Manifatture Digitali Cinema Prato: nuovi spazi e il progetto di un teatro Virtual Reality

La rete toscana di infrastrutture a supporto delle produzioni cinematografiche e audiovisive inaugura a Prato nuovi spazi e attività Il Teatro Virtuale in Real Time, il Campus e la Render Farm: Manifatture Digitali Cinema lancia il progetto di un polo di servizi formativi e audiovisivi avanzati a disposizione della Toscana e di tutto il Paese

Si ampliano, a Prato, gli spazi portati a nuova vita nell’antico complesso Santa Caterina, oggi sede di Manifatture Digitali Cinema, l’infrastruttura che dal 2017 offre supporto a chi sceglie la Toscana come set e che arriva a 1800 m 2 di spazi attrezzati e a 950 m 2 di aree esterne disponibili. Una crescita della struttura che corrisponde all’implementazione delle attività, iniziate con i servizi cineportuali, integrate nel 2018 con l’apertura delle aule per la formazione e il laboratorio di sartoria, nel 2019 con l’allestimento dello spazio dedicato all’animazione, e oggi, nel 2021, con l’apertura di una sala polifunzionale dedicata alla didattica per il cinema, un secondo laboratorio di sartoria tecnologicamente avanzato, la galleria espositiva e la grande corte esterna.

Ma le novità non si fermano ai nuovi spazi: Manifatture Digitali Cinema, in collaborazione con il Comune di Prato e il consorzio di amministrazioni pubbliche Consiag, sta lavorando al progetto per realizzare, nell’Area Banci, un Teatro Vr in Real Time, un Campus e una Render Farm: strutture che faranno di Prato una città dell’innovazione nel campo del cinema e dell’audiovisivo. Il progetto è volto a cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale, con l’obiettivo di creare a Prato un polo di servizi formativi e audiovisivi avanzati, a disposizione di tutto il Paese, dedicato a creare nuove collaborazioni con l’industria culturale, la pubblica amministrazione e le imprese.

Manifatture Digitali Cinema, progetto dell’Apq Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, programma sperimentale nato dalla collaborazione tra Stato (Agenzia per la Coesione territoriale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione Generale Cinema – Mibact) e Regione Toscana, attuato grazie al lavoro di Fondazione Sistema
Toscana – Toscana Film Commission, offre servizi innovativi per le produzioni cinematografiche e audiovisive, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e le aziende del territorio. Tre gli obiettivi delle sue attività: aumentare l’attrattività della Toscana per le produzioni, nazionali e internazionali – che possono trovare nella struttura nuovi
spazi e servizi – andando così a potenziare il ruolo di Toscana Film Commission; offrire opportunità di alta specializzazione a chi vuole lavorare nel settore dell’audiovisivo, riposizionando vecchi mestieri e saperi artigianali in un’industria che richiede professionalità sempre più qualificate e specializzate; utilizzare il prodotto audiovisivo come
volano di innovazione e sviluppo economico, grazie alla valorizzazione delle vocazioni produttive territoriali, in collaborazione con le imprese locali.

Manifatture Digitali Cinema, la rete toscana di infrastrutture a servizio del
cinema e dell’audiovisivo.  La sede pratese di Manifatture Digitali Cinema, che attualizza la grande tradizione del tessile della città, con progetti innovativi legati alla sartoria, è uno snodo essenziale e primigenio della rete infrastrutturale toscana a sostegno del cinema
e dell’audiovisivo, rete della quale fanno parte anche la sede di Pisa – la cui vocazione è quella della ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie digitali – la sede di Pistoia – dove a breve troveranno spazio progetti legati al riuso e alla produzione di scenografie, comprese le “scenografie naturali”, in collaborazione con le aziende florovivaistiche locali, e la composizione di colonne sonore – la sede di Siena, che andrà invece prossimamente a valorizzare l’eccellenza data dalla presenza in città dell’Accademia Chigiana, con la quale potranno essere sviluppati progetti legati alla filiera della musica e
del suono.

L’emergenza sanitaria non ha fermato le attività di Manifatture Digitali Cinema e la sua spinta innovativa: infatti, durante i primi mesi del lockdown è nata la visione del Teatro Virtuale in Real time, il Campus e la Render Farm, un’unità progettuale inedita, da localizzare nell’Area Banci di Prato. Con la collaborazione del consorzio di
amministrazioni pubbliche Consiag che ne detiene la proprietà, il progetto viene candidato a cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale, con l’obiettivo di creare a Prato un polo di servizi formativi e audiovisivi avanzati a
disposizione di tutto il Paese, dedicato a creare nuove collaborazioni con l’industria culturale, la pubblica amministrazione e le imprese.

Il Teatro in Virtual Reality ; Real Time è l’infrastruttura che permette un cambiamento profondo nel processo di produzione, con benefici sui tempi e costi di produzione, proponendo soluzioni indispensabili per competere a livello
internazionale. Il Teatro in Virtual & Real Time è un centro di produzione di contenuti audiovisivi, multimediali e di realtà virtuale. Il Real Time consente di ricreare scenari iperrealistici con tecniche d’animazione in 3D.

Il Campus attrae competenze internazionali e prepara i nuovi professionisti. Il Campus è un centro di formazione d’eccellenza, che ospita corsi specialistici, con aree servizi, sala meeting e spazi allestiti per lezioni, co-working ed eventi. Ospita 250 persone, di cui 200 studenti impegnati a frequentare corsi e master che avranno una durata
semestrale, annuale e pluriennale, in base alle caratteristiche e ai programmi previsti dall’ampia offerta formativa.

La Render Farm è il centro computazionale che permette sofisticate elaborazioni necessarie alla produzione. Completano l’investimento spazi funzionali allo sviluppo di un programma H24, che da un lato prevede attività produttive, tecniche e formative di alta specializzazione e dall’altro le supporta, con aree destinate all’ospitalità, ristorazione e tempo libero, anche con iniziative destinate alla fruizione pubblica.

“Il difficile periodo che stiamo vivendo ha messo in luce quanto sia importante per la società toscana e per tutto il Paese, dotarsi di tecnologie digitali avanzate, oggi sempre più utilizzate in ogni campo del sapere e nell’industria culturale – dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Poter contare a Prato su un progetto
strategico di questa rilevanza, un vero e proprio “Campus del cinema e dell’audiovisivo”, che sviluppa le più avanzate tecnologie digitali, come la realtà virtuale in Real Time, per metterle a disposizione di tutta la comunità, di imprese e istituzioni, non può che essere un risultato al quale la Regione Toscana guarda con soddisfazione e interesse, per gli
sviluppi economici, produttivi, occupazionali che può generare e per le possibilità formative delle nuove generazioni alle quali, oggi più che mai, è necessario dare nuove prospettive. La rete delle strutture di Manifatture Digitali Cinema sul territorio toscano dimostra come il dialogo tra pubblico e privato possa generare una nuova valorizzazione
di antichi saperi artigianali e tradizioni, che nei nuovi mestieri del cinema e dell’audiovisivo tornano a nuova vita”.

Ancora una volta Fondazione Sistema Toscana – dichiara il presidente Iacopo Di Passio – dimostra una duttilità di competenze che, nel caso di Manifatture Digitali Cinema, va ad esplorare, in modo sempre più incisivo, le possibilità dei territori di declinare verso i nuovi mestieri del cinema, tradizioni manifatturiere e imprenditoriali ben radicate,
come nel caso della moda e del tessile a Prato. Tradizione e innovazione si passano il testimone nei progetti che presentiamo oggi in conferenza stampa, relativi ai nuovi spazi e alle nuove attività della sede pratese. I progetti di Manifatture Digitali Cinema sono al servizio di tutta la comunità e la positiva risposta delle Amministrazioni locali
conferma la coesione dei territori toscani nel perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente:“Abbiamo creduto sin dall’inizio – dichiara il sindaco del Comune di Prato, Matteo Biffoni – sul grande valore che Manifatture Digitali Cinema avrebbe portato sul nostro territorio. Quanto è accaduto negli ultimi anni e le prospettive
di crescita sono la dimostrazione tangibile di come il cinema e l’audiovisivo contribuiscono a promuovere il territorio, a generare occupazione e sviluppo economico, a trovare nuove applicazioni per l’innovazione tecnologica che vede Prato protagonista.  E, nonostante questo anno così difficile, non ci siamo mai fermati e guardiamo avanti con un
progetto ancora più ambizioso: costruire a Prato un Teatro di posa attrezzato anche per la realtà virtuale, affiancato da un campus che formi competenze avanzate nel campo digitale. Una sfida che non riguarda solo il mondo del cinema, ma anche altri comparti industriali. Un progetto che riunisce due degli ambiti di sviluppo in cui Prato è all’avanguardia e che saranno il traino della ripresa anche economica del nostro Paese: la rigenerazione urbana e l’innovazione”.

 

Sentiamo l’intervista a Stefania Ippoliti, direttrice TFC

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/210225_02_MDC-PRATO-IPPOLITI.mp3?_=1

“Scene da Faust” al Fabbricone di Prato

Da domani a domenica 19 maggio, al Teatro Fabbricone di Prato debutterà “Scene da Faust” di Johann Wolfgang Goethe, nella versione di Fabrizio Sinisi e la drammaturgia di Federico Tiezzi.

In “Scene da Faust” il testo goethiano risulta proiettato verso gli schemi del teatro epico: la prima parte del mito di Faust – sapiente studioso di teologia, filosofia e scienze naturali che vende l’anima a Mefistofele firmando col sangue un contratto in cambio di nuove conoscenze, potere e giovinezza – sarà costituita da dodici scene, dove risulta centrale la figura di Mefistofele (Sandro Lombardi), che si pone come il doppio speculare di Faust (Marco Foschi), la sua metà, il suo alter ego e, freudianamente, la proiezione del suo inconscio.

La scena è occupata dal dramma della conoscenza: l’insoddisfazione per un sapere vecchio, inefficace e inadatto a soddisfare le istanze conoscitive dell’uomo, non più capace di concepire e spiegare il mondo e i suoi fenomeni sulla base della verità religiosa. Nello stesso tempo vi è un’indagine sui moventi del desiderio e del sentimento, nell’esplorazione del rapporto tra Faust e Margherita (Leda Kreider), ma anche del rapporto tra Faust e Mefistofele, immaginato come un rapporto di ‘amanti’ (si ama se stessi nell’altro), di esseri interdipendenti che si scambiano i ruoli, come due facce della stessa medaglia.

“Questo spettacolo – afferma il regista – parla della crisi della soggettività, della crisi dell’io nel suo rapporto con la realtà, in special modo quella storica e naturale. Una rivisitazione degli elementi costitutivi dello Sturm und Drang alla luce della contemporaneità”.

Ultima nuova produzione del Teatro Metastasio di Prato per questa stagione, realizzata con la Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Teatro Laboratorio della Toscana e Manifatture Digitali Cinema Prato, “Scene da Faust” vede in scena Sandro Lombardi, Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Nicasio Catanese, Valentina Elia, Fonte Fantasia, Marco Foschi, Francesca Gabucci, Ivan Graziano, Leda Kreider, Luca Tanganelli, Lorenzo Terenzi. Le scene e i costumi sono di Gregorio Zurla. Il coreografo è Thierry Thieû Niang, mentre il lavoro sulle voci è affidato a Francesca Della Monica. Allo spettacolo partecipano inoltre alcuni attori del Laboratorio Teatrale della Toscana.

Lo spettacolo sarà in tournée nella prossima stagione toccando molte città tra cui, Siena, Pistoia, Lugano, Napoli, Modena, Milano.

Domenica 12 maggio a fine replica sul palco del Fabbricone ci sarà l’ultimo incontro del ciclo “Lo spettatore attento” con il critico Gianfranco Capitta, che approfondirà i temi dello spettacolo insieme al regista.

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