🎧 Dsu: i pasti non consumati in mense universitarie ai più fragili

E’ stata firmata oggi una convenzione triennale tra l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio (Dsu) e le aziende del terzo settore per combattere gli sprechi alimentari: l’azienda ipotizza di poter recuperare ogni anno fino a 10.000 pasti e 3 tonnellate di alimenti sfusi.

La convenzione, di validità triennale, è stata sottoscritta alla presenza dell’assessora a Università, ricerca e diritto allo studio Alessandra Nardini, del presidente del Dsu Toscana Marco Del Medico, della presidente della Ronda della carità e della solidarietà onlus Marisa Daniela Consilvio e del presidente della cooperativa sociale Il Simbolo Alberto Grilli.

Nell’ambito di quanto prevede la legge L.155/2003 che disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà, il Dsu amplia la collaborazione con istituzioni e soggetti che si occupano di assistenza sociale e si sono rese disponibili a raccogliere e redistribuire quanto non viene consumato durante i servizi di ristorazione dell’azienda: l’obiettivo è perseguire le proprie finalità solidali andando oltre l’utenza studentesca di riferimento e proiettandole anche verso i cittadini in condizioni di disagio. Con la raccolta di ciò che non viene consumato l’Azienda ipotizza di poter recuperare ogni anno fino a 10.000 pasti e 3 tonnellate di alimenti sfusi.

Dopo aver concordato un apposito calendario, le organizzazioni firmatarie si impegnano ad effettuare il ritiro e la distribuzione dei pasti consegnati in osservanza ai criteri igienico – sanitari previsti dalla normativa vigente, e secondo procedure codificate al fine di garantire la sicurezza igienico-nutrizionale lungo tutta la “filiera” di recupero, dagli stabilimenti di produzione del Dsu Toscana ai punti di consumazione. Nei giorni stabiliti, gli incaricati delle organizzazioni benefiche si presenteranno presso gli stabilimenti produttivi dell’azienda alla conclusione del servizio per ritirare il cibo non consumato mediante idonei contenitori a perdere e con mezzi propri, come previsto dal sistema di autocontrollo aziendale.

“La lotta allo spreco in un periodo di crisi e mancanza di risorse come questo diventa per le istituzioni una soluzione virtuosa ed efficace per dare risposte ai bisogni – afferma il Presidente del Dsu Toscana Marco Del Medico – si tratta di una buona prassi che stiamo ulteriormente perfezionando attraverso l’estensione ad associazioni del terzo settore presenti in tutte le sedi universitarie ove opera l’Azienda. Con queste collaborazioni effettuiamo un intervento concreto che coniuga la lotta allo spreco, il sostegno alle famiglie impoverite dalla crisi ed una rinnovata cultura della condivisione”.

Per l’assessora con delega all’università Alessandra Nardini, “la firma di oggi rappresenta un concreto indirizzo delle politiche regionali: il diritto allo studio e la solidarietà al primo posto. Ringrazio la nostra azienda regionale per il diritto allo studio universitario che si è dimostrata, ancora una volta, attenta e sensibile, e tutte le realtà firmatarie, per il prezioso impegno che portano avanti quotidianamente e per questa disponibilità alla collaborazione. Come Regione la ferma volontà di non lasciare nessuna e nessuno indietro riteniamo sia il faro che deve guidare ogni scelta e ogni azione. Dietro questa collaborazione c’è poi anche un messaggio educativo e culturale vogliamo veda protagonisti i giovani”.

Sentiamo ai microfoni di Simona Gentili l’assessora a Università, ricerca e diritto allo studio Alessandra Nardini

🎧 Sangue e plasma: parte campagna di sensibilizzazione nelle mense universitarie

Dal  28 febbraio, la solidarietà siede a tavola con le studentesse e gli studenti nelle mense universitarie toscane. Siglato l’accordo tra Avis Toscana e l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario per promuovere le donazioni di sangue e plasma.

L’accordo prevede la realizzazione di attività di informazione e promozione. La prima è la fornitura di 500.000 tovagliette copri vassoio per uso alimentare che contengono una grafica e un testo promozionale costruito per un pubblico giovanile, con l’invito a donare sangue e plasma. Ventisette le mense coinvolte che fanno parte dei tre Atenei e si trovano in tredici centri urbani di nove delle dieci province toscane.

La collaborazione fra Avis Toscana e Azienda Dsu proseguirà nei prossimi mesi con altre azioni: verranno costruite attività di coinvolgimento della popolazione giovanile come flash mob da parte dei volontari di Avis, iniziative di sensibilizzazione all’interno delle mense, la distribuzione di gadgets utili e eco-sostenibili. L’obiettivo è quello di incrementare la quota di donatori giovani già maggioritaria fra i nuovi aderenti ad Avis: più della metà (il 53%) dei nuovi donatori e soci dell’associazione Toscana è under 35. Fra loro è molto rilevante la presenza femminile: il 52% dei soci delle Avis toscane, fra i 18 e i 25 anni, sono donne.

L’accordo è stato firmato in Palazzo Strozzi Sacrati, alla presenza degli assessori regionali all’università Alessandra Nardini e al diritto alla salute Simone Bezzini, dai presidenti di Avis Toscana Claudia Firenze e dell’Azienda Dsu Marco Del Medico.

“Sono molto contento che l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario e Avis abbiano introdotto un ulteriore elemento di concretezza nella campagna di promozione della donazione di sangue, che è una delle nostre priorità, perché sappiamo quanto contribuisca nelle attività sanitarie come nell’emergenza Covid – commenta il presidente Eugenio Giani -. La donazione di sangue è un atto di profondo altruismo e di senso civico. Quest’anno a ogni diciottenne della nostra regione invierò una lettera per invitarli a donare il sangue e lo farò con lo spirito di una Toscana che in questo ambito ha sempre avuto un ruolo importantissimo a livello nazionale. Questa è anche un’occasione per promuovere la donazione di organi e la partecipazione di chi è in salute verso coloro che hanno bisogno di aiuto”.

“Questa firma scrive una bella pagina per la Toscana – spiega l’assessora all’università Alessandra Nardini – perché punta a far crescere tra i giovani la cultura del dono, della solidarietà, dell’importanza dell’universalità delle cure. Stiamo uscendo da una fase difficile, che ha comportato anche difficoltà di reperimento di sangue e plasma, e questo vogliamo sia un concreto messaggio di ripartenza e speranza, consapevoli dell’insegnamento di questa pandemia: nessuno può farcela da solo. Un sincero grazie a Avis Toscana per il prezioso impegno che porta avanti nel nostro territorio e all’Azienda per il diritto allo studio universitario, per aver scelto di sostenere questa collaborazione. Sono convinta che con questa iniziativa farà crescere il numero di studentesse e studenti che vorranno dare il proprio contributo a salvare vite e far tornare a sorridere molte persone”.

“Il diritto alla salute e l’universalità delle cure – afferma l’assessore alla salute Simone Bezzini – dipendono anche dalla disponibilità dei cittadini a donare. In questi anni di emergenza sanitaria, resi ancora più difficili da fasi di carenza di sangue, abbiamo lavorato molto per sensibilizzare alla donazione il maggior numero di persone possibile. Ora questo accordo, per cui ringrazio Avis e Azienda per il diritto allo studio universitario – rafforza un’opera importantissima di sensibilizzazione, che non deve mai mancare e su cui l’amministrazione regionale non farà arretrare il suo impegno. Aiuterà la piena ripresa delle attività sanitarie e a dare risposte adeguate e immediate a chi ha bisogno”.

“Il coinvolgimento dei giovani nella donazione di sangue – sottolinea Claudia Firenze – è uno degli obiettivi principali di Avis: la sostenibilità del sistema sangue dipende dall’apporto delle nuove generazioni. Con questo accordo i valori della solidarietà entrano nella vita quotidiana della popolazione universitaria e il diritto allo studio e diritto alla vita si incrociano e si alimentano. La tovaglietta è solo un simbolo, la prima di una serie di azioni dedicate agli studenti, affinché possano conoscere il mondo della donazione e sapere quanto sia importante e bello dare il proprio contributo per salvare vite umane”.

“Il Dsu Toscana riconosce il grande valore sociale della donazione e condivide l’intento di Avis di sensibilizzare gli universitari su un tema così importante, collaborando alle iniziative informative rivolte alla popolazione studentesca per stimolarne la partecipazione attiva ed il coinvolgimento in azioni concrete – sottolinea il presidente dell’Azienda regionale per il diritto allo studio, Marco Del Medico -. Con l’accordo si consolida la partnership, per promuovere azioni di comunicazione congiunte sul valore della donazione e altre attività future, mettendo a disposizione gli spazi presenti nelle sedi di servizio dell’Azienda sul territorio regionale dove maggiore è la presenza e l’aggregazione degli iscritti agli atenei toscani”.

 

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