gli chiedevano del suo annuncio di voler querelare Matteo Renzi per quanto detto in occasione della sua visita a Piombino.

“Da quando sono presidente della Regione – ha aggiunto – mi sono trovato almeno con quattro grandi imprenditori che si sono proposti e hanno prospettato la volontà di risolvere tutti i problemi di Piombino. Poi questi imprenditori hanno magari abbandonato l’idea. Forse c’è qualcosa che non funziona nel modo con cui si fanno i contratti con i quali cediamo pezzi così importanti dell’apparato industriale”.

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