Casapound al dibattito, esponente LeU lascia sala, Di Giorgi non presenzia

Oggi all’ordine dei Commercialisti di Firenze una tavola rotonda elettorale. Appresa la partecipazione dell’esponente di Casapound i rappresentanti di LeU e PD hanno abbandonato la discussione.

Filippo Fossati, deputato di Liberi e Uguali e candidato in Toscana alle elezioni del 4 marzo, ha abbandonato il dibattito di oggi all’Ordine dei Commercialisti di Firenze: il motivo, come ha annunciato lo stesso Fossati al microfono, è stato la presenza all’iniziativa di un esponente di Casapound, Massimiliano Bartolozzi.

“Non vogliamo legittimare una situazione che per noi è fuori dalla legge”, ha detto Fossati, ribadendo come “non accettiamo che in questo confronto elettorale si possano presentare dibattiti a cui partecipa anche Casapound, perché riteniamo che definendosi erede del regime fascista si ponga fuori del nostro arco costituzionale”.

L’esponente di LeU ha concluso ricordando che “le libere professioni in quel periodo furono assoggettate al fascismo”. All’iniziativa non hanno preso parte per lo stesso motivo, secondo quando si è appreso dai loro staff, gli esponenti Pd Rosa Maria Di Giorgi e David Ermini, la cui presenza era prevista dal programma del dibattito.

“Noi abbiamo chiamato tutti: chi ci ascolta è venuto qua, chi non ci ascolta è rimasto fuori”. Lo ha detto Leonardo Focardi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Firenze, che oggi ha ospitato il dibattito “La politica ascolta i commercialisti?” con i candidati alle elezioni del 4 marzo, promosso da Adc Firenze, Anc Firenze e Unione giovani commercialisti Firenze. Al dibattito hanno preso parte Claudio Borghi (Lega), Giovanni Donzelli (FdI), Stefano Mugnai (Forza Italia), Paolo Parrini (+Europa), Nicola Cecchi e Sabrina Montaguti (M5S), e Massimiliano Bartolozzi (Casapound).

La presenza di quest’ultimo è stata il motivo dell’assenza degli esponenti Pd Rosa Maria Di Giorgi e David Ermini, e dell’uscita dalla sala di Filippo Fossati (LeU), che aveva raggiunto la sede dell’Ordine per partecipare. “Per noi è una costante quella di cercare di farci portare rispetto – ha detto Focardi – nel senso di farci ascoltare anche sulle proposte su temi di interesse appunto per tutto il tessuto imprenditoriale, e quindi costantemente saremo a ricordare, a chiunque appunto poi vada nella prossima legislatura, le iniziative da intraprendere più necessarie e utili per il paese secondo noi”.

Elezioni: Rossi (LeU), ‘Pd smetta di dire che aiutiamo destre e populismi’

“Liberi e Uguali è la risposta giusta per chi si indigna a vedere questa foto. L’effetto Casini a Bologna, lo racconta La Stampa: su 30 dipendenti Coop, 11 votano Pd, 6 M5s, 3 Liberi e Uguali, il resto vota gli altri o non ha ancora deciso. Una volta erano tutti Pci”.

Lo scrive, questa mattina su Facebook, il presidente della Regione Toscana ed esponente di Liberi e Uguali Enrico Rossi, a commento di una foto che mostra l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini in una casa del popolo do Bologna con alle spalle le foto dei fondatori del Partito comunista italiano.

“Il Pd deve smetterla di dire che noi alimentiamo destra e populismi e deve ringraziarci invitando a votare Liberi e Uguali quelli che lui stesso ha deluso”, commenta Rossi. Poi il governatore toscano cita un giovane lavoratore: “Se il mio nonno sapesse che il Pd ha candidato Casini, si rivolterebbe nella tomba. Poi rivolterebbe anche le sezioni della provincia. Per la prima volta in vita mia non so chi votare”.

Bersani,per Leu importante in Parlamento sinistra di governo 

Pierluigi Bersani, oggi a Livorno per partecipare ad un’iniziativa elettorale di Leu, ha ribadito che per ridurre la forbice della disuguaglianza è necessario puntare su lavoro, welfare e fisco. Riguardo gli ultimi avvenimenti: “Chi è dichiaratamente fascista non può partecipare alle elezioni”.

Pierluigi Bersani, a Livorno per una manifestazione elettorale di Leu con un volantinaggio nella zona del mercato centrale, ha dichiarato, rispondendo ai giornalisti riguardo le aspettative per le elezioni del 4 marzo: “L’importante per noi è che in Parlamento ci sia il punto di vista forte di una sinistra di governo. Liberi e uguali ha questa missione: mettere in Parlamento una sinistra di governo che sostenga la nostra idea fondamentale. E cioè bisogna assolutamente ridurre la forbice della disuguaglianza se vogliamo che ci sia una ripresa vera, che ci sia una linea di crescita per il Paese.”
“C’è troppa disuguaglianza, troppa gente in difficoltà. Quindi tre cose: lavoro buono, cioè investimenti non bonus, e via la precarietà che ce n’è troppa. Secondo welfare, la sanità, che si sta degradando: bisogna mettere al riparo le fasce più deboli dall’esclusione dalla sanità. Terzo il fisco, no flat tax, fisco progressivo e fedele. Con queste tre cose la forbice si riduce e il paese può andare avanti”.
Bersani, riguardo la lotta antifascista ha ribadito: “Chi è dichiaratamente fascista non può partecipare alle elezioni di un paese che ha una costituzione antifascista. Sarà ora di mettere un limite a questa cosa, perché lasciarle passare così non mi sembra sia una buona medicina. Ieri sono stato a Forno – ha spiegato Bersani -, e tre giorni fa ero davanti a una lapide di caduti in una rappresaglia nazi-fascista”. Bersani ha spiegato di esserci stato “dopo aver visto due giorni prima una cinquantina di persone, in una piazza a Bologna, con il braccio levato dire ‘Sieg heil'” e pronti a “partecipare alle elezioni”.
Bersani, a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano di commentare le ultime dichiarazioni di Romano Prodi sul sostegno a ‘Insieme’, ha affermato: “Prodi? Dice che non vuol votare il Pd di Renzi, poi dice che vota Insieme, cioè vota una lista che tutti sanno che se non arriva al 3% il voto va direttamente al Pd di Renzi, poi dice che Gentiloni non è Renzi. Insomma, mi spiace che Prodi si sia appassionato alle sfumature. Perché ‘Insieme’ è una sfumatura del Pd, Gentiloni è una sfumatura di Renzi. Non mi sembra, girando per l’Italia, che sia tempo di sfumature. Forse non riesco a convincere Prodi di questo, che sotto i piedi abbiamo qualcosa che bolle, non delle sfumature”

Elezioni: Prato, tra invitati Casapound. Leu non va confronto

Tra gli invitati c’è il candidato di Casapound, Leu non partecipa a un incontro promosso per stasera a Prato da un’associazione pratese, Liberi sognatori.

“L’antifascismo è per noi tema centrale, non siamo quindi disponibili a dare legittimazione a forze politiche che si richiamano al fascismo e che coerentemente con la Costituzione Italiana dovrebbero essere sciolte”, si spiega in una nota del coordinamento provinciale pratese di Liberi e Uguali. L’incontro organizzato per oggi, alle 21, da Liberi sognatori-Palestra di cittadinanza attiva all’ex chiesino di San Giovanni a Prato, è, si legge su Fb, per mettere a confronto i candidati di tutte le formazioni politiche che corrono nel collegio pratese uninominale per la Camera.

Vari gli inviti, compresi quelli per il candidato di Casapound e di Leu. Certa l’assenza di quest’ultimo: “Vogliamo ringraziare gli organizzatori per l”invito”, spiega il coordinamento di Leu Prato, “un incontro sicuramente utile di confronto sui temi delle elezioni politiche del 4 marzo. Il coordinamento provinciale e” costretto, tuttavia, a declinare l’invito e a non fare intervenire il nostro candidato alla Camera Luca Mori per la presenza al dibattito di un esponente di Casapound”.

Elezioni: Grasso a Firenze, ricostruiamo sinistra che Pd ha disperso

“Noi abbiamo dei valori e dei principi che sono alla base del nostro movimento, e stiamo ricostruendo la sinistra che possa portare avanti quello che si è disperso da parte del Pd”. Lo ha detto il presidente del Senato e leader LeU Pietro Grasso rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo le elezioni sarà possibile una collaborazione con il Pd. Grasso è intervenuto a margine di una iniziativa elettorale al teatro Puccini di Firenze.

Intervista di Gimmy Tranquillo.

“Siamo pronti a raccogliere tutti quegli elettori che si riconoscono nei nostri valori”, ha aggiunto. Grasso ha sottolineato che “il nostro punto prioritario è certamente il lavoro e questa è una differenza con il Pd”, in riferimento all”articolo 18 e al Jobs act, “ma poi abbiamo altri temi prioritari come l”ambiente, la riconversione ecologica, la cultura, il turismo, che possono sviluppare il lavoro”.

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