Mobilitazione a sostegno del personale sanitario in prima linea contro il Covid

“Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini”. Questo lo slogan dell’iniziativa, promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, che si svolgerà domani venerdì 13 novembre davanti agli ospedali e ai luoghi simbolo di diverse città italiane.

Anche in Toscana si terranno iniziative su tutto il territorio regionale per chiedere di lavorare in sicurezza, assicurando ai lavoratori e alle lavoratrici dispositivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria. I sindacati chiedono anche di procedere con nuove assunzioni per implementare il personale e rafforzare i servizi sanitari insieme al rinnovo dei contratti.

“Rivendicare salute e sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici della sanità toscana e nel paese e quindi anche assunzioni, stabilizzazione del personale precario, regole chiare nella gestione del lavoro da casa e infine le risorse per rinnovare il contratto di lavoro – queste le parole di Bruno Pacini segretario generale Fp Cgil Toscana – “Questi hanno già pagato la crisi del 2008 con l’ostracismo politico trasversale al settore dei pubblici servizi, evidente come mai prima d’ora, garantisce tutta la struttura economica privata. È l’ora delle scelte chiare, se la politica gira ancora una volta la testa disconoscendo il diritto a lavorare con contratti vigenti sceglie la strada dell’isolamento sociale dove lo stato arretra e abbandona i singoli cittadini guardando a modelli che la crisi economica in atto non permetterà di essere affrontata dai cittadini che avranno sempre più bisogno di un governo pubblico e solidale”.

“Questa mobilitazione è importante perché non punta solo a dare sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici, nell’occhio del ciclone in questa emergenza, ma anche a chiedere un rafforzamento del sistema sanitario, a beneficio di tutti gli utenti e i cittadini toscani”. Afferma il segretario generale della funzione pubblica Cisl Toscana, Marco Bucci.

“Domani di fronte ai principali ospedali della Toscana svolgeremo dei presidi di manifestazione con striscioni, cartelli e bandiere. La Uil Fpl unitamente a Fp Cgil e Cisl Fp chiedono la solidarietà di tutti i cittadini verso il personale del servizio sanitario che sta affrontando senza tregua ed in prima linea questa seconda ondata dell’emergenza pandemica”- spiega il segretario generale Uil Fpl Toscana Mario Renzi – “Ci battiamo con loro per rilanciare e potenziare le politiche per la nostra salute chiedendo: sicurezza, dispostivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria, assunzioni, stabilizzazione per i precari, rinnovo dei contratti”. 

Firenze, Torino, Genova: San Giovanni 2020 ‘al cubo’

?Per la prima volta tre città italiane, Torino, Genova e Firenze, unite dallo stesso Santo protettore, condivideranno i festeggiamenti del patrono San Giovanni, e lo faranno insieme attraverso un’unica piazza virtuale.

Mercoledì 24 giugno, a seguito delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria Covid-19 e nel rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, le consuete celebrazioni si trasformeranno e daranno vita al format nazionale “La Notte di San Giovanni”, in diretta tv su Rai Premium (canale 25 ddt) alle 21 circa, in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it.

Le città metteranno in scena uno spettacolo comune per regalare due ore di emozioni, cultura, musica, intrattenimento e contenuti innovativi. Gli elementi centrali del palinsesto, cultura e festa, saranno accompagnati da innovazione e tecnologia per tutta la durata dello spettacolo.

Il cuore pulsante dell’evento – presentato da Arianna Ciampoli – partirà dalla Mole Antonelliana. Il simbolo architettonico di Torino ospiterà la regia centrale dello spettacolo la cui firma è affidata a Duccio Forzano, già autore di programmi e show di assoluto valore quali, ad esempio, ‘Che Tempo Che Fa’ e alcune edizioni del Festival di Sanremo. All’interno della Mole-Museo Nazionale del Cinema che quest’anno celebra il 20^ compleanno con un programma dedicato, ‘Torino città del cinema 2020, a partire dalle ore 21 circa si susseguiranno una serie di performance tra cui un’imponente coreografia composta da circa 200 droni che danzeranno, per la prima volta indoor, interagendo con gli artisti di Torinodanza (produzione originale realizzata grazie al sostegno di Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale). Un autentico record mondiale sia per il numero dei droni impiegati, sia per l’interazione con i ballerini, a dimostrazione che anche in un periodo di evidenti limitazioni si possono organizzare iniziative straordinarie.

La scaletta dell’evento prevede l’intervento di numerosi ospiti della scena culturale, musicale e televisiva italiana tra cui Luciana Littizzetto, Niccolò Fabi, Eugenio in Via di Gioia, Guido Catalano, Suor Cristina, e l’orchestra del Teatro Regio a Torino; Maurizio Lastrico, Pippo Lamberti, Alfa, Vittorio Descalzi e l’orchestra del Teatro Carlo Felice a Genova; Carlo Conti, Irene Grandi, Piefrancesco Favino, Diodato e Zubin Mehta a Firenze.

Oltre all’esibizione dei droni anche la luce sarà protagonista della notte del Santo patrono grazie a coreografie speciali con imponenti fasci luminosi e video-mapping che accompagneranno conduttrice e regista nella guida della serata che terminerà con il dj set di Ema Stockholma da Torino.

Gli edifici e i paesaggi iconici dei tre centri saranno il fulcro del ricco programma. A Torino dalla Mole Antonelliana – sede del Museo Nazionale del Cinema e luogo di riferimento della manifestazione ‘Torino Città del Cinema 2020’ – alla Chiesa Gran Madre di Dio; a Genova dai Palazzi dei Rolli, antiche dimore dell’aristocrazia genovese, patrimonio UNESCO, al teatro Carlo Felice a Boccadasse e, a Firenze, da Palazzo Vecchio (Salone dei 500) al Museo Bardini.

Arianna Ciampoli dal suo studio all’interno della Mole gestirà i collegamenti di San Giovanni x 3 partendo da un video emozionale, realizzato dai droni, che metterà insieme in un unico racconto vie, piazze e palazzi storici delle tre città (Firenze: piazza Duomo, via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria, Galleria Uffizi e Ponte Vecchio; Genova: Porto antico, Acquario, Palazzo San Giorgio, via San Lorenzo, piazza San Lorenzo, piazza Matteotti, piazza De Ferraris e via Garibaldi; Torino: piazza Castello, via Po, piazza Vittorio, Gran Madre e Mole Antonelliana).

Genova punterà su tradizione e innovazione: i palazzi dei Rolli torneranno protagonisti in video dopo il grande successo della Rolli Days Digital Week che a maggio ha superato il milione di visualizzazioni. Inoltre ai droni sono state affidate le riprese sui panorami della città e sul Falò di San Giovanni Battista in piazza Matteotti il 23 giugno. In sintonia con ‘Torino Città del Cinema 2020’, nel centenario della nascita di Federico Fellini, il tema di Amarcord sarà eseguito dall’orchestra del Teatro Carlo Felice. E, in omaggio al Patrono, l’orchestra suonerà anche l’ouverture e la parte centrale dell’Oratorio di San Giovanni Battista di Alessandro Stradella: durante l’esibizione scorreranno le immagini della cattedrale che, secondo la tradizione, custodisce proprio le ceneri di San Giovanni. E poi tanta musica con il rapper Alfa, esponente di quella che si sta affermando come la “scuola genovese” di rap e trap, e con l’esibizione acustica di Vittorio Descalzi, storico leader dei New Trolls ed esponente della scuola genovese dei cantautori; inoltre risate con lo sketch dell’attore e comico Maurizio Lastrico accompagnato dal maestro Pippo Lamberti.

A Firenze protagonisti della festa saranno il concerto del Maggio musicale fiorentino nel Duomo, con la direzione del maestro Zubin Mehta e il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove, nella cornice della manifestazione “Strateco”, si alterneranno collegamenti con il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, e poi Irene Grandi, Pierfrancesco Favino. Il conduttore Carlo Conti sarà protagonista di una conversazione con Padre Bernardo Gianni dall’alto della suggestiva Abbazia di San Miniato. In piazza Santa Croce si svolgerà il corteo del Calcio Storico e degli sbandieratori che omaggeranno il personale sanitario, della Protezione civile e del volontariato, uomini e donne che hanno dato il loro contributo durante i mesi più difficili della pandemia. Anche le istituzioni delle tre città si uniranno per realizzare una festa unica nel suo genere.

“Essere in tre per ottenere un risultato esponenziali è la spinta che ci ha motivato a immaginare, insieme a Genova e Firenze, un format di San Giovanni unico per le città tra le più belle e ricche di valore artistico e culturale d’Italia – dichiara la Sindaca di Torino, Chiara Appendino -. In un momento storico così straordinario abbiamo subito capito quanto fosse importante unire le forze e proporre un nuovo modello di condivisione e comunicazione sia per i nostri cittadini sia per tutti gli italiani che potranno scoprire come cultura, festa e innovazione potessero fondersi per valorizzare le nostre bellezze ed eccellenze. Mi auguro che ‘San Giovanni x 3’ possa sancire una nuova stagione di collaborazione tra le città e un nuovo motivo di attrazione per i nostri centri che sono pronti a riprendere nuova vita”.

“Trasformare una festa cittadina in un evento nazionale: la prima prova di ‘San Giovanni x 3’ va in questa direzione – afferma il Sindaco di Genova, Marco Bucci -. È lo spirito con il quale hanno lavorato le città di Firenze, Torino e Genova per riuscire a dare maggiore visibilità e un filo conduttore comune alla celebrazione del Santo patrono. Un’opportunità nata in un momento di estrema difficoltà, durante il periodo del lockdown. Partiamo quest’anno grazie ad un evento multimediale ma ritengo possa essere uno straordinario “numero zero” per una iniziativa che potrà diventare nel tempo una vera e propria tradizione tra le tre città coinvolgendo in futuro anche le piazze. Torno a ringraziare per la collaborazione i colleghi Chiara e Dario e buona festa di San Giovanni ai cittadini di Genova, Firenze e Torino”.

“Sarà una sensazione davvero inedita – commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella – trascorrere questo San Giovanni senza i tradizionali ‘fochi’ che ogni anno celebravano la ricorrenza e che non potranno svolgersi per non creare assembramenti. Ma non potevamo lasciare che il santo patrono non fosse una bella occasione per omaggiare Firenze con le sue tradizioni e la sua cultura e per questo abbiamo organizzato un grande spettacolo corale che vede per la prima volta unite tre grandi città italiane, i loro simboli universali e alcuni dei loro protagonisti in un palinsesto davvero unico. Siamo certi che anche questo sia un modo per rinnovare la festa e per offrire una programmazione ricchissima che potrà incontrare l’interesse di un vasto pubblico, anche se solo attraverso una partecipazione virtuale”.

Con questo progetto le città sperimenteranno un nuovo modello di comunicazione e di fruizione per un pubblico esteso, un format innovativo per raccontare un modo diverso di offrire contenuti artistici trasformando i limiti indotti dall’emergenza in opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e artistico dei rispettivi territori facendo leva sulla vocazione innovativa. Un’occasione per cambiare prospettiva e modalità di partecipazione andando oltre la fisicità dei luoghi simbolo e ampliando l’identità culturale e il senso di appartenenza dei cittadini.

‘San Giovanni x 3’ è un progetto delle Città di Torino, Genova e Firenze realizzato grazie al contributo di IREN, TIM, CISCO, SEIKEY, Dronisos, Fondazione per la Cultura Torino, Coop Liguria, Fondazione CR Firenze, Società di San Giovanni Battista e alla collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, Torino Città del Cinema 2020, Teatro Regio e Museo Egizio, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Università degli Studi di Genova, Fondazione Teatro Carlo Felice, Circolo Culturale Fondazione Amon, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Santa Maria del Fiore, Silfi spa. Media partnership RAI.

San Giovanni a Firenze
Niente Fochi per evitare assembramenti ma tantissimi eventi per una giornata speciale. Quest’anno il 24 giugno sarà un San Giovanni particolare a causa della pandemia e oltre agli eventi coordinati con Torino e Genova, Firenze ha messo in campo un cartellone ricco e variegato.
“Una San Giovanni sicuramente diverso – ha sottolineato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – che vuole unire la tradizione e la storia della città con l’arte, la musica e i protagonisti del pop contemporaneo ma anche con l’innovazione, il tutto unito dalla spiritualità legata al patrono e al senso più profondo della festa”.
I musei di Palazzo Vecchio, Bardini e Novecento saranno aperti al pubblico, gratuitamente per tutti i visitatori. Palazzo Vecchio (inclusa la possibilità di visitare gli arazzi medicei della Sala dei Duecento) dalle 10 alle 15, Museo Bardini e Museo Novecento dalle 15 alle 20. In ragione delle disposizioni sanitarie vigenti sarà in ogni caso obbligatorio prenotare la visita, collegandosi alla biglietteria ufficiale dei Musei civici fiorentini, all’indirizzo http://bigliettimusei.comune.fi.it/
I musei saranno poi tra i protagonisti della serata, con riprese video, anche con droni, all’interno di Palazzo Vecchio, con focus sul Salone e nella Sala di Clemente VII, del museo Bardini, del museo dell’Opera del Duomo e del museo archeologico.
Nel Duomo di Firenze si svolgerà alle 17.30 il concerto diretto dal maestro Zubin Mehta con il Coro e l’Orchestra del Maggio musicale fiorentino.
In piazza Santa Croce dalle 18 i protagonisti saranno il Calcio storico e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, che renderanno omaggio a medici, infermieri, operatori sanitari, personale del servizio sanitario regionale e ai tanti volontari della Protezione civile del Comune di Firenze e delle varie associazioni e reti di solidarietà cittadine, che fin dall’inizio della pandemia si sono schierati in prima linea al fianco dei cittadini malati e più fragili. Il Calcio storico celebrerà il personale sanitario che ha fronteggiato l’emergenza sanitaria da Coronavirus nelle corsie degli ospedali, mentre il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina renderà omaggio al mondo del volontariato.
Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si svolgerà l’evento ‘Strateco’, format dedicato al mondo della comunicazione, dove spiccano tra gli ospiti il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, Niccolò Fabi, Irene Grandi, Pierfrancesco Favino.
A salutare la città anche il video del cardinale Giuseppe Betori. Tra i protagonisti che animeranno la serata ci saranno anche Carlo Conti in dialogo con Bernardo Gianni da San Miniato al monte, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, Claudio Bini della Società di San Giovanni, e imprenditori e artigiani fiorentini.
“La Società di San Giovanni Battista fin dal 1796 è custode dei festeggiamenti del Santo Patrono della Città di Firenze e anche in quest’anno molto particolare per tutti noi a causa dell’emergenza sanitaria, mettiamo in campo tutte le nostre risorse per sostenere il Comune nella realizzazione dei festeggiamenti tanto cari ai fiorentini – dice Claudio Bini, Presidente della Società -. Fondamentale come ogni anno, il contributo della Fondazione CR di Firenze che da sempre è molto vicina alla città”.
Se quest’anno non potranno esserci i tradizionali “Fochi”, a illuminare la notte di San Giovanni a Firenze ci penseranno alcune installazioni e show di luci colorate realizzati a cura di Silfi Spa, che coinvolgeranno alcuni dei luoghi simbolo della città, come la Cupola del Brunelleschi, la Basilica di San Miniato al Monte, l’Istituto degli Innocenti e le Porte storiche.
In collaborazione con la Società di San Giovanni Battista, tre fasci di luce andranno a illuminare, da tre punti diversi della città, la Lanterna del Duomo, sulla sommità della Cupola, che in occasione del Patrono risplenderà quindi in modo speciale fino ad oltre la mezzanotte.
A colorare la notte del 24 giugno ci penseranno poi i giochi di luce sulle Porte storiche della città (Porta San Gallo, Porta alla Croce, Torre di San Niccolò, Porta Romana, Porta al Prato e Porta San Frediano), sulla facciata della Basilica di San Miniato al Monte e sul Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, in piazza Santissima Annunziata.

Gimmy Tranquillo hya raccolto le dichiarazioni i sindaci di Torino, Genova e Firenze, Chiara Appendino, Marco Bucci e Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200617_00_SAN-GIOVANNI_APPENDINO-BUCCI-NARDELLA.mp3?_=1

Sanità privata: 100 scioperanti davanti a Regione Toscana

La sanità privata toscana si è radunata stamattina in P.za Duomo a Firenze. Erano almeno un centinaio le persone che protestavano per la “situazione di incertezza” del loro settore professionale. Il nodo principale della protesta è il rinnovo del contratto: un problema che riguarda quattromila lavoratori in Toscana. L’iniziativa, che prevede anche uno sciopero per l’intero turno di lavoro nelle strutture private, è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil.

I presenti hanno più volte gridato la parola ‘contratto’, ottenendo così un incontro con alcuni rappresentanti della Regione. “Siamo qui, al palazzo del governo regionale – ha detto Bruno Pacini, segretario generale funzione pubblica Cgil Toscana – per chiedere un intervento e un interessamento della politica sia toscana che nazionale. Chiediamo alla politica di agire”.

“La situazione – ha spiegato Marco Bucci, segretario generale della Cisl funzione pubblica toscana – non è più accettabile, oltre che violare i diritti dei lavoratori mette a rischio anche la tenuta del sistema. Un contratto nazionale – continua Bucci – fermo da 12 anni è una situazione del tutto inaccettabile. Noi chiediamo a parità di prestazioni e a parità di servizi tra pubblico e privati, pari dignità tra i lavoratori”.

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“Da 12 anni i lavoratori aspettano questo rinnovo del contratto, il servizio – ha commentato Fabrizio Grassi, responsabile sanità regionale Uil Fpl – non è peggiorato grazie alla professionalità dei dipendenti. La sanità privata, soprattutto in Toscana, è una realtà importante per i cittadini”.

Stefania Saccardi, assessora toscano al diritto alla salute, rivolgendosi ai lavoratori scesi in piazza per chiedere più certezze per il settore e il rinnovo del contratto nazionale, ha spiegato: “sappiamo bene che sono 12 anni che il contratto nazionale è fermo, sappiamo che per tutti i lavoratori è insopportabile che ci siano per lavori uguali rapporti contrattuali diversi, e sappiamo che c’è bisogno di un nostro impegno su questo fronte. Il nostro impegno c’è”.
Saccardi ha voluto parlare di persona con i manifestanti.
“Qualche settimana fa – ha detto – il presidente Rossi ha scritto una lettera alla conferenza Stato-Regioni per chiedere di occuparsi del tema del rinnovo del contratto della sanità privata”. Saccardi ha ricordato che “il tema è nazionale, non solo della Regione Toscana”.

Contratto sanità privata fermo da 12 anni, via alle mobilitazioni

Per Marco Bucci, segretario della Cisl Fp regionale, i salari mensili della sanità privata sono inferiori di 200 euro rispetto alla controparte pubblica ed è “una situazione non più tollerabile”.

I delegati toscani di Cgil, Cisl, Uil della sanità privata, provenienti da tutti i territori in rappresentanza degli oltre tremila operatori del settore, hanno chiesto alle tre organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione e il rafforzamento della mobilitazione.

“E’ una situazione vergognosa e inaccettabile – ha detto Riccardo Bartolini, segretario Funzione Pubblica Cgil – che vede il contratto nazionale fermo dal 2007. E nonostante il rinnovo del contratto della sanità pubblica del 2018 prosegue il blocco e la melina da parte delle associazioni datoriali Aiop e Aris” per quanto riguarda quello della sanità privata.

Per Marco Bucci, segretario della Cisl Fp regionale, i salari mensili della sanità privata sono inferiori di 200 euro rispetto alla controparte pubblica ed è “una situazione non più tollerabile”.

Le categorie di Cgil, Cisl e Uil regionali chiedono un intervento anche al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore alla Salute Stefania Saccardi, perché anche la politica si muova a sostegno dei lavoratori. Si tratta di servizi per i quali il grosso dei finanziamenti delle case di cura e dei centri di riabilitazione rimane pubblico.

Le segreterie regionali hanno pertanto chiesto un incontro per approfondire il problema e chiedere una rapida presa di posizione in Conferenza delle Regioni.

Inchiesta assenteismo Massa, Bucci (Fp-Cisl): ”Serve massimo rigore e trasparenza”

Il segretario toscano della Funzione Pubblica Cisl, Bucci: “Se i casi di assenteismo saranno confermati si tratta di comportamenti non accettabili, né tollerabili, che danneggiano i cittadini, ma anche la gran parte onesta dei lavoratori pubblici”.

“Rigore e trasparenza, su una vicenda che deve trovare chiarezza nel più breve tempo possibile, nell’interesse dei cittadini e degli stessi lavoratori onesti del settore pubblico.” E’ la richiesta del segretario generale della Funzione Pubblica Cisl della Toscana, Marco Bucci, a proposito dell’inchiesta della Procura di Massa su presunti casi di assenteismo di dipendenti della Provincia di Massa Carrara e del Genio civile.

“Aspettiamo gli esiti dell’indagine in corso, con la massima fiducia nella magistratura – aggiunge Bucci-. Si tratta, se verranno confermati, di comportamenti non accettabili, né tollerabili. La nostra posizione è sempre stata chiara nel condannare comportamenti di questo tipo, che danneggiano gravemente i cittadini e la grande maggioranza dei lavoratori pubblici che con dedizione e responsabilità svolgono il proprio servizio.”

“Verificheremo – conclude il segretario Fp-Cisl – che tra gli indagati non ci siano nostri iscritti. Se così dovesse essere non esiteremmo un istante a sospenderli in via cautelativa, attendendo ovviamente l’esito della vicenda giudiziaria per eventuali ulteriori provvedimenti.”

 

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