Prato. I perche’ di un “no” alla pista di Peretola. Matteo Biffoni

“Un atto di protervia che ci impone come strada quella del ricorso al Tar; una scelta obbligata a causa delle relazioni non sempre improntate alla correttezza e trasparenza. Ribadiamo che lo sviluppo della Piana debba essere sostenibile, altrimenti non se ne fa di niente”. Queste le parole scritte nelle nota della maggioranza in consiglio comunale (Pd, LeU, Biffoni per Prato) in merito alla questione Aeroporto. “Questo attacco scomposto da parte delle categorie economiche e le considerazioni fuori luogo del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, tradiscono una debolezza politica e un’assenza di prospettiva nel valutare il rapporto costi/benefici per la collettività” spiegano i consiglieri.

Aeroporti: Biffoni, perchè tanta paura ricorso Prato a Tar?  

Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, “restituisce al mittente – si legge in una nota – le accuse di una ‘politica ondivaga’ alla ricerca del consenso”, riguardo le recenti dichiarazioni di Bassilichi e Salvadori riguardo l’assenza di impatto sui territori limitrofi dell’ampliamento dell’Aeroporto di Firenze.

Biffoni ha detto: “Improvvisamente sembra che sia il ricorso al Tar del Comune di Prato a decidere il destino” dell’ampliamento dell’aeroporto fiorentino di Peretola: “E’ stravagante che i presidenti di Camera di Commercio e Confindustria Firenze si agitino tanto davanti a una situazione che rimane immutata”.

Biffoni osserva in primo luogo che quello di Prato “è uno tra i tanti Comuni della Piana che stanno facendo ricorso, non l’unico. Inoltre, continuo a ricordare che avrei ben volentieri evitato di ricorrere ai tribunali se la Regione avesse garantito la presenza di Prato o di uno degli altri Comuni della piana fiorentina al tavolo dell’osservatorio sulla Via, come ci era stato garantito e che infatti ha portato fino ad ora tutti i Comuni fuori dai tribunali. Quindi ondivaghe sono ben altre posizioni, non la mia visto che da sempre mi sono dichiarato a favore del potenziamento infrastrutturale ma a garanzia di un adeguato impatto ambientale”. “Se tutto è a posto e sono così certi che la pista si farà, come dichiara Salvadori, non capisco tanta agitazione – aggiunge Biffoni – . A noi basta sapere che le preoccupazioni sull’impatto siano fugate.”

“Voglio rassicurare che i tempi per la realizzazione della nuova pista non dipenderanno di certo dai ricorsi al Tar – prosegue: se, come sostengono Bassilichi e Salvadori con convinzione, su Prato e gli altri territori non ci sarà alcun impatto accetteremo tranquillamente l’ampliamento. Gradirei inoltre più rispetto per tutti i cittadini pratesi e per le decisioni prese all’unanimità dal Consiglio comunale di Prato: liberi di dire la loro, ma lo trovo piuttosto irrituale soprattutto dal momento che non sono presidenti né della Camera di Commercio né di Confindustia di Prato. In tale ruolo probabilmente saprebbero anche qual è al momento l’emergenza da risolvere per le nostre imprese, ovvero la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Mi stupisce come non ci sia altrettanta passione nel dibattito sulla realizzazione di impianti adeguati a risolvere un problema imminente e costoso per le nostre aziende”.

VIA aeroporto, Polemica Giani-Biffoni su ricorso

Prato, è di alcuni giorni fa l’annuncio del sindaco della città, Matteo Biffoni, di voler presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Toscana contro il decreto di Valutazione per l’impatto ambientale (VIA) sull’ampliamento dell’aeroporto fiorentino di Peretola.

Sul ricorso del sindaco di Prato è subito arrivata la reazione del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani che si dice “Meravigliato e amareggiato, nell’apprendere le parole di Matteo Biffoni. Ostacolare questo processo in fase ormai cosi avanzata – aggiunge poi Giani – è una grave responsabilità storica per il futuro del nostro territorio e per le prospettive dei nostri figli”.

Giani attacca il sindaco di Prato anche sul piano tecnico precisando che le nuove procedure di decollo Icao “rendono pressoché limitato a sostenibilità ogni impatto ambientale e acustico”. “Le stime di rischio, con uno studio condotto dalle Università di Napoli, Pisa e Bologna, manifestano effetti trascurabili”. Per questo “la presa di posizione del sindaco Biffoni francamente non si capisce in termini tecnici; la partecipazione all’Osservatorio non ha significato proprio sul piano tecnico dell’aeroporto, né risulta avvantaggiata proprio l’economia pratese in una difficile fase di rilancio”

Naturalmente non si fa attendere la replica del sindaco di Prato che, riferendosi al presidente del Consiglio regionale, dice: “dovrebbe innanzitutto portare rispetto istituzionale per le scelte del Comune di Prato e poi dovrebbe meravigliarsi della posizione della Regione, non della mia. Da quando Giani è anche un tecnico – aggiunge Biffoni in una nota – Ho sempre creduto che la politica non si faccia nei tribunali e il ricorso al Tar nasce dall’impossibilità che tutti i Comuni della Piana hanno trovato nell’essere rappresentati al tavolo dell’Osservatorio sulla Via nazionale – sottolinea Biffoni – E’ stato proprio nel corso di una riunione politica tra tutti i territori interessati che la Regione si era fatta carico di questa nostra richiesta, ma ad oggi nessun Comune tra quelli preoccupati per l’impatto del progetto di ampliamento potrà far parte dell’Osservatorio”.

“La politica del no – aggiunge – non mi appartiene. Non sono mai stato né mai sarò contrario alle infrastrutture in genere e le scelte fatte dalla mia Amministrazione sono lì a rappresentare questa convinzione. Per quanto riguarda Peretola vorrei ricordare a Giani che sin dalla campagna elettorale mi sono impegnato per i miei cittadini nel voler avere garanzie sull’impatto ambientale e sulla salute del territorio a fronte di un progetto di ampliamento per cui anche i tecnici del ministero chiedono interventi per evitare ripercussioni su Prato, come si evince dalle stesse prescrizioni alla Via. Giani è convinto del contrario, ma non mi risulta sia un tecnico”.

Prato: comune garantirà personale a tribunale 

Oggi è stato stipulato un patto firmato dal sindaco Matteo Biffoni, dal presidente del tribunale Francesco Gratteri e dal procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi.

E’ stato firmato questa mattina il ‘Patto della giustizia della città di Prato’ per far fronte alle difficoltà incontrate dall’amministrazione della giustizia nel quotidiano presidio di legalità assicurato alla città dalla procura della Repubblica e dal tribunale. Difficoltà legate alla carenza di personale, togato ma soprattutto amministrativo, che rischia di vanificare l’enorme mole di attività d’indagine e giurisprudenziale che grava sugli uffici giudiziari di Prato. Il comune di Prato, in questi anni, spiega una nota, ha garantito per quanto di propria competenza un supporto fattivo con il distacco di personale, in particolare agenti di polizia municipale. Oggi con la convenzione formale è stato stipulato un patto firmato dal sindaco Matteo Biffoni, dal presidente del tribunale Francesco Gratteri e dal procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi.
Tre i punti al centro della convenzione: il Comune si impegna a favorire ogni opportuna iniziativa che consenta il supporto operativo agli uffici giudiziari da parte di associazioni locali di volontariato; il Comune si impegna a garantire il mantenimento degli attuali livelli di presenza degli agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria appartenenti al corpo di polizia municipale presso i locali uffici giudiziari; il tribunale e la procura di Prato si impegnano a garantire la messa a disposizione di locali all’interno della sede degli uffici giudiziari sia al suddetto personale, che ai volontari delle associazioni disponibili ad effettuarvi le attività ritenute utili ed opportune.

Economia Circolare.Prato tra le citta’ che aderiscono al progetto nazionale – Matteo Biffoni

Il protocollo è finalizzato ad avviare una collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e le città di Bari, Milano e Prato per sperimentare, testare e promuovere iniziative congiunte “dimostrative” su temi ad alto impatto ambientale. Parla il Sindaco.

Prato, Soccorso: entro gennaio Anas consegnera’ progetto sottopasso

Si è svolto questa mattina presso il ministero delle Infrastrutture e trasporti l’incontro tecnico e politico per il progetto del sottopasso del Soccorso. All’incontro erano presenti il viceministro Riccardo Nencini, l’assessore Vincenzo Ceccarelli per la Regione Toscana, presidente e tecnici di Anas e, per il Comune di Prato, il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis

A  febbraio i tecnici Anas verranno a Prato per presentare il progetto del sottopasso del soccorso  alla città. Successivamente si avvieranno le procedure di appalto per affidare i lavori entro l’anno.
Si sono invece già concluse da parte di Anas le verifiche ambientali sulla falda e sulle terre di scavo, che hanno dato esito positivo, confermando così la possibilità di procedere con il progetto del sottopasso senza particolari difficoltà. Da parte del Comune di Prato
si procede nel frattempo con i lavori propedeutici per la realizzazione della viabilità alternativa di superficie, con il via al cantiere prima dell’estate.Il finanziamento – Totalmente confermata la copertura finanziaria completa dell’opera: 36 milioni il costo totale dei quali 15 milioni del fondo sviluppo e coesione che transitano tramite la Regione
Toscana, 11 milioni definiti nel contratto di programma tra Mit ed Anas, 5 milioni del Comune di Prato con risorse proprie e 5 milioni dati al Comune di Prato dal fondo sviluppo e coesione.

“E’ un progetto complesso e ambizioso, ma lavorando con serietà si arriverà a dare una risposta importante a tutta la città di Prato, su fronte della mobilità ma soprattutto su quello della riqualificazione urbanistica – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni – I buoni risultati emersi dalle analisi ambientali effettuate da Anas mettono la parola
fine alle polemiche sulla falda e dimostrano come le tecnologie più avanzate permettono di risolvere i problemi, basta metterci impegno e volontà”.
“Non abbiamo cercato scorciatoie, ma stiamo andando dritti verso la realizzazione di quello che abbiamo sempre detto di voler fare: dare al nodo del Soccorso una soluzione definitiva, all’avanguardia e di qualità. – aggiunge Biffoni – Ci sarà da avere pazienza nei mesi dei
cantieri, ma con la realizzazione della vialibità alternativa in superficie cercheremo di ridurre al minimo gli inevitabili disagi”.
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