Toscana, il 17% degli anziani non è autosufficiente

? Presidio dei pensionati fiorentini di Cgil-Cisl-Uil a Firenze davanti alla Prefettura. “Il Governo ascolti le nostre rivendicazioni”. Urgono interventi: lo dicono i numeri toscani su popolazione degli anziani, effetti della Fornero, assistenza a rischio, non autosufficienza

Oggi a Firenze, in via Cavour davanti alla prefettura, si è svolto un presidio delle categorie di pensionati fiorentini Cgil-Cisl-Uil (Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp). Nel corso del presidio, una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura. La manifestazione di protesta sta nell’ambito di una mobilitazione nazionale che ha visto o vede analoghe iniziative in varie città e quattro giorni di presenza in piazza a Roma, davanti al Parlamento.
Le rivendicazioni dei pensionati ruotano attorno a tre punti principali sui quali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp chiedono al governo un’adeguata attenzione e provvedimenti a partire da subito:
– un sistema di rivalutazione equo che tuteli il potere d’acquisto delle pensioni
– allargamento della platea dei beneficiari della 14esima
– una legge nazionale sulla non autosufficienza a sostegno degli anziani

Al 31/12/2017 la Toscana conta 3.700.00 abitanti con un età  media è di 46,5 anni.  Un residente su quattro è anziano: gli over 64 sono 942.000 e di questi il 53% sono grandi anziani (over 84). Si tratta della terza incidenza più elevata d’Italia dopo Liguria e Friuli Venezia Giulia, e il trend è in costante crescita. A livello territoriale Grosseto è la provincia più “anziana” (età media 47,5), mentre Prato è quella più “giovane” (età media 44,2).  Oltre il 17% degli anziani registra una condizione di non autosufficienza.

La Toscana è una delle regioni europee più longeve. L’aspettativa di vita è di 85,4 anni per le donne e di 81,3 per gli uomini, superiore di circa 6 mesi rispetto al dato nazionale. Però non aumenta l’aspettativa di vita in salute.  Il tasso di vecchiaia della popolazione è elevato: la Toscana sta superando la soglia di due anziani (over 64) per ogni giovane (under 15), ben oltre il dato medio italiano che è di 1,68. Inoltre sono in costante aumento le famiglie unipersonali: in Toscana sono ormai un terzo delle famiglie totali, e il 47% è costituito da anziani soli.

A fronte di questi numeri gli effetti della legge Fornero, con l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, si sono fatti sentire: in Toscana la diminuzione è ancora più accentuata: 1.165.236 le pensioni erogate nel 2017 (meno 23.869 rispetto al 2014, con una diminuzione del 2%). Di queste ultime, il 79,20% (pari a 923.296) sono pensioniprevidenziali (il dato italiano è più basso: 72,90%).

Cresce dunque  il numero di anziani bisognosi di cure, ma diminuisce il numero dei caregiver familiari, soprattutto le donne. Gli anziani del futuro avranno pensioni più basse e questo inciderà sul mercato privato di cura. Una situazione che potrà compromettere seriamente il futuro dell’assistenza domiciliare degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese. Con conseguenze gravissime per milioni di famiglie. Nel 2045 si prevede che le persone con più di 65 anni saranno un terzo della popolazione, il 33,7%.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Mario Batistini, segretario generale dello Spi Cgil Firenze:

 

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/12/191218_00_PRESIDIO-PENSIONATI_BATISTINI.mp3?_=1

Firenze, Cgil: ‘Anziani Quartiere 1 chiedono mobilità e sicurezza’

Indagine Ires-Cgil, ‘I più poveri si sentono i meno sicuri’.

Mobilità e sicurezza sono le due questioni centrali avvertite dalla popolazione di anziani del Quartiere 1 di Firenze, che comprende tutto il centro storico. Lo rivela un’indagine Ires-Cgil presentata da Auser Volontariato Firenze e Spi/Cgil Lega Firenze Quartiere 1.

Il 55% del campione lamenta la mancanza di parcheggi, il 43% la presenza di criminalità, il 35% i rumori notturni, il 33% l’assenza di luoghi di socializzazione. A sentirsi più sicuri sono il 72% dei più abbienti, il 55% dei professionisti, e il 48% dei laureati; viceversa, si sentono meno sicuri i più poveri (36%), e chi pensa che la criminalità sia causa della poca vivibilità del centro (17%). Per quel che riguarda la mobilità, fra gli anziani del centro di Firenze c’è una lieve prevalenza di valutazioni negative sulla Ztl notturna estiva.

“Chiediamo alle istituzioni – ha detto Mario Batistini, segretario provinciale Spi-Cgil Firenze – di migliorare la mobilità, magari a partire da servizi navetta, di incrementare il commercio di vicinato, le occasioni e i punti d’incontro anche culturali: ad esempio, si tratta di generazioni che amano andare al cinema ma in centro sono quasi sparite le sale”.

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