🎧 Tecnologia innovativa dagli USA per la cura del Parkinson

Firenze, presentata una nuova tecnologia, proveniente dagli Stati Uniti, per la ricerca e la terapia del Parkinson, adoperata per la prima volta in Italia, grazie al sostegno del Rotary Club, dall’associazione fiorentina ‘Un gancio al Parkinson’.

Grazie alla ‘Sensory Station’, questo il nome della tecnologia, sono stati registrati, miglioramenti nell’equilibrio, nella reattività occhio-mano e nelle capacità visive, su una ventina di pazienti affetti dal morbo di Parkinson.

In podcast l’intervista al presidente dell’associazione ‘Un gancio al Parkinson’, Maurizio Bertoni, a cura di Gimmy Tranquillo.

La Sensory Station, è stato spiegato, è da tempo in uso negli Stati Uniti presso centri di ricerca universitari e presso società sportive professionistiche per migliorare la capacità visive degli atleti e la loro reattività visio-motoria, o per il recupero funzionale.

In Italia la onlus ha sottoposto ai test e ai training 21 pazienti affetti da Parkinson riscontrando miglioramenti. Lo studio è stato condotto in collaborazione con la Università di Firenze, la Università dell’Ohio e l’Università della California a San Diego.

“Abbiamo riscontrato uno scenario in parte sorprendente – spiega Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione – Al termine della prima fase i risultati dei test registrati sono stati migliori di quelli iniziali, anche se con magnitudo differenti, evidenziando come il protocollo di lavoro ‘Boxe per il Parkinson’ abbia effetti positivi su alcuni dei sintomi. I test finali hanno evidenziato come l’allenamento specifico con Senaptec abbia portato a un ulteriore miglioramento nei tempi di reazione e nella coordinazione occhio mano”.

Il Calcio Storico Fiorentino in aiuto dei malati di Parkinson

Per tutto il mese di novembre i calcianti appartenenti alle squadre dei quattro colori della città, alleneranno i pazienti dell’associazione “Un gancio al Parkinson”, la prima in Italia a praticare la boxe senza contatto per rallentare il decorso della malattia.

A dirigere gli allenamenti al Training Lab di Firenze, il centro medico dove i pazienti dell’Associazione praticano gratuitamente l’attività, saranno quattro pugili professionisti appartenenti ai quattro colori: David Cappelletti per i Bianchi, David Recati per i Verdi, Marco Casamassima per i Rossi e Marcello Trotta per gli Azzurri.

Gli incontri sono iniziati lo scorso mercoledì 4 novembre, alle 18, con David Cappelletti dei Bianchi. Le altre lezioni saranno venerdì 13 novembre, alle 18, con Marcello Trotta degli Azzurri; lunedì 16 novembre, alle 13, con Marco Casamassima dei Rossi e lunedì 23, alle 12, con David Recati dei Verdi.

“Un’iniziativa importante alla quale, come amministrazione comunale teniamo particolarmente. Coinvolge vari settori – spiega l’assessora al welfare Sara Funaro – dal settore del welfare alle tradizioni popolari. Uniamo solidarietà, sport, inclusione e le nostre tradizioni per una battaglia, alla quale come amministrazione crediamo da sempre, per creare attenzione e dare un sostegno a persone che hanno un percorso di vita complesso”.

“Un gancio al Parkinson è un’idea del professor Bertoni che, da tempo, cura i malati di Parkinson con il pugilato. Sono stati notati dei miglioramenti tra le persone affette da questo morbo – aggiunge il presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi – ed ora è nata la collaborazione con i calcianti di tutti e quattro i colori che alleneranno i malati di Parkinson. Siamo diventati protagonisti, e ne siamo onorati, di un progetto molto bello che aiuta sia la terapia che la socializzazione. Come sempre, il Calcio Storico fiorentino, quando c’è da fare del bene è presente”.

“Abbiamo scelto di far partire questa iniziativa a Novembre perché in questo mese, ovvero sabato 28, si tiene la giornata nazionale del Parkinson – spiega il dottor Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione ‘Un Gancio al Parkinson’ – e purtroppo quest’anno le norme anti Covid-19 non ci consentono di organizzare eventi di ampio respiro, ma abbiamo comunque voluto dare un segnale, mettendo insieme due realtà cittadine accomunate da valori importanti come lo spirito di squadra e di comunità e la determinazione nel raggiungere un obiettivo preciso”.

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