Presidio contro gassificatore Eni Livorno

?Firenze, si è tenuto un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale in vista della manifestazione dell’11 luglio a Stagno (Livorno) contro il progetto del gassificatore Eni e più in generale contro “la politica di gestione degli scarti urbani e speciali in Toscana”.

Ad organizzare il presidio, più comitati e associazioni tra cui Zero waste Europe, Zero waste Italy, Mamme no inceneritore, Medicina democratica e coordinamento Rifiuti zero Livorno.

“Siamo qui – spiega Rossano Ercolini presidente di Zero waste Europe e Italy – perché sabato ci sarà una manifestazione regionale contro il progetto Eni che dovrebbe accogliere 200mila tonnellate di rifiuti, di cui 150mila provenienti dall’area fiorentina, per trasformarle in metanolo”, un impianto che “è stato spacciato come economia circolare, ma questo è un falso ideologico. Non è bioraffineria – ha aggiunto Ercolini – trattasi di banale trattamento termico di rifiuti” con il quale “da 200mila tonnellate di rifiuti si ottengono 100mila tonnellate di metanolo”.

Per tale produzione però, secondo Ercolini, “ci saranno 200mila tonnellate di Co2 emesse in atmosfera, almeno 30mila tonnellate di ceneri e poi 220mila tonnellata di acqua inquinata che produrrà fanghi fortemente nocivi. Se questa è economia circolare noi siamo babbo natale, il nostro ‘no’ è senza se e senza ma”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Rossano Ercolini presidente di Zero waste Europe e Italy:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/07/200708_08_PRESIDIO-NO-INCENERITORE_ERCOLINI.mp3?_=1

Mamme No inceneritore: flash mob sotto la Regione Toscana per dare la ‘sveglia’ a Rossi

Flash mob questa mattina alle 9.30 organizzato dalle Mamme NO Inceneritore davanti al Consiglio regionale con mamme e babbi sandwich con orologi di cartone a formare la scritta “SVEGLIA” e il sottofondo delle sveglie di Alan Parson della canzone “Time” dei Pink Floyd. L’iniziativa è stata inscenata per tornare a chiedere la cancellazione del progetto del termovalorizzatore di Firenze, la dismissione di tutti gli inceneritori regionali, il blocco degli ampliamenti delle discariche toscane e misure incentivanti per la riduzione dei rifiuti, per il riuso, per il riciclo dei materiali.

Flash mob del comitato Mamme no inceneritore davanti al Consiglio regionale stamani prima dell’avvio della seduta. Una ventina di attivisti con grandi orologi di cartone si sono ritrovati in via Cavour per “dare la sveglia a Rossi e co” e dire no alle linee del piano regionale dei rifiuti. “Se anche oggi il progetto dell’inceneritore di Firenze è stato sospeso – ha detto una dei portavoce del comitato, Isabella Quaglietti – vogliamo che tutta la Toscana prenda esempio da città come Lucca ed Empoli, dove c’è una buona raccolta porta a porta e il rifiuto è considerato una risorsa. E’ infatti la raccolta porta a porta la miglior risposta al problema dei rifiuti, non i cassonetti, ma su questo la Regione non sta facendo niente; anzi ogni giorno ci sono notizie di ampliamenti di discariche o nuovi inceneritori”. “Anche in previsione delle elezioni di Firenze – ha concluso Quaglietti – chiediamo ai candidati di fare chiarezza su quelle che sono le loro idee”.

Nell’occasione è stata annunciata per il 30 marzo una manifestazione contro l’aeroporto con tutti i comitati e le associazioni della Piana, con un corteo che partirà dal polo scientifico di Sesto Fiorentino (Firenze) e terminerà al nuovo parcheggio dell’aeroporto di Peretola.

Rifiuti Firenze. Europa cancella finanziamento su inceneritore Case Passerini

La Banca europea degli investimenti, la Bei, “ha cancellato gli 80 milioni di investimenti, su un costo totale di 150 milioni, previsti e stanziati per la costruzione dell’inceneritore di Firenze”. A dirlo sono le ‘Mamme no inceneritore’, l’associazione simbolo della protesta contro la realizzazione del forno che rivela i contenuti della lettera ricevuta proprio dalla Bei.

“L’operazione per questo progetto e’ stata annullata nel 2018, in seguito alla cancellazione del suo permesso ambientale da parte della Corte suprema italiana”, e’ scritto nella missiva della banca Ue. I fondi, in pratica, sono stati “cancellati dopo che il Consiglio di Stato ha annullato l’autorizzazione unica a costruire”, spiegano le mamme, “perdendo cosi’ circa la meta’ dei potenziali finanziamenti. Ebbene, anche questa stampella economica, che avrebbe dovuto sostenere l’impianto per 20 anni, e’ decaduta per la mancanza del titolo autorizzativo”.
In parallelo, aggiungono, “sono decaduti anche i finanziamenti previsti dal gestore del sistema elettrico”. Qthermo, la societa’ che dovrebbe costruire l’inceneritore di Firenze governata da Alia e dal gruppo Hera, “in conclusione, oggi si trova a non avere piu’ l’autorizzazione unica a costruire, annullata da una sentenza del Tar e dal Consiglio di Stato, e perde i finanziamenti utili per la costruzione e la gestione” dell’impianto.
Davanti a questa novita’, concludono le Mamme no inceneritore, “chiediamo al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di dare subito il via a tutte le azioni necessarie per poter arrivare, entro il 2019, alla realizzazione del nuovo piano regionale dei rifiuti, rivoluzionandone la gestione, che deve passare da mediocre a virtuosa, e stralciando definitivamente il progetto dell’inceneritore di Firenze”.
“Per noi è irrilevante. Non dipendiamo dal finanziamento Bei, era solo una opportunità per pagare il denaro lo 0,5% meno”. Lo afferma Giorgio Moretti, presidente di Qthermo, l’azienda chiamata a realizzare e l”impianto di Case Passerini, in merito alla cancellazione del finanziamento della Banca europea degli investimenti per la costruzione del termovalorizzatore fiorentino. Questo, aggiunge Moretti, “significa un impatto sul costo annuo di circa 300mila euro, un maggior costo di tariffa di conferimento di un massimo del 3-4%: irrilevante”.

Mamme NO inceneritore e la ‘caccia alla raccolta differenziata’

Le mamme NO inceneritore tornano con la ‘caccia alla raccolta differenziata’ andando a controllare se il Mukky Day rispetta i canoni di smaltimento rifiuti.

Le mamme No inceneritore, per la loro campagna ‘caccia alla raccolta differenziata’ hanno effettuato un’incursione a un altro grande evento, dopo essersi recate alla Festa dell’Unità, che si tiene ogni anno a Firenze agli inizi di Settembre: il Mukki Day 2018, organizzato dalla Mukki. Un evento quindi completamente apolitico e apartitico che riscuote sempre una grande affluenza di pubblico.

Il gruppo di ‘cacciatrici’ afferma che “Anche quest’anno, a malincuore, dobbiamo decisamente BOCCIARE la gestione dei rifiuti”.

“Avete letto bene. A questo evento, con migliaia e migliaia di persone, il gestore dei rifiuti non ha pensato di imporre la raccolta differenziata di plastica, carta e umido e l’organizzatore non sembra averla richiesta o averci dato particolare importanza”, affermano le mamme, “Lungo tutta la festa erano presenti solo cestini in cui veniva buttato di tutto indiscrinatamente: carta, plastica, palloncini, umido (che consistevano in gelati o panna) e rifiuti di altro tipo”.

Le foto, e sono davvero tante, parlano chiaro.
Come già denunciato e segnalato in passato, anche quest’anno non è stato fornito un servizio adeguato di raccolta differenziata e non c’è promozione della cultura a difesa e in rispetto dell’ambiente.

Le mamme sottolineano che “Nel 2016 abbiamo scritto alla Mukki che ci saremmo aspettate, da una società che si dice attenta all’ambiente e alle nuove generazioni, miglioramenti negli eventi futuri. Ci siamo anche rese disponibili, negli anni, a dare un supporto e un aiuto in questo campo…. anche se questo dovrebbe essere un lavoro a carico del gestore dei rifiuti e de comune. Purtroppo dobbiamo constatare che niente è cambiato” concludono.

Il gruppo di cacciatrici chiedono quindi “Quando è che Dario Nardella e l’assessore all’ambiente Alessia Bettini, voglioono iniziare a dare un segnale diverso? Continuiamo a porre alcune domande, che non hanno ancora avuto risposta:
– è così che si pensa di raggiungere il 65% di Raccolta differenziata che Alia Servizi Ambientali Spa (e il Comune di Firenze) deve raggiungere per legge?
– è così che si pensa di gestire la raccolta differenziata?
– è questo il livello culturale che vogliamo insegnare alle famiglie e ai bambini che vivono e fanno vivere questi eventi?”

Le mamme NO, ormai portabandiera del movimento di riciclo nel territorio fiorentino, ricordano alla Mukki, al sindaco Dario Nardella, al Comune di Firenze e a ALIA spa che “in Italia esistono delle società pubbliche che nel gestire i rifiuti hanno già pensato anche agli eventi, e hanno trovato delle ottime soluzioni che addirittura fanno anche risparmiare in bolletta gli organizzatori (oltre a essere rispettose dell’ambiente)”.

Mamme NO inceneritore tornano all’attacco su rifiuti Festa dell’Unità

Le mamme No inceneritore tornano all’attacco in occasione della Festa dell’Unità, con parole dure: “Anche quest’anno alla Festa dell’Unità di Firenze la raccolta differenziata è un miraggio!”, scrivono in un post su facebook.

Per il terzo anno consecutivo un piccolo gruppo di Mamme NO Inceneritore ha fatto una ‘visita’ alla festa per controllare l’effettivo smaltimento dei rifiuti secondo le regole di riciclo.

“Quest’anno ci aspettavamo grandi cose e miglioramenti per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata durante un evento pubblico cosi importante”, si legge sul post pubblicato qualche giorno fa su facebook, “anche solo per rispetto dei temi trattati durante la festa, quale ad esempio quello di oggi “Ambiente e Rifiuti: la sfida dell’Economia Circolare!”

Secondo le ‘mamme’ in occasione della festa non c’è stata sufficiente informazione e controllo per smaltire più rifiuti possibili in una maniera sostenibile, situazione aggravata dalla mancanza di cestini adeguati: “In ogni bidoncino infatti (indipendentemente dal colore) ci finiva di tutto: umido, plastica, carta e vetro” continua il post.

Ma le ‘mamme’ non si fermano all’osservazione e critica dei punti di smaltimento per i partecipanti alla festa, andando a indagare anche all’interno degli stand gastronomici: “gli operatori  non sono stati “formati” a fare la raccolta differenziata”, si legge sempre su facebook “e nonostante la presenza (ma non per tutti gli stand) di cestini dedicati, spesso i volontari/dipendenti degli stessi sono i primi a fare un grosso cumulo di vassoi, piatti (spesso contenenti resti di umido), stoviglie, lattine e bottiglie di vetro, e a buttarli rigorosamente in un cassonetto unico”.

Le mamme, indignate da questa situazione alla quale cercano di far fronte da tre anni, sono convinte che “se questa è l’idea di Economia Circolare e gestione dei rifiuti che chi governa la regione e la città di Firenze pensa di presentare e portare avanti, non ci siamo proprio!”.

Il movimento, non soddisfatto delle inadempienze rilevate, punzecchia il Comune chiedendo se “è così che si pensa di raggiungere il 65% di Raccolta differenziata che ALIA (e il Comune di Firenze) deve raggiungere per legge?”.

Va in ogni caso sottolineato che siamo ancora in attesa del nuovo Piano dei Rifiuti per la Toscana, promesso dal Presidente Enrico Rossi per la fine dell’estate, che potrebbe migliorare significativamente la situazione.

Firenze: stamani presidio Mamme no inceneritore

Stamattina c’è stato il presidio delle mamme No inceneritore davanti al Consiglio Regiona, sono state recapitate lettere, a Rossi e ai consiglieri regionali, che contengono “quelli che per noi sono i dieci punti imprescindibili per un nuovo piano della gestione dei rifiuti che sia serio, credibile e che punti davvero all’economia circolare”.

Presidio del Comitato Mamme no inceneritore stamani davanti al Consiglio regionale. Alcuni attivisti hanno portato delle lettere indirizzate al presidente della Giunta, Enrico Rossi, all’assessore all’ambiente Federica Fratoni e ai consiglieri regionali.

Nella lettera, hanno spiegato, sono contenuti “quelli che per noi sono i dieci punti imprescindibili per un nuovo piano della gestione dei rifiuti che sia serio, credibile e che punti davvero all’economia circolare”.

“Quello che stiamo sentendo”, hanno spiegato “non va in questa direzione: era stato promesso un piano entro l’estate, ma ancora non si sa nulla. Quindi siamo qui perché vogliamo capire a che punto siamo”.

Tra gli argomenti presentati nella lettera, al primo punto la richiesta che l’inceneritore di Firenze venga definitivamente tolto dalla programmazione; e ancora, l’obiettivo minimo della raccolta differenziata da fissare all’80% e l’avvio “di progetti seri per far partire l’economia circolare”, per i quali, hanno spiegato gli attivisti, “serve un piano regionale dei rifiuti fatto con i cittadini”.

Va afforntato anche il problema del turismo legato ai rifiuti, per cui è necessario inizialmente riconoscere che è un problema e che vada gestito, per poi passre all’educazione degli stessi turisti, poichè rappresentano una parte non residuale del problema. “Bisogna non solo bacchettare ma anche responsabilizzare”, dichiara Niccolò Villinger “sia il cittadino, che poi è anche quello che affita ai turisti, sia i turisti. Questo si fa però affrontando il problema, ammettendo che c’è una massa di turisti che arriva a Firenze, dorme in centro, e deve essere educata, e quindi gli devono essere date le opzioni per gestire questi rifiuti”.

“Speriamo”, hanno concluso “di poterci ritrovare a settembre a un tavolo pubblico in cui affrontare punto per punto questi argomenti”.

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