Sicurezza bis, Rossi (PD): destra ha egemonia culturale, lavoro duro riconquistarla

Il presidente della Regione toscana: “l’opposizione di sinistra, i democratici, il mondo cattolico sensibile al messaggio del Papa, i liberali che hanno a cuore i diritti umani possono costruire nel Paese un grande movimento antirazzista e per la solidarietà e contro questa destra estrema, nazionalpopulista, ispirata da Trump e amica di Putin”.

“Ieri il governo è uscito alla grande con il voto al Senato sul decreto sicurezza voluto da Salvini. Esso tradisce i valori costituzionali di umanità e di solidarietà, inventandosi il reato di salvataggio di vite umane e violando i trattati internazionali. A Salvini hanno dato mano Forza Italia, che è uscita dall’aula, e Fratelli d’Italia che si sono astenuti. Il M5stelle si genuflette ancora una volta e vota”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sceglie di esprimere il proprio dissenso, riguardo l’attuazione del decreto denominato “Sicurezza Bis”, attraverso Facebook, con un post pubblicato stamani sulla sua pagina ufficiale.

 

Publiacqua: donna licenziata per commento facebook

Dopo l’incidente che lo scorso 12 aprile causò l’intossicazione di sei lavoratori impegnati in un ambiente di Publiacqua improvvisamente invaso da reagenti chimici, la donna avrebbe commentato un post di facebook di una consigliera comunale di M5S e per questo avrebbe perso il posto di lavoro. E’ quanto è successo, secondo l’Usb, a una delegata sindacale della società che gestisce l’acquedotto di Firenze, e non solo.

In una nota si spiega che la delegata sindacale avrebbe commentato il post dell’allora consigliera comunale, Silvia Noferi, che fu tra le prime persone a dare notizia di quanto successo all’interno della Palazzina Degremont, “oggi completamente svuotata di lavoratori”, e che deve essere completamente ristrutturata.
Uno dei sei dipendenti, tutti portati al pronto soccorso, ebbe 40 giorni di prognosi, ricorda il sindacato autonomo.

Da parte dell’azienda non ci sono commenti al momento, anche se lo stesso sindacato, sentito al telefono, conferma che nel “post” la delegata aveva usato “un sarcasmo un po’ pesante”. Inoltre, secondo quanto appreso, la donna, al momento della consegna della lettera era sì candidata a delegata (i seggi si erano chiusi da poco) ma ancora non era ufficialmente una rappresentante sindacale.

L’Usb annuncia che le sue strutture e l’intero Comitato degli iscritti di Publiacqua si riunirà il prossimo mercoledì 17 Luglio 2019, “per deliberare le iniziative di lotta e mobilitazione” e chiedere il ritiro del licenziamento.

Nella vicenda è intervenuta l’ex consigliera comunale del M5S Silvia Noferi che, in un post sul suo profilo Facebook scrive: “L’azienda Publiacqua è solerte nel colpire chi fra i suoi dipendenti osa aprir bocca e fare delle critiche in seguito ad alcuni incidenti in cui sei persone sono finite all’ospedale. Una delegata sindacale – continua la Noferi – licenziata per un commento su Facebook è un provvedimento fuori misura. L’amministrazione ‘sinistra’, quella che dovrebbe essere dalla parte dei lavoratori.”

Avaaz fa chiudere 23 pagine Facebook di fake news, metà erano a sostegno Lega e M5S

In seguito alle pressioni di Avaaz, un’organizzazione non governativa internazionale on line, che tra le sue iniziative ha anche quella di risolvere il problema della disinformazione sui social network, Facebook ha chiuso 23 pagine italiane che vantavano circa due milioni e mezzo di followers, e che sono state giudicate colpevoli di condividere informazioni false e contenuti divisivi contro i migranti, no-vax e antisemiti, oltre la metà erano a sostegno di Lega o M5S.

“Ringraziamo Avaaz – afferma un portavoce di Fb – per aver condiviso le ricerche affinché potessimo indagare. Siamo impegnati nel proteggere l’integrità delle elezioni nell’Ue e in tutto il mondo”.

“Abbiamo rimosso – continua il comunicato di Facebook – una serie di account falsi e duplicati che violavano le nostre policy in tema di autenticità, così come diverse pagine per violazione delle policy sulla modifica del nome. Abbiamo inoltre preso provvedimenti contro alcune pagine che hanno ripetutamente diffuso disinformazione. Adotteremo ulteriori misure nel caso dovessimo riscontrare altre violazioni”.

Tra le 23 pagine rimosse, oltre la metà erano a sostegno di Lega o M5S, le pagine in questione, afferma Avaaz, “avevano in totale più follower delle pagine ufficiali di Lega (506mila follower) e Movimento 5 Stelle (1,4 milioni follower) messe insieme ed vevano inoltre generato oltre 2,44 milioni di interazioni negli ultimi 3 mesi”.

Oltre che della correttezza delle notizie sui social networks, Avvaz si occupa anche di tematiche quali i diritti umani, i diritti degli animali, il cambiamento climatico, la corruzione, la povertà ed i conflitti.

La missione dichiarata da Avaaz sarebbe quella di permettere che i processi decisionali di portata globale vengano influenzati dall’opinione pubblica.

Per quanto riguarda i socials questi sono i tre principali punti di azione:

  • Mettere al bando i “bot” e avvisate i lettori. Il modo più veloce per fermare la disinformazione è far sì che i giganti dei social media facciano rispettare le loro stesse regole, cancellando TUTTI i profili falsi, e avvisando tutti i lettori OGNI volta che sono esposti a contenuti falsi o malevoli.
  • L’UE dovrebbe regolare Facebook e gli altri giganti dei social media! Se lasciamo che si “autogestiscano”, la loro priorità saranno gli azionisti. Le leggi europee dovrebbero invece fargli mettere i cittadini al primo posto.
  • Obbligare Facebook a dirci la verità. Devono essere trasparenti al 100% sui profili falsi e la disinformazione, anche attraverso controlli indipendenti.

Avaaz opera in quindici lingue diverse, e conta, stando al sito ufficiale, più di 47 milioni di membri iscritti in 194 paesi, e secondo il quotidiano britannico Guardian: “Avaaz ha solo 5 anni, ma è cresciuta rapidamente fino a diventare la più grande e più potente rete attivista online del globo”.

Elezioni: Bonafede a presentazione lista M5S, “Firenze è diventata una città insicura”

Firenze “è diventata una città insicura, che ha bisogno di maggiore sicurezza, ha bisogno di una pianificazione urbanistica, di progetti, di trasporti che siano al servizio dei cittadini”. Lo ha affermato Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, in occasione di un’iniziativa elettorale a sostegno del candidato sindaco Roberto De Blasi.

“Questa città meravigliosa – ha aggiunto – è una città che soffre problemi di sicurezza, che sono responsabilità che si deve prendere il governo a livello nazionale ma non possono
prescindere dal dialogo con le amministrazioni locali. Questa è una città insicura: invece i cittadini hanno diritto di poterla ammirare giorno e notte”.
Bonafede non si è pronunciato nel merito della recente ordinanza prefettizia per l’allontanamento da alcune ”zone rosse” di soggetti denunciati: “Sono valutazioni che rientrano nell’autonomia della Prefettura, quindi preferisco non fare nessuna valutazione”, ha spiegato, riservandosi di fare eventuali valutazioni nel caso in cui si profilino “provvedimenti legislativi in tal senso”.

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Un gruppo di 33 candidati per il Consiglio comunale, e liste in tutti e cinque i Quartieri:
questa la squadra del Movimento 5 Stelle a Firenze a sostegno della candidatura a sindaco di Roberto De Blasi, presentata oggi in una iniziativa pubblica a cui hanno preso parte anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il consigliere regionale M5s Andrea Quartini.
“Sono onorato di avere il ministro Bonafede in questa occasione, è significativo della considerazione dei vertici del M5s nei confronti della squadra fatta per Firenze”, ha spiegato
De Blasi, annunciando che “è nostra intenzione” presentare una lista di assessori “sicuramente prima delle elezioni, come è abitudine per il M5S: ci stiamo lavorando, e siamo sicuri che otterremo anche qui un grande riscontro. Sicuramente ripristinare l’assessorato alla cultura sarà fondamentale per una città come Firenze”.
Il candidato ha spiegato che “abbiamo cercato di aprire la nostra lista alla possibilità di poter inserire e rendere partecipi di questo progetto i ”dissidenti”. Questo è il motivo per il quale non abbiamo raggiunto il numero massimo dei candidati, 36: fino all”ultimo momento abbiamo ritenuto opportuno dare questa possibilità, che poi si è tramutata in successo nei confronti di chi ha accettato, perché non dimentichiamoci che in lista Lorenzo Masi è uno dei protagonisti”.

L’intervista al candidato De Blasi e al capolista Ubaldo Nannucci

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Incendio Monte Serra: Camera approva M5S

Due milioni di euro per le aziende agricole colpite lo scorso settembre dall’incendio dei monti Pisani: approvato in aula alla Camera dei deputati l’emendamento presentato dal Movimento 5 stelle.

“Una buona notizia per il territorio del Monte Pisano, colpito dal devastante incendio doloso di settembre 2018 che aveva distrutto, tra l’altro, anche il prezioso patrimonio olivicolo. Con il decreto emergenze agricole ieri in Aula il Governo ha approvato un emendamento che stanzia 2 milioni di euro per chi ha subito i danni della mancata produzione olivicola, dimostrando di mantenere le promesse fatte in seguito ai sopralluoghi sul luogo dell’incendio e recependo la risoluzione votata all’unanimità in Commissione Agricoltura alla Camera”. Queste le parole di Chiara Gagnarli, deputata M5S prima firmataria dell’emendamento in Commissione Agricoltura alla Camera.

“Da settembre ad oggi il lavoro di ricerca di una soluzione da parte della Commissione Agricoltura è stato continuo, e grazie al M5S sono state trovate le coperture, essenziali per l’approvazione dell’emendamento. In base ad esso – spiega la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti –  saranno risarciti anche i danni di chi non aveva sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, compensando la mancata produzione per l’annualità 2019. Oltre alla deputata Chiara Gagnarli ringrazio anche il Presidente Filippo Gallinella, che si sono sempre tenuti in contatto col territorio e ci hanno aiutato a non far calare l’attenzione su questo disastro. Alle polemiche sterili e strumentalizzazioni – prosegue Galletti – abbiamo preferito i fatti e il lavoro continuo senza troppo clamore, anche come segno di rispetto verso la popolazione così duramente colpita”.

Elezioni Firenze: M5s candida l’architetto De Blasi

Il M5s candida a sindaco di Firenze, alle prossime Comunali, Roberto De Blasi, architetto. Lo annuncia il sito dei M5s nella sezione dedicata alle liste per le prossime elezioni dopo che lo staff nazionale del movimento ha rilasciato la certificazione che concede l’uso del simbolo ai candidati.

Secondo quanto emerge, l’ufficializzazione della candidatura di De Blasi avverrà in una conferenza stampa prevista nei prossimi giorni. Sposato, due figli, Roberto De Blasi è iscritto al M5s dal 2013 con cui, ormai da diversi anni, svolge attività politica sia nelle campagne succedutesi nel tempo, sia affiancando il gruppo consiliare di Palazzo Vecchio.

“L’obiettivo di M5s è migliorare le condizioni dei cittadini di Firenze, di vivere la città in modo diverso”, dice all’ANSA l’architetto De Blasi avendo appreso da poco del via libera avuto dallo staff nazionale del movimento. “C’è già una squadra di professionisti che sta lavorando con me, persone referenziatissime, ciascuno nel suo settore, con cui sto curando il programma – aggiunge il neo-candidato – Programma che, sui vari temi, sarà in linea con le battaglie e le indicazioni già date da M5s nel dibattito pubblico. Non ci saranno sorprese sotto questo aspetto”.

In Toscana M5s ha concesso l’uso del simbolo ai candidati a sindaco, tra gli altri, di Livorno con il nome di Stella Sorgente (attuale vicesindaca della giunta di Filippo Nogarin che non si ricandida e corre alle Europee), di Empoli (Firenze) con Anna Baldi, di Scandicci (Firenze) con Bruno Francesco Tallarico, di Piombino (Livorno) con Daniele Pasquinelli, di Montecatini Terme (Pistoia) con Simone Magnani, di Colle Val d’Elsa (Siena) con Monica Sottili, di Pontedera (Pisa) con Fabiola Toncelli. Sullo stesso sito compare per Prato il nome di Antonella Leone ma lei stessa, però, nei giorni scorsi ha lasciato il ruolo di candidata a sindaca della città tessile per motivi personali e al suo posto il M5s ha indicato Carmine Maioriello, 53 anni.

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