Difesa del territorio, Anbi: “Toscana regione più sicura. Sfide sono montagna e irrigazione”

Il presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino, ha fatto il punto durante l’evento “1922-2022: la Bonifica per la sostenibilità”, che si è tenuto a Palazzo Vecchio a Firenze.

“La Toscana è una regione più sicura delle altre – ha detto il presidente di Anbi Toscana Marco Bottino -, ogni anno si investono 92 milioni di euro per mettere in sicurezza il territorio. La Regione investe per la manutenzione ordinaria 6,5 milioni e i Consorzi di bonifica introitano da enti pubblici, Regione e Governo, altri 23 milioni per opere straordinarie. Siamo avanti dal punto di vista istituzionale e operativo. Poi abbiamo due grandi sfide: la montagna e l’irrigazione”.

L’evento, in occasione della Festa per i 100 anni dal Congresso di San Donà di Piave (Venezia), che pose le basi della modifica moderna, unendo aspetti di sanificazione, sicurezza idraulica e gestione delle acque adì uso irriguo. “La montagna è vuota, il bosco cresce al ritmo di 13 ettari il giorno e l’agricoltura è abbandonata, così come l’attività produttiva – ha aggiunto sempre Bottino di Anbi -. Dobbiamo risolvere la situazione, anche con il Pnrr. E poi c’è la sfida dell’irrigazione, dobbiamo colmare un vuoto gigantesco che ha la Toscana: solo il 9% della superficie agricola utile in regione è irrigata in modo organizzato e questo significa risparmiare l’acqua. La nuova sfida dei Consorzi di bonifica toscani è quella di dare alla Toscana una irrigazione più diffusa, organizzata, usando l’acqua piovana quando arriva l’inverno e creando un accumulo. A forza di prelevare dai fiumi noi distruggiamo l’ambiente e non ricreiamo le condizioni per un’agricoltura competitiva in Toscana”.

“L’obiettivo costante e comune è proteggere l’acqua. Lo è da molto tempo ma oggi è reso più impellente dal consumo del suolo eccessivo e dal modo nuovo e diverso di manifestarsi delle piogge. Sul Pnrr, a fronte di 880 milioni stanziati, abbiamo presentato una progettualità per 1,6 miliardi: siamo pronti a raddoppiare questa progettualità. Vogliamo e chiediamo attenzione alle istituzioni”.

“Noi abbiamo la possibilità e le competenze per poter rispondere a politiche di adattamento climatici, politiche in grado di avvicinarsi alla transizione ecologica – ha concluso Bottino -. Possiamo far moltissimo per rendere migliore l’utilizzo della risorsa acqua”.

Il presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini ha sottolineato che “il messaggio di oggi è cercare di conoscere il territorio per prendere le giuste decisioni, agire per il bene della società. La Toscana ha il grande vantaggio di aver iniziato prima, ha dalla sua esperienza importante: l’Accademia dei Georgofili ha precorso i tempi in questo”.

“Stiamo agendo in prevenzione, la gran parte degli eventi climatici estremi sono arrivati a causa del riscaldamento globale – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni – Negli ultimi dieci anni, 80 eventi hanno colpito la nostra regione. La collaborazione coi consorzi è strategica. Lavoriamo al doppio tema, alla difesa dall’acqua e pure alla difesa dell’acqua”.

L’assessore all’ambiente Cecilia Del Re ha aggiunto che “per il futuro ho pensato subito al tema della centralità dell’Arno, questo fiume deve tornare a vivere. Il completamento del progetto ‘Rogers’ deve sempre più strutturarsi, dobbiamo lavorare su questo”. Il cosiddetto ‘piano Rogers’ risale al 1983 e verteva su un grande piano di riassetto di funzioni e progetti lungo l’asse del fiume Arno a Firenze.

🎧L’Accademia dei Gergofili inaugura il 269/o anno accademico

Inaugurato il 269esimo Anno Accademico dei Georgofili, questa mattina, con una cerimonia in Palazzo Vecchio. Un momento per fare il punto sulla situazione internazionale e il contributo che l’Accademia ha dato negli scorsi mesi.

In podcast un estratto del discorso del Presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini.

Nel corso della mattinata sono stati consegnati i diplomi ai nuovi Accademici emeriti ed ordinari. Tra i conferimenti quello a Sara Guidelli, direttore generale di Legacoop Agroalimentare; nomina anche per Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno e presidente di Anbi Toscana. Tre vincitori, infine, per il premio ‘Antico Fattore’: Malayka Samantha Picchi della Scuola Sant’Anna di Pisa per la categoria ‘Moderne tecnologie di gestione e difesa dell’uliveto’, Mirko Sodini della Scuola Sant’Anna Pisa per la categoria ‘Biologia, genetica, chimica e biochimica vegetale, biologia molecolare per disegnare l’olivo del futuro’ e Enrico Valli dell’Università di Bologna per la categoria ‘Elaiotecnica: dalla gestione dell’elaiopolio alle moderne tecnologie per migliorare la qualità del prodotto’.

“Il conflitto ha portato all’attenzione la questione della nostra dipendenza dell’importazione di prodotti agricoli necessari come i cereali e dei fattori produttivi – ha detto il Presidente dell’Accademia dei Georgofili Vincenzini -, tutte commodities di cui Russia e Ucraina sono importanti produttori ed esportatori. In una prospettiva pessimista, ma forse neanche troppo, nel medio-lungo periodo si potrebbe arrivare ad una seria difficoltà a reperire prodotti agricoli di base”.

“La soddisfazione di esser di nuovo qui riuniti dopo due anni di cerimonie vissute solo in modalità digitale è purtroppo oscurata dalle forti preoccupazioni conseguenti al conflitto scoppiato in Ucraina – ha aggiunto -. Credevamo non sarebbe più successo in Europa e invece siamo stati smentiti”.

Nella sua relazione Vincenzini ha ricordato che “nel 2021 la politica internazionale ha assunto importanti decisioni, ispirate a conseguire un modello di sviluppo sostenibile, per ottenere nel breve periodo un cambiamento di paradigma di tutte le attività produttive, inclusa l’agricoltura. L’Accademia dei Georgofili non poteva rimanere inerte di fronte alle sfide all’agricoltura. Per il raggiungimento degli obiettivi” su sostenibilità, ambiente e agricoltura “l’unica via percorribile sarà quella della tempestiva adozione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche messe a disposizione dal mondo della ricerca”.

Ad oggi l’Accademia vanta 1080 accademici, 7 comitati consultivi, un comitato scientifico e 3 gruppi di lavoro: nel 2021 sono stati organizzati 51 convegni, 8 conferenze e tavole rotonde, 3 seminari online. A portare i saluti della città il vicesindaco Alessia Bettini secondo cui “è importante lavorare in squadra. Dobbiamo passare da una società della competizione ad una società della cooperazione”.

L’agricoltura Toscana verso il futuro: firmato protocollo con Accademia Georgofili

Un patto per accompagnare l’agricoltura della Toscana verso il futuro e poter raggiungere gli obiettivi richiesti dall’Unione Europea. Questo è il senso dell’accordo tra la Regione e l’Accademia dei Georgofili per le attività agroalimentari e forestali.

Una collaborazione, quella tra la Toscana e l’Accademia che si è consolidata a partire dal 2015 per un’agricoltura sempre più sostenibile, pensata per il mondo dei prossimi anni. Sostenibilità ambientale, economica e sociale i temi principali dei patti suggellati in questo lasso di tempo.

Numerose le iniziative che sono state frutto della collaborazione. Dai cicli di seminari per dare la più ampia diffusione possibile ai risultati dei progetti di innovazione finanziati con le risorse del Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, ai progetti come il “Progetto pilota di certificazione di formatori qualificati mediante corsi di formazione per formatori che operano nell’ambito della sicurezza delle macchine agricole”, che ha visto il coinvolgimento anche di INAIL direzione generale Toscana, DAGRI dell’Università di Firenze, CAI (Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani) ed ENAMA (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola).

A spiegare l’intesa è la vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi. “Le sfide che l’agricoltura toscana deve affrontare sono sempre più impegnative – afferma Saccardi – e una soluzione positiva alle tante questioni aperte non può prescindere dalla conoscenza e dalla capacità di innovare che il mondo scientifico mette a disposizione degli Enti e degli operatori agricoli. Nell’Accademia dei Georgofili queste competenze trovano una sintesi completa e l’Accademia non può che porsi come uno degli interlocutori principali a cui la Regione si rivolge per la definizione e l’attuazione delle proprie politiche di innovazione in campo agricolo”.

“L’Accademia dei Georgofili – ha detto il suo presidente Massimo Vincenzini – è nata oltre due secoli e mezzo fa proprio in Toscana, ai tempi del granduca Pietro Leopoldo. E’ stata dunque questa regione, la prima in cui essa ha operato mettendosi al servizio del progresso dell’agricoltura. Il primo documento che abbiamo, scritto dal fondatore Ubaldo Montelatici nel 1753, descrive esattamente così gli intenti dell’Accademia: ‘… voler porre ogni studio in fare continue e ben regolate sperienze ed osservazioni per condurre a perfezione l’arte tanto giovevole della toscana coltivazione’.  Naturalmente oggi si parla di sfide globali che riguardano il settore primario, basti pensare ai cambiamenti climatici o alla sicurezza alimentare, tuttavia mi fa piacere rinnovare la collaborazione con la Regione Toscana anche per ricordare le origini del Georgofili. Oggi, come allora, utilizzeremo le nostre conoscenze scientifiche per innovare l’agricoltura e renderla più sostenibile nelle sue tre declinazioni, ambientale, economica e sociale”.

 

 

Alimentare: Georgofili presentano eccellenze del Chianti

I Georgofili presentano le eccellenze del Chianti nell’ambito del ciclo ‘I territori della Toscana e i loro prodotti’ insieme ad Anci Toscana e col patrocinio di Unicoop Firenze

E’ stata dedicata al Chianti la nuova iniziativa del ciclo ‘I territori della Toscana e i loro prodotti’ promosso dall’Accademia dei Georgofili di Firenze insieme ad Anci Toscana e col patrocinio di Unicoop Firenze.

Protagonisti sono stati eccellenze del territorio come il vino, l’olio evo, il pecorino a crosta fiorita, lo zafferano delle Colline fiorentine, e il cosiddetto ‘Tonno del Chianti’, carne di maiale bollita nel vino bianco e conservata sottolio con foglie di alloro.

“Chianti è una delle parole italiane più note al mondo – ha osservato il presidente dell’Accademia, Massimo Vincenzini – quindi non avrebbe bisogno di presentazioni. Però il nome Chianti si associa facilmente a Toscana, si associa al vino, ma non è solo vino: la scoperta che viene fuori da questi progetti è proprio che molti territori producono un qualche cosa che rappresenta il vero spirito che c’è tra i produttori. Con questi progetti vogliamo divulgare cosa i nostri territori producono di buono, far conoscere i produttori tra di loro, far conoscere i prodotti ai cittadini, e mettere in contatto i produttori con la grande distribuzione”.

Massimo Vincenzini è il nuovo Presidente dei Georgofili

Oggi pomeriggio, nella sede dell’Accademia dei Georgofili, si è svolto lo spoglio delle schede per l’elezione del Presidente dell’Accademia dei Georgofili, indetta a seguito della scomparsa di Giampiero Maracchi. I risultati hanno decretato a maggioranza la scelta di Massimo Vincenzini come Presidente.

La sua nomina a Presidente dei Georgofili era stata proposta all’unanimità dal Consiglio Accademico e dai Presidenti di Sezione.

Massimo Vincenzini è nato nel 1947 a Roma, dove si è laureato in Chimica nel 1975.

Dal 1976 al 1988 è stato Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso il Centro di Studio dei Microrganismi Autotrofi, con sede a Firenze, per poi diventare Professore Associato di “Microbiologia agraria” presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze.

Dal 1999 è Professore Ordinario dell’insegnamento di “Microbiologia dei prodotti alimentari” per il corso di laurea in Tecnologie Alimentari e dell’insegnamento di “Controllo dei processi microbiologici nell’industria alimentare” per il corso di laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari.

Responsabile scientifico di vari progetti di ricerca, autore e coautore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche, dal 2008 al 2017 è stato presidente del Consiglio di Amministrazione della Azienda Agricola Villa Montepaldi s.r.l. (Università degli Sudi di Firenze socio unico), azienda di oltre 300 ettari che oltre ad operare sul mercato con i propri prodotti (vini DOCG, olio DOP, cereali) fornisce, per statuto, supporto alle attività proprie dell’Università (didattica, ricerca e trasferimento tecnologico).

Dal 2014 al 2017 è stato Presidente del Tuscan Food Quality Center, associazione costituitasi per aggregare a livello regionale tutte le istituzioni operanti in tema alimenti-alimentazione (ne sono soci fondatori i tre Atenei Toscani, la Scuola Superiore S. Anna, il CNR, l’Accademia dei Georgofili, le organizzazioni delle imprese agricole e altre istituzioni e/o accademie a carattere culturale).

Dal 2012 è membro del Consiglio Accademico dell’Accademia dei Georgofili, con l’incarico di Delegato Amministrativo.

Nel 2014 ha avviato la costituzione della società FoodMicroTeam s.r.l., spin-offaccademico dell’Università degli Studi di Firenze, avente l’obiettivo di fornire assistenza tecnico-scientifica per il controllo e la gestione delle fermentazioni alimentari.
 

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