MAD, il nuovo nome del centro di arte contemporanea Le Murate

?Firenze, il centro di arte contemporanea ‘Le Murate. Progetti Arte Contemporanea’ da oggi si chiamerà ‘Murate Art District’ o MAD.

È stata infatti annunciata, in occasione della presentazione della mostra “Florentine Voices” di Piero Mottola, un’operazione di re-naming in MAD e di re-branding, fortemente voluta dal direttore artistico dello spazio Valentina Gensini, che punta così a rilanciare il centro di produzione e promozione dell’arte contemporanea di Firenze, nel panorama nazionale e internazionale, anche in virtù dell’aumento di pubblico del 2018, un +74% rispetto al 2017.

MAD rappresenta un distretto culturale evoluto, un luogo di riferimento pensato per essere abitato da artisti e curatori in residenza, focalizzato sulla produzione artistica ancor prima che sulle esposizioni, incentrato su modalità alternative di progettazione e relazione tra artisti, comunità e territorio.

Assieme al nome, cambia anche l’identità visiva: una nuova immagine coordinata, declinata su tre colori brillanti che si alterneranno costantemente, a conferma di un’identità molteplice e di un presidio cittadino tanto saldo quanto vocato alia sperimentazione e all’approccio transdisciplinare.

Primo progetto ad essere presentato sotto il marchio Murate Art District è “Florentine voices”, mostra fiorentina dell’artista e musicista sperimentale Piero Mottola, specializzato nel “tradurre” in immagini le voci e le emozioni umane grazie all’utilizzo di uno speciale algoritmo.

La mostra, che occupa tutto il prima piano, vede esposto-insieme ai lavori che hanno tracciano I’ excursus dell’artista, l’inedito Florentine voices una composizione “corale” partita da un esperimento socio-antropologico: ad un gruppo di cittadini, convocati con bando pubblico, è stato chiesto di associare a dieci parametri emozionali (paura, angoscia, agitazione, collera, tristezza, stupore, eccitazione, piacere, gioia, calma) suoni e rumori prodotti esclusivamente con Ia voce e con il proprio corp. Le centinaia di frammenti sono stati catalogati ed intrecciati in composizioni e poi trasformati in sequenza grafiche che assumono l’aspetto di quadri astratti.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191105_00_MAD_SACCHI.mp3?_=1

Tutta le informazioni, sia sullo spazio che sulla programmazione, saranno a breve disponibili sui nuovo sito http://www.murateartdistrict.it

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