Moda, Malo: entro 2019 nuovo piano industriale

Entro il 2019 verrà definito un nuovo piano industriale per la Malo e si prevede l’apertura di nuovi punti vendita e la produzione di nuove collezioni all’altezza della qualità e della storia del marchio.

E’ quanto emerso oggi a Firenze nel corso del primo incontro, svolto nella sede della Regione, con la nuova proprietà che ha rilevato la Malo, storica azienda di maglieria con sedi in Toscana e in Emilia Romagna dopo il fallimento.

A convocare l’incontro, su richiesta di sindacati e azienda, il consigliere del governatore Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini. Presenti anche l’assessore al lavoro del Comune di Campi Bisenzio (Firenze) Ester Artese, le organizzazioni sindacali di Toscana ed Emilia Romagna, i rappresentanti della nuova società Maiocchi e Tomaselli, funzionari dell’unità di crisi della Regione Emilia Romagna e di Confindustria Toscana.

Dopo aver ringraziato i soci per aver rilevato l’azienda e mantenuto lo storico marchio riassumendo tutti i dipendenti nei due siti produttivi, Regione e istituzioni hanno chiesto ai rappresentanti della nuova proprietà di illustrare le iniziative in programma prossimamente. L’azienda ha risposto riconfermando la volontà di recuperare le difficoltà dei mesi passati e di rilanciare la propria rete commerciale, come di fare investimenti per consolidarne la presenza in Italia e all’estero.

Simoncini, prendendo atto positivamente della volontà manifestata dall’azienda, che ha fra l’altro anche informato di voler sviluppare il confronto nel merito in sede sindacale, ha concluso l’incontro con l’impegno di mettere a disposizione eventuali strumenti regionali a sostegno dello sviluppo dell’azienda.

Concordato Malo: nuovo incontro in Regione e udienza il 6 giugno

Nuovo incontro oggi in Regione per esaminare gli aggiornamenti nell’ambito del percorso concordatario della società Malo. Dall’incontro è emerso che risultano in corso visite in Malo che potrebbero portare al concretizzarsi di manifestazioni di interesse per l’acquisizione dell’azienda.

La riunione, convocata da Gianfranco Simoncini, consigliere del presidente della Regione Enrico Rossi, ha visto la presenza di rappresentanti della Regione Emilia Romagna, del Comune di Campi Bisenzio, dell’azienda (assistita da Confindustria Firenze), e delle organizzazioni sindacali toscane e emiliane. Simoncini, spiega una nota, aveva preso contatti con il commissario giudiziale del concordato che ha reso noto che la prossima udienza è stata fissata per il 6 giugno. Nelle more dell’attesa delle decisioni che saranno prese il 6, il tavolo ha stabilito di rivedersi subito dopo quella data, entro il 20 giugno.

ll tribunale di Firenze, ammise la Malo spa – manifattura del cashmere di Campi Bisenzio (Firenze) fondata nel 1972 e che conta uno stabilimento anche in provincia di Piacenza -, alla procedura di concordato preventivo, fissando l’udienza di adunanza dei creditori per il 21 giugno 2018.

Malo è assistita dagli studi legali La Scala. L’azienda aveva presentato il piano concordatario alla fine del 2017 per far fronte alle difficoltà aziendali, con le previsioni del mantenimento di tutto il perimetro aziendale, la volontà di utilizzare al minimo gli ammortizzatori sociali e dare continuità alla produzione. Bernhard Kiem, presidente dell’attuale gestione spiegò che: “L’obbiettivo che ci eravamo posti è stato raggiunto: è stato ammesso il nostro piano. A questo punto Malo prosegue la sua gestione secondo i programmi definiti dal piano concordatario approvato; adesso ci dobbiamo incontrare con i nostri consulenti per garantire la continuità dell’azienda, la produzione, i negozi”. Kiem spiegò inoltre che l’azienda andrà ad un’asta pubblica entro il 31 marzo 2019: “So che ci sono diversi concreti interessi sia italiani che esteri”.

Lavoratori Malo: sindacati Cgil e Cisl denunciano, “Cassa integrazione comunicata via sms”

“Sei in Cassa integrazione”: questo, secondo i sindacati Filctem-Cgil e Femca-Cisl di Firenze, il testo del messaggio sms ricevuto in questi giorni da alcuni lavoratori della Malo, l’azienda del cashmere con 58 dipendenti, da tempo in crisi, e che applica Cig a rotazione per circa metà del personale.

La procedura, definita “inaccettabile e poco rispettosa” dai sindacati, è iniziata dopo l’ultimo sciopero messo in atto dai lavoratori lo scorso 28 marzo: “da lì – lamentano Filctem e Femca in una nota – l’azienda fa i programmi di Cassa senza convocare il sindacato”.
Ogni settimana la situazione dell’azienda diventa sempre più incerta, i lavoratori sono stremati da mesi di lotte e, nonostante la richiesta di riattivazione del tavolo dell’Unità di crisi con le Regioni Toscana e Emilia Romagna da parte di Filctem-Cgil e Femca-Cisl, i sindacati non riescono ad avere chiarezza sul futuro.
Domani i lavoratori saranno in sciopero per 4 ore e faranno un presidio di un’ora, dalle 11, davanti all’ingresso del Palazzo di Giustizia a Firenze, per sensibilizzare il Tribunale alla verifica degli impegni presi da Malo all’interno del Piano concordatario.
Il prossimo incontro tra sindacati e azienda è stato fissato a Firenze in Regione Toscana il 23 aprile alle 11: “chiediamo che l’azienda ci convochi subito – affermano Filctem e Femca – per concordare i programmi di Cassa. Ogni settimana la situazione dell’azienda diventa sempre più incerta, i lavoratori sono stremati da mesi di lotte”.

Moda: Malo, ammessa al concordato preventivo

l tribunale di Firenze, con decreto depositato ieri, ha ammesso Malo spa – manifattura del cashmere di Campi Bisenzio (Firenze) fondata nel 1972 e che conta uno stabilimento anche in provincia di Piacenza -, alla procedura di concordato preventivo, fissando l’udienza di adunanza dei creditori per il 21 giugno 2018.

Malo è assistita dagli studi legali La Scala. L’azienda aveva presentato il piano concordatario alla fine del 2017 per far fronte alle difficoltà aziendali, con le previsioni del mantenimento di tutto il perimetro aziendale, la volontà di utilizzare al minimo gli ammortizzatori sociali e dare continuità alla produzione. “L’obbiettivo che ci eravamo posti – spiega Bernhard Kiem, presidente dell’attuale gestione – è stato raggiunto: è stato ammesso il nostro piano. A questo punto Malo prosegue la sua gestione secondo i programmi definiti dal piano concordatario approvato; adesso ci dobbiamo incontrare con i nostri consulenti per garantire la continuità dell’azienda, la produzione, i negozi”. Kiem spiega inoltre che l’azienda andrà ad un’asta pubblica entro il 31 marzo 2019: “So che ci sono diversi concreti interessi sia italiani che esteri”.

La Scala, che assiste Malo nell’operazione di restructuring e rilancio dell’omonimo brand, spiega che “nel contesto dell’operazione di restructuring Malo si propone di individuare un investitore che possa acquistare l’azienda, con le migliori prospettive possibili in termini di conservazione del valore aziendale e conseguente tutela delle aspettative di dipendenti e creditori”. Nei due stabilimenti di Malo, a Campi Bisenzio e in provincia di Piacenza, in totale lavorano circa 120 dipendenti. Dalla casa di moda si spiega poi che prosegue intanto il lavoro di recupero dei mercati ritenuti fondamentali per la griffe. A Milano aperta una nuova showroom in via della Spiga e le nuove collezioni, sia uomo che donna, “stanno registrando ottimi riscontri”: tra le novità il lancio della nuova fibra Kashuna, un blend di cashmere e vicuna. A maggio l’azienda presenterà la pre-collezione estiva, e sembra ci siano già dei partner interessati a sviluppare la parte retail.

Exit mobile version